Copione per recita di fine anno

Madre Teresa di Calcutta: La vita è pace, costruiscila.
Se non abbiamo pace, è perché abbiamo dimenticato che apparteniamo gli uni agli altri.

L’arcobaleno della pace, copione per recita di fine anno a conclusione di un percorso sulla legalità .

I dialoghi sono stati realizzati prendendo spunti da poesie sulla pace di autori come Rodari, Elio Giacone, Chiara Magnoli e Modà ed altri ed sono stati integrati con esercizi con piccoli attrezzi,con il corpo libero e con body percussion.

Cari genitori, questo è un giorno speciale, è una festa particolare: è la festa dei bambini di tutto il mondo che si stringono in girotondo…Segue

Progetto di Cittadinanza e Costituzione:L’arcobaleno della pace

Percorso svolto dai bambini della IA del plesso Giovanni XXIII dell’IC2 Don Bosco

PREMESSA

Le notizie di cronaca ci lasciano inorriditi e senza parole!

La guerra, ormai, non è solo qualcosa che si studia a scuola, ma fa parte della nostra quotidianità. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale parlare e promuovere con i nostri piccoli la pace e la libertà, diritti fondamentali di ogni persona e di ogni popolo. La scuola ha una responsabilità speciale, è un luogo di incontro e di crescita delle persone, è il luogo privilegiato alla promozione di una cultura pacifica e non violenta.

Le Indicazioni 2012, con il nuovo insegnamento, denominato Cittadinanza e Costituzione, affidano proprio alla scuola il compito di sviluppare in tutti gli studenti, dall’infanzia alle superiori, competenze e comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà, libertà e di uguaglianza.

In questo percorso sono stati coinvolti tutti i campi di esperienza ma si è privilegiato il:

  • Il sé e l’altro;
  • Il corpo e il movimento;
  • La conoscenza del mondo

Contenuti:

  • La coscienza della propria identità e l’appartenenza ad un gruppo.
  • Regole e norme di comportamento e di convivenza sociale e loro significato.
  • Le regole della vita e del lavoro in sezione
  • Il rispetto delle diversità.
  • Il rispetto e il valore dei beni comuni.
  • Conflitti relazionali e possibili soluzioni.

Metodologia:

  • Sperimentazione di giochi motori individuali e di squadra per favorire la collaborazione, il rispetto, il controllo delle proprie emozioni.
  • Lettura di filastrocche, poesie e brevi testi
  • Laboratori vari.

Il percorso si è concluso con una manifestazione finale in cui i bambini della I A hanno omaggiato l’Ucraina e la Russia con coreografie realizzate con:

  •  piccoli attrezzi, (Palla e Cerchio)
  • con coroncine di fiori
  • con le mani (Body percussion).

La manifestazione è stata aperta con l’inno di Mameli ed è continuata con poesie,  coreografie  e canti ed è terminata infine,  con un augurio particolare: disegnare un grande arcobaleno di pace per tutti!

Festa della Repubblica Italiana

Il 2 giugno  è una giornata di festa Nazionale,istituita per celebrare e ricordare la nascita della Repubblica Italiana.
In questo post troverete: alcune poesie ,disegni di bandiere da colorare, coccarde, la sua storia, gli elementi del suo cerimoniale ,il significato del tricolore e dell’emblema della nostra Repubblica che è costituito da tre elementi fondamentali, il ramo di ulivo ,il ramo di quercia ,la ruota dentata d’acciaio e la stella e altro materiale didattico.

Breve storia

Costituzione spiegata ai bambini

I Simboli della Repubblica

Tutto su l’Inno Nazionale

Ascolta l’ Inno

lavoretto bandieracoccarda colorata

bandiera a stella

  coccarda da colorare

scheda bandiera

 

pregrafismo festa della Repubblica

 

 

 

 

 

 

 

Inno nazionale

Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò

 

Onora la tua patria

In qualunque paese andrai, o dimorerai,
e per qualunque tempo, non dimenticare
mai di essere italiano.

Sostieni l’onore della tua patria con la
rettitudine, con la dolcezza dei modi, con
la fermezza della buona volontà.

Amala questa patria, amala con amore forte,
perchè essa ha bisogno di chi l’ami veramente.
Luigi Settembrini

Saluta il tricolore

Se il tricolore sventola,
salutalo, bambino:
e pensa che la Patria
ricordan quei colori.
La Patria è un bene grande:
e la Patria tua è l’Italia.
Per farla unita e libera
san tanti i suoi Caduti.
Per farla giusta e nobile
può anche un piccolino
con la bontà e lo studio,
dare il suo grande dono.
Per questo il tricolore
tra tutte le bandiere
dei popoli del mondo
con palpito sicuro
sventolerà nel cielo.

 L. Veltri


La  Patria

Lo sai, fanciullo, che cos’è la Patria?
È la casa dove tua madre
t’ha cullato sulle sue ginocchia e tuo
padre ha lavorato per te.
È il prato dov’è spuntata l’erba
trapunta di margherite, per la gioia
delle tue corse.
È la scuola dove s’è aperta la
tua piccola mente alle prime nozioni,
e il tuo cuore ai primi affetti.
È la terra su cui sventola la
bandiera dai tre colori.
È il cimitero dove riposano i
morti che i tuoi genitori piangono
ancora.
È il campanile da cui giunge
la voce che invita a pregare.
Sono i campi che producono
per te. Sono le pianure, le colline,
le montagne che tu calchi, di cui
tu respiri l’aria salubre.
È il cielo a cui tu volgi gli
occhi nella gioia e nel dolore.

Francesca Castellino

Fonte

Italia

Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni

Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra

Ma il tuo popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta
Italia

E in questa uniforme
di tuo soldato
mi riposo
come fosse la culla di mio padre

Ungaretti

Ti potrebbe interessare:

La storia

Striscione Buona Pasqua

 

Striscione con simpatici e allegri coniglietti  per augurare BUONA PASQUA

 

Buona Pasqua

Stampa formato PDF

 

Striscione Buona Pasqua da colorare 2016

Colorato dai bambini offre la possibilità di cooperare per un fine comune ,a capire e rispettare le scelte comuni ,a conversare, ridere, scherzare e gioire per il risultato ottenuto.

 

Stampa formato PDF

Stampa il disegno del coniglio da colorare cliccando sull’ immagine

disegno coniglio.png

 

coniglietto con pantaloncini a righe

Ti potrebbe interessare:

I simboli della Pasqua

Pregrafismo di Pasqua

Scritta “Buona Pasqua

Lavoretti

Biglietti di Pasqua

Poesie

I diritti dei bambni

I colori dei diritti dei bambini

Il diritto all’uguaglianza
è giallo sole
che illumina la mia stanza.
Per imparare le parole
ho il diritto di studiare.
I bambini di tutto il mondo
hanno il diritto di mangiare
e di fare un girotondo
tutti uniti, senza litigare.
Se ogni bambino ha la sua famiglia
vive come perla nella conchiglia.
(Classi I e II, Scuole elementari di Dormelletto)

Diritto al gioco I

C’è un diritto elementare
che è quello di giocare:
ogni bambino deve trovare
il suo spazio per giocare.
Può divertirsi con gli amici,
stare insieme allegri e felici.
Ma c’è un paese sbagliato
dove il gioco è vietato,
qualche bambino deve lavorare
degli altri il fratellino devono curare.
Alcuni i palloni devono cucire
e non si possono mai divertire.
Quando i bambini vogliono giocare
i grandi il loro diritto devono rispettare.
(Classi I e II, Scuole elementari di Dormelletto)

Diritto al gioco II

C’è un diritto elementare
che è quello di giocare.
E’ bello stare al mare
dove si può anche nuotare.
E se avete una palla
potete stare a galla.
Con due amici a nascondino
puoi andare dietro a un pino
e poi fare un riposino
bevendo il cappuccino.
Ogni giorno all’intervallo
noi facciamo un bel ballo,
ogni sera con mia sorella
io gioco a fare la bidella.
La filastrocca qui tace
e a noi molto piace.
(Classe II B, Scuola elementare “Dante Alighieri”)

Diritto al gioco – Acrostico

Ditemi voi gente del mondo
I diritti di bambini e bambine,
Ripeteteli alle terre lontane e vicine.
Impariamo un bel gioco:
Tutti insieme
Teniamoci per mano
Oppure
Alleniamoci a tirare
Lentamente solo
Gessetti leggerissimi,
Indistruttibili,
O palline
Colorate a chi non ci ascolta
O non rispetta i nostri diritti.
(Nicola e Kevin)

Diritto alla dignità
1.
Ogni giorno vado di là
dalla mamma e dal papà,
dico al caro paparino:
sai, papino…
E lui risponde:
va’ in giardino!
Allora vado dalla mamma
e dico: sai, mammina…
Lasciami stare,
che devo andare
a prendere la tua sorellina!
Ogni giorno è sempre così,
allora taccio tutto il dì!
(Luana)

Papà, paparino…
Sta’ zitto, devo innaffiare
i fiori in giardino!
Mamma, mammina…
Va’ via, devo andare dalla zia Pina!
Nessuno mi ascolta. Basta!
Mai più io parlerò!
Mamma, papà, mai più vi ascolterò!
(Claudio)
I bambini che lavorano
1.
Alcuni bambini del mondo
non possono fare il girotondo,
lo sapete perché?
Perché devono lavorare,
non si possono fermare.
Devono lavorare,
altrimenti il padrone li può bastonare.
(Jessica e Luana, classe V)
2.
I bambini che sono schiavi:
non è proprio giusto!
Al telegiornale ho visto qualcosa
di brutto: un mare
impetuoso, un cielo grigio,
e dei bambini sopra un gommone
per sbarcare
al mercato degli schiavi!
Forse un bimbo ha scoperto tutto
e gli è sceso un lacrimone.
Questo mi dispiace
e vorrei un rimedio efficace.
Forse la cura è la volontà del cuore,
cioè l’amore.
(Maria Pia, classe III)

Diritto alla libertà e alla pace

Di diritti ce ne sono tanti
Importanti ma diversi.
Recitiamoli insieme,
Impariamoli bene
Tutti quanti,
Teniamoli a mente,
Ordiniamo di rispettarli.
Alla libertà c’è il diritto,
La libertà è importante,
La libertà del mondo intero,
A lei chiediamo di non lasciarci.
Liberi,
Insieme
Balliamo felici
E diventiamo amici.
Raramente ciò succede:
Tanti sono costretti
Ad andare in guerra.
E c’è anche chi l’elemosina chiede.
Alla pace c’è il diritto:
La pace è per tutti.
La pace è lì che ci aspetta.
A lei chiediamo la speranza.
Per tutti la chiediamo,
A grandi e piccini.
Ce n’è per tutti se vogliamo
E insieme la chiediamo.
Diritto all’uguaglianza
Io sono italiano
tu sei africano,
lui è francese
lei è inglese.
Io mi chiamo Antonella
tu t’appelles Gabrielle,
her name is Isabel.
Io sono cristiana
tu sei musulmana,
lui è buddista
lei è induista.
Siamo tutti diversi
e siamo tutti uguali.
(Classe V, Scuola elementare di Dormelletto)

Diritto alla vita e allo sviluppo
1.
Molti bambini sono sfruttati
a causa dei soldati
nei loro Paesi inviati.
Sono costretti a lavorare,
non possono mai giocare.
Questi bambini maltrattati
devono essere liberati!
A casa i soldati
devono essere inviati.
Abbasso la guerra,
eliminiamola dalla terra!

2.
Ogni bimbo deve essere amato,
rispettato, adorato!
Tutti i loro genitori
devono essere buoni educatori,
per difenderli dalla violenza,
donare loro salute ed assistenza.
Tutti i bambini hanno diritto
all’istruzione,
all’informazione,
alla propria opinione.
Ogni bambino ha diritto
al gioco e al riposo,
alla pace e al cibo.
(Sara e Valentina)

Fonte:http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

A NATALE PUOI

A Natale… Puoi portare un sorriso tra la gente

a chi non dorme dentro a un letto e vive senza il tetto

a chi la pace fa sperare tra le bombe da evitare

a chi non ha più denti da mostrare e nessuno a cui parlare

a chi non mangia mai abbastanza e ha perso la fiducia e la speranza

a chi restano poche ore e agonizza all’ospedale

a chi è solo senza i figli

a chi cerca il suo papà e una mamma non ce l’ha

a chi non sogna più a Natale un bel dono puoi portare

dal negozio del tuo cuore che regala tanto amore.

Pabela

http://www.raccontioltre.it/1739/a-natale-puoi/

Poesie per Pasqua

scritta buona scritta pasqua

VOLA COLOMBA

Vola colomba, ma non troppo lontano,
senza aver fretta, vola piano piano,
ché non ti sfugga, guardando in terra,
la solitudine, l’odio, la guerra.
Non sorvolare indifferente
sulla tragedia di troppa gente,
ma svolazzando porta la pace
a chi d’amore non è capace,
lì fa’ il tuo nido e lì rimani,
fa’ che diverso sia poi il domani.

 Germana Bruno

……………….

E’ Pasqua tendiamo la mano

Che bel mattino di primavera!

C’è un’aria limpida, fresca e leggera,

rondini volano nel cielo terso

e tutto il mondo mi appare diverso.

Niente più odio, vendetta e violenza,

solo amorevole, santa pazienza

che fa rispondere a un’offesa

con il sorriso e la mano tesa.

Questo è per tutti il mio augurio pasquale,

di cancellare dal cuore ogni male.

Risorga in tutti l’amore e il perdono

come è risorto Gesù Grande e Buono

Patrizia  Mauro

………………

L’ ovetto dell’affetto

E’ Pasqua stamattina

cari babbo e mammina

e questa volta sento

di fare un cambiamento:

vi voglio io regalare

un uovo da scartare

di cioccolato buono

con dentro un grande dono.

Sapete che ci metto?

Tutto,tutto il mio affetto

e un bel bacetto

Patrizia Mauro

…………………………….

Festa d’amore

Pasqua è la dolce festa d’amore:
Pasqua ritorna col tiepido sole.
Cantano lieti in coro gli uccellini:
sbocciano i fiori, olezzano i giardini.
Squillan nell’aria azzurra le campane;
s’odono le vicine e le lontane
che annunciano la gloria del Signore
e dicono: Sia pace in ogni cuore.
T. Lovera

……………….
Uccellino venuto dal bosco
Uccellino venuto dal bosco,
che piangendo fuggivi,
cos’hai visto laggiù?
Ho veduto di sotto gli ulivi,
sanguinare Gesù.
Uccellino venuto dal monte,
che scappavi veloce,
cos’hai visto lassù?
Ho veduto tre uomini in croce,
ed in mezzo c’era Gesù.
Uccellino venuto dal piano,
che cinguetti nel volo,
cos’hai visto laggiù?
Ho veduto dal bianco lenzuolo,
risvegliarsi Gesù.
S.Plona

…………………

Brilla nell’aria 

Primavera d’intorno.
Brilla nell’aria 
e per li campi esulta, 
si’ ch’a mirarla intenerisce il core
odi greggi belar, muggire armenti
e gli altri augelli contenti
a gara insieme,
per lo libero ciel 
fan mille giri,
pur festeggiando il lor tempo migliore.

