Disegni per la festa di Carnevale per i bambini più piccoli e …
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vivaci bandierine da stampare per una festa in allegria.
Ed ecco la nostra finestra sul carnevale 2014
Teatrino della maestra Pina
Mascherina coniglietto schema
Scheda coniglio da colorare
LA BANDA MUSICALE
E IL SUO TEATRINO
Due cucchiai di legno, carta crespa ,un triangolino di stoffa, pochi fili di lana e poco cartoncino per realizzare il pagliaccio e la contadinella
Soggetti vari con rotoli riciclati
ADDOBBO MURALE
Palloncini pagliacci
Pagliacci con buste per lA SPESA
Pagliaccio con busta per la spesa
Schema viso e cravatta Piedino con i baffi
Arlecchino decorato con palline di carta crespa preparate dai bambini
Mascherine e coroncine
Primavera Coniglio
ORSO
SCHEMACaramella
SCHEMA Corona
PULCINELLA CHE BALLA LA TARANTELLA
Classici festoni
COME FARE IL CAPPELLO DI ARLECCHINO
Materiali
Cartoncino bristol nero
Carta velina o crespa colorata
Procedimento
Tagliare a forma di rettangolo il bristol, piegarlo a metà .
Rrivoltare come si fa per le barchette di carta.
Al termine i bambini incolleranno i pezzett i di carta tagliati in precedenza
La maschera del pagliaccio per abbellire l’aula
I bambini dipingono con la tempera il volto di un pagliaccio.
Con la punta della matita bucare il naso e sostituirlo con un palloncino gonfio
Il vestito di Dalmata
Calzamaglia bianca
Lupetto bianco
Scarpette nere
Cerchietto nero
Cartoncin bristol nero
Tempera nera
Intingere una spugnetta nella tempera e macchiare le calzamaglie e il lupetto.
Applicare al cerco due orecchie nere precedentemente ritagliate e ……il vestito da dalmata è pronto.
Maestra Gemma Bandierine di carnevale
Tutto su carnevale Lagirandola.it
Carnevale
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
son le toppe di Arlecchino,
vestito di carta poverino.
Pulcinella è grasso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalone dei Bisognosi
-Colombina,- dice,-mi sposi?
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne dà niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena a botte Stenterello.
Per fortuna Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola:-E’ Carnevale,
e ogni scherzo vale
Gianni Rodari, Prime fiabe e filastrocche,
Einaudi Ragazzi,1996
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Viva i coriandoli di carnevale
Viva i coriandoli di carnevale,
bombe di carta che non fanno male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia:
tutti a nanna.Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
(G. Rodari)
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Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio starnuto
vale un milione.
mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il Sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:
per voler mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…
E sarà il carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di certa gente.
(G. Rodari)
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CARNEVALE SORPRENDENTE
Carnevale sorprendente,
chiassoso e divertente,
Carnevale tra mille scherzetti,
tra buffe maschere e dolcetti,
Carnevale in allegria
per stare tutti in compagnia!
Rita Sabatini WWW.fantavolando.it
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TINO IL PAGLIACCIO
Tino il pagliaccino
indossa un cappellino
con un bel fiorellino,
fa un buffo inchino,
apre l’ombrellino
suonando il violino
e quando è un po’ stanchino
si fa un bel sonnellino.
Rita Sabatini WWW.fantavolando.it
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Arlecchino poverino
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”
(Il vestito di Arlecchino-Gianni Rodari)
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SFILATA STRAMPALATA
Quando ho aperto il mio portone
per andare alla stazione
ho scoperto la sfilata di una folla strampalata.
Un coniglio con gli occhiali, una fata con le ali,
un gondoliere con le bretelle,
un sacco di gente senza rotelle,
un pirata, un elefante, un folletto tintinnante,
una statua, uno svitato ,
e anche un mostro stralunato
La città è stata invasa,
sono tutti fuori casa
ma ho capito che è normale
perché oggi è carnevale
Thomas Scotto
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IL CARNEVALE
Nelle piazze in ogni via
c’è un’allegra compagnia
che, vestita in modo strano
canta balla e fa baccano.
mascherine, mascherine
siete buffe ma carine
con i vostri nasi rossi,
fatti male,storti e grossi
(V. e A.M Franci)
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IL GIOCO DEI SE
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
(Gianni Rodari)
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Le maschere di Carnevale
Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
(Attilio Cassinelli )
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Per divertirsi
Basta un cappello vecchio,
due baffoni,
disegnato sul viso coi carboni
e una gran pancia fatta col guaniale
per divertirsi tanto a Carnevale
da COME GIOCO,Marzocco
La signora Colombina
si affaccia alla finestra
con la corona in testa
Passan tre fanti
con tre cavalli bianchi, bianca è al sella
bianco il mantello,
bianca la piuma sul cappello.
Il bimbo si maschera da Pirata,
da Toro seduto, da Astronauta,
da Sceriffo,da Torero,
da Zorro, da Pistolero,
e da Tarzan(eroe selvaggio)
perchè ama gli eroi del coraggio.
Non si maschera da Calimero
Calimero (pulcino nero)
è solo un eroe della pubblicità,
e, a dire la verità,
non è eroe nemmeno per metà,
E il bimbo più piccolino?
Ha un debole per Arlecchino
tutto rosso, verde, giallo, turchino.
