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Lavoretti per l’ estate

Salutiamo la scuola e iniziamo le vacanze accogliendole con tanti pesciolini, con tante barchette,con tanti ghiaccioli e con tanti altri lavori.

aspettando le vacanze

 

buone-vacanze-003 buone-vacanze-004

pesci estategelati

                                             

 

          


pesci con dischi

   

 

 

Pesciolini con ovatta 

       pesce con carta                                                                                                                      

 

 

 

Pesce con cannuccia di carta

 

barca con noci

 

 

 

 

Barchette con gusci di noci

acquario completo  

pesci

Lavoretto/addobbo per aula:ALBERELLO ESTIVO

albero estivo.jpg

Frutta estiva per addobbare le aule:ananas e ciliegine

ananasaddobbi estivi

Schema ananas

Schema ciliegine

barcabarca puzzle

 

Puzzle con stecchi di gelato

 

 

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ESTATE:POESIE

Estate

Il ciliegio

Ho un ciliegio nell’ orto

proprio sotto al muretto vecchio,

rugoso e storto,

che rinnova il mantello ad ogni primavera;

e tra le nuove foglie,

quando viene la sera, i passeri raccoglie.

Nel sussurrar del vento,

tra il cinguettar vivace, parla, sereno e lento:

– Son vecchio, ma mi piace

allargare i miei rami nell’ aria cilestrina,

udir questi richiami di sera e di mattina…

-Se poi i dolci frutti- un passero gli dice

-te li mangiano tutti, ancora sei felice’

-Ma sì!- lieto risponde il ciliegio.

-La vita di queste annose fronde se non

dona….è finita.

G. Fanciulli

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MARE

M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
Vanno le stelle, tremolano le onde.
Vedo le stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde
Ecco sospira l’acqua, alita il vento;
Sul mare è apparso un bel ponte d’argento .
Ponte gettato sui laghi sereni,
Per chi dunque sei fatto è dove meni .

Giovanni Pascoli

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FESTA NEL BOSCO

Va la lucciola sicura

nella notte scura scura.

Per volare sopra il prato

ha il fanale incorporato.

C’ è una festa nei paraggi,

proprio sotto i grandi faggi.

Le compagne in lunga fila

sono almeno cinquemila.

Hanno teso una ghirlanda

sopra il palco della branda.

Si fa luce tutt’ intorno

come fosse ancora giorno.

tutto il bosco canta e balla,

e qualcuno gioca a palla,

Senza filo e senza presa

ogni lucciola sta accesa.

Quando poi sorge il mattino,

ecco, spegne il lumicino

M.Vago, PICO il mio primo FOCUS

n° 42- Agosto 2011

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HO L’ ESTATE

Ho l’ estate tra le mani

un’ anguria a fette larghe.

Ho l’ estae nelle gambe

sfido il vento e corro via.

Ho l’ estate sotto i piedi

è sdraiata dappertutto.

Ho l’ estate nella testa

sogni lunghi e sere chiare.

ho l’ estate nella gola

ha sapore di gelato

G.Quarenghi

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PAESE DELLE VACANZE

Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.

(Gianni Rodari)

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VACANZE PER TUTTI

Filastrocca vola e va
del bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena

e fa castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate

e prende la doccia delle cascate..
E chi quattrini non ne ha?
       Solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede,

       se non c’è un vigile che lo vede,
       e i suoi battelli sottomarini
       fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente

       faccio un decreto; a tutta la gente:
– Ordinanza; numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi;
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decreto

va in prigione difilato.

(G. Rodari)

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Estate

Un tuffo nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E tempo di correre al mare.
(A.Russo)

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 Estate

 

Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insertti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco.
E a sera
salgono mille stelle fresche
verso il cielo cupo.
Son lucciole vagabonde.
crepita senza bruciare
la notte dell’estate.
(P.Neruda)

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Il mese di giugno

 

Filastrocca del mese di giugno,
il contadino ha la falce in pugno:
mentre falcia l’erba e il grano
un temporale spia lontano.
Gli scolaretti sui banchi di scuola
hanno perso la parola:
apre il maestro le pagelle
e scrive i voti nelle caselle…
“Signor maestro,per cortesia,
non scriva quel quattro sulla mia:
Quel cinque,poi,non ce lo metta
sennò ci perdo la bicicletta:
se non mi boccia,glielo prometto,
le lascio fare qualche giretto”.
(G.Rodari)

