Frutta invernale mascherata

La mela e l’ arancia

L’arancia  saporita

ha indossato un vestitino

un cappello da pagliaccio

per divertire anche il ghiaccio

un nasone tondo tondo

per far ridere tutto il mondo.

La mela tanto carina

vuole  assomigliare ad Arlecchino

e ricordare a tutti i bambini

che anche l’ inverno porta allegria!

 

 

arancia clown

l' arancia pagliaccio

LA   MELA   ARLECCHINO

scheda mela Arlecchino

 

mela arlecchinoarancia pagliaccio

arancia pagliaccio1 frutta

arancia clownschema mela

schema arancia clownschema arancia pagliaccioschema arancia

La finestra sul carnevale

I pagliacci erano pronti così come la finestra, mancavano solo le tende, qualche coriandolo, qualche fiorellino e qualche piccola mascherina…..

Ecco la nostra finestra sul carnevale completa!
finestrapagliacci

fiori finestra

Clicca per lo schema dei   Fiori per carnevale

E per non farci mancar niente, abbiamo riciclato i contenitori della mensa per questo pagliaccio  chiamato Mangione

pagliaccio mangione

Disegni , pregrafismo e lavoretti di carnevale

Pregrafismo carnevale 2013

Pregrafismo di carnevale 2012

Disegni di pagliacci da colorare e se volete addobbare

l’ aula basta :stampare, ingrandire , colorare e  ritagliare .

Pagliaccio calvopagliaccio calvo

pagliaccio a testa in giùIl pagliaccio  a testa in giù

pagliaccio da appenderePagliaccio da appendere

                                                        Buon lavoro

LA FINESTRA DI COLOMBINA

 

  Per divertirsi

Basta un cappello vecchio,

due baffoni,

disegnato sul viso coi carboni

e una gran pancia fatta col guanciale

per divertirsi tanto a Carnevale

da COME GIOCO,Marzocco

 

La signora Colombina

si affaccia alla finestra

con la corona in testa

Passan tre fanti

con tre cavalli bianchi, bianca è al sella

bianco il mantello,

bianca la piuma sul cappello.

Il bimbo si maschera da Pirata,

da Toro seduto, da Astronauta,

da Sceriffo,da Torero,

da Zorro, da Pistolero,

e da Tarzan(eroe selvaggio)

perchè ama gli eroi del coraggio.

Non si maschera da Calimero

Calimero (pulcino nero)

 

è solo un eroe della pubblicità,

e, a dire la verità,

non è eroe nemmeno per metà,

E il bimbo più piccolino?

Ha un debole per Arlecchino

tutto rosso, verde, giallo, turchino.

Luigi Grosso

 

PULCINELLA AVEVA UN GALLO

Pulcinella aveva un gallo

che volava  a passo di ballo:

vola da Roma fino alla Spezia,

Pulcinella arriva a Venezia

A Venezia incontra Arlecchino

con Brighella che suona il violino

poi c’è Florindo che suona la viola

e Colombina che torna da scuola

suonando la tromba

il corno e il trombone

per far dispetto a papà Pantalone.

Solo Rosaura non viene alla festa

perchè in laguna  ha perso la testa;

ha perso la testa per Pulcinella,

ma senza la testa non è tanto bella

Larga la foglia,

stretta la via

con un inchino, con cortesia

Pulcinella saluta e va via

E.LUZZATI

Canzonetta di carnevale

Pulcinella aveva un gallo,

tutto il giorno vi andava a cavallo

con la briglia e con la sella,

viva il galletto di Pulcinella!

 

Pulcinella aveva un gatto,

tutto il giorno saltava da matto,

suonando una campanella,

viva il gatto di Pulcinella!

 

Pulcinella aveva un cane,

che mangiava solo pane,

qualche volta una ciambella,

viva il cagnetto di Pulcinella!

 

Pulcinella aveva un’ oca,

inseguita dalla cuoca,

con in mano una padella,

viva l’ oca di Pulcinella!

 

 

IL GIOCO DEI “SE”

Se comandasse Arlecchino

 il cielo sai come lo

vuole?

A toppe di cento colori

Cucite con un raggio di sole

Se Gianduia diventasse

Ministro dello Stato,

farebbe le case di zucchero

con le porte di cioccolato

Se comandasse Pulcinella

la legge sarebbe questa:

a chi ha brutti pensieri

sia data una nuova testa.

G. Rodari

Origini di PULCINELLA
ORIGINILa maschera di Pulcinella è stata inventata ufficialmente dall’attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento. Le origini di Pulcinella sono però molto più antiche. Le ipotesi sono varie: c’è chi lo fa discendere da “Pulcinello” un piccolo pulcino perché il naso adunco; c’è chi sostiene che un contadino di Acerra, Puccio d’Aniello, nel ‘600 si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo paese. Altri ancora vanno ancora più indietro nel tempo fino al IV secolo e sostengono che Pulcinella discende da Maccus, personaggio delle Atellane che si esprimeva in un dialetto campano, l’osco; Maccus rappresentava una tipologia di servo dal naso lungo e la faccia bitorzoluta, ventre prominente, che indossava una camicia larga e bianca e il volto era coperto da mezza maschera.http://it.wikipedia.org/wiki/Pulcinella

 

 

VORREI UNA MASCHERA

 

Vorrei una maschera

così spaventosa,

che tremi la gente

più coraggiosa;

da strega o da fantasma,

da mostro o da vampiro,

da scheletro bianco,

che vangoli in giro

tra gli alberi spogli,

nel lume lunare

così che la gente

si metta ad urlare.

