








festa albero
Ti potrebbe imteressare:
In questo ultimo periodo, i bambini sono stati impegnati a preparare una piccola festa per gli alberi che si è tenuta il 28 novembre con la collaborazione di Legambiente.
Lo scopo è stato quello di sensibilizzare in essi il rispetto per la natura e di stimolare il loro innato bisogno di conoscere e di sperimentare.
La prima fase delle attività,ha infatti previsto la semina di semi (ceci) in bottiglie di plastica, per meglio osservare i primi germogli e la ramificazione delle radici.
Si è cercato di farli riflettere e conoscere la storia degli alberelli: essi nascono, si nutrono, crescono
e ci regalano tante cose: frutti, aria pulita, dimora per gli animaletti…..
Con le uscite in giardino, i bambini hanno avuto la possibilità di osservare da vicino gli alberelli e di prendere consapevolezza, visto che ci troviamo in autunno, di alcuni aspetti di questa stagione.
L’ intero percorso è stato coadiuvato da verbalizzazioni , da attività di drammatizzazione delle varie fasi di crescita degli alberi ,da poesie, da canto, e da laboratori vari.
Alcune attività:
Coloriamo i nostri alberi per completare la scenografia!
Costumi: Colletti ricoperti di foglie e…
Coroncine con foglie
Progetto
Storia dell’ ulivo per i bambini di 3-4 e 5 anni di Nonna in Fabula
Progetto 3 e 4 anni
Con tale progetto presentiamo ai bambini l’ulivo, questa pianta alimentare che ci dà l’olio, il liquido giallo e oleoso che vale più dell’oro.
Con i bambini piccoli non possiamo limitarci a parlare dell’ulivo o fare una lezione teorica su tale argomento, ma siamo costretti a supportare le parole con le immagini, in quanto i bambini a questa età sono legati alla realtà concreta. Essi non sono in grado di effettuare astrazioni, ma hanno bisogno di vedere e toccare le cose…Continua a leggere
Progetto per i bambini di 5 e 6 anni
I bimbi più grandi conoscono già l’ulivo perché è stato presentato loro in passato sia come l’albero che ci regala le olive e sia come simbolo di pace nella festività pasquale….Continua a leggere
SOTTO L’OLIVO
Cara Anna, ti scrivo da sotto l’olivo.
Il viso levato
a guardar dalle foglie,
godendo del vento
che gioca e raccoglie
i rami e i pensieri
di oggi, di ieri,
i pensieri di sempre
che sotto l’olivo
si fanno leggeri.
G.Bellot, La torta storta
Nuove Edizioni Romane
AMICO ALBERO
Le mie radici scendono giù
sotto la terra sempre di più.
Mi prendo l’ acqua,mi trovo da qui
e resto fermo,fermo così
Guarda il mio fusto che mi sostiene,
quant’è robusto,sto proprio bene!
E’ tutto legno,tocca anche tu,
sopra è la chioma,guarda lassù.
Nato da un fiore,che poi è un frutto
dal frutto al seme e questo è tutto.
Il seme è piantato mi ha dato la vita
e sono un albero,è una storia infinita!
da Io….I Saperi del bambino
Toc toc chi è che bussa
Chi è che bussa sul mio tronco?
chiede il castagno e vede un ragno.
Sono io, lo scoiattolino,
con la farfalla gioco a nascondino!
Sono io, lo scoiattolino,
ti ringrazio e faccio un bell’inchino!
Chi è che bussa sul mio tronco?
chiede il pino e vede un uccellino.
Sono il picchio che picchia forte
con un vermetto dalle zampe corte.
Sono il picchio che picchia forte
ma non butto giù le porte!
Chi è che bussa sul mio tronco?
l’abete chiede e una talpa vede.
Sono io con il castoro
alla ricerca di ristoro.
Sono io con il castoro,
tu per noi sei un tesoro!
da Io….I Saperi del bambino
FILASTROCCA DEGLI ALBERI
Alberi verdi, rossi e gialli
coprite il cielo come mantelli.