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La capinera

Il tempo si cambia: stasera
vuol l’acqua venire a ruscelli.
L’annunzia la capinera
tra li àlbatri e li avornielli:
tac tac.
Non mettere, o bionda mammina,
ai bimbi i vestiti da fuori.
Restate, che l’acqua è vicina:
udite tra i pini e gli allori:
tac tac.
Anch’essa nel tiepido nido
s’alleva i suoi quattro piccini:
per questo ripete il suo grido,
guardando il suo nido di crini:
tac tac.
Già vede una nuvola a mare:
già, sotto le gocce dirotte,
vedrà tutto il bosco tremare,
covando tra il vento e la notte:
tac tac.
(G. Pascoli)

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Cicala!

 

Cicala!
beata te,
che sopra il letto di terra
muori ubriaca di luce.

 

Tu sai delle campagne
il segreto di vita,
e il racconto della vecchia fata
che nascere sentiva l’erba
rimane nascosto in te.

 

Cicala!
Beata te.
Che muori sotto il sangue
di un cuore azzurro.
La luce è Dio che scende,
e il sole
breccia per dove filtra.

 

Cicala!
Beata te.
se senti nell’agonia
tutto il peso dell’azzurro.

 

Tutto il vivo che passa
dalle porte della morte
va con la testa bassa
e un’aria bianca assonnata.
Con parola di pensiero.
Senza suoni…
Tristemente,
coperto dal silenzio
ch’è il mantello della morte.

 

Cicala!
Beata te.
T’avvolge nel suo mantello
lo Spirito Santo stesso
ch’è luce.

 

Cicala!
Stella sonora
sopra i campi addormentati,
vecchia amica delle rane
e dei grilli neri,
hai sepolcri d’oro
nei raggi vibranti
del sole che ti colpisce dolcemente
nel vigore dell’estate,
e il sole porta via la tua anima
per farla luce.

 

Il mio cuore diventi cicala
sopra i campi divini.
Muoia cantando lentamente
nel cielo azzurro ferito
e quando starà per spirare
la donna ch’io so
lo sparga con le sue mani
nella polvere.

 

E il mio sangue sopra il campo
sia limo dolce e rosato
dove le zappe affondino
gli stanchi contadini.

 

Cicala!
Beata te!
se ti feriscono le invisibili spade
dell’azzurro.
(
Federico Garcia Lorca)

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ESTATE 
 
Viva l’ estate, i fiori,
le farfalle,le ciliege rosse,
le zucche gialle!
Viva la rondine
che in ciel vola,
viva la fine della scuola!
Care vacanze
siete arrivate
al cuor di tutti
gioia portate
(M. ARGILLI)  
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LUGLIO

 
 
 
LUGLIO SI TUFFA IN UNA PISCINA
NUOTA FELICE E POI SIEDE IN POLTRONA
RIPOSA AL SOLE POI LEGGE UN PO’
“CHE PACCHIA ” GLI DICE IL SUO AMICO TOTO’
FINCHE’, DURA LA VACANZA
NON CHIUDERTI IN UNA STANZA
AI COMPITI PENSERAI TRA UN POCHINO
ASCOLTA ME E FATTI UN PISOLINO
 
freschi di luce
 
(Rosa Dattolico)
 
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L’ ESTATE
L’ estate…
.canta la cicala nel prato
.L’estate…le api succhiano i fiori.
L’ estate nell’ erba si rotola giù.
L’ estate…nello stagno si sguazza allegra
L estate….dovrebbe
durare tutto l’ anno!
da 101 Filastrocche per 4 stagioni
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LA COCCINELLA
 
Piccola coccinella,
così agile,
così bella,
sempre vai,
voli, ti posi,
poi risali
ancora su
nel grande spazio
del cielo blu
da 101 Filastrocche per 4 stagioni
 
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ESTATE  

viene il tempo degli alberi

alti nel cielo azzurro

viene il tempo dei fiori

alti nell’ erba verde.

E il cielo acchiappa nuvole

bianche come vele.

ELISABETH BORCHRS

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NEL VENTO IN ESTATE

Quando le stelle

discorrono piano nel cielo,

nel vento di estate,

carico di profumi,

un filo sottile va su e giù

lievemente

e nessuno lo sa.