E nessuno sappia

che il più spaventoso

di tutti i costumi

ce l’ ha il timoroso

Kathrin Jackon

 
 
 
 

IL VESTITO DIARLECCHINO

C’era una volta un bambino, chiamato Arlecchino, molto povero che viveva  con la sua mamma in una misera casetta.  Per carnevale la maestra organizzò una bella festa e propose a tutti i bambini di vestirsi in maschera. Gli amici di Arlecchino decisero di vestirsi in maschera l’ultimo giorno di carnevale con gli abiti cuciti dalle loro mamme. Arlecchino era triste perché la madre, che era vedova e povera, non poteva comperare la stoffa per il suo vestito. Le mamme degli amici di Arlecchino le regalarono allora gli avanzi di stoffa così la mamma di Arlecchino poté cucirgli il vestito. La mattina del martedì grasso, quando Arlecchino entrò in classe lo accolsero con un fragoroso applauso perché il suo vestito, non solo era il piu’ bello ma anche il piu’ Originale.

Da questo testo è nata l’ idea di impegnare i bambini a “cucire” un abitino ad Arlecchino

Con la carta crespa hanno fatto delle palline colorate

che hanno incollato su una sagoma precedentemente preparata

Lo scopo era quello di sensibilizzarli verso i meno fotunati,a sviluppare il senso di amicizia e a sviluppare e consolidare la motricità fine della mano

 ED ECCO COME I BIMBI HANNO RAPPRESENTATO LA STORIA DI QUESTA MASCHERA

 

SITI CON SEZIONE SPECIALE DEDICATA AL CARNEVALE

www.lagirandola.it;

http://www.infanziaweb.it/feste/bam_carnevale.htm;

http://www.scuola-gabryportal.com/disegni_da_colorare/carnevale/

http://www.dienneti.it/feste/carnevale.htm

http://www.albertopiccini.it/

 

 
La maschera di Pulcinella è stata inventata ufficialmente dall’attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento. Le origini di Pulcinella sono però molto più antiche. Le ipotesi sono varie: c’è chi lo fa discendere da “Pulcinello” un piccolo pulcino perché il naso adunco; c’è chi sostiene che un contadino di Acerra, Puccio d’Aniello, nel ‘600 si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo paese. Altri ancora vanno ancora più indietro nel tempo fino al IV secolo e sostengono che Pulcinella discende da Maccus, personaggio delle Atellane che si esprimeva in un dialetto campano, l’osco; Maccus rappresentava una tipologia di servo dal naso lungo e la faccia bitorzoluta, ventre prominente, che indossava una camicia larga e bianca e il volto era coperto da mezza maschera.http://it.wikipedia.org/wiki/Pulcinella
  
  
VORREI UNA MASCHERA

  

Vorrei una maschera

così spaventosa,

che tremi la gente

più coraggiosa;

da strega o da fantasma,

da mostro o da vampiro,

da scheletro bianco,

che vangoli in giro

tra gli alberi spogli,

nel lume lunare

così che la gente

si metta ad urlare.

E nessuno sappia

che il più spaventoso

di tutti i costumi

ce l’ ha il timoroso

Kathrin Jackon

 
 

 

 

COME FARE IL CAPPELLO DI ARLECCHINO

Materiali

Cartoncino bristol nero

Carta velina o crespa colorata

Procedimento

Tagliare a forma di rettangolo il bristol, piegarlo a metà e rivoltare come si fa per le barchette di carta.

I bambini incolleranno  i pezzett i di carta che hanno tagliato in un primo momento

Carnevale vecchio e pazzo

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.

da Scuola Materna, LA SCUOLA 

 

LE ORIGINI DEL CARNEVALE

DISEGNI SU CARNEVALE DA COLORARE

 

 

Le origini del Carnevale

 

La parola Carnevale deriva dal volgare “carne levare” e si festeggia prima dell’ inizio della Quaresima periodo di digiuno e di penitenza che precede la Pasqua

Il Carnevale ha origini antichissime e contadine che si ricollegano a riti propiziatori per la fertilità della terra

L’ uso delle maschere serviva ad allontanare gli spiriti maligni.

 

Il Carnevale in Italia

 

L’ inizio del Carnevale varia da città in città,il termine però è uguale per tutte:il martedì che precede le Ceneri

Il Carnevale è sinonimo di allegria,balli,divertimenti e dolci di ogni genere.

In alcune città  i festeggiamenti  sono così particolari  da richiamare turisti da ogni parte del mondo un esempio è il Carnevale di IVREA in Piemonte , con la sua “battaglia delle arance”, durante la quale si assiste ad una vera e propria  “guerra”  tra le persone che stanno sui carri e chi assiste alla sfilata.

