PER FARSI UN AUTORITRATTO
Metti te stesso davanti allo specchio,
come la luna si specchia nel secchio.
Guardati bene, guardati attento,
l’autoritratto si fa in un momento.
È lungo il tuo viso? È largo? Rotondo?
Allora disegna il cerchio del mondo.
E gli occhi?
Il naso?
Hai capelli all’insù?
Dì alla matita di farne di più.
Guardati ancora, più giù,
fino al mento: è l’autoritratto di un viso contento.
(Mela Cecchi)
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Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m’ama
Non è colpa mia
Se non è sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c’è niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s’amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare…
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.
JACQUES PREVERT
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Che fortuna i movimenti
non siam costretti a stare fermi!
Ogni volta che osservo un animale
penso a quanto sono speciale:
il pesce nuota ed io so nuotare,
la rana salta ed io so saltare,
il serpente striscia ed io posso strisciare.
Io sono un bambino e non sono tanto grosso;
cammino,striscio, salto e corro a più non poso
Ilaria Lucaroni
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Costruiamo il burattino
Esplorator ha pensato
Di costruire un pupazzo animato.
Subito le mani bisogna fare,
e ad ognuna cinque dita disegnare.
Ora preparare devi sul cartoncino
Gambe, piedi, braccia e bacino.
E la testa?
Disegna due occhi
Un naso e una bocca
A destra e a sinistra
Metti un orecchio.
Ora il corpo puoi disegnare
E tutte le parti devi tagliare,
con i fermacampioni
li devi attaccare,
dalla maestra fatti aiutare
Con lui subito puoi giocare
Il corpo in avanti prova a piegare,
oppure indietro, a sinistra e a destra,
poi alza le braccia sopra la testa.
Ora le mani, prova anche tu,
mettile ovunque: in su e in giù.
Sui piedi, sulle ginocchia
Nella pancia e sulla bocca.
Ora le braccia prova a spostare
Puoi alzarle, abbassarle
E farle oscillare.
Sulle braccia puoi camminare
A gambe all’ aria senza cadere;
con le gambe, a ben guardare,
puoi camminare, correre, saltare e ballare.
Vedi bambino quante cose puoi fare?
Con il corpo ti puoi spostare
Far movimenti a tuo piacere,
con gli amici è bello giocare
e tutto il mondo andare a scoprire
da “I percorsi” O. Fabietti, N Narcisi, P. Crispiani
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Filastrocca TOCCA TOCCA
TOCCA LA TESTA, TOCCA LA BOCCA,
TOCCA IL NASO, TOCCA L’OCCHIO,
TOCCA LA GAMBA, TOCCA IL GINOCCHIO.
filastrocca vecchia vecchia,
TOCCA LA SCHIENA, TOCCA L’ORECCHIA
tocca il pollice, il mignolino,
TOCCA LE SPALLE, TOCCA IL PIEDINO,
TOCCA LA PANCIA, TOCCA IL PETTO,
TOCCA LA COSCIA, TOCCA IL CULETTO,
PER GUADAGNARE UN ALTRO CONFETTO!
http://www.wikitesti.com/index.php/Filastrocca_tocca_tocca
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Filastrocca tocca tocca
Filastrocca tocca tocca:
tocco il naso, tocco la bocca:
con la bocca gonfio i palloni
perchè dentro… ho i polmoni!
Tocco il petto e sento un rumore
perchè dentro… batte il cuore!
Tocco il bacino, faccio la mossa
perchè dentro… ci son le ossa!
Mangio e bevo: magio di tutto…
ma dov’è finito quel bel frutto?
Glu glu glu…nello stomaco è andato giù!
Glu glu glu…macina macina
e io divento una bella bambina.
http://www.filastrocche.it/contenuti/filastrocca-tocca-tocca/
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Filastrocca del corpo umano
Filastrocca del corpo umano
più potente di un aeroplano
più delicato di un gattino
più complicato di un motorino.
La mia testa è fin quassù:
nuca e faccia, guardate, su!
Sulla nuca vedete i capelli,
biondi o bruni, ma sempre belli;
nella faccia ci sono la fronte,
occhi, naso, guancette tonde
e la bocca con labbra
e dentini bianchi bianchi,
piccini piccini.