Giacomo Leopardi

……………………

Pasqua

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: “Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l’april l’amore.
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch’oggi fioriscono sulla terra, 
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo l’eterna giovinezza”.
Io passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.

Ada Negri

………………………………………..

La Pasqua è arrivata

La Pasqua è arrivata,

c’è nell’aria profumata di violette e di ciambelle

e di tante cose belle: luce, pace bontà

e Gesù che risorgerà!

Per i bimbi quanta attesa

per quell’uovo con la sorpresa!

La campana suona sul tetto:

Buona Pasqua con grande affetto!

Fonte

……………………………………………………..

L’uovo arcobaleno

La mattina di Pasqua nel mio prato

un uovo arcobaleno ho trovato,

era un uovo profumato e strano

non più grande di una mano.

Quando l’ho aperto, con stupore

ho trovato sorprese d’ogni colore:

giallo il sorriso d’un cinesino,

rosso il canto di un algerino,

azzurro il sorriso di uno svedese,

verde la capriola di un portoghese,

violetta la danza di mille bambine,

indaco i suoni di mille ocarine.

E arancione rotondo e paffuto

un sole caldo di benvenuto,

un sole caldo paffuto e rotondo

uguale per tutti i bimbi del mondo.
Eleonora Bellini
—————————————————————————

Pasqua d’altri tempi
Tu pensi ai tempi andati
quand’eri ancor bambina
e il cuoricino tuo s’emozionava
per una tavola imbandita
con uova colorate
fatte da mamma tua,
con fior di primavera
con dolci e cioccolata.
Per l’aria odor di fiori
e suoni di campane,
un senso d’allegrezza
tutta ti dominava
ma tu sei sempre quella
ed io così ti vedo
e voglio darti ancora
con questo uovo di Pasqua
insieme a quel ricordo
tutta la gioia piena
d’averti ritrovata.
Antonino Zambotti
——————————-

La sorpresa
Son di zucchero?
Son vere?
Hanno il tuorlo
o la sorpresa?
Zitti zitti miei bambini,
che ci son dentro i pulcini.
Spunta un becco
poi un ciuffetto
una zampina
una codina.
Quanti!
E in quell’uovo
cosa c’è?
La sorpresa, la sorpresa!
Non ci credi? Sì davvero!
Un pulcino tutto nero!

(K. Jackson)

———————-

Pasqua
-Uscite, uscite!- dice allegro il sole;
-volete star in casa ad ammuffire?
Tra l’erba nova olezzano le viole
e tornan tutti i rami a rinverdire.
-Uscite, uscite!- cantano gli uccelli;
-ogni nido, ogni zolla si ridesta,
la terra, il cielo, il mar son tanto belli;
e prati e colli son vestiti a festa.
Inni giocondi canta lieto il core,
e la parola del rancor si tace;
torna la Pasqua, festa dell’amore,
che ci vuol tutti buoni e tutti in pace.

(A. C. Pertile)

———————————–

I colori della Pasqua

 Pasqua è gialla come un pulcino,
come il collare di un cagnolino,
è rosa e allegra come un confetto,
come i bei fiori di quel rametto.
Pasqua è celeste come il mare e il cielo,
come la trama di questo velo,
è verde brillante come un bel prato,
come il trenino che ha appena sbuffato.
Pasqua è dipinta di tanti colori:
come i sorrisi dei nostri cuori.

———————————–

Alla Pasqua
Dell’anno passato
Un palloncino
Mi era scappato.
Mi era scappato
Nell’alto del cielo,
Io lo guardavo
E piangevo piangevo.
Anche quest’anno
Un pallone è volato
Ma io ho riso
Felice e beato.
Il palloncino
E’ andato lassù
Ma io quest’anno
Non piango più.
(Roberto Piumini)

————————-

Campane di Pasqua
Per l’aria si spande la voce
del pio campanile.
Squillate in letizia, campane,
che è festa d’amore nel cielo!
In terra, tra i solchi, lo stelo
matura del pane.
So so quel che dite a rintocchi
– La pace… il perdono… la fede…-

(L. Rinaldi)

———————————

Pasqua di gioia

Aprite le vostre porte

veniamo per augurare

a chi crede nel Signore

una Pasqua di gioia.

Aprite le vostre orecchie.

veniamo per annunciare

a chi crede nella pace

una Pasqua di gioa.

Aprite i vostri cuori:

veniamo per rinnovare

a chi crede nell’ amore

una Pasqua di gioia.

Canto inglese

 

——————————————————

Pasqua
Che chiasso c’è nell’aria
che si svaria
in mille suoni?
Son canzoni
vagabonde,
come l’onde,
che si perdono nel cielo
con un velo
di sonora poesia,
dolce e pia.
Sono accordi di campane,
cori striduli di rane;
gridi allegri di monelli
su le piazze e dentro l’aia.
Son risate di grondaie,
animate
da nidiate,
di festosi passerotti;
son strambotti
musicali,
batter d’ali…

(M. Argante)

————————–

Gesù è risorto

-Dimmi, chiesina candida e gentile,

che costi rallegra stamattina?

– Aspetto che si svegli il campanile

con la squilla più dolce e argentina.

per la festa di pasqua tutta splendo,

per dire al mio Signore che l’ attendo.

-E tu, caro bambino, dove vai

in questa bianca luce mattutina?

Questi bei fior a chi li porterai?

– A Gesù che è risorto stamattina,

perchè in ogni fiore veda brillare 

il cuore che voglio a Lui donare

L. Nason

————————————————

Mattino di Pasqua
Din-don, din-don, din-don!
Sole sui fiori
e rondini sul tetto
Sia benedetto il nome del Signore.
Din-don, din-don, din-don!
Festa d’amore
Gesù è risorto,
l’inverno è morto.
Din-don, din-don, din-don!

(G. Fanciulli)

——————————————-

Ritorno di Pasqua
Una fonte che ci parla
fra l’erbette e le viole,
una nuvola dorata,
rose sparse in mezzo a il sole,
la finestra spalancata
fin dall’alba, il prato in fiore;
una storia che, a cantarla,
ci vuol proprio il nostro cuore,
una siepe e una agnellino,
una chioccia ed un pulcino,
l’uovo in bianca e rossa vesta,
tutto ornato per la festa,
la colomba con l’ulivo
nel tramonto rosso vivo,
tornan tutti al nostro cuore
per la Pasqua del Signore.
Din don dan…
L’angioletto ancor si vede
con la croce della fede
la campana che stornella,
il capretto che saltella,
il pastore che s’affretta
per la festa benedetta,
la massaia che conduce
il suo bimbo in questa luce.
Din don dan…
Ma una cosa non si vede
senza l’occhio de la fede;
non si vede il nostro cuore
col bel dono del Signore
che, nel giorno Suo divino
accompagna ogni bambino.

(L. Nason)

————————-

Pasqua
Senti… Canta una fonte l’armonia
dolce di Pasqua: come canta bene!
e un usignolo le fa compagnia
Senti… cantano i rami dei frutteti,
cantano i fior di pesco e le verbene;
è Pasqua, oggi non hanno più segreti.
Senti… Cantano insieme le campane;
dal monte e dalla cerula prianura
ci porta il vento le voci lontane.
Ascolta… C’è una voce nel tuo cuore
come una fonte di dolcezza pura:
-E’ Pasqua, è Pasqua, è risorto il Signore!-
Non vedi… ogni finestra par fiorita:
se non ha fiori il soli li provvede
che si compiace a risvegliar la vita;
ed ogni viso è ormai senza dolore,
perchè alle pene basta questa fede:
-E’ Pasqua, è Pasqua, è risorto il Signore!-

(L. Nason)

———————-

Le Campane di Pasqua

Din , don ! Dan, dan!

Din, din ! Don, don!

” Gloria” cantan le campane

le vicine e le lontane.

Din, don ! Dan, dan!

Din, din ! Don, don!

E’ arrivata pasqua bella,

torna già la rondinella,

e dal cielo si posa fiera

sopra i fior di Primavera!

Din, don ! Dan, dan!

Din, din ! Don, don!

E.F. Carlucci

————————–

PASQUA

E’ Pasqua ,stamattina,

Pasqua nelle vetrine

con le uova di cioccolata.

Pasqua nell’ erba novella,

nel cielo, nell ‘ acqua che brilla,

tranquilla,

nel sole.

E’ Pasqua nelle chiese,

nel suono delle campane,

nelle mille preghiere:

e così sia , Signore.

P.Castellini

—————————————

A Gesù crocifisso

O Gesù Caro,

o Gesù morto in croce,,

ascolta la mia voce!

Se tanti son cattivi in questo mondo,

se non ti vogliono bene,

se non ti pregano più,

io ti amo e ti prego

anche per loro,

e per loro ti adoro, o mio Gesù!

Ricordi quand’ erano piccini?

Ricordi i tanti baci che t’ ha dato?

Per quei baci perdona il loro peccato.

Salvali, salvali, carissimo Gesù.

Albertelli

————————————–

Pasqua

Gesù è risorto! Cantano

sui rami gli uccelletti,

le rondinelle tornano

sul nido sotto i tetti.

Gesù è risorto! Sbocciano

le rose nei giardini:

ride di gioia il limpido

grand’ occhio dei bambini.

Gesù è risorto! Un cantico

s’ innalza nel Creato,

cantan le stelle fulgide,

i bimbi e i fiori del prato!

Medda

 

—————————————–

Campane di Pasqua

Pasqua, festose,

che a gloria quest’ oggi cantate,

o vicine e lontane

che Cristo risorto annunciate,

ci dite con voci serene:

-Fratelli , vogliatevi bene!

Tendete la mano al fratello,

aprite le braccia al perdono;

nel giorno del Cristo risorto

ognuno risorga più buono!

E sopra la terra fiorita,

cantate, o campane sonore,

ch’ è bella , ch’ è buona la vita,

se chiude la porta all ‘ amore

N. Ghirotti

—————————-

Pasqua

Mamma ti do un rametto

d’ olivo benedetto:

Iddio ti benedica!

Il ciliegio è fiorito

presso il muro dell’ orto:

mamma , Gesù è risorto

Oggi è festa di pace,

d ‘ amore e perdono:

mamma , voglio essere buono!

C. Del Soldato

———————————————

E’ FESTA, E’ PASQUA

E’ festa, è Pasqua!

Svegliatevi amici!

Una viola fa capolino

dal folto del giardino

E’ Pasqua, è festa!

Ripetono in coro

gli amici del bosco.

Ovunque germogli,

fiori sbocciati,

prati assolati.

E’ festa, è Pasqua!

Ed è bella l vita,

che non è finita,

è appena primavera

Gesù risorge.

Ed è per Lui

che il mondo gioisce.

A. Sforna

—————————————-

Pasqua

I cieli sono in festa,

la Pasqua si ridesta,

canta felice il cuore:

è risorto il Signore!

L. Schwartz

———————————————————

PASQUA E’…….

un ramo di pesco fiorito nel vento.

Pasqua è…..

una rondine posata sul monumento.

Pasqua è…..

un fiore sbocciato sul balcone.

Pasqua è…..

un sorriso per tutte le persone.

Pasqua è…..

un raggio di sole sulla fronte.

Pasqua è…..

una campana che suona sul monte.

Pasqua è…..

un dolce fragrante  e mandorlato.

Pasqua è…..

un uovo grande di dolce cioccolato.

Pasqua è…..

la colomba che porta l’ ulivo.

Pasqua è…..

un canto sereno e giulivo.

Pasqua è…..

mettere fine a ogni inutile guerra.

Pasqua è…..

una croce che illumina la terra.

da “Scuola materna”Adattamento

—————————————-

E’ RISORTO IL SIGNORE

Il pesco stamattina

si è messo una vestina

di petali rosati.

Sorridono incantati

al sole i primi fiori.

è festa in tutti i cuori.

Cantano le campane

un dolce inno d’ amore:

” Alleluia, Alleluia,

è risorto il Signore!”

Ed.  TRESEI

Loschi- Coppola

—————

La pace

Se ti chiedono qual è la cosa

più importante più importante per l’ umanità

rispondi

prima

dopo

sempre:

LA PACE

LI TIEN MIN

———————————————

E’ Pasqua

Suonate campane, suonate a distesa,

la luce del mondo in terra s’è accesa

e’ giorno di festa, è giorno d’ amore,

per tutti è risorto il Signore!

auguri di gioia, di pace e bontà

a tutti gli amici, a mamma e a papà!

Suonate campane, suonate a distesa,

portate a noi tutti la pace Sua attesa!

L. Lucatello

———————————-

Grazie Signore

Grazie, Signore. Grazie

Grazie per tutti i regali che tu mi hai dato oggi,

Grazie per tutto quello che ho veduto, sentito, ricevuto

Grazie per il mio lavoro.

Grazie per i saluti che mi hanno rivolto.

Grazie per il tetto che mi ripara,

Grazie per il tempo che Tu mi hai dato.

Grazie per la vita,

Grazie di ascoltarmi, di prendermi sul serio,

di ricevere nelle tue mani

il fascio dei miei doni per offrirli al

Padre tuo

Grazie,Signore, Grazie.

M.Quoist

————————————————-

PREGHIERA

Fa’ che io ami

gli animal, le piante.

Fa’ che io possa 

dividere il mio pane

con chi ha fame, che possa

dividere la mia acqua

con chi ha sete, che posa

far sorridere chi piange;

che possa ospitare

chi non ha casa.

Fa’ che io possa

fare tutto questo,

o Signore,  perchè  solo così

mi sentirò vicino a te

Preghiera indiana

—————————————————-

Aprimi fratello

di René Philombé

Ho bussato alla tua porta
ho bussato al tuo cuore
per avere un letto
per avere del fuoco
perché mai respingermi ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi
se sono dell’Africa
se sono dell’America
se sono dell’Asia
se sono dell’Europa ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi 
quant’ è lungo il mio naso
quant’ è spessa la mia bocca
di che colore ho la pelle
che nome hanno i miei dèi ?
Aprimi fratello !

Io non sono nero
io non sono rosso
io non sono giallo
io non sono bianco
non sono altro che un uomo.
Aprimi fratello !

Aprimi la porta 
aprimi il tuo cuore
perché sono un uomo
l’uomo di tutti i tempi
l’uomo di tutti i cieli
l’uomo che ti somiglia 

——————————————————————–

Il grido del vento

 

Il Signore è risorto

nonostante era morto

ci ha voluto insegnare

quanto è importante amare.

