1 BAMBIN GESU’,
2 ALBERELLI DI NATALE,
3 STELLE COMETA,
4…
Libretto di precalcolo natalizio da stampare e completare.
1 BAMBIN GESU’,
2 ALBERELLI DI NATALE,
3 STELLE COMETA,
4…
Libretto di precalcolo natalizio da stampare e completare.
Il Salvatore atteso dalle genti è salutato come “Astro sorgente”, la stella che indica la via e guida gli uomini, viandanti tra le oscurità e i pericoli del mondo, verso la salvezza promessa da Dio e realizzata in Gesù Cristo.
Benedetto XVI
La nascita di Gesù da stampare e colorare e magari ricavare un libretto da regalare a Natale.
Semplici disegni per la scuola che ci aiutano a spiegare il significato del Natale e l’ origine di alcune leggende e tradizioni.
Abbassalingua, spago dorato, cartoncino e qualche stellina per questo semplice e simpatico lavoretto di Natale.
Pirottini colorati, palline di polistirolo, glitter, nastrino e piccole palline rosse per realizzare questi simpatici dolcini per addobbare l’ albero.
Come si fanno? E’ molto semplice.
Passate la colla vinilica, diluita con acqua, sulla superficie della pallina e ricopritela con glitter .
Lasciatela asciugare.
Incollate la pallina nel pirottino.
Completate con nastrino e ciliegina.
Se la pallina è più piccola del pirottino, come nel nostro caso,utilizzate delle strisce di stoffa per ingrandire la base di appoggio del dolcino
Sorgente: Lavoretti, addobbi e letterine di Natale
Pochi passaggi per realizzare questi piccoli angeli per addobbare l’ albero di Natale
Occorrente: tulle rosso,nastro, spago, palline di legno,petali di fiori per le ali, lana.
Per i capelli : avvolgere la lana intorno ad un bastoncino di legno o a un ferro per le maglie,bagnarla e lasciarla asciugare al sole o nel forno da cucina (per velocizzare i tempi).
Sfilare i capelli e attaccarli sulla pallina (testa),dopo però aver incollato un filo dorato che funge da gancio
Gambe:Infilare due palline piccole all’estremità di un filo di spago ,piegarlo a metà e incollarlo sotto alla testolina,(per la lunghezza dovete considerate che le gambine escono da sotto al tulle)
Per il vestito : piegare il tulle a metà ,eseguire una filza dalla parte piegata, tirare il filo, arricciare e incollare sotto alla testa con la colla a caldo
Per le braccia:Infilare una pallina al centro dello spago le cui estremità vanno attaccate sotto alla testa
A questo punto non resta che attaccare il colletto
Per il colletto: Eseguire un punto filza,più lungo è il nastrino o il merletto e più il colletto è vaporoso
Attaccate le braccine (tra il vestitino e la testolina), il colletto e disegnate il viso
Completate con fiocchetti o con perline
In alternativa al tulle si possono usare dei fiori capovolto
Dimenticavo per le manie i piedi ho usato le perline di un rosario.
E’ bello festeggiare l’ arrivo del nostro amato Gesù, ma fate attenzione,e se proprio dovete, limitatevi a qualche piccolo bengala!
Contro i botti di Natale
Piccerille,che ghiagnite a’ scola,
piccerilli,che nun ce jate,
si tenite chi ve consola
o site sule e abbandonate…..
Se tenite tutte vicine
o tenite tutte luntane…
si sperite,nnanz ‘e vetrine
o’ ridenno sbattite e mmane
Piccerille pe’ stu Natale
nu’ sparate tracche ne botte….
appiciate sulo ‘ bbengale
comme sono” la mezzanotte”
Nu sapite Gesù c’a detto
Primme’ e scennere a cielo’nterra?
“Nu sparate! stateve zitto…..
ca già se spara nguerra!!!!!”
dal Web
I colori del Natale
A Natale c’è il verde degli abeti luccicanti
che rallegra i cuori a tutti quanti.