C’è poi il collo,
dopo la testa,
e dopo il collo,
che cosa resta?
Spalle, dorso,
torace e braccia:
chi non lo sa,
meglio che taccia.
Le braccia in fondo
hanno due mani
(le han le scimmie, ma non i cani),
nelle mani distinguo poi
dorso e palmo, che dite voi?!
Cinque dita ha ogni manina:
quante in tutto,
chi lo indovina?
Dopo il torace poi c’è il bacino:
lui sul dietro ha il culetto
e sul davanti, non ve l’ho detto,
ha l’ombelico su un bel pancino
morbido e tondo come un cuscino.
Ho due gambe per camminare
con cosce e polpacci,
che ve ne pare?
Il ginocchio, dimenticavo!!
( se ero senza, non le piegavo)
poi in fondo ho i piedini
con dorso, pianta e cinque ditini.
Insomma, tutto vi ho detto:
questo è il mio corpo,
ed è perfetto!
http://filastroccheperbenino.blogspot.it/2012/01/filastrocca-del-corpo-umano.html
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Il mio cuore
Ogni sera mi addormento
ascoltando un ritmo lento
il mio cuore
tum -tum -tum
nel mio petto
tum -tum -tum
io lo sento
tum- tum – tum
non si stanca
tum – tum – tum
batte sempre
tum – tum – tum
giorno e notte
tum- tum – tum-
E’ la vita
tum -tum-tum
Progetto infanzia(Rosaria Cameli -Patrizia Maurizi)
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E’ la Ginnastica
E’ la ginnastica assai eccellente
a tutti fervida rende la mente.
Noi siamo i muscoli in vigoria
rendiam lo spirito in armonia.
Le braccia in qua e poi in là,
la testa in giu’ e poi in su’,
facciamo tutti i movimenti
che fanno gli alberi esposti ai venti.
Inginocchiamoci, su presto in pie’
battiam le mani 1-2-3.
di Carrisi Maria Grazia Ins. Sc.Dell’Infanzia
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Muoviamoci in allegria
Muoviamoci in allegria
Salta nel cerchio e fai l’inchino,
tocca la punta del tuo piedino,
alza una gamba e piega un ginocchio,
alza le braccia e chiudi un occhio,
fai la giravolta e batti le mani,
continua così fino a domani.
Rita Sabatini
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Muovo il mio corpo
Questo è il piedino,
piego la gamba e faccio un saltino,
alzo le braccia e guardo lontano,
tocco il ginocchio con la mia mano,
mi siedo per terra e faccio l’ indiano
poi ti saluto agitando la mano
Rita Sabatini
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Destra- Sinistra
Manina destra, manina destra,
vola di qua, vola di là,
tocca l’ orecchio,
tira i capelli
manina monella ferma qua.
Piede destro, piede sinistro,
cammina lesto, cammina lesto,
metti la scarpetta,
fai la marcetta
e torna qua.
Maria Giacco
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I polmoni
“Stanno dentro al petto
come un organetto
che si apre e si chiude
non sa suonare
ma fa respirare”
Patriza Milone
(Un mondo di scoperte) Ed. Ardea
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I polmoni
Soffia ,soffia nel pallone
fa le bolle di sapone
i polmoni san giocare
non soltanto respirare
(La coccinella-Buchi per guardare dentro le cose)
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I POLMONI
Come un soffietto
che s’apre e si chiude…
Come un organetto che suona canzoni
avanti e indietro
si muovono i polmoni
(P .L Albertini)
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IL CUORE
Qui sul petto un cuoricin
tutto il giorno fa tum tum.
Quando dormo un pò rallenta
ma se un sogno mi spaventa
il tum tum un pò aumenta.
Se cammino, parlo o mangio
il tum tum è sempre uguale,
ma se corro e poi mi fermo,
il tum tum è fenomenale
(Simone Santini)
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BATTE BATTE
Batte batte a tutte l’ ore
l’ orologio no, non è
Batte piano se tu dormi
forte batte se tu corri
non si deve mai fermare
che cos’ è… il cuore
(Tiziana Dorigo)
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Cosa facciamo……..