Vi veste la primavera
di mille colori
e l’aria profumate
con i vostri fiori.
In autunno
perdete le foglie
vi preparate a dormire
perché l’inverno sta per venire.
Arriva di nuovo
la bella stagione
il tempo migliora,
il cielo si colora,
e voi alberi spogli
tornate a vivere
con nuovi germogli.
Classe 2^B, Ozieri”S.Gavino”
Festa a scuola
Mamma, lo sai che abbiamo fatto festa
a scuola, stamattina? Allineati
dapprima; e poi, con il maestro, in testa
a piantar gli alberelli siamo andati.
E ne abbiamo piantati un per ciascuno,
ma bello come il mio non è nessuno:
svelto, diritto, a cuspide perfetta,
verde cupo nel folto e chiaro in vetta.
Un per ciascuno, eravamo in cento:
Ora cento alberelli al sole, al vento,
come fiere sentinelle se ne stanno…
e pensa che bel bosco diverranno!
(L. Salvatore)
Il pioppo
Il pioppo nell’azzurro
è un vivo tremolio di grigio e argento;
fa in mezzo ai rami il vento
lento sussurro.
G. Camerano
Alberi
Alberi!
Frecce voi siete
dall’azzurro cadute?
Quali tremendi guerrieri
vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Vengon le vostre musiche
dall’anima degli uccelli,
dagli occhi di dio.
F. Garcia Lorca
Pini in cortile
Crescono i pini
di fronte alla scala.
Toccano coi rami il muro
della casa dai tegoli bruni;
e di mattina e di sera
li visita il vento e la luna.
Nelle tempeste d’autunno
sussurrano un verso vago;
contro il sole d’estate
ci prestano un’ombra fresca.
Nel colmo della primavera
una pioggia sottile, a sera,
riempie le loro foglie
d’un carico di perle pendule;
e alla fine dell’anno,
il tempo della gran neve
stampa sui loro rami
una trina lucente.
Pioppi al tramonto
lo so chi colora
di rosso, nell’ora
già prossima a sera,
il cielo, soffuso d’un pallido blu:
i giovani pioppi
a specchio nell’acqua laggiù.
Li ho visti piegare il pennello
dell’agile chioma
e intingerlo dentro il ruscello
di liquida porpora, sempre a quell’ora.
Poi, subito ritti, con zelo
svettando, striare di rosso
la pagina chiara del cielo.
So’ ancora
che l’ultimo pioppo del fosso,
nel suo folleggiare monello,
si lascia sfuggire talora
qua e là qualche macchia vermiglia
che a nube sospesa somiglia.
E allora i fratelli
gli fanno a rimprQvero un vivo brusio…
che poi lentamente si smorza
nel sonno che avvolge
le cose
Poesia di Gina Vaj Pedotti
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Albero secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire
Wang Ya-Ping
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Sempre fermi,
sempre ritti
sempre zitti,
come impavidi soldati,
stanno i buoni alberi,
armati sol di foglie e fiori e frutti,
di cui fanno doni a tutti.
Tutti danno quel che hanno
e per sè tengono solo
un gorgheggio d’ usignolo
un fischiettio di fringuello
un sussurro di ruscello
D. Valeri
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L’albero
C’è un grande albero spoglio
in mezzo all’orto: pare
che soffra e non si possa
coprire e riscaldare.
Vola sui nudi rami
un passero sperduto,
e cinguetta più forte
in segno di saluto.
Geme l’albero: Un tempo
fui giovane e fui bello:
candidi fiorellini
erano il mio mantello.
Il passero cinguetta:
Oh vecchio albero, spera!
Si scioglieran le nevi:
verrà la primavera.
di Milly Dandolo
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Come un albero
Vorrei essere una fronda
di magnolia
che sfiorisce nel sole.
Non betulla che spoglia
si consegna
alle nebbie d’autunno.
Non abete, che uguale
nel suo verde
non conosce il mutar
della stagione.