Luigi Grosso
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Pulcinella aveva un gallo
Pulcinella aveva un gallo
che volava a passo di ballo:
vola da Roma fino alla Spezia,
Pulcinella arriva a Venezia
A Venezia incontra Arlecchino
con Brighella che suona il violino
poi c’è Florindo che suona la viola
e Colombina che torna da scuola
suonando la tromba
il corno e il trombone
per far dispetto a papà Pantalone.
Solo Rosaura non viene alla festa
perchè in laguna ha perso la testa;
ha perso la testa per Pulcinella,
ma senza la testa non è tanto bella
Larga la foglia,
stretta la via
con un inchino, con cortesia
Pulcinella saluta e va via
E.LUZZATI
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Canzonetta di carnevale
Pulcinella aveva un gallo,
tutto il giorno vi andava a cavallo
con la briglia e con la sella,
viva il galletto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un gatto,
tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella,
viva il gatto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un cane,
che mangiava solo pane,
qualche volta una ciambella,
viva il cagnetto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un’ oca,
inseguita dalla cuoca,
con in mano una padella,
viva l’ oca di Pulcinella!
Anonimo, da ” quindici, field Educational”
Italia S.p.A., Roma, 1982
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VORREI UNA MASCHERA
Vorrei una maschera
così spaventosa,
che tremi la gente
più coraggiosa;
da strega o da fantasma,
da mostro o da vampiro,
da scheletro bianco,
che vangoli in giro
tra gli alberi spogli,
nel lume lunare
così che la gente
si metta ad urlare.
E nessuno sappia
che il più spaventoso
di tutti i costumi
ce l’ ha il timoroso
Kathrin Jackon
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Carnevale vecchio e pazzo
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
Gabriele D’ Annunzio
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Il Carnevale
Che frittelle! chi le vuole?
Dolci, biondi come il sole!
Tutti in compagnia
una festa ecco si fa,
così bella è l’ allegria
quando è piena di bontà
M.Solucci
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IL pagliaccio
Il pagliaccio colorato
a carnevale sei il più ammirato
I tuoi colori brillanti
si intonano con le stelle filanti.
Con le tue scarpe esagerate
e le parrucche cotonate
I bambini passerebbero le giornate
E saì perchè?
perchè sei ricco di magia
e la noia porti via
A. Montale
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CARNEVALE
Carnevale canta e balla;
fa sorrisi a tutti quanti,
ha un vestito lungo e largo
scarpe vecchie, grossi guanti!
Va girando tutto il mondo
per donare l’allegria
a chi vuole amarezza
ed il dolore cacciar via!
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)
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PER FAR CARNEVALE
Basta un cappello vecchio,
due baffoni
disegnati sul viso coi carboni
e una gran pancia fatta col
guanciale
per divertirsi tanto a Carnevale.
Zumpetepa,zumpetepa
il Carnevaleeccolo qua.
Trombette e cembali
tamburi e piatti
fanno un baccano che non si sa.
Chi suona bene, chi suona male,
chi canta forte,
chi scende e sale,
chi lancia razzi lassù, lassù…
E’ il finimondo? E’ il temporale?
Sono i rumori del Carnevale.
(M.Lodi)
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COLOMBINA
Colombina
di mezza sera
cerca, cerca
la primavera
la più bella che ci sia
se la vuole portar via.
Ecco qua che l’ho trovata.
Tutta bella incipriata
con le scarpe di cioccolata
Colombina alla sera va.
Alla sera di Carnevale
Colombina andò a ballare
da u vechio Barbablù
che saresti proprio tu..
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)
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Fine di Carnevale
Per la gente, bene o male,
è finit il Carnevale…
Di tutta la festa chiassosa
che forse ci resta qualcosa?
Una goffa mascherina
ridotta a brandelli,
in mezzo alla vi,
qualche coriandolo
sopra i capelli
di una bambina….
e tanta,tanta malinconia
E. Ottaviani
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L’invenzione di Pulcinella
Gianni Rodari
Signore e signori, fatevi avanti
più gente entra, più siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome è Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!
Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente!!
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Pranzo e cena
Gianni Rodari
Pulcinella e Arlecchino
cenavano insieme in un piattino:
e se nel piatto c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa.
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme in una scodella,
e se la scodella vuota non era
chissà che sbornia, quella sera.
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Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
che è venuto da Paris.
e Pierrot vediamo qui
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzone dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
Attilio Cassinelli
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Siam le belle mascherine
tutte allegre e profumate
siamo vispe e birichine,
misteriose come fate.
Noi sappiamo chi siete voi
che ridendo ci guardate.
Dite un po’ chi siamo noi?
Oh, giammai lo indovinate!
Siam le belle mascherine
che vi portano allegria
che non fan nulla di male…
Viva viva il carnevale!
B. Marini
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La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Carlo Goldoni
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Ed ecco un flauto si mette a suonare.
Allora un pagliaccio rosso
coperto di campanellini
esce a ballare con lazzi ed inchini!
E tenta una capriola…
fa finta di farsi male…
ride…
Si rizza con un salto mortale!
Poi s’arrampica, come fa il gatto
per acchiappare i pipistrelli!
E poi fa finta di ruzzolare,
perchè ridano tutti quanti.
U. Betti
La stagion del Carnevale
La stagion del Carnevale
tutto il mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carneval fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognun va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Par che ognun di Carnevale
a suo modo possa far;
par che ora non sia male
anche pazzo diventar.
Viva dunque il Carnevale,
che diletti ci suol dar.
Carneval che tanto vale,
che fa i cuori giubilar.
Carlo Goldoni
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