E’ bello bere
è bello mangiare
ma ciò che entra
poi deve andare….
cambiamo gioco soltanto un poco:
chi sul vasino
chi nel pannolino
fa pipì e pupù e…
non se ne parla più
(La coccinella-Buchi per guardare dentro le cose)
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Filastrocca dei dentini
Dirin diciotto e venti
il bambino mette i denti
e li mette tanto bellini
e per roder i corteccini
corteccini corteccioli
mamma tribola coi figlioli,
mamma tribola coi bambini
quando mettono i dentini
( A. CUMAN PERTILE)
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FUSCELLINI FITTI FITTI
Neri o biondi
rossi fitti
come alberi diritti
come fuscelli sopra le teste
siamo i ….capelli
(Tiziana Dorigo)
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Sorelline morbidine
Siam due sorelline
di qua e di là dal naso
morbide, morbidine
non per caso
che siamo come melaronce
e siam proprio…le guance
(Tiziana Dorigo)
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Filastrocca della pulizia
Filastrocca dei dentini
Dirin diciotto e venti
il bambino mette i denti
e li mette tanto bellini
e per roder i corteccini
corteccini corteccioli
mamma tribola coi figlioli,
mamma tribola coi bambini
quando mettono i dentini
( A. CUMAN PERTILE)
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Tutto di me è meraviglioso
Due piedi lesti lesti
per correre e saltare,
due mani sempre in moto
per prendere e per fare,
la bocca chiacchierina
per tutto domandare,
due orecchi sempre all’ erta
intenti ad ascoltare,
due occhi spalancati
per tutto investigare,
il cuoricino buono
per molto,molto amare
L. Schworz
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LO SPECCHIO
Son alto o sono basso?
Sono magro oppure grasso?
sono bruno o sono biondo?
ogni specchio che c’è al mondo
mi risponde lì per lì
che io sono così e così
M. MILANO(fonte)
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DAVANTI ALLO SPECCHIO
Mi guardo allo specchio.
Sono carino,
vedo la sagoma di un bimbo piccino,
riccioli in testa
e dentro un pensiero,
braccia aperte,accoglienti e felici
batte il cuore, che ha voglia di ricevere amici.
Sono vispetto non posso star fermo
devo giocare, correre e saltare
perciò ti saluto
non posso restare,
ora me ne devo proprio andare!
(Simone Santini, da “Attivamente” gruppo editoriale Raffaello)
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CON IL NASINO
Ho un naso tondo e birichino
lo guardo e penso: “Com’è carino|!”
Questo nasino mi permette di annusare
i biscotti che la mamma sa preparare
Mentre salgo gli scalini
annuso i profumini:
“Che bello, ci sono i pasticcini!”
ALBERO AZZURRO 5
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A che serve?
A che serve quel nasino?
A odorare per benino
E gli orecchi che san fare?
Tutti e due sanno ascoltare.
E con gli occhi puoi cantare?
No di certo sol guardare!
Pur la bocca sa guardare?
Ma che dici? Sa gustare
le vivande che in cucina
mi prepara la mammina.
(da “Ed.Linguistica nella scuola Materna”Raffaello editrice)
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Quello che ho
Ho una manina bella,
ne ho un’altra, sua sorella;
ho un paio di piedini,
due occhi birichini.
Ho poi due orecchiette
attente e curiosette.
Linguetta ne ho una sola,
ma in bocca lesta vola.
Mi sa assai ben servire,
tutto ormai sa dire.
Ho il cuore per amare,
la testa per pensare.
Tutto quello che ho
Iddio me lo donò .
(di R.Pezzani)
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Il cervello
Nella scatola della tesa,
non c’è un ditale,
non c’è un anello,
ma soltanto il gioiello
del cervello.
Il cervello è una centrale
con apparecchi, fili, misteri.
Chi comanda è un generale
che sa contare
fino sedici zeri.
comanda centomila soldatini
di far muovere mani e piedini,
gli occhi, la bocca, il respiro,
e poi sa l’ ora
della buonanotte
e della sveglia
sopra al guanciale…..