Emma Bernacchi
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Poesia di F. Davini –
Nel mio cortile –
Nel mezzo del mio cortile
c’è un grazioso alberello.
E’ fiorito in aprile;
ma d’inverno, che stecco
sulla neve nero e secco!
Gli sorrisi e dissi: tu,
quel meschino alberello
che di neve aveva il mantello?
Non ti riconosco più!
Ma ecco, a un po’ di vento,
i petali, in un momento,
tutti giù.
Oh! Dura poco il fiore;
ma il frutto viene poi.
Così è pure di noi.
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Nella foresta
Nella foresta, in mezzo alla radura,
nocchieruta, ruvida, frondosa,
invecchiava placida una quercia,
considerata un gigante.
E nascondeva il cielo con le foglie
ad una giovane betulla, C’era
umido, come dentro a una prigione,
sotto la sua rigida corona.
In un’afosa notte di tempesta
piombò sulla foresta ammutolita,
come una scure di tagliente acciaio,
il luccichio azzurrognolo d’un fulmine.
Breve, secco, imbroccato,
fu come un tiro preciso.
E si anneriscono i rami,
presero il volo le foglie.
Trasali la quercia. Troppo tardi.
Mandò un gemito e cadde tramortita.
I pini al mattino la piansero,
con lacrime Piene di sole.
Ma la sottile giovane betulla
si spolverò dai rami la rugiada
e, rompendo in un riso squillante,
si tese verso la luce.
V. Solouchin
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Gli alberi
Dove sono gli alberi qui la vita trova
cento beatitudini: fiori, frutti, ombre,
profumi, canti, colori, ricchezze, salute…
Sui pendii montani ove si torce, battuto
dai venti e ferito dalle folgori, l’albero
ghermisce con le radici la terra e l’aiuta
dalle frane; rompe col tronco tenace il peso
sdrucciolevole delle nevi ed evita le valanghe;
contende le prode al ruinoso torrente; fiacca
i venti, protegge dalle piogge improvvise e
dal sole meridiano i pastori e i greggi.
A valle, vive sui margini dei poderi e delle
colture. Segue le strade; si sporge dal muro
degli orti; stormisce lungo argini e canali; si
lascia abbattere, spartire in ceppi e fascine,
in tavole bianche che il falegname sega,
incide, inchioda per la vita e per la morte.
(Di Renzo Pezzani)
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Nel bosco
Nel bosco ogni vecchio gigante
sia abete, sia quercia, sia pino,
ha intorno, ai suoi piedi, un giardino
di piccole piante.
Son muschi, son felci, son fiori,
e fragole rosse e lichene
cui l’albero antico vuol bene
suoi teneri amori.
E mentre le fronde superbe
protende più su verso i cieli
ai pensa a quegli umili steli
nell’ombra, fra l’erbe.
(L. Schwarz)
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Gli alberi
Non hanno voce, ma li senti a volte
cantare: son gli uccelli che hanno il nido
fra ramo e ramo, in un angolo fido
ove è dolce sostare. Nella folta
chioma s’impiglia il vento e anch’esso suona
a lungo e geme e ride e narra fole
meravigliose. Se li indora il sole
gli alberi sono una presenza buona.
A notte offrono asilo agli sperduti
abitanti del bosco, hanno le braccia
aperte a tutti. Un giorno, se a Dio piaccia,
saranno legna e fuoco: i benvenuti.
(Di Massimo Grillandi )
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L’albero
Se non ricordi, io ti dono
la fresca ombra d’estate,
chiamo le dolci piogge
sulle sementi che han sete,
ti porgo resine e balsami
per ritemprarti in salute.
E quando il vento d’autunno
senza pietà mi dispoglia,
giungendo foglia su foglia
preparo il letto agli armenti
che ti dan cibo e vestito;
e quando il gelido inverno
col tramontano è alle porte,
mi struggo senza un lamento,
in fiamma per darti calore.