Yin Fu

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Le Lucciole

Misteriose e timide

scoppiano le lucciole

mille luci piccole su e giù.

Pulci che scintillano

cimici che brillano

ride il cielo nella barba blu.

Solo chi le ha viste sa com ’ è

briciole del sole che non c’è

luminose lucciole

friggono le nuvole

mille fuocherelli in libertà.

Torce che si spengono

e poi si riaccendono

chi le accende e spegne non si sa

solo chi le ha viste sa  com’è

briciole del sole che non c’è

fiamme nanerottole

cometive frivole

pizzi che di luce nella sera

stelle che punzecchiano

raggi che ridacchiano

fiaba forse finta invece vera.

R.Piumini

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Notte d’Estate

E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.

A Machado

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I segni dell’estate –
Se le cicale cantano sugli alberi del viale
se il frumento è diventato giallo e ha i grani duri
se i fiumi hanno appena una vena d’acqua
se le rondini vanno alte fino a scomparire nel cielo
se nel giardino sono fioriti i girasoli
se la fontana mette voglia di bere
se si sente il ronzio della trebbiatrice e nelle aie
se, per la pioggia,  il cielo tuona e lampeggia
se il pastore sale con il gregge ai pascoli più alti.
vuoI dire che è giunta.

Renzo Pezzani

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In vacanza

Lunedì ho lasciato la città e

son partito per il mare:

Corse,tuffi,nuotate,

giornate spensierate,

scorpacciate di gelati:

fragola,melone,pesca,

lampone,pistacchio,limone

poi tanto, tanto cioccolato

e una nuvola di panna

da gustare con la mamma.

Rosa Dattolico  da REPORTER

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IL MARE

Un mare di onde turchine

regala sorrisi di schiuma.

Ridono il mare e i bambini

e tra gli schizzi azzurrini

guizzano squame di luce.

Di notte le piccole stelle

si tuffano in fondo al mare

mentre nel cielo la luna

rimane stupita a guardare

Rosa Dattolico Da Reporter

 

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Le lucciole

Le lucciole d’ estate

fanno un bel firmamento

sul prato, dove il grillo

accorda il suo strumento,

per far la serenata

che porta odor di fieno,

quando nasce la notte

ed  il silenzio è pieno.

L.Carpanini

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ESTATE

Quando la terra

è calda e matura,

quando di sera

cerco frescura,

quando la valle

è piena d’ oro

e le cicale

gridano in coro,

quando le gole

sono assetate

ecco l’ estate

R. Piumini

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ESTATE

Calda estate tutta d’ oro

che cos ‘ hai nel tuo tesoro?

Pesche, fragole, susine,

spighe e spighe senza fine;

Prati verdi e biondi fieni,

lampi, tuoni, arcobaleni;

giorni lunghi, notti belle,

colme di lucciole e di stelle.

R. Rompato

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Il caldo

Che giorni caldi, caldi

che affanno di calura:

darei tutti i miei soldi

per un pò di frescura.

Che ora d’ afa, d’afa,

sotto il gran sole rosso:

è come se una stufa

soffiasse fuoco addosso.

Che caldo, caldo, caldo,

mi sento soffocare:

ma il vento maremaldo

perchè  non vuole soffiare?

da Rimelandia

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E’ arrivata l’ estate

E’ arrivata l’ estate 

con tanto grano

e i fiori di melograno.

E’ tempo di vacanza!

Chi va al mare

a nuotare

chi in montagna

a passeggiare

I grilli son canterini

e allegri giocano i bambini

tutto è rigoglioso

semplicemente meraviglioso!

Io piccola peste

MIRO’ EDITORI

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FILASTROCCA DI MEZZA ESTATE

Filastrocca di mezza estate

fuggono presto le giornate…

Il più bel gioco non può finire:

é subito l’ ora di andare a dormire

G. Rodari

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SPIGA DORATA

Spiga dorata

spiga cresciuta

in un campo di grano

d’ amore annaffiata.

Niente e nessuno

ti toglie il profumo

che si espande nel pane

e che sa di estate

Mirò Editori” Io piccola peste” 

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CHE  FA IL SOLE

“Dimmi bel sole”

chiede il bambino

“che fai levandoti al mattino?”