Famoso in tutto il mondo è il Carnevale Veneziano le cui origini risalgono al X secolo, quando un doge era riuscito a sconfiggere  il Patriarca di Aquilea e così ogni anno per ricordare questa vittoria il Patriarca regalava al Doge dei maiali che venivano uccisi e distribuiti fra tutte le persone

Il tutto veniva accompagnato da festeggiamenti, giochi e dal volo della Colombina,eseguito da un acrobata che saliva con una fune,fino al campanile di San Marco,per poi ritornare sulla terra con un mazzo di fiori da offrire al doge

durante questo periodo tutti potevano mascherarsi senza distinzione fra ricco e povero. Con il passare dei secoli alcune tradizioni sono scomparse e altre sono rimaste,come i ricchi abiti di seta dorata ,i ricchi mantelli di merletto e le maschere che nascondono il viso

Ogni regione ha una maschera che la rappresenta:


GIANDUIA (Torino)

COLOMBINA
(Venezia)
MENEGHINO (Milano)

GIOPPINO
(Bergamo)
IL MARCHESE
(Genova)  

STENTERELLO
(Firenze)
RUGANTINO
(Roma)

BEPPE NAPPE (Sicilia)

PULCINELLA (Napoli)
Il carnevale è un momento di grande allegria e divertimento atteso e amato dai bambini

La festa di Carnevale, come momento di aggregazione a scuola, diventa occasione per divertirsi a travestirsi.

 

DOLCI DI CARNEVALE: CASTAGNOLE

 

INGREDIENTI:500GR. Di farina

                       100gr. di zucchero

       4 uova

                             80 gr di burro  

                              Scorza di limone grattugiato

            20  gr. di lievito

             un goccio di rum  

Preparazione

Amalgamare bene in una zuppiera tutti gli ingredienti partendo da uova e zucchero, poi i restanti ingredienti, finendo con farina e lievito.

Il composto deve risultare abbastanza morbido da non poter essere lavorato a mano.

Con l’aiuto di un cucchiaio, far cadere delle palline di impasto nell’ olio bollente a 160à e friggere normalmente

VARIANTE PER LE CHIACCHIERE NAPOLETANE

 prendete l’impasto un pò alla volta e sulla spianatoia infarinata stendetela in una sfoglia alta 2 mm,con una rotellina zigrinata tagliare tante striscioline,unire le estremità e friggerle in abbondante olio di arachide.
Farle raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

A fine cottura scolare su carta assorbente e cospargere con zucchero

ricetta rivista Egidio cangiotti 

 

Il Carnevale

 

Che frittelle! chi le vuole?

Dolci, biondi come il sole!

Tutti in compagnia

una festa ecco si fa,

così bella è l’ allegria

quando è piena di bontà

M.Solucci

IL pagliaccio

Il pagliaccio colorato

a carnevale sei il più ammirato

I tuoi colori brillanti

si intonano con le stelle filanti.

Con le tue scarpe esagerate

e le parrucche cotonate

I bambini passerebbero le giornate

E saì perchè?

perchè sei ricco di magia

e la noia porti via

A. Montale

 

I tre pagliacci

 

Siamo i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio basso e grasso sul trapezio vuole andare,
Ma traballa, cade, e incomincia a rotolare:
Ciocci magro e alto un grande salto vuole fare,
Ma i suoi piedi lunghi ahimè lo fanno scivolare;
Ciacci non ha i lacci, inciampa e cade giù
Noi con modi spicci lo tiriamo sempre sù!

Siamo i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio vuol salire sul tamburo per suonare,
Ma si sfonda la grancassa e a terra va a cascare,
Ciocci con la tromba vuole fare un grande acuto,
Ma stonando si spaventa e a terra va seduto;
Ciacci senza i lacci attacca una canzon,
Alza su le braccia e gli cadono i calzon!

Viva Ciccio…!
Viva Ciocci…!
Viva Ciacci…!

Viva i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio vuol salire sul tamburo per suonare,
Ma si sfonda la grancassa e a terra va a cascare,
Ciocci con la tromba vuole fare un grande acuto,
Ma stonando si spaventa e a terra va seduto;
Ciacci senza i lacci attacca una canzon,
Alza su le braccia e gli cadono i calzon!

Viva i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siamo Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Viva Ciccio…!
Viva Ciocci…!
Viva Ciacci…!

Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci, i tre pagliacci. Oplà!

La maschera del pagliaccio per abbellire l’aula

I bambini dipingono con la tempera il volto di un pagliaccio, poi con la punta della matita bucano il naso e lo sostituiscono con un palloncino gonfio

LA SFILATA STRAMPALATA

Quando ho aperto il mio portone

per andare alla stazione

ho scoperto la sfilata

di una folla strampalata.

Un coniglio con gli occhiali,

una fata con le ali,

un gondoliere con le bretelle,

un sacco di gente senza rotelle,

un pirata ,un elefante,

un folletto tintinnante,

una statua,uno svitato

e anche un mostro stranulato

La città è stata invasa,

sono tutti fuori casa

ma ho capito che è normale

perchè oggi è Carnevale

THomas Scotto

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