Il cervello è una centrale
Patrizia Milone
(Un mondo di scoperte)
Ed. Ardea
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IL CERVELLO
Dalla testa
mi comanda
pensa pensa
mai si stanca
i miei movimenti lui sa gia’
se corro, se parlo,
se piango ,se rido
Come un computer
sempre in azione
sono guidato
da un gran cervellone
Simone Santini
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Il cervello
Un ‘ invenzione fenomenale
che tutto sa fare
sa pensare, sa creare
e sa pure colorare.
Una storia ha inventato
e a noi bambini l’ ha raccontata,
e la morale ci ha lasciato
“pensa, pensa su”
e adesso raccontami una storia anche tu!
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Filastrocche sull’ alimentazione
Filastrocca per mangiare
Non mi piace la frittata
e neppure la crostata
il filetto non mi va giù
la bistecca mi torna su
Voglio mangiare un’ insalata
bianca freschissima e profumata
fatta con petali di margherita
una bontà da leccarsi le dita
La voglio ancora a Pasqua e a Natale
la margherita non può far male
L.Grande,Le nuove filastrocche ,Rizzoli
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La colonna vertebrale
E’ come il gambo
di un fiorellino,
si piega al vento
di qua e di là;
Tutti l’ abbiamo,
ed anche tu:
è necessaria
per stare dritti su
Patriza Milone
(Un mondo di scoperte) Ed. Ardea
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Poesie sulla salute
Filastrocca della varicella
Preso ho la varicella
questa qui è proprio bella.
Quelle macchie, quei colori,
assomigliano a dei fiori.
Dei bei fiori dentro a un prato
e invece sono malato:
Spero proprio di guarire
anche se io devo dire
che si sta meglio nel letto
che a scuola nel banchetto.
Ma chi devo ringraziare
delle macchie ostentare
sulla fronte e sopra il naso?
Di trovarlo è forse il caso
Debbo per la varicella
ringraziare mia sorella
M. Pouyet
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Una strana malattia
per scoprire se son malato
la mamma dal medico mi ha portato:
in camice bianco mi ha vista
e una strana malattia mi ha trovato,
smania continua di divertimento:
questi sono i segni di riconoscimento
di una strana malattia, facile da curare,
che si chiama “voglia di giocare”
Giovanni Sala, Amico libro
ED. La scuola didattica Attivamente
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Il malatino
Filastrocca del bambino malato
con il decotto, con il citrato
con l’arancia sul comodino,
tagliata a spicchi in un piattino.
Per tutti i mali di testa e di pancia
tra un cofanetto e un mentino
per consolare il malatino.
Viene il dottore:- Vediamo cos’è-
E ti fa dire:- Trentatrè!
Poi più tardi viene la sera
viene la mamma leggera leggera
e succhiando la sua menta
il malatino si addormenta.
(G.Rodari, “Filastrocche in cielo e in terra”,Einaudi)
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Naso Tommaso
(P.L.Albertini)
Filastrocca del naso Tommaso
che non si sa se apposta o per caso,
decise senza permesso o biglietto
di andare a zonzo per il visetto.
– Orecchio mi fai posto?
L’ orecchietto: “ Ci penserò”
– Boccuccia mi fai posto?
– Io posto non ne ho.
S’arrampicò, allora, sui capelli
ma tutti insieme quelli
gli fecero un solletico noioso.
E quel naso Tommaso curioso
che, senza permesso o biglietto,
era andato a zonzo nel visetto,
ritornò al suo posto contento
di sembrare un bel monumento:
e, se lo cerchi, sta lì,
da novecentonovantanove giovedì.
Teste fiorite
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero i fiori, sai che festa?
Si potrebbe capire a prima vista
chi ha il cuore buono, chi ha la mente trista.
Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose:
non può certo pensare a brutte cose.
Quell’ altro poveraccio, è d’ umor nero:
gli crescono le viole del pensiero.
E quello con le ortiche spettinate?
Deve avere le idee disordinate,
e invano ogni mattina
spreca un vasetto o due di brillantina.
(G.Rodari)
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Questa è la mia faccia
E questa è la mia faccia,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è una campagna,
il naso è una montagna,
gli occhi son fontane,
le orecchie son due tane,
la bocca è una gran grotta,
la lingua è una marmotta
che un po’ sta sotto i fiori,
poi mette il muso fuori!
BLBLBLBLBL!