Risponde il sole

“spengo le stelle,

che della notte

son le fiammelle.

Fasci di rosa

spargo sul mare,

tutta la terra

vado a destare.

Bacio coi raggi

fiori e uccellini,

batto ai balconi,

sveglio i bambini.

A. Cuman Petile

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Il mare

Ma che bello il mare blu

Ora mi tuffo a testa in giù:

non solo voglia di nuotare

ma tanta voglia di esplorare.

Prendo allora pinne e occhiali

e poi via per i fondali!

Qui c’è tanta compagnia:

quanto plancton, che allegria!

Ci sono alghe, coralli

stelle marine e pesci colorati….

E poi ricci , polipi

e più in là una grossa conchiglia….

Ma che bello spettacolo: una meraviglia.

il trenino delle stagioni

V. Contaldi – G. Ortolani

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Filastrocca del mare

Mare di onde, mare di mare
Se tu mi culli sto qui ad abitare
Mare di cielo, mare di sabbia
Se tu mi abbracci mi passa la rabbia
Mare di sole, mare di fuoco
Se tu mi scaldi sto qui ancora un poco
Mare di aria, mare di vento
Se tu mi parli sono contento.

Sabrina Giarratana

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La voce del mare

La voce del mare nella conchiglia
ascolta il bambino e si meraviglia.
“Pronto? Ti aspetto” il mare dice
“ho navi e isole per farti felice”.
Vorrebbe rispondere il bimbo al mare:
“Prepara i pesci, verrò a pescare…!”.
Ma non è certo di parlar bene
la lingua dei pesci e delle sirene.

Gianni Rodari

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Filastrocca delle vacanze

O poffare, o perbacco
Luglio é qui tutto d’un tratto!
Ma che caldo, ma che sole,
tu lo sai quel che ci vuole?”
Fa la mamma all’improvviso
Al suo bimbo, col sorriso.
“Qui ci vuole un grande tuffo
In quel mare color puffo!
O meglio ancora, un buon gelato
da gustare su un bel prato!”
E ad agosto che facciamo,
Come ghiaccio ci sciogliamo
in montagna noi andremo
e al fresco resteremo,
su e giù per i sentieri,
con stambecchi e corvi neri!
L’mportante é divertirsi,
stare freschi e rilassarsi:
con gli amici, col papà,
con la nonna e chi verrà,
con il gatto, il cane e il pesce
tutti insieme ci si riesce!

Fonte

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Filastrocca delle vacanze

Filastrocca delle vacanze,
che incomincino le danze:
c’é chi salta, c’é chi balla,
c’é chi gioca con la palla,
c’é chi corre a perdifiato,
c’é chi mangia un bel gelato,
chi rincorre un aquilone,
chi accarezza un bel micione,
chi colora un gran disegno
e lo fa con tanto impegno
c’é chi nuota in mezzo al mare,
chi in montagna vuol restare
é importante veramente
stare insieme a tanta gente,
gialle, verdi, rosse e d’oro,
delle vacanze fai tesoro!

Fonte

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Filastrocca delle vacanze

Filastrocca delle vacanze
con le bibite ghiacciate
con le belle passeggiate
con le feste nelle piazze
le vacanze sono arrivate
le scuole sono finite
tutti al mare
a nuotare, a correre
e a saltare
per finire stanchi
tutti a riposare.

Fonte

 

UN PAESE BELLISSIMO

UN PAESE BELLISSIMO

(testo di A.Galliano)

 Ci sarà

un paese bellissimo,ci sarà, ci sarà.

E noi l’ abbiamo disegnato

nella fantasia:

Vogliamo che ci sia, che ci sia!

Un paese bellissimo:

dove le case parlano,

dove i giardini ridono

quando i bambini giocano.

Dove le piazze ballano

dove le torri suonano

e dove i merli ascoltano

quando i bambini cantano,

cantano, cantano, cantano.

Ci sarà una volta…..

Un paese bellissimo

dove le rane pensano,

dove le piante crescono,

quando i bambini dormono……

Dove loe stelle pregano

dove le mamme vegliano

e dove i lupi tacciono

quando i bambini sognano,

sognano,sognano,sognano,sognano!

la la la la, ci sarà

la la la la, cisarà

la la la la, un paese bellissimo

Un paese bellissimo

dove i cavalli danzano,

dove le strade a spettano

quando i bambini arrivano….

