Poesie per il mese di Maggio

 

Maggio è il quinto mese dell’anno

Il nome potrebbe derivare dalla dea romana MAIA,protettrice della fecondità e del risveglio della natura(PRIMAVERA)

Si narra che Vulcano il primo giorno del mese le offrisse in sacrificio una scrofa gravida in modo che la natura tutta fosse ricca di frutti

Maggio è dedicato alla Madonna e alla mamma

 

MAGGIO

Maggio è un uccellino

che cinguetta qui vicino

sembra che chiami me….

Avrà letto sul giornale,

che sono un tipo un po’ speciale

So far capriole, so recitare

E sogno indiani e cow boy

che smettono di sparare!

 da (IL calendaLibro di Filastrocche.it)

 

Le rose di Maggio di Pietro Mastri

Rose rosse… Vere rose!
Tutto il mondo fiorito di rose!
Tutto il mondo odoroso di rose!
Anche dove men te l’aspetti
nei giardini fatti serpai,
fra le ortiche e i cardi a mazzetti,
ecco, s’accendono rosai.
S’arrampicano le rose
ai cancelli arrugginiti;
s’affacciano a mura corrose;
si conci mano di detriti.
Anche negli orti dei conventi
per le aiuole di nuove lattughe,
dove, ancora sonnolenti,
passeggiano le tartarughe;
anche lì che fioritura’
di rose! E un odor da lontano,
che vince ogni clausura:
odor di mese mariano.
E le chiesine di campagna?
Le più nude e poverine
han sugli altari di lavagna
rose doppie e rose carnine.
Perfino in quei brevi sterrati
nei cortili degli ospedali
dove guardano al sole i malati
col viso cereo sui guanciali,
v’è luce di rose maggesi;
e che dolce malinconia
di speranza in quegli occhi accesi
di febbre e di nostalgia.
Perfino, sì, nei cimiteri
le rose di rosee foglie
fanno siepe lungo i sentieri
solinghi, e nessuno le coglie;
fioriscon tra lampade e ceri
sui morti sempre più folti…

 

Pioggia di maggio

Passa una nuvola come un cigno
dentro il cielo senza rughe.
Scioglie la pioggia nell’orto verdigno,
tocca fronde, lava lattughe.
Sfatta la nuvola rimane il bello
e questo fiato da bocca di fiore,
l’orto fresco di colore
e la musica d’un ruscello.
Rimane il cielo così pulito
con un’allodola così sincera
che appena dici una preghiera
già cammina nell’infinito.

di Renzo Pezzani

 

Notte di maggio

Notte di maggio. Lenta
 la luna.. in mezzo al cielo
 passeggia e si ravvolge
di nuvole in un velo.
, Il grillo, la farfalla,
il bimbo e l’usignuolo
dormono. Brilla in cielo
un lume solo solo.
E’ una stellina d’oro
che dice: Chi son io,
che veglio sopra il mondo?
Sono l’occhio di Dio!
Hedda