E questa è la mia piazza,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è un grande viale,
il naso è un campanile,
gli occhi son lampioni,
le orecchie due portoni,
la bocca è casa mia,
la lingua è una poesia
che prima resta muta,
poi salta fuori tutta!
BLBLBLBLBL!
(di R.Piumini da “Le canzoni dell’albero azzurro”, I girini Bompiani)
…………………………………………………….
Filastrocca allo specchio
Mi accorgo d’esser perfetto:
uno è il naso che non è un vaso,
una è la bocca che non è sciocca,
una è la lingua che non si piglia
uno è l’ombelico come quello di Federico
uno è il cervellino
che lavora come un motorino
uno è il tubicino che arriva fino al sederino,
per far funzionare il mio apparecchio
tutto è a posto si vede allo specchio!
(da “Progetto Guida Flipper” ed.Raffaello)
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Filastrocche dalla tesa ai piedi
Dire fare baciare:
quante cose possiamo fare!
Con il corpo, dai piedi alla testa,
possiamo correre far festa.
Con le orecchie possiamo ascoltare
e con gli occhi possiamo guardare.
Possiamo parlare con la bocca..
possiamo cantare una filastrocca.
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Il mio corpo da scoprire
Son contento di scoprire
il mio corpo, la mia testa
son contento di cantare,
di ballare e fare fesa.
Batti batti le tue mani,
fai un salto con i piedi
e con gli occhi guarda in su,
poi ritorna a testa in giù.
Con le mani tra i capelli
prova un pò ad ascoltare,
spingi il naso all’ insù,
dai un bacio a chi vuoi tu!
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Presto laviamoci
Presto laviamoci piedi e ginocchi,
a me le mani il naso e gli occhi
senza paura di stare a mollo
giù con gli orecchi, giù con il collo.
E se laviamo anche i capelli
allora sì che siamo belli.
L. Martini, “Filastrocche della buonanotte”
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Presto a letto
Son già le otto e venti,
bambini a letto, lavatevi i denti,
lavatevi i denti sul lavandino
col dentifricio e lo spazzolino.
Lo spazzolino va su e giù
finchè di sporco non ce n’è più.
Son già le otto e ventisei.
su, presto a nanna, bambini miei!
Hilarius
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Filastrocca dei denti sani
Denti robusti di bravi castori,
grandi e potenti come trattori.
Denti appuntiti e avvelenati,
denti di brutti serpenti arrabbiati.
Denti d squalo fitti e taglienti,
zanne d’ avorio di enormi elefanti.
denti i nonno, di mamma, di zio,
denti di bimbo che poi sono io:
denti affacciatevi sopra ogni viso,
questo è il momento
di un grande sorriso.
Bruno Tognolini, La Melevisione
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Il raffreddare
C’ è un ometto col naso grosso
che è sempre rosso,
che è sempre rosso…
E’ un ometto molto invadente
che non mi piace propri per niente!
Cammina in fretta, maligno e tristo,
ti giunge dietro, senza essere visto:
con il suo dito ti sfiora appena
e sent un brivido lungo la schiena….
per il naso, pian pianino,
ti vene su un pizzicorino;
la tua testa ad ogni istante
si fa sempre più pesante….
Ed in meno di un minuto
t’ esce fuori uno starnuto!
L’ omettino senza cuore
porta un nome: raffreddore!
e l’ acciuffo, in verità,
un bel dì la pagherà!
G. Falzoni Fontanella
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Filastrocca per lavarsi
Lavati mondo e asciugati al sole
Da cima a fondo e da fondo a cima
Con l’acqua fresca delle parole
E col sapone della bella rima
Perché i bambini si sono già alzati
Viso ed orecchie e denti lavati
E scintillanti si guardano intorno
Pronti per un altro giorno
Bruno Tognolini
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Un corpo
Un corpo ho io e uno tu
che salta che balla
e non si ferma più.
Muovo la testa prima di là,
la giro, la volto anche di qua.
Alzo le braccia in su e giù
e mi diverto sempre dipiù.
Piego le gambe mille volte,
poi le tengo anche raccolte.
Con il corpo mi muovo e corro
cammino, salto e la palla rincorro.
M.Elisabetta Giordani