Dove le spiagge incantano,

dove i gabbiani si amano

e dove i pesci guardano

quando i bambini volano,

volano, volano, volano.

Ci sarà una volta…..

Un paese bellissimo.

La la la la,la la la la.

Un paese bellissimo.

Un paese bellissimo.

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 PICCOLA ECOLOGIA

(A.GALLIANO)

Noi siamo la Compagnia

della piccola ecologia.

Vogliamo un mondo bello

coi colori dell’ aquerello.

 

Siamo verdi,siamo azzurri

siamo rossi, siamo gialli:

i colori di un mondo bello,

che più bello faremo noi:

 

Vogliam pulire il cielo

per la rondine in volo.

Vogliamo pulire il mare

perchè il pesce vuol nuotare.

 

Vogliamo pulire il prato

per il fiore appena nato.

Vogliamo pulire il bosco

per la lepre che sta al fresco.

 

Noi siamo la Compagnia…

 

Vogliamo pulire il campo

perchè il grano sia tanto.

Vogliamo pulire il parco

per andare insieme a spasso.

 

vogliamo pulire le strade,

le città e le contrade.

Vogliam pulire le case

e piantare tante rose.

 

Noi siamo la Compagnia…..

 

Vogliamo un mondo bello

coi colori dell’ aquerello,

i colori di un mondobello,

che più bello faremo noi.

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 UNO SPAZIO PER GIOCARE

un palazzo di quà,

un palazzo di là

ed in fondo alla strada

quell’ ipermercato è il più grande che c’è.

Un parcheggiodi qua,

un parcheggio di là

e nel sottopassaggio

mi sembra ci voglia la maschera a gas.

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi fatto la città.

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi comanda  la città.

Un bambino che fà

Si diverte così:

tutto il giono cambiando

col telecomando i programmi in tivù.

Ci vediamo da te?

o giochiamo da ?

Perchè il parco l’ han chiuso

e hanno messo un cartello:”Lavoro per te”

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi fatto la città.

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi comanda  la città.

Ci vediamo da te?

o giochiamo da ?

Perchè il parco l’ han chiuso

e hanno messo un cartello:”Lavoro per te”

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi fatto la città.

Ma uno spazio per giocare.

Un prato per saltare

lo chiediamo a chi comanda  la città.

(Claudio Scotti Galletta)

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SIGNORI ARCHITETTI

Signori architetti

che fate progetti

precisi e perfetti

di case e palazzi

di torri e terrazzi,

di seinterrati,

di interi isolati,

di grandi cantieri,

di enormi quartieri…

che bravi che siete!

E già lo sapete

Talvolta però

-scusate un pò-

siete anche distratti.

Scordate,difatti,

che in quei palazzoni

di quei quartieroni

ci debbono stare,coi grandi abitare

bambini a doxxine.

Si gioca…sul tetto

nel vostro progetto?

Un pezzo di prato l’ avete lasciato?

Su, siate gentili:

fate anche i cortili.

pensateci un poco

ai campi da gioco…

Lasciateci appena

lo spazio che poi

a far l’ altalena

pesiamo da no:

sarà anche cura nostra

farci anche la giostra:

(Rodari Gianni)

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LA CITTA’ SENZA VERDE

Di te, mia città gli uomini diranno

cose brutte ma vere.

Diranno che ai bimbi hai tolto il sole,

la fresca rugiada,

la luce che scherzava sull’ erba

soto l’ aperto cielo,

e li hai rinchiusi tra fredde mura,

li hai costretti a inghiottire la polvere.

Cose brutte ma vere

diranno gli uomini dite,

mia città

C.Sandburg,daa Giorni di scuola, Laterze

 

LO SPAZZINO DELLA CITTA’

lo spazzino della città

tutto il giorno cosa fa?

Va per la via,             va per la piazza

con in mano la ramazza.

Camminando sempre a piedi

vede le cose che tu non vedi;

con la sua scopa, con la sua rete,

di certe strade piccole e quiete

conta ogni pietra ogni scalino

ogni portone ogni giardino.

Quandro trova una scarpa bucata

sa che lì la miseria è passata,

trova la ruota di un carrettino

e sa che lì, è passato un bambino.

Se c’è una piuma nera sul svolo

sa che un merlo è passato in volo.