Non dimentichiamo l’ insegnamento

ed impariamo al vento

ad urlare in ogni cuore

“fai di tutto per la pace e per l’ amore”

“Ilaria Lucaroni”

———————————————————————–

Dov’è Pasqua

Pasqua è nel cielo immenso e chiaro.

Pasqua è nel fiore appena sbocciato.

Pasqua è nel ruscello dove beve

l’ agnello appena nato

Pasqua  è nel cielo che saluta

la Resurrezione del Signore

M. Scavuzzo

————————————————————————-

La Pasqua è amore, è pace

La pace mi piace.

Mi piace la pace.

Le guerre son brutte

terribili tutte.

In pace si studia

si gioca,si canta.

In guerra si piange

e la paura è tanta.

In pace c’è gioia,

in guerra dolore.

Io voglio la pace

la pace e l’ amore

Io voglio un mondo

a forma di cuore

da “Paperottoli” Editrice Ardea

———————————————————————————-

Un regalo per te

L’ uovo di cioccolato

non l’ ho mangiato.

L’ ho voluto regalare

a un bambino

che ha  poco da mangiare.

Vorrei che nell’ uovo

ci trovasse un tesoro:

bello, grande e tutto d’ oro.

Vorrei una Pasqua di felicità

la vorrei con  tutta la volontà.

Alessandra Montale

—————————————————————————-

E’ Pasqua

“Pasqua, è Pasqua”

dice  allegro il sole.

mentre gioca con i fiori delle aiuole.

“E’ Pasqua, è Pasqua”

gli risponde il vento

mentre insegue le nubi del firmamento

“E’ Pasqua, è Pasqua”

canta allegro il cuore

e in questo dì è risorto il Signore

da “Paperottoli” Editrice Ardea

———————————————————————–

Pasqua

 C’è una chiesetta

sulla collina

con i fiori di pesco

ed una bambina

C’è una chiesetta

con le campane

suonano  forte

e si senton lontane,

suonano  a  festa

e brillan nel sole;

è il giorno di Pasqua

è risorto il Signore

C. Zogo

————————————————————————

 PASQUA

Vogliamo quando è Pasqua

dentro i giorni e le notti

rotolarci nei prati

e raccontare novelle

mentre col naso in aria

nella sera noi tutti

canteremo l’ amore

e conteremo le stelle

Giuseppe Pontremoli

—————————————————————————————————————————————————————————–

DALL’UOVO DI PASQUA

Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,

abbasso la  guerra”.

G.Rodari

—————————————————————————-

E’ Pasqua

Alla Pasqua
Dell’anno passato
Un palloncino
Mi era scappato.
Mi era scappato
Nell’alto del cielo,
Io lo guardavo
E piangevo piangevo.
Anche quest’anno
Un pallone è volato
Ma io ho riso
Felice e beato.
Il palloncino
E’ andato lassù
Ma io quest’ anno
Non piango più.

Roberto Piumini

——————————————————————————

PASQUA

A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s’affaccia
ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.

Quand’ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l’antica pia  favola dell’ ovo.

Guido Gozzano

————————————————————————— 

Buona Pasqua

Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per  la gente
dall ’ oriente all’occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C’era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo e la bontà,
gioia in grande quantità.

Tanta pace, tanto amore

da riempire ogni cuore.

(Mirò Editore)

——————————————————————

Il pulcino marziano

Ho visto , a Pasqua,  sbarcare
dall’ uovo di cioccolato
un pulcino marziano.
Di certo il comandante
di quell’ uovo volante
di zucchero e cacao
con la zampa ha fatto ciao.
E il gatto. Per la sorpresa
non ha detto neanche:  “Miao”.

(G.Rodari)

—————————————————————————–

La pace

Non importa chi tu sia,
uomo, donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o studente,
o commerciante:
se ti chiedono
qual è la cosa
più importante
per l’umanità
rispondi
prima
dopo
sempre
la pace, la  bontà.

(Li Tien Min)

—————————————————————————–

O ‘ TORTANO

Era na’torta ch’era asciuta male:
nu poc’e nzogna, cicole ‘e maiale,
‘o lievito, a farina, e un buco in mezzo.
Na’ torta pezzottata, ‘e poco prezzo.
Venette Pasqua. Gesù, risuscitato,
s’accorgette di quant’era affamato.
“Guagliò, stongo dijuno a viernarì:
aggia magnà, sinò torn’a murì!
Se po sapè cherè chesta ciambella?
A vederla nun pare troppo bella, ma è bona!
Tiene proprio un gran sapore! ‘A voglio …

———————————————————

CASATIELLO

Pasqua, Gesù è risorto.
Tutto è bello, pure pecchè
se mangia ‘o casatiello.
Rotunno, gruosso, grasso e sapurito,
‘o vide, e te rinasce l’appetito.
Che d’è, te ne vuò fa sulo na’ fetta?
Cu chella ce può fa Pasqua e Pasquetta.
Salame, pepe, nzogna, acqua e farina,
e nu’ sacco ‘e formaggio pecorino:
ce vonno pur’e cicole ‘e maiale, ca so’ pesante

————————————————————

Mo’ che pasca vene
nu ce sta niente che ce mantene
nu pranzetto prelibato,
e po’ Ova e al ciuculato

Quanno po’ vene ‘a Pasquetta,
ce ne jamme , senza fretta,
a fa gita fuori porta;
e mangna’ : colombe e torta!

Nel frattempo, sai che bello,
strafugamme quacche agnello;
mentre nu faccimme nu cacchio,
ce magnamme pure l’abbacchio!

E ‘o tacchino? Niente male…
si’ vabbe’, nun e’ Natale,
ma a famme e’ quel che e’…
c’o magnamme, e poi tant’e’

Pe contorno, patatine,
‘nzalatella e verdurine,
” rinforzino” con la frutta… chiane chiane mica tutta!”

tutto sape e gran fragranza
ma po’ staie sicuro te cresce ‘a panza!

http://pulcinella291.forumfree.it/?t=53559093

—————————————————— 

A PASTIERA

“Currite, giuvinò!

Ce stà ‘a pastiera!”

E’ nu sciore ca sboccia a primmavera,

e con inimitabile fragranzasoddisfa primm ‘o naso,

e dopp’a panza.Pasqua senza pastiera niente vale:

è ‘a Vigilia senz’albero ‘e Natale,

è comm ‘o Ferragosto senza sole.

Guagliò,chest’è ‘a pastiera.Chi ne vuole?

Ll’ ingrediente so’ buone e genuine:

ova,ricotta,zucchero e farina

(e’ o ggrano ca mmiscato all’acqua e’ fiori

arricchisce e moltiplica i sapori).

‘E ttruove facilmente a tutte parte:

ma quanno i’ à fà l’imposto,ce vò ll’arte!

A Napule Partenope,‘a sirena,

c’a pastiera faceva pranzo e cena.

Il suo grande segreto ‘o ssai qual’è?

Stu dolce pò ghì pure annanz’ o Rre.

E difatti ce jette. Alludo a quando

il grande Re Borbone Ferdinando

fece nu’ monumento alla pastiera,

perchè facette ridere ‘a mugliera.

Mò tiene voglia e ne pruvà na’ fetta?

Fattèlla: ccà ce stà pur’ a

ricetta

A può truvà muovendo un solo dito:

te serve pe cliccà ncopp ‘ a stu sito.

Màngiat sta pastiera,e ncopp’ a posta

dimme cumm’era: aspetto  na’ risposta.

Che sarà certamente”Oj mamma mia!

Chest nunn’è nu dolce: è na’ poesia!”

————————————————–

 

LI’ C’ E’ PACE

in un sorriso sereno,

nei colori dell’ arcobaleno.

Nella mano che si tende,

in chi non s arrende:

In un gesto di umiltà

per chi dona felicità:

In chi sa perdonare

e non smette mai di amare.

Nelle parole sincere,

in un cuore senza barriere.

Negli occhi tuoi, bambino,

in chi ti sta vicino.

Lì c’è pace

da Scuola Materna

—————————————————————-

La Crocifissione

Sul Calvario tre croci hanno piantato

e Gesù Cristo ha un ladro da ogni lato,

Ma , dice, e gli occhi al cielo vanno:

-Padre , perdona, non san quel che fanno:

Mentre gli sgherri aspettan la sua morte,

le vesti di Gesù tirano a sorte.

Il popolo lo stava a riguardare

e tutti lo volevano beffare.

perfino uno dei ladroni lo schernì.

– Sei Cristo? – disse- Vola via di qui!

Ma l’ altro mormorò:- O buon Gesù,

non mi scordar, quando sarai lassù.

Disse Gesù, piegando il doce viso:

-Oggi sarai con me, in paradiso.

Poi la fronte da un lato reclinò,

e su la Croce per tutti spirò

G. Fanciulli

————————————-

ALTRE POESIE

Fantasiaweb

Filastrocche.it


 

scritta buona scritta pasqua

I diritti dei bambini

rispettate i miei diritti

FILASTROCCA DEI DIRITTI DEI BAMBINI

Sono un bambino, tutti zitti
ora vi elenco i miei diritti
ho diritto a un nome mio
perché sono unico, son io
ho diritto a una famiglia
all’amore, alla meraviglia
ho diritto a un’istruzione
al piacere di una canzone
ho diritto a giorni felici
a una vita senza nemici
ho diritto a crescere sano
forza, tendimi la mano!
Giuseppe Bordi

DIAMOCI LA MANO
di Germana Bruno

Ti do la mia mano, tu dammi la tua,
così, come siamo, prendiamo la sua,
uniti per mano andiamo poi in giro
e più noi saremo, piu siamo al sicuro.
Restiamo per mano in ogni momento,
andremo lontano se piove o c’è vento
e per mano stretti, saremo grandiosi,
d’un tratto più forti, sicuri e radiosi.
Fa bene alla mente, al cuore, al respiro,
se mano si prende, non c’è capogiro,
si è stabili e saldi, non cadi mai a terra
perché se traballi , una mano ti afferra.
È un gesto affettuoso, è semplice e bello,
può farlo lo sposo ed anche il fratello,
può farlo chiunque e con tutti quanti,
fa bene comunque tra risa o nei pianti.


I nostri Diritti

Questo è un giorno speciale,

è una festa particolare:

è la festa dei bambini di tutto il mondo

che si stringono in un girotondo.

Oggi i loro Diritti vogliono ricordare

e a tutto il mondo raccontare

che ogni bambino deve poter giocare

ed avere da mangiare,

che a scuola deve poter andare

e poi dalla sua famiglia tornare.

Perché per i bambini di tutta la Terra

non deve esserci più la guerra,

ma tanta pace e serenità

per poter costruire il mondo che verrà.

Chiara Magnoli


Tanti diritti

Tanti diritti,
dei bei diritti dritti,
non dei diritti storti,
però,
però,
però:
quando mangi, perché
hai il diritto di essere nutrito,
ricorda chi non mangia
perché ha il diritto, e non il cibo.
E quando giochi,
perché hai il diritto di giocare,
ricorda chi non gioca,
perché non ha il posto per giocare.
Quando vai a scuola, perché
hai il diritto di essere educato
ricorda chi ha il diritto e non la scuola.
Quando riposi, perché
tu hai il diritto di riposare,
ricordati di chi ne ha il diritto
ma non può riposare.
Ricorda il tuo diritto,
ma anche il suo rovescio,
perché c’è un diritto che non hai:
dimenticare.

di Roberto Piumini
(dal libro “Siamo nati tutti liberi” edizione San Paolo)

…………………………….

Filastrocca del piccolo gesto importante

Un piccolo gesto è una pietra preziosa

Cela un segreto che è molto potente

Qualcosa accade, se tu fai qualcosa

E niente accade, se tu non fai niente

Basta un secchiello a vuotare il mare?

Basta una scopa a pulir la città?

Forse non basta, ma devi provare

Se provi, forse, qualcosa accadrà

È un gesto inutile, ma non importa

Piccoli gesti hanno forza infinita

Se ognuno spazza davanti alla porta

La città intera sarà pulita .

Bruno Tognolini

…………….

Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra

G. Rodari

………………………………………………………

Due domande per ridere e una sul serio

Chissà, chissà se la luna di Milano

è la stessa che c’è a Bolzano

e a Santa Marinella

o è soltanto……sua sorella?

E il sole di Torino

è lo stesso di Pechino

o è un sole…cugino?

Siamo tutti sulla stessa terra,

marinai dello stesso bastimento:

perché farci la guerra

invece di filare

avanti sempre con le vele al vento?

G. Rodari

………………………………..

Integrazione

Dammi la mano

amico d’ altra terra,

tiepida e nera

mano di un bambino,identica alla mia.

sento il battito del polso

la mia stessa emozione.

Ci arricchiremo insieme,

ci scambieremo i doni

delle virtù, dei sentimenti,

nostri e della terra tua,

così lontana e bella,

sotto quel sole,

oppressa dalla fame.

Non è diverso il color

dei nostri cuori:

d’ entrambi è rosso,

color dell’ amore

Filippo Falsina

…………………………………

INSIEME

E’ tanto bello

quando si è amici,

giocare insieme ,

sentirsi felici.

Col mio amico 

è bello parlare,

avere mille segreti

da raccontare,

e ridere insieme,

ridere assai:

i motivi per ridere

non mancano mai.

G. Fujikawa

———————————————————–

L’ AMICIZIA

Siam bambini siam piccini

ci vogliamo tanto bene

e anche quando litighiamo

noi scherziamo e poi giochiamo.

Se qualcuno u po’ furbetto

vuole farci un dispetto,

gli chiediamo di provare

per un po’ con noi a giocare

e di certo lui vorrà

far dei giochi in società

da Filastrocche per un anno,Antonella Cozzo

————————————–

Filastrocca dell’amicizia

 Dice un proverbio dei tempi andati:

“Meglio soli che male accompagnati”.

Io ne so uno più bello assai:

“In compagnia lontano vai”.

Dice un proverbio, chissà perchè,

“Chi fa da sè, fa per tre”.

Da questo orecchio io non ci sento:

“Chi ha cento amici, fa per cento”.

Dice un proverbio con la muffa:

“Chi sta da solo non fa baruffa”.

Questa io dico, è una bugia:

“Se siamo in tanti, si fa allegria”.

(Gianni Rodari)

————————————–

LI’ C’ E’ PACE

In un sorriso sereno,

nei colori dell’ arcobaleno.

Nella mano che si tende,

in chi non s arrende:

In un gesto di umiltà

per chi dona felicità:

In chi sa perdonare

e non smette mai di amare.

Nelle parole sincere,

in un cuore senza barriere.

Negli occhi tuoi, bambino,

in chi ti sta vicino.