E a prrmavera, coi nidi
risorgo, e porgo alla terra
profumi e canti …
Vincenzo Bosari
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Il Pioppo
Sotto la brina il pioppo è di cristallo:
se lo tocchi l’infrangi; e piomba al suolo
con tintinnio di frantumate lastre.
Lo diresti un altissimo zampillo
che un incanto invetrò; ma dentro è vivo,
e lo strazia desìo di primavera.
« Oh, mai più tornerà la primavera,
pensa. – Mai più. Son vecchio.
Non mi resta foglia sui rami,
uccello che mi canti
in vetta, linfa nelle vene, strido
di cicala sul tronco. E ciascun giorno
che passa, accresce il gelo; e già mi sento
vicino a morte ».
Ma un mattino, il sole
rompe l’algore: scioglie in molle pianto
sugli stecchiti rami il vel di ghiaccio:
torna la linfa e il verde: giovinezza
ritorna, e n’ha sì gran sorpresa il pioppo
ch’ogni sua foglia, anche se tace il vento,
trema di gioia: anche la notte, in sogno,
trema di gioia in ogni foglia il pioppo.
Ada Negri
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L’ albero nel cortile
Un albero era nato, non si sa come,
in un angusto cortile presso una brutta
via affollata di vecchie case.
Quel povero albero s’era levato dritto dritto
sul magro stelo cinereo, con evidente sforzo,
con evidente pena, quasi angosciato nel
desiderio di vedere il sole e l’aria libera, dalla
paura di non avere in sé tanto rigoglio e
arrivare oltre i tetti delle case che lo
circondavano. E c’era arrivato!
Luigi Pirandello
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Festa degli alberi
Mamma, ho pensato a te mentre piantavo
l’alberello pel bosco che verrà.
Ti piace l’ombra sull’erbetta morbida?
Quell’alberello, mamma, crescerà. …
Crescerà come cresce il tuo bambino:
avrà forza, salute, gioventù.
E noi passeggeremo sotto gli alberi
che abbiamo visto, piccoli, laggiù.
M’hanno detto che gli alberi ed i boschi
sono un tesoro della patria mia.
E’ vero, mamma? – E’ vero, sì mio piccolo:
ma sono anche bellezza e poesia.
Milly Dandolo
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Piantiamo l’albero nuovo
Passa novembre; guarda: nell’aria
l’ultima foglia va solitaria,
come se il giallo corpo non voglia
dare alla terra, povera foglia!
Sui rami, tesi come in preghiera,
va una speranza di primavera.
Piantiamo (è tempo!) l’albero nuovo
lungo le frane, sopra ogni rovo;
per tutto, dove manca l’incanto
del verde, cresca l’albero santo.
Di boschi forti più lieta sia,
più ricca e bella l’Italia mia.
A. Simoni
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Filastrocca dell’albero
Albero abbraccio e respiro del mondo
Strade radici che arrivano in fondo
Chissà da dove arriva il tuo suono
Suono che parla di un cuore buono
Chissà da dove arriva il tuo canto
Canto di foglie, che vibra d’incanto
Mentre ti ascolto, ti parlo e ti penso
E il mio discorso diventa denso:
Tieniti stretto a questa terra
Cresci più libero che in una serra
Afferra il cielo, portalo a noi
Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi
E se qualcuno ti vuole strappare
Tu vienimi a chiamare.
Sabrina Giarratana
Amico albero
Se guardo in su
tra i rami e il cielo blu
mi sento di sognare…
mi sento di volare
Ho un albero
un albero amico
Ho un albero
un albero amico
Ho un albero
un albero amico
ho un amico solo per me!
Se sento il vento
conto le foglie fino a cento
mi sento di cantare…
mi sento di ballare…
Ho un albero
un albero amico
Ho un albero
un albero amico
Ho un albero
un albero amico
ho un amico solo per me!