Passa l’ autunno, muoion le foglie,

un poco triste lui le raccoglie.

Passa l’ inverno,la neve cade,

al freddo spazza lungo le strade;

poi,quando a maggio viene burrasca,

spazza le fronde i fiori la frasca.

Ma il fiore più bello

lo mette all’ occhiello

R.Guarneri.L.Martini, Un nuovo mondo, La Sorgente

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IL MARE MALATO

Un delfino molto ammalato

che ha bisogno di essere curato

va, guidato da un bianco gabbiano,

dal pesce dottore che sta lontano.

Nella grotta del pesce dottore

il delfino attende per ore

-di pesci malati ce ne sono tanti-

finchè una cernia esclama:-Avanti!

Il pesce dottore con baffi e occhiali,

ha nelle conchiglie i medicinali,

dice al delfino, con grande dolore:

-Hai dei problemi ai polmoni e al cuore.

Il mare è triste, malato,

da quando gli uomini lo hanno inquinato.

Oggi chiamiamo il pesce postino,

darà una lettera ad ogni bambino.

Diranno i bimbi di tutto il mondo,

facendo insieme un grotondo:

“I fiumi, i laghi, l’ amato mare,

a ogni costo dobbiamo salvare”

Erminia dell’ Oro da Micio Mao e gli altri, Cetem

…………………………………………………………………………………

L’ AMBIENTE

Oggi nella mia mente
c’è una parola che risuona fortemente
“AMBIENTE”.
Ci sono tutte le persone
che vogliono fare cose buone.
Questo mondo è maltrattato
e ha bisogno di essere aiutato.
Tutti insieme lo puliremo
e più bello lo renderemo.

 Valentina e Vanessa

Alunne della Classe 5A
2° Circolo E. Giusti – Rione Tamburi

……………………………………………………………..

NEL BOSCO

Nel bosco ogni vecchio gigante,
sia abete, sia quercia, sia pino,
ha intorno, ai suoi piedi, un giardino
di piccole piante.
Son muschi, son felci, son fiori
e fragole rosse e lichene,
cui l’albero antico vuol bene,
suoi teneri amori.

E mentre le fronde superbe
protende più in su verso i cieli,
ci pensa a quegli umili steli
nell’ombra tra l’erbe.

Lina Schwarz.

…………………………………………….

Filastrocca dell’acqua

Nell’acqua azzurra
viveva un pesciolino piccolo,
rosso ed anche carino.
Viveva nel mare
e faceva sempre quello che
voleva!
Ma un brutto giorno una nave arrivò
e il suo petrolio scaricò.
Il povero pesciolino il suo mare azzurro non più trovò.

http://www.valconca.info/natura_amica/alberoparole/racconti_poesie_filastrocchebosco.html#2

………………………………………

Poesia di Idea Villarino
Povero mondo

Stanno per disfarlo 
sta per volare in pezzi
infine creperà come una bolla 
o esploderà glorioso 
come una santabarbara 
o più semplicemente
 sarà cancellato come
 se una spugna bagnata 
cancellasse il suo posto nello spazio.

Forse non ci riescono 
forse lo puliranno 
gli cadrà la vita come una chioma 
e continuerà a ruotare
come una sfera pura 
sterile e mortale.

O in modo meno bello
andrà per i cieli
imputridendo adagio
come una piaga totale
come un morto.

http://www.poesie.reportonline.it/poesie-e-inquinamento/poesie-sullinquinamento-idea-villarino-povero-mondo.html

………………………………………

Acqua, perla del mondo

L’acqua scorre piano piano
come la sabbia nella mano
fonte di vita e di saggezza
con la sua limpida bellezza
Così nasce così finisce
rendendo il mondo più felice,
importante risorsa naturale,
di cui noi non dobbiamo approfittare.
Gabriele Tesio

ACQUA
L’acqua è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi:
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo,
come un’equorea creatura
che la salsedine non intacca
ma torna al lito più pura.
(Eugenio Montale)

Filastrocca della fontana
Fontanella d’acqua ricciuta,
dico a tutti che t’ho bevuta:
ho bevuta quest’acqua matta,
cielo caduto, neve disfatta,
questa luce limpida e pronta
che un po’ canta e un po’ racconta.
Renzo Pezzani