Lì c’è pace

da Scuola Materna

——————-

Girotondo dell’ amicizia

Girotondo di bambini

furbi, allegri, birichini,

tutti intorno al vecchio mondo…..

girotondo, girotondo.

c’è un biondino

c’ è un negretto,

un bambino giapponese,

c’è un allegro pellirossa.

un cinese col codino,

e perfino un esquimese,

che sgambettano felici,

tutti in pace, tutti amici.

Girotondo della pace,

girotondo dell’ amore,

tutti intorno al vecchio mondo….

girotondo, girotondo.

Ed.  TRESEI

Loschi- Coppola

———————————————————

Aprimi fratello

di René Philombé

Ho bussato alla tua porta
ho bussato al tuo cuore
per avere un letto
per avere del fuoco
perché mai respingermi ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi
se sono dell’Africa
se sono dell’America
se sono dell’Asia
se sono dell’Europa ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi 
quant’è lungo il mio naso
quant’è spessa la mia bocca
di che colore ho la pelle
che nome hanno i miei dèi ?
Aprimi fratello !

Io non sono nero
io non sono rosso
io non sono giallo
io non sono bianco
non sono altro che un uomo.
Aprimi fratello !

Aprimi la porta 
aprimi il tuo cuore
perché sono un uomo
l’uomo di tutti i tempi
l’uomo di tutti i cieli
l’uomo che ti somiglia 


Il trenino dei diritti

Un lungo trenino nella nostra sezione

sta a ricordare di una bella lezione,

quando intorno ad un mappamondo

abbiamo fatto un girotondo.

Ognuno di noi era un vagoncino,

ci tenevamo per mano come un trenino.

Su ogni vagoncino, così per giocare,

facevamo salire chi voleva girare,

chi voleva con noi in un Paese arrivare

dove c’erano bambini che stavano a guardare.

La cosa più bella che abbiamo notato,

con la fantasia di cui ognuno è dotato,

che tutti i bambini sono tutti uguali

siano essi cinesi, africani o italiani.

Abbiamo girato con grande baldanza

imparando che nel mondo

ci deve essere uguaglianza.

(Giovanna Corsi)

——————————————————————-

Casette nel mondo

Nella capanna di creta, il negretto,

dorme alla mamma stretto stretto.

I bambini esquimesi dormono buoni

nella loro casa di freddi mattoni.

In un triangolo tutto colorato

il piccolo indiano dalla mamma è coccolato.

In una casa alta fino al cielo

il bimbo americano dorme sereno.

Il bambino italiano, nella sua casetta,

tiene la mano della mamma stretta stretta.

In ogni casa ci sono i lettini

dove sognare fate e trenini,

nel grattacielo o nella capanna

ci sono bimbi che fanno la nanna.

(Giovanna Corsi)

—————————————————————————Al centro dell’attenzione

Sono un bambino ma sono importante

sono protetto da molta gente.

A casa la mamma e con lei il papà

i nonni, le zie, il perché, chi lo sa?

Forse a scuola sarò libero un po’.

Ma che dico! Anche lì non si può.

Ci sono  le maestre, la collaboratrice,

insieme a loro la direttrice.

Ad un lungo suono di campanella

dobbiamo uscire come una catenella.

Andiamo in cortile  tutti quanti in fila

la maestra ci conta dal capofila.

Poi fa l’appello e scrive qualcosa

che poi dà al bidello che raccoglie ogni cosa.

Torniamo in sezione e ci dà spiegazione

abbiamo diritto alla protezione.

Tutti devono essere vigili e attenti

che ai bambini non capiti niente.

(Giovanna Corsi)

http://www.confantasia.it/le_filastrocche_dei_diritti.htm

———————————————————–

IL GIURAMENTO DEI BAMBINI

Il giorno più bello? OGGI

L’ostacolo più grande? LA PAURA

 La cosa più facile? SBAGLIARSI

 L’errore più grande? RINUNCIARE

La radice di tutti i mali? L’EGOISMO

 La distrazione migliore? IL LAVORO

 La sconfitta peggiore? LO SCORAGGIAMENTO

 I migliori professionisti? I BAMBINI

 Il primo bisogno? COMUNICARE

 La felicità più grande? ESSERE UTILI AGLI ALTRI

 Il mistero più grande? LA VITA

 Il difetto peggiore? IL MALUMORE

 La persona più pericolosa? QUELLA CHE MENTE

 Il sentimento più brutto? IL RANCORE

 Il regalo più bello? IL PERDONO

 Quello indispensabile? LA FAMIGLIA

 La rotta migliore? LA VIA GIUSTA

 La sensazione più piacevole? LA PACE INTERIORE

 L’accoglienza migliore? IL SORRISO

 La miglior medicina? L’OTTIMISMO

 La soddisfazione più grande? IL DOVERE COMPIUTO

 La forza più grande? LA FEDE

 La cosa più bella del mondo? L’AMORE

Madre Teresa di Calcutta

———————————————————–

IL GELATO A COLORI

Dice la mamma bianca:

“Arriva l’ uomo vucumprà:

ti mangia e se ne va”.

Dice la mamma nera:

“Arriva l’ uomo bianco col cappotto:

Ti mangia crudo e cotto”.

E io che sono bianco,

ho amici colorati:

ci sediamo di fianco,

e mangiamo gelati.

( Da Rimelandia)

 ———————————————————–

TUTTI  FRATELLI

E’ vero che di fuori

gli uomini sono di tanti colori:

neri,bianchi,gialli così così.

Ma dentro siamo uguali

come tanti gemelli,

da Pechino a Canicattì

siamo tutti fratelli

(G. Rodari )

———————————————————–

DOPO LA NOTTE

Dopo la notte c’è il mattino,

dopo il sonno c’è il risveglio,

dopo il bene c’è anche il meglio.

Dopo il nuvolo c’è la pioggia,

dopo la pioggia c’è il sereno,

dopo la tempesta l’ arcobaleno.

Dopo il fuoco c’è la cenere,

c’è la semina dopo l’ aratura,

la guarigione dopo la cura.

Dopo il girino c’è la rana,

dopo la sorgente c’è la foce,

si sente l’ eco dopo la voce.

Dopo il primo c’è il secondo, 

c’è settembre dopo agosto,

dopo l’ uva viene il mosto.

Dopo la via c’è la partenza,

c’è la caduta dopo il salto,

dopo un piede c’ è quell’ altro.

Dopo il dolore c’è la speranza;

ci sia pace dopo la guerra

senza mai un “dopo” su tutta la Terra

N. Vicini, Un nuovo mondo, La Sorgente

———————————————————–

Girotondo

 Otto bambini si tengono per mano:

saltano, giocano, fanno baccano;

Corrono in fila stretti in catena,

volano insieme sull ‘ altalena

nessuno la mano dell’ altro molla,

appiccicati son con la cola;

se cade uno, cadon di sotto

insieme tutti dall ‘ uno all’ otto.

Ma ogni bambino rimane sano:

porta fortuna tenersi per mano.

L.Martini, Amico di scuola,

La vita Scolastica

———————————————————–

Guardate noi

Guardate noi, siamo felici,

guardate noi, siamo contenti:

tornate tutti un pò bambini

e il mondo intero cambierà.

A tutti gli uomini vogliamo parlare,

a tutto il mondo un messaggio portare:

pace, giustizia ci sia qui interra,

pace e amor in tutti i cuori

da Fanciulli in festa

———————————————————–

Vorrei

Vorrei fare un girotondo

con tutti i bambini del mondo.

Vorrei che il bambino giallo come un limone

desse la mano al bambino arancine.

Vorrei che il bambino nero come la sera

desse la mano alla bambina più sincera.

Vorrei che il bambino bianco come la neve

stesse insieme al bambino albanese.

Vorrei che il bambino un pò arrabbiato

fosse contento col bambino croato.

vorrei…vorrei insomma…

vorrei

che il mondo fosse un gran giardino

dove tutti i bambini giocano a nascondino

perché un bambino mi ha detto che in fondo

al cuore

c’è un solo calore… quello dell’ amore.

da Viaggio tra poesie e immagini,

Direzione didattica statale di  Chiampo (VI),

alunni di IV

———————————————————–

Giuramento dell’amicizia

 Tutti per uno, uno per tutti
È questo il patto che noi giuriamo nei giorni belli,
negli anni brutti
Tutte le foglie da un unico ramo
E tutti i fiumi in un solo mare
Tutte le forze in un solo braccio
E questo braccio ce la può fare
Voi ce la fate se io ce la faccio
Perché non resti più indietro nessuno:
Uno per tutti, tutti per uno.
(Bruno Togliolini)


——————————

La pace è una conquista

La pace incomincia da te,

il suo conseguimento richiede addestramento,

richiede educazione,

richiede formazione,

richiede impegno,

richiede prevenzione,

richiede cooperazione,

richiede molte altre qualità

mirate alla non violenza.

la pace è conquista,

ma prima la conquista

deve avvenire nella mente,

poi nel cuore e nella coscienza.

la pace è cosa ragionevole,

è cultura, non è utopia,

ma una via praticabile.

(Renato Caldon)

———————————————————–

 

Diritto di essere bambino

Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare

chiedo un sorriso di chi sa amare

chiedo un papà che mi abbracci forte

chiedo un bacio e una carezza di mamma.

Io chiedo il diritto di essere bambino

di essere speranza di un mondo migliore

chiedo di poter crescere come persona

Sarà che posso contare su di te?

chiedo una scuola dove posso imparare

chiedo il diritto di avere la mia famiglia

chiedo di poter vivere felice,

chiedo la gioia che nasce dalla pace

Chiedo il diritto di avere un pane,

chiedo una mano

Che m’ indichi il cammino

NON SAPREMO MAI QUANTO BENE  PUO’ FARE

UN SEMPLICE SORRISO

(MADRE TERESA DI CALCUTTA)

———————————————————–

IL MONDO SIAMO NOI

Siamo diversi e questo a noi piace

Speriamo che nel mondo ci sia la pace.

Di tanti colori noi siamo,

anche se lontani, ci aiutiamo.

Alcuni sono gialli come il limone

altri neri come il carbone.

Siamo diversi nel modo di vestire,

siamo diversi nel modo di capire,

siamo diversi nel modo di parlare,

siamo diversi nel modo di amare.

Tutti fratelli diventeremo

se il nostro cuore apreiremo,

al ricco, al povero e allo sfortunato

auguriamo un mondo d’ amore smisurato.

Teniamoci per mano

tutti insieme cammineremo piano piano.

voglio cambiare il mondo

formare un bel girotodo

eliminare la guerra e la povertà

regalare a tutti la felicità.

Rid:”da Viaggio tra poesia e immagine.Direzione didattica di Chiampo(VI)

———————————————————–

Il mondo

Voglio parlarvi del nostro 

meraviglioso, grande rotondo

mondo abitato da grandi e piccini

mondo di mamme, papà e bambini.

Un mondo fatto di tanti paesi

Piccoli o molto estesi,

diversi per lingue e usanze.

Ogni Paese ha le proprie danze

E piatti tipici,giochi e canti,

per questo sono proprio tanti

i giochi e i canti di tutto il mondo

meraviglioso, grande e rotondo.

Giochi cantati diversi e bellissimi

arebbe bello scoprirne tantissimi!

Perciò da che terra possiamo partire

Se canti e giochi vogliamo scoprire?

Africa, America, Asia, Australia?

O dall’ Europa con dentro l’ Itaia?

Si| dall’ Europa che è più vicina

per poi spostarci…..fino alla Cina

Paola Lovisolo

 ———————————————————–

 La filastrocca del vero amico

Lo sai cosa vuol dire essere amici?

Vuol dire che non mi tradisci mai

Che io ci credo, a tutto ciò che dici

Che io mi fido, di tutto ciò che fai

Vuol dire fare insieme tanta strada

Vuol dire che qualunque cosa accada

Io da te non m’aspetto nessun male.

È questo, amico mio: mai nessun male.

(Bruno Togliolini)

—————————– 

 

I colori dei diritti dei bambini

Il diritto all’uguaglianza
è giallo sole
che illumina la mia stanza.
Per imparare le parole
ho il diritto di studiare.
I bambini di tutto il mondo
hanno il diritto di mangiare
e di fare un girotondo
tutti uniti, senza litigare.
Se ogni bambino ha la sua famiglia
vive come perla nella conchiglia.
(Classi I e II, Scuole elementari di Dormelletto)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto al gioco I

C’è un diritto elementare
che è quello di giocare:
ogni bambino deve trovare
il suo spazio per giocare.
Può divertirsi con gli amici,
stare insieme allegri e felici.
Ma c’è un paese sbagliato
dove il gioco è vietato,
qualche bambino deve lavorare
degli altri il fratellino devono curare.
Alcuni i palloni devono cucire
e non si possono mai divertire.
Quando i bambini vogliono giocare
i grandi il loro diritto devono rispettare.
(Classi I e II, Scuole elementari di Dormelletto)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto al gioco II

C’è un diritto elementare
che è quello di giocare.
E’ bello stare al mare
dove si può anche nuotare.
E se avete una palla
potete stare a galla.
Con due amici a nascondino
puoi andare dietro a un pino
e poi fare un riposino
bevendo il cappuccino.
Ogni giorno all’intervallo
noi facciamo un bel ballo,
ogni sera con mia sorella
io gioco a fare la bidella.
La filastrocca qui tace
e a noi molto piace.
(Classe II B, Scuola elementare “Dante Alighieri”)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto al gioco – Acrostico

Ditemi voi gente del mondo
I diritti di bambini e bambine,
Ripeteteli alle terre lontane e vicine.
Impariamo un bel gioco:
Tutti insieme
Teniamoci per mano
Oppure
Alleniamoci a tirare
Lentamente solo
Gessetti leggerissimi,
Indistruttibili,
O palline
Colorate a chi non ci ascolta
O non rispetta i nostri diritti.
(Nicola e Kevin)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto alla dignità
1.
Ogni giorno vado di là
dalla mamma e dal papà,
dico al caro paparino:
sai, papino…
E lui risponde:
va’ in giardino!
Allora vado dalla mamma
e dico: sai, mammina…
Lasciami stare,
che devo andare
a prendere la tua sorellina!
Ogni giorno è sempre così,
allora taccio tutto il dì!
(Luana)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Papà, paparino…
Sta’ zitto, devo innaffiare
i fiori in giardino!
Mamma, mammina…
Va’ via, devo andare dalla zia Pina!
Nessuno mi ascolta. Basta!
Mai più io parlerò!
Mamma, papà, mai più vi ascolterò!
(Claudio)
I bambini che lavorano

1.
Alcuni bambini del mondo
non possono fare il girotondo,
lo sapete perché?
Perché devono lavorare,
non si possono fermare.
Devono lavorare,
altrimenti il padrone li può bastonare.
(Jessica e Luana, classe V)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

2.
I bambini che sono schiavi:
non è proprio giusto!
Al telegiornale ho visto qualcosa
di brutto: un mare
impetuoso, un cielo grigio,
e dei bambini sopra un gommone
per sbarcare
al mercato degli schiavi!
Forse un bimbo ha scoperto tutto
e gli è sceso un lacrimone.
Questo mi dispiace
e vorrei un rimedio efficace.
Forse la cura è la volontà del cuore,
cioè l’amore.
(Maria Pia, classe III)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto alla libertà e alla pace

Di diritti ce ne sono tanti
Importanti ma diversi.
Recitiamoli insieme,
Impariamoli bene
Tutti quanti,
Teniamoli a mente,
Ordiniamo di rispettarli.
Alla libertà c’è il diritto,
La libertà è importante,
La libertà del mondo intero,
A lei chiediamo di non lasciarci.
Liberi,
Insieme
Balliamo felici
E diventiamo amici.
Raramente ciò succede:
Tanti sono costretti
Ad andare in guerra.
E c’è anche chi l’elemosina chiede.
Alla pace c’è il diritto:
La pace è per tutti.
La pace è lì che ci aspetta.
A lei chiediamo la speranza.
Per tutti la chiediamo,
A grandi e piccini.
Ce n’è per tutti se vogliamo
E insieme la chiediamo.
Diritto all’uguaglianza
Io sono italiano
tu sei africano,
lui è francese
lei è inglese.
Io mi chiamo Antonella
tu t’appelles Gabrielle,
her name is Isabel.
Io sono cristiana
tu sei musulmana,
lui è buddista
lei è induista.
Siamo tutti diversi
e siamo tutti uguali.
(Classe V, Scuola elementare di Dormelletto)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

Diritto alla vita e allo sviluppo
1.
Molti bambini sono sfruttati
a causa dei soldati
nei loro Paesi inviati.
Sono costretti a lavorare,
non possono mai giocare.
Questi bambini maltrattati
devono essere liberati!
A casa i soldati
devono essere inviati.
Abbasso la guerra,
eliminiamola dalla terra!