Marta Bartolucci
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Parodia della musica
“O surdato nammurato”
1) Stai fermo nel terreno,
tocchi il cielo con le foglie,
io ti guardo e mi consolo
e ti vedo sempre attorno a me,
il più bello di tutti i belli
non è mai più bello di te…
Rit. 2 v.) Oh albero, albero bello,
sei grande e mio fratello,
sei sempre maltrattato
dal primo all’ultimo sempre così.
2) Quando l’uomo ti abbatte,
quando il fuoco ti distrugge
io mi sento un perdente
e mi stringo forte attorno a te.
il più bello di tutti i belli
non è mai più bello di te…
Rit. 2 v.) Oh albero, albero bello,
sei forte e buono,
guardando sta meraviglia
vicino a te mi sento consolar.
3) Si scrive sempre che dai tutto…
la vita e l’aria buona
il terreno sempre fermo
e la frutta per mangiar
il più buono di tutti i buoni
non è mai più buono di te…
Rit. 2 v.) Ohi vita, ohi vita mia,
ohi albero, albero mio
sei tutta la mia vita
senza di te non posso star.
La maestra Eva
e i suoi alunni
5B Via dell’Arte
a.s. 2008.09
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Testo
I bambini stanno in mezzo al bosco.
Le piantine han visto festeggiare;
poi le han sistemate al loro posto,
dicendosi: “Cresceranno come noi”.
Alberi, tra i vostri rami cantano,
e i nidi si preparano, a mille gli uccellini.
Alberi, all’ombra vostra posino,
e in pace si ristorino a mille i bimbi belli,
a mille i bimbi belli.
Lapappadolce
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C’é un albero piantato in mezzo al prato
C’é un albero piantato in mezzo al prato
e sopra l’albero indovina cosa c’è? (2v)
ci sono i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e sopra i rami indovina cosa c’è? (2v)
ci sono le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e sopra le foglie indovina cosa c’è?
c’è un nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e dentro il nido indovina cosa c’è?
c’è un uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e dentro l’uccellino indovina cosa c’è?
c’è un cuore, un cuore d’uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e dentro il cuore sapete cosa c’è?
c’è l’amore, l’amore dentro il cuore, un cuore d’uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero
C’é un albero…
e nell’amore indovina cosa c’è?
c’è il Signore, il Signore nell’amore, l’amore dentro il cuore, un cuore d’uccellino, un uccellino dentro il nido, un nido fra le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero.
In mezzo al prato indovina cosa c’è?
in mezzo al prato indovina cosa c’è?
c’è un albero, un albero nel prato
dal web
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Io sono come un albero
Io sono come un albero
sto con i piedi per terra
cerco la luce del sole
e così cresco di più
i piedi… radici
le gambe… il tronco
le braccia… i rami
i capelli… le foglie
la pelle… corteccia
il sangue.. la linfa
il cuore della terra batte dentro la mia pancia!
Giorgio Minardi
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Ci vuole un fiore
Le cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare.
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.
Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fio-r-e
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re.
Le cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare…
Musica di L.Bacalov S.Endrigo – Edizioni BMG Ricordi
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Siamo tutti alberelli
D. Cologgi – P. Serafino – Paoline Editoriale Audiovisivi
Siamo tanti, siamo belli,
siamo tutti alberelli.
Siam diversi, siam fratelli
e per questo siamo belli.
Io sono la quercia tanto tanto grande,
siediti qui se vuoi riposare.
Ho tanti anni ma sono molto verde,
mi piace far sognare i bambini come te.
Io sono il castagno bello e generoso
quando è autunno ti sorprenderò.
Prendi le castagne che sono dentro al riccio,
poi la tua mamma le cucinerà.
Siamo tanti, siamo belli,
siamo tutti alberelli.
Siam diversi, siam fratelli
e per questo siamo belli.
Io sono l’abete con le foglie a punta,
quando è dicembre mi sento importante.
Mi vesto di stelline per il Natale
e tutti quanti felici io farò.
Io sono il pino fresco e profumato,
stai vicino a me, la tosse passerà.
Sono amico, amico del cedro
forte e resistente più di me.
Siamo tanti, siamo belli,
siamo tutti alberelli.