La fontanina
Sola, ai piedi del monte
tutto verde di aberi,
sta una piccola fonte
che sa molti segreti.
Sa i segreti dei grilli
e i sospiri dei fiori,
d’ogni uccello sa i trilli e d’ogni alba i colori.
Nelle notti d’argento
mormora una canzone
e ridice col vento
le novelle più buone.
Sembra, il suo mormorio
gentile, una preghiera
che salga verso Dio
da un’anima sincera.
T. Stagni

L’acqua
Acqua pura di sorgiva,
chi ti tocca ti sente viva,
chi ti porta via col secchio
porta il cielo in uno specchio.
Beve luce chi ti beve,
eri nuvola, eri neve,
eri canto di fontana,
eri squillo di campana.
Sei la gioia del giardino,
sei la forza del mulino.
Pellegrina affaccendata
tornerai dove sei nata.
Renzo Pezzani

L’acqua
Ora sonante e torbiba
precipito dal monte,
or limpida e freschissima
zampillo dalla fonte.
Nel basso piano immobile,
talora imputridita,
coi miasmi pestiferi
insidio la tua vita.
Ed or con veste candida,
bella figlia del cielo,
il suol ricopro e gli alberi
del soffice mio velo.
Così, irrequieta, instabile,
muto forma e colore;
son limpida, son solida,
sono tenue vapore.
Ettore Berni

La canzone dell’acqua
Sotto il ponte, l’acqua chiara
fa una conca, tutta cielo;
vi si specchiano, ridendo,
due casette e un pino nero.
Ma, correndo, l’acqua canta
le novelle ai pesciolini,
quelli verdi e quei d’argento,
che s’inseguon più piccini:
“Nasco, su, da una sorgente
fra due sassi di montagna;
son ruscello e poi torrente,
son cascata e poi fiumana;
ma di correre ho gran fretta,
perché il mar, laggiù, m’aspetta.
Il gran mar con le tempeste,
le balene e i pescicani
e le navi che van leste
ai paesi più lontani.
Mario Mazza

Amo
Amo il bel fuoco ardente,
e rosso, che scintilla
che s’alza arditamente,
che scalda, guizza e brilla.

La luce amo, splendente,
di qua, di là, d’intorno
che chiara e trasparente,
mi rende bello il giorno.

Amo l’acqua fluente,
azzurra tersa e viva
distesa dolcemente
tra l’una e l’altra riva.

Amo la terra bruna che,
madre di noi tutti,
nel grembo suo ci aduna
e nutre dei suoi frutti.
Giannina Noseda

Acqua
Acqua fresca che saltelli,
canticchiando sopra i massi
ti salutan gli alberelli,
ristorati quando passi.
E son liete l’erbe e i fiori,
di specchiarsi nel tuo seno
mentre in altro ti sorride,
il bel ciel terso e sereno.
E. Minoia

Acqua
Acqua di monte,
acqua di fonte,
acqua piovana,
acqua sovrana,
acqua che odo,
acqua che lodo,
acqua che squilli,
acqua che brilli,
acqua che canti e piangi,
acqua che ridi e muggi.
Tu sei la vita
e sempre sempre fuggi.
Gabriele d’Annunzio

L’acqua
Amo l’acqua, quando è fiume,
quando è lago, quand’è mare,
quand’è neve, quand’è pioggia
ed i fiori fa spuntare.
Senza l’acqua non c’è vela,
non c’è albero, né fiore,
non c’è pesce, né corallo,
niente vive, tutto muore.
S. Jackson

La goccia
Io sono la piccola
garrula goccia
che sgorga timida
fuor dalla roccia;
sono la gocciola
fresca e lucente
che scende querula
lungo il torrente.
Sono la tremula
splendente stilla
che mite e placida
nel lago brilla
e con innumeri
gocce sorelle
nell’ampio oceano
specchio le stelle.
Giannina Noseda

L’acqua
Acqua fuggita dalla sorgente
Chiudo le dita e non stringo niente
Acqua canzone fatta di fresco
Voglio cantarti ma non ci riesco
Acqua leggera, vento da bere
Stai prigioniera nel mio bicchiere
Scivola in bocca, scivola in gola
Sei filastrocca ma senza parola
Scivola giù per le gole segrete
Non c’è più acqua, ma non c’è più sete.
Bruno Tognolini