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

2.
Ogni bimbo deve essere amato,
rispettato, adorato!
Tutti i loro genitori
devono essere buoni educatori,
per difenderli dalla violenza,
donare loro salute ed assistenza.
Tutti i bambini hanno diritto
all’istruzione,
all’informazione,
alla propria opinione.
Ogni bambino ha diritto
al gioco e al riposo,
alla pace e al cibo.
(Sara e Valentina)

http://www.filastrocche.it/contempo/bellini/rime/diritti_it.asp

———————————————————–

LA VIOLA DELL’ AMORE

Nel prato spunta una viola alza la testa e chiede amore.

Ma cosa vede?

Guerra,Distruzione,egoismo

e rancore.

Si volge al sole

e chiede

<Dove è andato a finire il candore?>

E il sole risponde,

<Cerca ancora che lo trovi,

Guarda bene dentro ai cuori,

e vedrai fiorire l’ amore>

 

Maria

…………………………………………………… 

PACE

Senza egoismo,

senza cattiveria e rancore

senza distinzione nè di razza nè di colore.

Ma stare insieme

con complicità, sincerità, lealtà,

amicizia e amore

Maria

…………………………………………………..

Diverso

Parola che scotta la lingua: egoismo.

Parola che brucia la bocca: razzismo.

Tra tante parole simpatiche e belle

razzismo e egoismo son certo sorelle.

Due brevi parole, due squallidi mali:

voler che i diversi diventino uguali.

“Diversa cultura, diverso colore,

diversa la razza, diverso l’odore…

 Mi danno fastidio, cacciateli via:

la terra che pestano, in fondo, è la mia

e se c’è qualcuno che stare qui osa

deve essere uguale!” – Ma uguale a che cosa?

Diverso è ricchezza, non certo un delitto:

la terra è di tutti, l’ho detto e l’ho scritto.

“Non ho mai sentito una cosa più sciocca:

non dire scemenze e chiudi la bocca!”

L’assurda pretesa che tutto sia uguale

vi rende la vita noiosa e banale.

Aprite le porte, aprite la mente:

diverso è più allegro, è più divertente!

Volete che il mondo sia senza colori,

sia grigio di dentro e grigio di fuori,

perciò io concludo con l’ultimo verso:

evviva i colori, evviva il diverso!

 Elio Giacone

———————————————————–

LETTERA AI BAMBINI

” E’ difficile fare le cose difficili:

parlare al sordo,mostrare la rosa al cieco.

bambini,imparate a fare le cose difficili:

dare la mano al cieco, cantare per il sordo,

liberate gli schiavi che si credono liberi”

           G.Rodari

 

———————————————————–

Le voci dei bimbi

Le voci dei bimbi il vento raccoglie

e poi le sparpaglia tra i rami e le foglie

di alberi antichi, con grosse radici

che sanno ascoltare le cose che dici

per poi raccontarle, giù… giù… nel profondo

al Cuore che batte al centro del mondo.

 

Se un bimbo sorride, sorride anche il Cuore

ed ecco spuntare in un prato un bel fiore.

Se un bimbo è felice, il Cuore è contento

e nascon farfalle che danzan col vento.

 

Ma, a volte, le risa diventano pianti:

le lacrime scendono, calde e pesanti,

colpiscon la Terra che trema, impaurita,

vedendo la morte mischiarsi alla vita.

Ossezia, Israele, Iraq, Palestina…

tra bombe e fucili la morte cammina,

portando con sé ceceni, afghani

e tanti, tantissimi bimbi africani!

 

Bombardano, sparano e parlan di pace,

al Cuore del mondo ‘sta cosa non piace:

“Se di odio e violenza riempite la Terra,

non siate bugiardi: chiamatela guerra!

La pace è sorridere, darsi la mano,

dormire tranquilli, guardare lontano

e in fondo vedere, nel cielo sereno,

i sette colori dell’arcobaleno.

 

 Soltanto se spargi la voglia di amare

il vento sorride e può allora portare

agli alberi antichi e alle loro radici

le voci ed i sogni di bimbi felici!”  

                                              Elio Giacone

———————————————————–

Inno alla vita

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

 

La vita è ricchezza, valorizzala.

La vita è amore, vivilo.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

 

La vita è tristezza, superala.

La via è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un’avventura, rischiala. La vita è la vita, difendila.

Madre Teresa di Calcutta

———————————————————–

I diritti dei bambini

I bambini giocano con la sabbia

e qualcuno si arrabbia.

I bambini gocano con il sole

e qualcuno non vuole.

I bambini giocano con la voce

e qualcuno si fa feroce.

i bambini giocano con la festa

e qualcuno protesta.

(R.Piumini)

———————————————————–

PER UN AMICO

 Un vero amico chi è?

E’ quello che non lascia mai,

Un vero amico ha qualcosa che poi

Gli manca se tu te ne vai.

Un vero amico si sa

Aiuta e non chiede perché

Ma se per caso si mette nei guai

Tu lascia tutto e corri da lui.

S: Per un amico metti su il sorriso più grande che hai

C: Più grande che hai

Prova a fare sempre tutto quello che puoi,

Quello che puoi

Un amico vero non lo scorderai mai

C: Se pensi che sia giusto non far caso a tutto il resto.

S: Un amico è il bene più prezioso che hai

C: Il bene che hai

Ogni cosa è meno bella senza lui

Senza lui

Un amico vero non ti lascerà mai

Non fare caso al resto

C: Per un amico questo ed altro.

S: Con un amico però

A volte si litiga, sai

Ma una parola, una stretta di mano

Non può partire sempre da lui.

Per un amico metti su il sorriso più grande che hai

C: Più grande che hai

Tiri sempre il cuore in ballo, fra di voi

Fra di voi

Un amico vero non lo perderai mai

Tu lascia stare il resto

C: Per un amico questo ed altro.

S: E’ un’ avventura che se vuoi,

Può non finire mai

C: Quando incontri un altro bambino

S+C: Hai un amico vicino e così…

S: Per quell’ amico

C: Metti su il sorriso più grande che hai

S: Più grande che hai

Prova a fare sempre tutto quello che puoi,

Quello che puoi

E’ un amico vero e non lo scorderai mai

S+C: Se pensi che sia giusto non far caso a tutto il resto

C: Na na na

S+C: Un amico vero non lo perderai mai

S: Tu lascia stare il resto

Perché un amico è tutto questo.

C: Na na na na na

S: Perché un amico è tutto questo.

(M. Iardella – C. Farina)

———————————————————————

La marcia dei diritti

 

Un-due, un-due, un-due, un-due.

È la marcia dei diritti dei bambini.

Della Carta dei Diritti dei bambini… Marsch!

Ho aperto un libricino

e ho letto che un bambino

da mangiare non ce l’ha.

E c’è chi non ha da bere

con il rischio di morire:

senza acqua come fa?

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo.

Ho sfogliato bene bene

quelle foto di bambine

invecchiate dal lavoro.

E di quelli senza un tetto

e di quelli senza affetto

senza un poco di decoro.

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo. Non si può.

I diritti sono di tutti,

l’ha spiegato la maestra

c’è una carta scritta apposta

per difendere i bambini.

Tutti i capi delle nazioni

hanno fatto le riunioni:

hanno detto e hanno scritto

sui diritti dei bambini

Allora perché? Allora perché?

Quando gioco al girotondo,

penso che su questo mondo

c’è qualcosa che non va.

Che ci sono dei bambini,

sulle strade abbandonati

senza mamma né papà.

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo.

Poi da un’altra parte ancora

c’è chi non può andare a scuola.

Chi giocattoli non ha.

E c’è pure chi si ammala

e gli manca quella cura

che il suo medico non ha.

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo. Non si può.

I diritti sono di tutti,

l’ha spiegato la maestra

c’è una carta scritta apposta

per difendere i bambini.

Tutti i capi delle nazioni

hanno fatto le riunioni:

hanno detto e hanno scritto

sui diritti dei bambini.

Allora perché? Allora perché?

Allora perché?

C’è un bambino che lavora,

chi subisce una tortura.

Chi è venduto come schiavo.

Chi è costretta per le strade

già per vendere l’amore

da qualcuno assai cattivo.

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo.

C’è chi muore appena nato:

non è stato vaccinato.

C’è chi cresce malnutrito.

C’è chi viene emarginato,

c’è chi un handicap ha avuto.

C’è chi viene malmenato.

Ma come fanno, io non ci credo.

Non si può fare, io non ci credo. Non si può.

I diritti sono di tutti,

l’ha spiegato la maestra

c’è una Carta scritta apposta

per difendere i bambini.

Tutti i capi delle nazioni

hanno fatto le riunioni:

hanno detto e hanno scritto

sui diritti dei bambini

Con la Carta, il futuro migliore sarà.

Un-due, un-due, un-due, un-due.

È la marcia dei diritti dei bambini.

Della Carta dei Diritti dei bambini.

Dallo spettacolo “Hanno ragione i bambini” – Testo e musiche di Francesco Rinaldi – Paoline Editoriale Audiovisivi, Roma, 2000

———————————————————–

FACCIAMO  LA  PACE

In italiano si dice “sì,”

in francese si dice” ouì,”

i tedeschi dicono” ia,”

mentre i russi dicono”da”,

e in tutte le lingue significa questo:

“Facciamo la pace , facciamola presto!”

G. Rodari

………………………………………………………….

Girotondo intorno al mondo

Se tutte le bimbe del mondo,

volessero darsi una mano,

potrebbero intorno ai mari,

fare un bel girotondo.

Se tutti i ragazzi del mondo

fossero bravi marnai,

con le barche farebbero

un bel ponte sulle onde.

Allora si potrebbe fare un girotondo

intorno al mondo,

se tutte le genti del mondo

volessero darsi una mano

P. Fort

………………………………….

La pelle

Pelle bianca come la cera,

Pelle nera come la sera,

pelle arancione come il sole,

pelle gialla come il limone

tanti colori come i fiori.

Di nessuno puoi fare a meno

per disegnare l’ arcobaleno.

chi un solo colore amerà

un cuore grigio sempre avrà.

M. Argilli, Fiabe di cento colori,

Editori riuniti

………………………………………………………………

PREGHIERA

Fa’ che io ami

gli animal, le piante.

Fa’ che io possa 

dividere il mio pane

con chi ha fame, che possa

dividere la mia acqua

con chi ha sete, che posa

far sorridere chi piange;

che possa ospitare

chi non ha casa.

Fa’ che io possa

fare tutto questo,

o Signore,  perchè  solo così

mi sentirò vicino a te

Preghiera indiana

———————-
Quante ragioni per fare le guerra
inventano gli uomini di tutta la terra
un oro nero, un Dio, una vendetta
la torta intera o solo una fetta.
A questi uomini in cerca di gloria
io direi sempre la stessa storia
Non c’è torta per quanto ambita
che valga più di una singola vita.

Giuseppe Bordi

…………………….

Una scuola grande come il mondo.

C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.

Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo’ fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.

Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!

G. Rodari


SOTTO LO STESSO TETTO

Mi guardo in giro e rimango stupito,
che meraviglia è l’intero Creato!
La terra, i monti, il mare, il cielo
sembra sia un sogno, ma è tutto vero.
Bisogna soltanto averne cura
e dare amore ad ogni creatura
dalla formica più piccola e nera,
allo scoiattolo e alla pantera,
dall’erba verde, umida e fresca
alla selvaggia ed immensa foresta.
Tutto sta lì, ogni cosa al suo posto
e, anche nell’angolo più buio e nascosto,
si può trovare una meraviglia,
strana, diversa, ma ti assomiglia,
insieme a te sotto lo stesso tetto
ed ha il diritto di cure e rispetto.
Se mal non vuoi, male non fare,
c’è sempre un conto se no da pagare.

Germana Bruno


I bambini

Sono loro che hanno l’arma più potente:
uno sguardo,un’espressione,una parola,
una carezza, un abbraccio o un sorriso.
Una giornata storta
o fortemente incupita,
la stanchezza sulle spalle
e i pensieri della mente.
Sono loro i veri maestri.
Quelli che ti indicano la via.
Quelli che al momento giusto,con poco,
sono capaci di regalarti tutto.
Un loro piccolo gesto fa la differenza.
Lo straordinario fa irruzione
nella tua ordinaria quotidianità,
ti travolge con tutta la sua potenza,
e capovolge lo sguardo tuo
sul mondo e sulla realtà.
Musica per le tue orecchie,
luce per i tuoi occhi
e calore per il tuo cuore.
Loro, i bambini, la gioia della vita
che con estrema semplicità e naturalezza
raccontano di tutto
senza neanche aprire bocca.
E tu cresci insieme a loro
col bagliore di quel sole
che ti invita a gioire
per quelle inenarrabili emozioni
che solo loro sono capaci di donare.