Siam diversi, siam fratelli
e per questo siamo belli.
Io sono la betulla, sono assai carina.
Quando il sole brilla, il mio tronco è d’argento.
Tocco il faggio che fa lo smorfioso
perché il suo legno è il più bello che c’è.
Io sono il cipresso, ma non sono triste,
sto sempre dritto come un soldatino.
Ho tante foglioline, non le puoi contare,
sono sincero proprio come te!
Siamo tanti, siamo belli,
siamo tutti alberelli.
Siam diversi, siam fratelli
e per questo siamo belli.
Da Direzione Didattica 5 Circolo
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L’ albero
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
mi sento quando giro per il mondo
cerco di far si che il vento non mi butti giù
e di affondar le mie radici nel profondo,
prendo il sole in faccia per far si che le mie foglie
stiano bene appiccicate lungo questi rami
ospito tra le mie braccia nidi di uccellini
e do rifugio nel mio fusto a molti sciami.
Proprio come un albero mi spoglio e mi rivesto
a seconda se c’è freddo o c’è calore
dentro la genetica la mappa delle cellule
descrive a quale genere appartengo
se sono una quercia oppure un salice piangente
oppure un baobab od un saggio di pianura
quello che è importante è che al mondo ci sia spazio
per qualsiasi espressione di natura.
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
io non ho problemi a convivere con gli altri
sono pronto ad accettare la mia sorte
sono consapevole del fatto che più o meno
presto o tardi ci sarà per me la morte
quella che Totò ha definito la livella
e che alla fine ci livella tutti uguali
alberi bestiole re profeti presidenti
calciatori poveretti ed animali.
Quello che io penso come albero parlante
è che la vita sia questione di radici
più sono profonde più ti puoi portar lontano
incontrando gente conquistando amici
perché io ho scoperto che le mie radici in fondo
sono lì per procurarmi le risorse
cosicché con le mie foglie io possa affrontare
venti forti e possa farmi delle corse.
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
Andare di qua e di là sconfinare allegramente
farmi un po’ ogni tipo di esperienza
incontrare gente allargare le vedute
e allenare pure un po’ l’intelligenza
senza mai scordare cosa sono da dove vengo
e pure dove voglio andare
con le mie radici belle salde nel terreno
io coi rami io mi posso allontanare
perché c’ho bisogno della terra sotto i piedi
dove dare fondamenta alla speranza
proprio come un albero mi adatto un poco a tutto
basta solo un po’ di clima di accoglienza
no no no alla violenza
non rivendico nessuna appartenenza
tranne quella al mondo degli esseri viventi
col diritto di affondare le radici
sogno un universo dove ogni differenza
sia la base per poter essere amici
prendo il sole in faccia
bevo molta pioggia
proprio come un albero mi colloco nel mezzo
tra la terra e il cielo proprio a metà via
opero una sintesi tra luce e clorofilla
equilibrio di sostanza ed energia.
Saturnino Celani, Lorenzo Cherubini
—————————
L’ amico albero
Il giorno in cui son nata il mio papà
sembrava pazzo di felicità
con tutto l’entusiasmo di un bambino
piantò un bell’albero in mezzo al giardino.
Passaron gli anni e all’improvviso un dì
l’amico albero parlò così:
Sono l’aria che respiri,
sono nave in mezzo al mare.
Sono trave del tuo tetto
sono legno del tuo letto.
Sono bosco che protegge
da una grande nevicata
la valanga è mia nemica
tante volte l’ho fermata.
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli
Sono carta del tuo libro
sono fiamma del camino.
Il mio legno dà la voce
allo corde del violino.
Sono frutta nel tuo piatto
nella chiesa sono fiore.
Son radice nella terra
che non deve più franare
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli.
Sono arpa per le dita
della pioggia delicata
sono magico strumento
del concerto che fa il vento.
Son maestro per il coro
di cicale e raganelle.
E sto zitto ad ascoltare
le parole delle stelle
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli
M. Maretti Soldi – N. Aprile
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