E l’acqua
E l’acqua
fresca nasce
fa ruscelli
scende
casca sui sassi
scroscia
e frusciando
fa il fiume.
E l’acqua
sciolta nuota
nelle valli
e lunga e lenta
larga
silenziosa
luminosa
fa il lago.
E l’acqua
a onde muore
non muore mai
e muore
non muore mai
e muore
mentre immensa
fa il mare.
Roberto Piumini

Filastrocca dei mutamenti
“Aiuto, sto cambiando” disse il ghiaccio
“Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolìo!
Ci sono gocce, non ci sono io!”.
Ma il sole disse: “Calma i tuoi pensieri.
Il mondo cambia, sotto i raggi miei:
tu tieniti ben stretto a ciò che eri
e poi lasciati andare a ciò che sei”.
Quel ghiaccio diventò un fiume d’argento
non ebbe più paura di cambiare
e un giorno disse: “Il sale che io sento
mi dice che sto diventando mare.
E mare sia. Perché ho capito, adesso,
non cambio in qualcos’altro, ma in me stesso”.
Bruno Tognolini

Mio diamante
L’acqua scorre lentamente,
è limpida e trasparente.
Acqua fresca, acqua pulita
tu sei la fonte della vita.
Acqua indispensabile e brillante
sei preziosa come un diamante.
Grazie a te noi viviamo,
e ci rinfreschiamo.
Taliano Pietro

L’acqua
Se la scalda il signor sole
ecco l’acqua in alto sale.
E’ vapore diventata:
una grassa nuvoletta.
Lei si incontra con le amiche
prende freddo e si bisticcia.
Un bel pianto si faranno
riempiran tutto lo stagno.
Il sole arriva quatto quatto
la riporta ancora in alto:
ricomincia la ballata
della nuvola arrabbiata.

Oro di Vita
L’Acqua nasce,
fa ruscelli
nelle valli,
e scroscia, silenziosa.
L’acqua è vita,
una risorsa che deve essere accudita.
L’acqua è leggerezza
E trasmette uno stato di freschezza.
L’acqua è pura,
sorgente naturale,
e per questo non la devi sprecare.
Valeria Bellonio

Filastrocca dell’acqua di tutti
Viva l’acqua che è di tutti
lava i visi belli e brutti
lava i piedi e anche le mani
di tutti gli esseri umani.

Viva l’acqua che è comune
e tirando su la fune
sale l’acqua su dal pozzo
così bevi se hai il singhiozzo.

Viva l’acqua che disseta
scorre liscia come seta
dalla bocca fino a lì
dove poi… si fa pipì.

Viva l’acqua che solleva
chiunque ha sete e se la beva
di sorgente o rubinetto
è anche meglio del chinotto!

Viva l’acqua che è preziosa
più di ogni altra cosa
può valer più d’un diamante
e non deve costar niente.

Viva l’acqua che è di tutti
bimbi, piante, rospi e gatti
dei giganti e dei serpenti
tutti gli esseri viventi.
filastrocchediviola.blogspot.com

Filastrocca sul risparmio dell’Acqua
Mentre cantando mi faccio la doccia
chiudo l’acqua e salvo la goccia.

Goccia che cade dal rubinetto
se chiudo l’acqua, risparmio un laghetto!

Risparmio un lago se lavo di meno
io chiudo l’acqua e vivo sereno;

Vivo sereno facendo il bucato
se il cesto è pieno non ho sprecato;

Non ho sprecato neppure una goccia
se invece del bagno faccio la doccia

Se faccio la doccia al cagnolino
senza la pompa, ma con il catino.

Uso un catino per le stoviglie
risparmio acqua per tante bottiglie;

tante bottiglie risparmio fintanto
che bagno le piante di sera, al tramonto;

dopo il tramonto si cena e si va a letto
lavo i dentini chiudendo il rubinetto!

Chiudo il rubinetto e risparmio… sai cosa?
L’acqua trasparente, fresca e preziosa,

preziosa, pura, limpida e pulita,
umida, brillante e che dona la vita!
Jolanda Restano

Acqua
Acqua fresca che saltelli,
canticchiando sopra i massi
ti salutan gli alberelli,
ristorati quando passi.
E son liete l’erbe e i fiori,
di specchiarsi nel tuo seno
mentre in altro ti sorride,
il bel ciel terso e sereno.
E. Minoia

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