Rosetta Cavallo

Torna su

Home

IL MONDO

Il mondo

Voglio parlarvi del nostro 
          Meraviglioso, grande rotondo
mondo abitato da grandi e piccini
mondo di mamme, papà e bambini.
Un mondo fatto di tanti paesi
Piccoli o molto estesi,
diversi per lingue e usanze.
Ogni Paese ha le proprie danze
E piatti tipici,giochi e canti,
per questo sono proprio tanti
i giochi e i canti di tutto il mondo
meraviglioso, grande e rotondo.
Giochi cantati diversi e bellissimi
arebbe bello scoprirne tantissimi!
Perciò da che terra possiamo partire
Se canti e giochi vogliamo scoprire?
Africa, America, Asia, Australia?
O dall’ Europa con dentro l’ Itaia?
Si| dall’ Europa che è più vicina
per poi spostarci…..fino alla Cina
Paola Lovisolo
 
UN PAESE BELLISSIMO
(testo di A.Galliano)
Ci sarà
un paese bellissimo,ci sarà, ci sarà.
E noi l’ abbiamo disegnato
nella fantasia:
Vogliamo che ci sia, che ci sia!
Un paese bellissimo:
dove le case parlano,
dove i giardini ridono
quando i bambini giocano.
Dove le piazze ballano
dove le torri suonano
e dove i merli ascoltano
quando i bambini cantano,
cantano, cantano, cantano.
Ci sarà una volta…..
Un paese bellissimo
dove le rane pensano,
dove le piante crescono,
quando i bambini dormono……
Dove loe stelle pregano
dove le mamme vegliano
e dove i lupi tacciono
quando i bambini sognano,
sognano,sognano,sognano,sognano!
la la la la, ci sarà
la la la la, cisarà
la la la la, un paese bellissimo
Un paese bellissimo
dove i cavalli danzano,
dove le strade a spettano
quando i bambini arrivano….
Dove le spiagge incantano,
dove i gabbiani si amano
e dove i pesci guardano
quando i bambini volano,
volano, volano, volano.
Ci sarà una volta…..
Un paese bellissimo.
La la la la,la la la la.
Un paese bellissimo.
Un paese bellissimo.
 

Ecco i diritti del bambino da colorare: 

diritto all vita,ad un nome,ad una nazionalità,alle cure, all’ amore ecc ecc.

Clicca sulla sezione Poesie sulla legalità

PACE

 

LA VIOLA DELL’ AMORE

Nel prato spunta una viola alza la testa e chiede amore.

Ma cosa vede?

Guerra,Distruzione,egoismo

e rancore.

Si volge al sole

e chiede

<Dove è andato a finire il candore?>

E il sole risponde,

<Cerca ancora che lo trovi,

Guarda bene dentro ai cuori,

e vedrai fiorire l’ amore>

 
PACE
Senza egoismo,
senza cattiveria e rancore
senza distinzione nè di razza nè di colore.
Ma stare insieme
con complicità, sincerità, lealtà,
amicizia e amore
M.G.

Testi di canti di NATALE

 La Madonna è andata al mercato

La Madonna è andata al mercato
ha lasciato Gesù addormentato,
l’ha lasciato all’angelo rosa
che pensa sempre ad ogni cosa.
Tutto ad un tratto si sveglia il bambino,
grida, forse gli cresce un dentino….
L’angelo rosa non sa cosa fare
e gli altri angeli manda a chiamare
la la la la la la
Pronto prontissimo l’angelo lilla
gli da una tazza di camomilla,
l’angelo verde tace e riflette,
forse le fasce son troppo strette,
di corsa arriva poi l’angelo d’oro,
prova a cantar con tutti un bel coro
ma il bimbo strilla a perdifiato,
la Madonna è sempre al mercato
la la la la la
L’angelo bianco con l’alto parlante
va in giro e informa ogni passante,
l’angelo giallo gli fa le smorfiette,
ma il bimbo piange e non la smette,
l’angelo azzurro gli suona il violino,
l’angelo blu gli massaggia il pancino,
ma il bimbo piange è disperato,
la Madonna è sempre al mercato
la la la la la
Torna la Madonna lo guarda ed esclama:
“Il mio bambino ha solo un po’ fame!”.
Volano gli angeli vanno al mercato,
ma quando tornano è già addormentato:
son tutti uguali i bimbi del mondo
frignano, strillano, gridano, piangono,
cadono, s’alzano, ricadono giù
anche se il bimbo si chiama Gesù.
Fonte

Ascolta

L’alfabeto del Natale

Tutti possono cantar l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone.
Tutti possono imparar l’alfabeto del Natale
basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.
A come abete,

B come bianco,

C come canto,

D come dono,

E come elfo,

F come fuoco,

G come grotta,

H di happy Christmas,

I come idea per un regalo,

L di luci,

M di magi,

N la neve scende giù lenta,

O come ora della Festa di
Natale.
Tutti possono cantar l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone
Tutti possono imparar l’alfabeto del Natale
Basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.
P come paglia e palle di neve,

Q come questa notte speciale,

R di renna,

S di stella,

T è il torrone dolce buono che sapore,

U come uno il bimbo che nasce,
V come vischio di buon augurio,

Z zampogne sento suonare
è l’alfabeto della Festa di Natale
Tutti possono cantare l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone
Tutti possono imparare l’alfabeto del Natale
Basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.

Fonte

Ascolta

Batti le ali

Una scala verso il cielo

questa musica sarà

giù dal mondo fino in cima

all’universo arriverà

Una festa, un’emozione,

tra gli amici in compagnia

per cantare tutti insieme

cielo e terra in sintonia.

Rit.

Se sei un bambino

batti le mani

Se sei un angelo batti le ali.

Batti le ali e canta con me:

è la festa più bella che c’è.

Batti le mani e sorridi anche tu:

è Natale, è nato Gesù.

Batti le ali e canta con me:

è la festa più bella che c’è.

Batti le mani e sorridi anche tu:

è Natale, è nato Gesù.

Per la pace, per l’amore

un accordo nascerà

e puntando dritto al cuore

la speranza chiamerà.

Una nota dopo l’altra,

mille voci in armonia

per volare tra le stelle

sopra questa melodia.

Rit.

Se sei un bambino

batti le mani

Se tu sei un angelo batti le ali.

Batti le ali e canta con me:

è la festa più bella che c’è.

Batti le mani e sorridi anche tu:

è Natale, è nato Gesù.

Batti le ali e canta con me:

è la festa più bella che c’è.

Batti le mani e sorridi anche tu:

è Natale, è nato Gesù.

E’ Natale, è nato Gesù.

E’ nato Gesù. E’ nato Gesù.

Fonte

Ascolta

————————

Filastrocca di Natale

C’è un bambino un po’ impaurito
che non dorme e succhia un dito:
guarda il buio tutto intorno,
sta nel letto e aspetta il giorno.

Ma una stella luminosa
vede il bimbo che riposa:
la sua luce nella stanza
sul cuscino salta e danza.

Venite, Din Don Dan
campane Din Don Dan
vicine, Din Don Dan
lontane, Din Don Dan:
“Allegre suoniamo,
Natale annunciamo!”
Din Don Din Don
Din Don Dan

«Se la notte è fredda e scura,
non avere più paura,
una storia ti racconto!»
«Parla pure, sono pronto.»

«C’è una piccola capanna:
dentro un bimbo fa la nanna,
poi c’è un bue, un asinello…
quel bambino è proprio bello!»

RIT.

«Il papà gli sta vicino,
sta guardando il suo bambino.
La sua mamma gli fa festa,
lo accarezza sulla testa.

Quel bambino appena nato
pace e amore ci ha portato,
così tutti sulla Terra
più non vogliono la guerra!»

RIT.

«Questa storia un po’ speciale
è la storia di Natale.
Ora dormi, bimbo mio,
così dormo un poco anch’io!»

«Questa storia è proprio bella,
grazie tante amica stella!»
Con la testa sul cuscino
si addormenta ogni bambino.

Fonte

Ascolta

——————

Ginge Rock

Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock,
jingle bell swing and jingle bell ring.
Cantate tutti, cantate con me
e risplenderà il sole.

Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock,
jingle bell swing and jingle bell ring.
Tornar bambino ognuno potrà
se cantar saprà.

Hippi hippi ye, hippi hippi ya!
Oh che felicità.
Lo dovrà saper
tutto il mondo che
cantare è bello ad ogni età!

Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock,
jingle around the clock.
Con un ritmo ed una frase d’amor
torna giovane il cuor!

Hippi hippi ye, hippi hippi ya!
Oh che felicità.
Lo dovrà saper
tutto il mondo che
cantare è bello ad ogni età,
ad ogni età!

Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock,
jingle bell swing and jingle bell ring.
Cantate tutti, cantate con me
e risplenderà il sole.

Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock,
jingle around the clock.
Con un ritmo ed una frase d’amor
torna giovane, torna giovane,
torna giovane il cuor!

Torna giovane il cuor!

Fonte

Ascolta

Girotondo ballerino

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE,
GIRO, GIROTONDO MENO MALE,
GIRO, GIROTONDO BALLERINO,
GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don è Natale
Din don, din don vi voglio bene,
Natale in tutto il mondo,
per mano un girotondo,
Natale per te e per me.

GIRO,GIROTONDO E’ NATALE,
GIRO, GIROTONDO MENO MALE
GIRO, GIROTONDO BALLERINO,
GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don c’è una grotta,
din don, din don una stellina,
e là sull’alberello
si accendono le luci
che brillano nel cielo blu.

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE,
GIRO,GIROTONDO MENO MALE
GIRO,GIROTONDO BALLERINO,
GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don c’è un bambino
din don, din don tanti doni,
è un giorno felice,
il giorno più bello,
stiamo insieme io e te.

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE
GIRO, GIROTONDO MENO MALE
GIRO,GIROTONDO BALLERINO,
GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don è Natale
din don, din don meno male,
danziamo tutti insieme,
prendiamoci per mano
Buon Natale a te.

Fonte

Ascolta
I Re Magi

Testo di Giosy Cento
Su nel cielo è mezzanotte,
una stella è apparsa già.
I re magi stan vegliando:
cosa mai succederà?
Dall’Oriente all’Occidente
si domandano: Chissà?
Forse è nato un re, un signore,
dai, andiamolo a cercar.

Ora svegliano i cammelli
ed in sella sono già.
Le bisacce sono piene
di tesori e di bontà.
Quella stella su nel cielo
dove mai li porterà?
Il cammino è nel deserto,
ma nessuno li fermerà.

Vanno, vanno i re magi
a cercare il nuovo re:
troveranno in una grotta
veramente il re dei re.
Vanno, vanno i re magi
a cercare il nuovo re:
troveranno in una grotta
veramente il re dei re.

Ecco là, Gerusalemme
e la stella non c’è più.
Per le strade indifferente
tanta gente se ne va.
Ora fermano una donna,
ma nessuno niente sa.
Forse il re saprà qualcosa,
alla reggia tutti andiam.

C’era un re molto cattivo
che di tutto s’informò.
Invidioso per il fatto
tanto in giro li mandò.
Poi di notte a molte mamme
i bambini ammazzò,
ma il bambino nella grotta
mai quel re più non trovò.

Vanno, vanno i re magi…

I re magi, forse stanchi,
se ne vanno a riposar.
Cercano nella campagna,
una grotta han visto già.
C’è di nuovo quella stella,
essi corrono fin là:
quella luce del Signore
li ha portati fino a lui.

S’inginocchiano tremanti,
danno un bacio a quel bambino.
La Madonna non capisce,
san Giuseppe meno ancora.
Tutti i re del mondo intero,
lì verranno da Gesù:
quel bambino appena nato
tutto il mondo salverà.

Vanno, vanno i re magi.

Ascolta


E’ la notte di Natale

Enrico Turetta e piccolo coro Le Bretelle

Ferma la città, si ferma anche l’umanità

Qualcosa di stupendo sta accadendo qua.

Sembra tutto uguale, ma nell’aria c’è qualcosa

che di gioia mi fa voglia di cantar

un bimbo è qui, in mezzo a noi….

È la Notte di Natale

tutto il mondo resta a guardare,

è la notte di Natale

è gioia anche per te

Chi non vuol sapere,

c’è anche chi non vuol vedere

E dice: “nulla mai tra noi migliorerà;

tutto resta uguale, ma perché dovrei cambiare?”

questa notte in pace tutto muterà

un bimbo è qui, in mezzo a noi….

Ascolta

Fonte

Albero di Natale

S’accendono e brillano
gli alberi di Natale.
S’accendono e radunano
grandi e piccini intorno.
I rami si trasformano
con bacche rosse e fili d’or.
Risplendono e sfavillano
gli alberi di Natale.

Fra i canti degli arcangeli
ritorna il bambinello,
riposa nel presepio e
lo scalda l’asinello.
I rami verdi toccano
la capannina di carton
e l’albero illumina
la culla del Signore.

S’innalzano, risuonano
i canti di Natale,
ricordano agli uomini:
giustizia, pace e amore.
La loro dolce musica
giunge fra tutti i popoli.
Ripete ancor agli uomini:
giustizia, pace, amore.

http://www.wikitesti.com/L%27albero_di_Natale

——————————————

Oggi è festa con te

 
———————————–
 
Caro Gesù ti scrivo

Caro Gesù ti scrivo
per chi non ti scrive mai,
per chi ha il cuore sordo
bruciato dalla vanità,
per chi ti tradisce
per quei sogni
che non portano a niente,
per chi non capisce
questa gioia di sentirti
sempre amico e vicino.
 Caro Gesù ti scrivo

per chi una casa non ce l’ha,per chi ha lasciato l’Africa lontana

e cerca un po’ di solidarietà,

per chi non sa riempire questa vita

con l’amore e i fiori del perdono,

per chi crede che sia finita,

per chi ha paura del mondo che c’è

e più non crede nell’uomo.

 Gesù ti prego ancora:

vieni a illuminare i nostri cuori soli,

a dare un senso a questi giorni duri,

a camminare insieme a noi.

Vieni a colorare il cielo di ogni giorno,

a fare il vento più felice intorno,

ad aiutare chi non ce la fa…

 Caro Gesù ti scrivo perché non ne posso più

di quelli che sanno tutto

e in questo tutto non ci sei tu,

perché voglio che ci sia più amore

per quei fratelli che non hanno niente,

e che la pace,

come il grano al sole,

cresca e poi diventi pane d’oro

di tutta la gente.

 Gesù ti prego ancora:

vieni a illuminare i nostri cuori soli,

a dare un senso ai giorni vuoti e amari,

a camminare insieme a noi.

Vieni a colorare il cielo di ogni giorno,

a fare il vento più felice intorno,

ad aiutare chi non ce la fa…

 Signore vieni! Signore vieni!

 

————————————————

Canzone: BIANCO NATALE

Col bianco tuo candor neve
sai dar la gioia ad ogni cuor.
E’ Natale ancora, la grande festa
che sa tutti conquistar.Un canto vien dal ciel lento,
e con la neve dona a noi,
un Natale pieno d’amor,
un Natale di felicità.Quel lieve tuo candor, neve
discende lieto nel mio cuor
nella notte Santa,
il cuore esulta d’amor,
è Natale ancor.E viene giù dal ciel, lento
un dolce canto ammaliator,
che mi dice, spera anche tu
è Natale non soffrire più.Tu neve scendi ancor lenta
per dare gioia ad ogni cuor
è Natale spunta la Pace Santa
l’Amor che sa conquistar.Tu dici nel cader neve
il Cielo devi ringraziar!
Alza gli occhi guarda lassù
é Natale non si soffre più.E’ Natale spunta la Pace Santa
l’Amor che sa conquistar.Tu dici nel cader neve
il Cielo devi ringraziar!
Alza gli occhi guarda lassù
é Natale non si soffre più.
————————————-
 

Buon Natale a tutto il mondo

Dicembre
odore di castagne per le strade
eheheh
Fa freddo e il vento va dicendo nei camini
almeno questa notte
dimentichiamo il male

Buon natale a tutto il mondo
che stanotte veglierà
Buon natale
sotto la neve
ogni casa risplenderà

Se a te nessuno
stanotte vicino sarà
da te la mia voce verrà

Buon natale a tutto il mondo
Buon natale con tutto il cuore

Se a te nessuno
stanotte vicino sarà
da te la mia voce verrà

Buon natale a tutto il mondo
Buon natale con tutto il cuore

Buon natale a tutto il mondo

Irene grandi  Ascolta

——————————————————-

Tu scendi dalle stelle

Tu scendi dalle stelle o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar.
O Dio beato!
Ah! Quanto ti costo’ l’avermi amato.
Ah! Quanto ti costo’ l’avermi amato. A te che sei del mondo il Creatore,
mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto, quanta questa poverta’
piu’ mi innamora, giacche’ ti fece amor povero ancora.
Giacche’ ti fece amor povero ancora. Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venire a tremar su questo fieno;
per venire a tremar su questo fieno.
Caro eletto del mio petto, dove amor ti trasporto’!

———————————————————-

Venite Fedeli

Venite Fedeli, l’angelo ci invita, venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo il Signore Gesu’.
La luce del mondo brilla in una grotta; la fede di guida a Betlemme.
La notte resplende, tutto il mondo attende: seguiamo i pastori a Betlemme.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo, si e’ fatto Bambino a Betlemme.
“sia gloria nei cieli, pace sulla terra”, un angelo annunzia a Betlemme.

———————————————————-

Jingle bells

Dashing through the snow In a one-horse open sleigh
Through the fields we go Laughing all the way.
Bells on bob-tail ring Making spirits bright
What fun it is to ride and sing A sleighing song tonight.

chorus: Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.

A day or two ago I thought I’d take a ride
And soon Miss Fanny Bright Was seated by my side;
The horse was lean and lank Misfortune seemed his lot,
We ran into a drifted bank And there we got upsot.

A day or two ago The story I must tell
I went out on the snow And on my back I fell;
A gent was riding by In a one-horse open sleigh
He laughed at me as I there sprawling laid But quickly drove away.

Now the ground is white, Go it while you’re young,
Take the girls along And sing this sleighing song.
Just bet a bob-tailed bay, Two-forty as his speed,
Hitch him to an open sleigh and crack! You’ll take the lead.

Jingle Bells
Jingle Bells

La slitta andrà
per il mondo ad annunciar
ch’e’ la notte di Natal.
Jingle Bells
Jingle Bells
Lui si fermerà
dai bambini poveri
e i suoi doni lascerà
se guardi un po’ lassù
il cielo è tutto blu:
le stelle sono ormai
lucenti più che mai.
Che festa di color,
che gioia in tutti i cuor,
si sente già nell’aria ch’è
la notte di Natal

RIT.
Jingle Bells
Jingle Bells

Con la slitta andrà
per il mondo ad annunciar
ch’è la notte di Natal.

Jingle Bells
Jingle Bells

Lui si fermerà
dai bambini poveri
e i suoi doni lascerà
la renna al polo nord
scampanellando va,
le strenne porterà
a tutti i bimbi buoni
e dalle alpi al mar
i bimbi di quaggiù
aspetteranno i doni
che regala il buon Gesù.

RIT.
Jingle Bells
Jingle Bells

Il Natale tornerà
Tutti buoni renderà!

Jingle Bells,
Jingle Bells
Che felicità
oggi è nato il buon Gesù
e la neve scende giù.

RIT.

Jingle Bells,
Jingle Bells

Con la slitta andrà
per il mondo ad annunciar
ch’è la notte di Natal.

Jingle Bells
Jingle Bells
Lui si fermerà
dai bambini poveri
e i suoi doni lascerà.

Com’è bello andar
sulla slitta insieme a te
in quest’atmosfera
dolce di Natal.
Suonano così
le campane che
ci fan cantare in coro
buona notte, Buon Natal.

Tin tin tin, tin tin tin
tintinnate ancor
campanelle della slitta
che scivolando va.

Don don don don don don
dondola con te
la campanella della chiesa
la notte di Natal

—————————————-

NINNA NANNA

Ninna nanna mio ben, riposa seren
un angiol del ciel, ti vegli fedel.
Una santa vision faccia il core estasiar
una dolce canzon, possa i sogni cullar.
Buona notte piccin, riposa carin
riposa tranquil, bambino gentil.
Quando l’alba verrà, sorgerai dal lettin
se il Signor lo vorrà, sorgerai o bambin.

Buona notte piccin, riposa carin
riposa tranquil, bambino gentil.
Quando l’alba verrà, sorgerai al lettin
se il Signor lo vorrà, sorgerai dal lettin.

Quando l’alba verrà, sorgerai dal lettin
se il Signor lo vorrà, sorgerai dal lettin.

————————————–

Tre liete pastorelle

 di Liturgica e Sacra

Siam tre liete pastorelle:
sulla riva d’un ruscello
guardavam le pecorelle, la la la la la!
una luce ci abbagliò. la la la la la!Era un angelo di Dio,
più lucente di una stella,
che lodava il Signore: la la la la la!
Oggi è nato il Salvator! la la la la la!Tutte insieme andammo liete
a vedere il nato Re:
lo trovammo in una stalla la la la la la!
tra le braccia di Maria. la la la la la!Un Bambino così bello
mai si vide sulla terra:
O Gesù nostro Signore la la la la la!
ti doniamo il nostro cuori la la la la la!

 
—————————————

A NATALE PUOI

A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che hai d’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.

—————————————
A Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e da Natale puoi fidarti di più.

A Natale puoi
puoi fidarti di più.

A Natale puoi.

——————————————-

La stella di Natale di Canti di Natale

Mi son vestita
di tanti fili d’oro
per brillare
nel cielo quando è notte.
Ho deciso di andare per il mondo
per vedere
ed ascoltare
per capire
ed esplorare.
Ho viaggiato a lungo senza sosta
anche di giorno
quando il sole brilla
e così
sono andata per il mondo
per vedere
ed ascoltare
per capire
ed esplorare.
Rosalbacorallo

………………………………………………………………………………….

Canto: A NATALE PUOI (spot Bauli)

A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi: a Natale puoi.

A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare,
che hai voglia di gridare
quanto ti voglio bene.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:  a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi: a Natale puoi.

Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che è l’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.  A Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,

è Natale e da Natale puoi fidarti di più.

A Natale puoi , puoi fidarti di più.

A Natale puoi.

Spot Bauli
Alicia
Roberta Bonanno – 2010 A Natale puoi – Regalo abbracci

—————————————————-

Babbo robot

Il mondo cambia e va,

Natale non si sa

se resta come un fa.

Qualcuno pensa già

a grosse novità,

sicuramente arriverà

un enorme computer che elaborerà

qualche cosa  che il mondo parlare farà:

al post di Babbo Natale quest’ anno verrà

(Rit.)

Babbo Robot

senza baffi nè barba, però,

con un suo fascino, un suo non so che,

credo che piaccia anche a te.

Babbo Robot

Quando si accende lui sembra un falò,

scariche elettriche in alto lassù,

tra cento lampi nel blu.

La slitta non ce l’ ha,

che cosa se ne fa,

lui vola come Superman.

E quando arriverà

sopra mille città,

qualcuno forse penserà

a quel caro vecchietto che piace di più

e che forse nel cambio ci perdi anche tu,

e che Babbo Natale è più giusto

lasciarlo com’ è

( Rit.)

(C. Scotti Galletta-F. Zulian)
…………………………………………………

Astro del ciel

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu che i Vati da lungi sognar, tu che angeliche voci nunziar,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor!
Tu disceso a scontare l’error, Tu sol nato a parlare d’amor,
luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!
Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!

……………………………………………….

Quanno nascette Ninno

Quanno nascette Ninno a Bettlemme
Era nott’e pareva miezo juorno.
Maje le Stelle – lustre e belle Se vedetteno accossí:
E a cchiù lucente
Jett’a chiammà li Magge all’Uriente.

De pressa se scetajeno l’aucielle
Cantanno de na forma tutta nova:
Pe ‘nsí agrille – co li strille,
E zombanno a ccà e a llà;
È nato, è nato,
Decevano, lo Dio, che nc’à criato.

Co tutto ch’era vierno, Ninno bello,
Nascetteno a migliara rose e sciure.
Pe ‘nsí o ffieno sicco e tuosto
Che fuje puosto – sott’a Te,
Se ‘nfigliulette,
E de frunnelle e sciure se vestette.

A no paese che se chiamma Ngadde,
Sciurettero le bigne e ascette l’uva.
Ninno mio sapuritiello,
Rappusciello – d’uva -sì Tu;
Ca tutt’amore
Faje doce a vocca, e po ‘mbriache o core.

No ‘nc’erano nnemmice pe la terra,
La pecora pasceva co lione;
Co’ o caprette – se vedette
O liupardo pazzeà;
L’urzo e o vitiello
E co’ lo lupo ‘npace o pecoriello.

Se rrevotaje nsomma tutt’o Munno,
Lu cielo, a terra, o mare, e tutt’i gente.
Chi dormeva – se senteva
‘Npiett’o core pazzeà
Pe la priezza;
E se sonnava pace e contentezza.

Guardavano le ppecore i Pasturi,
E n’Angelo sbrannente cchiù d’o sole
Comparette – e le dicette:
No ve spaventate no;
Contento e riso
La terra è arreventata Paraviso.

A buie è nato ogge a Bettalemme
Du Munno l’aspettato Sarvatore.
Dint’i panni o trovarrite,
Nu potite – maje sgarrà,
Arravugliato,
E dinto a lo Presebbio curcato.

A meliune l’Angiule calate
Co chiste se mettetten’a cantare:
Gloria a Dio, pace’n terra,
Nu cchiù guerra – è nato già
Lo Rre d’amore,
Che dà priezza e pace a ogni core.

Sbatteva o core mpietto a ssi Pasture;
E l’uno ‘nfaccia all’auto diceva:
Che tardammo? – Priesto, jammo,
Ca mme sento scevolí
Pe lo golfo
Che tengo de vedè sso Ninno Dio.

Zombanno, comm’a ciereve ferute,
Correttero i Pasture a la Capanna;
Là trovajeno Maria
Co Giuseppe e a Gioja mia;
E ‘n chillo Viso
Provajeno no muorzo e Paraviso.

Restajeno ‘ncantate e boccapierte
Pe tanto tiempo senza dì parola;
Po jettanno – lacremanno
Nu suspiro pe sfocà,
Da dint’o core
Cacciajeno a migliara atte d’amore.

Co a scusa de donare li presiente
Se jetteno azzeccanno chiano chiano.
Ninno no li refiutaje,
L’azzettaje – comm’a ddí,
Ca lle mettette
Le Mmane ‘n capo e li benedicette.

Piglianno confedenzia a poco a poco,
Era nott’e pareva miezo juorno.
Maje le Stelle – lustre e belle Se vedetteno accossí:
E a cchiù lucente
Jett’a chiammà li Magge all’Uriente.

De pressa se scetajeno l’aucielle
Cantanno de na forma tutta nova:
Pe ‘nsí agrille – co li strille,
E zombanno a ccà e a llà;
È nato, è nato,
Decevano, lo Dio, che nc’à criato.

Co tutto ch’era vierno, Ninno bello,
Nascetteno a migliara rose e sciure.
Pe ‘nsí o ffieno sicco e tuosto
Che fuje puosto – sott’a Te,
Se ‘nfigliulette,
E de frunnelle e sciure se vestette.

A no paese che se chiamma Ngadde,
Sciurettero le bigne e ascette l’uva.
Ninno mio sapuritiello,
Rappusciello – d’uva -sì Tu;
Ca tutt’amore
Faje doce a vocca, e po ‘mbriache o core.

No ‘nc’erano nnemmice pe la terra,
La pecora pasceva co lione;
Co’ o caprette – se vedette
O liupardo pazzeà;
L’urzo e o vitiello
E co’ lo lupo ‘npace o pecoriello.

Se rrevotaje nsomma tutt’o Munno,
Lu cielo, a terra, o mare, e tutt’i gente.
Chi dormeva – se senteva
‘Npiett’o core pazzeà
Pe la priezza;
E se sonnava pace e contentezza.

Guardavano le ppecore i Pasturi,
E n’Angelo sbrannente cchiù d’o sole
Comparette – e le dicette:
No ve spaventate no;
Contento e riso
La terra è arreventata Paraviso.

A buie è nato ogge a Bettalemme
Du Munno l’aspettato Sarvatore.
Dint’i panni o trovarrite,
Nu potite – maje sgarrà,
Arravugliato,
E dinto a lo Presebbio curcato.

A meliune l’Angiule calate
Co chiste se mettetten’a cantare:
Gloria a Dio, pace’n terra,
Nu cchiù guerra – è nato già
Lo Rre d’amore,
Che dà priezza e pace a ogni core.

Sbatteva o core mpietto a ssi Pasture;
E l’uno ‘nfaccia all’auto diceva:
Che tardammo? – Priesto, jammo,
Ca mme sento scevolí
Pe lo golfo
Che tengo de vedè sso Ninno Dio.

Zombanno, comm’a ciereve ferute,
Correttero i Pasture a la Capanna;
Là trovajeno Maria
Co Giuseppe e a Gioja mia;
E ‘n chillo Viso
Provajeno no muorzo e Paraviso.

Restajeno ‘ncantate e boccapierte
Pe tanto tiempo senza dì parola;
Po jettanno – lacremanno
Nu suspiro pe sfocà,
Da dint’o core
Cacciajeno a migliara atte d’amore.

Co a scusa de donare li presiente
Se jetteno azzeccanno chiano chiano.
Ninno no li refiutaje,
L’azzettaje – comm’a ddí,
Ca lle mettette
Le Mmane ‘n capo e li benedicette.

Piglianno confedenzia a poco a poco,
Cercajeno licenzia a la Mamma:
Se mangiajeno li Pedille
Coi vasille – mprimmo, e po
Chelle Manelle,
All’urtemo lo Musso e i Mascarielle.

Po assieme se mettetteno a sonare
E a cantà cu l’Angiule e Maria,
Co na voce – ccossí doce,
Che Gesù facette: ah aah…
E po chiudette
Chill’uocchie aggraziate e s’addormette.

La ninna che cantajeno mme pare
Ch’avette a esse chesta che mò dico.
Ma nfrattanto – o la canto,
Mmacenateve de stà
Co li Pasture
Vecíno a Ninno bello vuje pure.

“Viene suonno da lo Cielo,
Vien’e adduorme sso Nennillo;
Pe pietà, ca è peccerillo,
Viene suonno e non tardà.

Gioia bella de sto core,
Vorria suonno arreventare,
Doce, doce pe te fare
Ss’uocchie bell’addormentà.

Ma si Tu p’esser’amato
Te si fatto Bammeniello,
Sulo amore è o sonnariello
Che dormire te po fa.

Ment’è chesto può fa nonna,
Pe Te st’arma è arza e bona.
T’amo, t’a… Uh sta canzona
Già t’ha fatto addobeà!
T’amo Dio – Bello mio,
T’amo Gíoja, t’amo, t’a…

Cantanno po e sonanno li Pasture
Tornajeno a le mantre nata vota:
Ma che buò ca cchiù arrecietto
Non trovajeno int’a lu pietto:
A o caro Bene
Facevan’ ogni poco ò va e biene.

Lo ‘nfierno sulamente e i peccature
Ncocciuse comm’a isso e ostinate
Se mettetteno appaura,
Pecchè a scura – vonno stà
Li spurtegliune,
Fujenno da lo sole li briccune.

Io pure songo niro peccatore,
Ma non boglio esse cuoccio e ostinato.
Io non boglio cchiù peccare,
Voglio amare – voglio stà
Co Ninno bello
Comme nce sta lo voje e l’aseniello.

Nennillo mio, Tu si sole d’amore,
Faje luce e scarfe pure o peccatore
Quanno è tutto – niro e brutto
Comm’a pece, tanno cchiù
Lo tiene mente,
E o faje arreventà bello e sbrannente.

Ma Tu mme diciarraje ca chiagniste,
Acciò chiíagnesse pure o peccatore.
Agg o tuorto – haje fosse muorto
N’ora primmo de peccà!
Tu m’aje amato,
E io pe paga t’aggio maltrattato!

A buje, uocchie mieje, doje fontane
Avrite a fa de lagreme chiagnenno
Pe llavare – pe’ scarfare
Li pedilli di Giesù;
Chi sa pracato
Decesse: via, ca t’aggio perdonato.

Viato me si agqio sta fortuna!
Che maje pozzo cchiù desiderare?
O Maria – Speranza mia,
Ment’io chiango, prega Tu:
Penza ca pure
Si fatta Mamma de li peccature

Testo 

Ascolta

———————————————

Mo’ vene Natale
Renato Carosone
Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mamma, mamma e damme n’a mano

ca doppo dimane fernesce `a semmana

e nun saccio che fa e nun saccio che fa.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mamma, mamma e damme n’a mano

ca doppo dimane fernesce `a semmana

e nun saccio che fa e nun saccio che fa.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mamma, mamma e damme n’a mano

ca doppo dimane fernesce `a semmana

e nun saccio che fa e nun saccio che fa.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

Mo’ vene Natale nun tengo denare

me leggio `o giurnale e me vaco a cucca’.

E me vaco a cucca’, e me vaco a cucca’.

cucca’ cucca’ cucca’ cucca’.
Testo

Ascolta

……………………………….

Girotondo di Natale gira gira
Gira gira sempre in tondo e cadi giù (2 volte)

Un giro intorno al pino
Gira giro tondo
Intorno ai regalini
Gira assai giocondo
Cade giù la neve
Cade fina fina
Gira come piuma
È una trottolina
Girotondo di Natale gira gira
Gira gira sempre in tondo e cadi giù (2 volte)

Nell’aria poi si sente
Un suono niente male
Giran le campane
Dicono è Natale
Girano i bambini
Cantando girotondo
E fanno tanti auguri
Auguri a tutto il mondo

Girotondo di Natale gira gira
ai vigliacchi non pensare gira gira
Buon Natale a tutto il mondo gira gira
Gira gira sempre in tondo e cadi giù.

Girotondo di Natale gira gira
Gira gira sempre in tondo e cadi giù (2 volte)

…………………………………..

GIROTONDO DI NATALE

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE,

GIRO, GIROTONDO MENO MALE,

GIRO, GIROTONDO BALLERINO,

GIROTONDO UN PO’ BAMBINO .

Din don, din don è Natale

Din don, din don vi voglio bene,

Natale in tutto il mondo,

per mano un girotondo,

Natale per te e per me.

GIRO,GIROTONDO E’ NATALE,

GIRO, GIROTONDO MENO MALE GIRO,

GIROTONDO BALLERINO,

GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don c’è una grotta,

din don, din don una stella,

e là sull’ alberello si accendono le luci

che brillano nel cielo blu.

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE,

GIRO,GIROTONDO MENO MALE GIRO,

GIROTONDO BALLERINO,

GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don c’è un bambino

din don, din don tanti doni,

è un giorno felice, il giorno più bello,

stiamo insieme io e te.

GIRO, GIROTONDO E’ NATALE GIRO,

GIROTONDO MENO MALE GIRO,

GIROTONDO BALLERINO,

GIROTONDO UN PO’ BAMBINO.

Din don, din don è Natale din don,

din don meno male,

danziamo tutti insieme,

prendiamoci per mano Buon Natale a te.

Ascolta


La Madonna è andata al mercato

La Madonna è andata al mercato
ha lasciato Gesù addormentato,
l’ha lasciato all’angelo rosa
che pensa sempre ad ogni cosa.
Tutto ad un tratto si sveglia il bambino,
grida, forse gli cresce un dentino….
L’angelo rosa non sa cosa fare
e gli altri angeli manda a chiamare
la la la la la la

Pronto prontissimo l’angelo lilla
gli da una tazza di camomilla,
l’angelo verde tace e riflette,
forse le fasce son troppo strette,
di corsa arriva poi l’angelo d’oro,
prova a cantar con tutti un bel coro
ma il bimbo strilla a perdifiato,
la Madonna è sempre al mercato
la la la la la

L’angelo bianco con l’alto parlante
va in giro e informa ogni passante,
l’angelo giallo gli fa le smorfiette,
ma il bimbo piange e non la smette,
l’angelo azzurro gli suona il violino,
l’angelo blu gli massaggia il pancino,
ma il bimbo piange è disperato,
la Madonna è sempre al mercato
la la la la la

Torna la Madonna lo guarda ed esclama:
“Il mio bambino ha solo un po’ fame!”.
Volano gli angeli vanno al mercato,
ma quando tornano è già addormentato:
son tutti uguali i bimbi del mondo
frignano, strillano, gridano, piangono,
cadono, s’alzano, ricadono giù
anche se il bimbo si chiama Gesù.

dal web

Ascolta

…………..

Bambino di pace

[Rit.] Che grande festa, che grande mistero,

oggi è Natale, Natale davvero.

E’ nato Gesù, 11 nostro Signore

portando la pace, donando il suo amore.

1. Bambino di pace,

Bambino che piace,

per tutti sei nato

perché ci hai amato.

Con il tuo calore

riscaldi ogni cuore.

Sei luce splendente

per tutta la gente.

[Rit.] Che grande festa, che grande mistero,

oggi è Natale, Natale davvero.

E’ nato Gesù, 11 nostro Signore

portando la pace, donando il suo amore.

2. Bambino di pace,

bambino vivace;

l’amore giocondo

tu porti nel mondo.

Ci guardi e ci inviti

ad essere uniti;

fratelli felici

e tutti più amici.

[Rit.] Che grande festa, che grande mistero,

oggi è Natale, Natale davvero.

E’ nato Gesù, 11 nostro Signore

portando la pace, donando il suo amore.

3. Bambino di pace,

bambino capace

di dare valore

ad ogni dolore.

Sei bimbo speciale,

per questo il Natale

è gioia d’amore

e pace nel cuore.

[Rit.] Che grande festa, che grande mistero,

oggi è Natale, Natale davvero.

E’ nato Gesù, 11 nostro Signore

portando la pace, donando il suo amore.

È nato Gesù, il nostro Signore

portando la pace, donando il suo amore.

Livia Sabatti – Annarosa Preti

Ascolta

……………………………

L’attesa

Da tanto tempo l’hanno aspettato;

 

anche i profeti l’hanno annunciato:

un bimbo nasce in Israele,

sarà chiamato l’Emmanuele

Noi attendiamo il Re divino

noi ti aspettiamo Gesù Bambino.

Noi attendiamo il Re divino;

no, non tardare, Gesù Bambino.

L’hanno aspettato tutte le genti,

grandi, piccini, anche i potenti.

Maria l’ha accolto lì nel suo cuore

donando a tutti il Salvatore.

Noi attendiamo il Re divino

noi ti aspettiamo Gesù Bambino.

Noi attendiamo il Re divino;

no, non tardare, Gesù Bambino.

Per tutti quanti sanno aspettare,

questo bambino vuole tornare.

Torna ogni anno e in ogni cuore

lui porta pace e tanto amore.

Noi attendiamo il Re divino

noi ti aspettiamo Gesù Bambino.

Noi attendiamo il Re divino;

no, non tardare, Gesù Bambino.

No, non tardare, Gesù Bambino.

No, non tardare, Gesù Bambino.

Fonte

Ascolta

Lo scriverò nel vento
Col Rosa del tramonto
Di questa mia città
Che voglio bene al mondo
E a tutto il mondo il vento
So che lo porterà

Lo soffierà sul mare
Per farlo navigare
Fin dove arriverà
Lo leggera la gente
Di un altro continente
E mi risponderà

Saremo tutti amici
Saremo mille voci
Un coro che cantando cancellerà
Le lingue, le distanze
Non conterenna niente
E questo mondo, che mondo sarà!
Così sarà
Così sarà

Lo scriverò nel vento
Col Rosa del tramonto
Di questa mia città
L’amore che dal mondo
Mi sta portando il vento
Soffiando fino a qua

Volando sopra il mare
Fino a toccarmi in cuore
Ma non si fermerà
Negli occhi della gente
Di un altro continente
Come risplenderà

Saremo tutti amici
Saremo mille voci
Un coro che cantando cancellerà
Le lingue, le distanze
Non conterenna niente
E questo mondo, che mondo sarà!
Così sarà
Così sarà

Vento soffia più piano
Così L’amore si fermerà
Forte soffia sul pianto
Ed un sorriso rinascerà

Forte soffia sul pianto
Ed un sorriso rinascerà
RINASCERÀ!

Livanelli -Gotti

Ascolta fonte

LETTERA AI BAMBINI

  
LETTERA AI BAMBINI
” E’ difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,mostrare la rosa al cieco.
bambini,imparate a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco, cantare per il sordo,
liberate gli schiavi che si credono liberi”
           G.Rodari

 

  
  
  
  
  
  
  
  

Bianchi, rossi, gialli, neri
Paolo Capodacqua (Edizioni: Storie di note)

 

 

Parlato:
Un colore ad ogni cosa è una legge naturale
che a noi sembra un po’ noiosa sopratutto per giocare.
Un colore unico e solo ci rattrista la giornata
la realtà che ci circonda la vogliamo colorata.

no più vagoni solamente per un treno,
se ci sono più colori per un solo arcobaleno,
i colori della gente sono mille e anche di più
solo l’acqua è trasparente, devi colorarla tu!

Ritornello:
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo i colori dei quartieri
mille mani e un girotondo
siamo i bambini di tutto il mondo.
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo noi che coloriamo i mari
mille riflessi nel cielo profondo:
siamo i bambini di tutto il mondo.

C’è chi dice solo bianco, c’è chi dice solo nero,
e chi non si unisce al branco è soltanto uno straniero.
C’è chi vede il mondo intero solamente di un colore
e c’è scritto sul cappello: “Professione Dittatore”.

Ritornello:
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo i colori dei quartieri
mille mani e un girotondo
siamo i bambini di tutto il mondo.
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo noi che coloriamo i mari
mille riflessi nel cielo profondo:
siamo i bambini di tutto il mondo.

Ci vedete siamo qua per le strade della città
siam già scappati fuori per riempirle di colori;
dai Balcani alle foreste, dai balconi alle finestre:
è già bell’e organizzata l’invasione colorata!

Ritornello:
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo i colori dei quartieri
mille mani e un girotondo
siamo i bambini di tutto il mondo.
Bianchi, rossi, gialli, neri
siamo noi che coloriamo i mari
mille riflessi nel cielo profondo:
siamo i bambini di tutto il mondo.

 

 

 
 

 


 

 

 

 

 

  

 

 

 

Le voci dei bimbi il vento raccoglie

e poi le sparpaglia tra i rami e le foglie

di alberi antichi, con grosse radici

che sanno ascoltare le cose che dici

per poi raccontarle, giù… giù… nel profondo

al Cuore che batte al centro del mondo.

 

Se un bimbo sorride, sorride anche il Cuore

ed ecco spuntare in un prato un bel fiore.

Se un bimbo è felice, il Cuore è contento

e nascon farfalle che danzan col vento.

 

Ma, a volte, le risa diventano pianti:

le lacrime scendono, calde e pesanti,

colpiscon la Terra che trema, impaurita,

vedendo la morte mischiarsi alla vita.

Ossezia, Israele, Iraq, Palestina…

tra bombe e fucili la morte cammina,

portando con sé ceceni, afghani

e tanti, tantissimi bimbi africani!

 

Bombardano, sparano e parlan di pace,

al Cuore del mondo ‘sta cosa non piace:

“Se di odio e violenza riempite la Terra,

non siate bugiardi: chiamatela guerra!

La pace è sorridere, darsi la mano,

dormire tranquilli, guardare lontano

e in fondo vedere, nel cielo sereno,

i sette colori dell’arcobaleno.

 

 Soltanto se spargi la voglia di amare

il vento sorride e può allora portare

agli alberi antichi e alle loro radici

le voci ed i sogni di bimbi felici!”  

                                              Elio Giacone