A Natale c’è Babbo Natale vestito di rosso
che porta regali a più non posso.
A Natale c’è il manto della neve bianca
che a toccarla mai ti stanca.
A Natale c’è l’arancione delle clementine
su ogni tavola tutte le mattine.
A Natale c’è il marrone dei dolci squisiti
che vorresti non fossero mai finiti.
A Natale c’è il blu del cielo stellato
che copre il bambino appena nato .
A Natale c’è nero delle notte più bella
illuminata dal fulgore della stella.
C’è poi un qualcosa che non ha colore
ma ti fa batter forte il cuore
E’ il sentimento che si chiama AMORE.
Se c’è intingerai il pennello
e farai ogni tuo giorno più bello.
Alessandro Malaguti
Fonte
………………..
Un mondo di auguri
Stingi le mie mani,
io stringo le tue:
se prendiamo molte mani
non saremo più in due.
Uniamole con gioia,
formiamo un girotondo e questo
sarà il Natale più felice del mondo.
Scambiamoci un sorriso,chiamiamoci fratelli
saranno questi i doni più magici e più belli.
dal web
………………………………………..
Buon Natale
A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
Alda Merini
…………………………..
Gesù Bambino
Gesù Bambino vestito di bianco
Gesù Bambino vestito di bianco
porta i tuoi doni a chi è forte
e a chi è stanco,
porta i tuoi doni a grandi e piccini
Gesù Bambino che ami i bambini.
Gesù Bambino vestito di blu
porta i tuoi doni a chi vuoi tu,
porta i tuoi doni che son sempre veri,
Gesù Bambino di oggi e di ieri.
Tanti Auguri con un girotondo.
Tanti Auguri a tutto il mondo.
da :Filastrocche.it
——————————-
In punta di piedi
In punta di piedi la mia sorellina
vuol l’albero decorare.
Allunga piano le sue braccine
la mamma e il babbo vuole aiutare.
Appende un angioletto dorato
sotto una bella stellina,
lo copre col filo dorato
e gli fa ciao con la manina.
In punta di piedi il mio fratellino
vuol l’albero decorare.
Un bastoncino di zucchero appende
pero’ io so che lo vuol mangiare.
Con un bel fiocco, legato alla porta,
appende poi una campanella
accanto al cavallino di legno
che tira la carrozzella.
In punta di piedi il babbo
vuol l’albero decorare
un festone di luci appende
che tutto quanto lo fa brillare.
Prende poi il mio ornamento,
la cosa piu’ bella
in braccio mi solleva e mi fa appendere
lassu’ in cima la lucente stella.
Charles e Debra Ghigna
————————————–
Er presepio
Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ‘sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa? Si poi v’odiate,
si de st’amore non capite gnente…
——————————————
E’ NATALE
E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
——————————————
Bambino Gesù, asciuga ogni lacrima
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,
liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace
per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!
Giovanni Paolo II
——————————————–
La Cometa
Sono la Cometa
di Natale.
Ardo nel firmamento;
Illumino i presepi;
riposo sulle punte degli abeti;
prometto pace alla terra
e doni ai bimbi buoni….
Ma voi mi fate certe confusioni!
perchè, con tutta la vostra scienza,
non avete ancora scoperto
che di bimbi cattivi non c’è n’è?
“Filastrocche in cielo e in terra” Einaudi
……………………………………………………………………………………….
Natale
Brilla in cielo una stella
con la coda lunga e bella,
s’ ode dentro la capanna
una dolce ninna nanna.
C’è un Bambino biondo biondo
col visetto tondo tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.
(da ” Un mondo di scoperte” ed. Ardea)
…………………………………………………………………………………………
Il Natale dei bambini
Il Natale è di tutti
ma ancor più dei bambini
perchè sono i più vicini
all’ amor di Gesù.
Vanno e vengono per casa
tutti presi nell’ attesa.
Il presepe coi Re Magi
l’ alberello di Natale:
tutto è pronto, tutto è bello
sta tornando il Bambinello.
Tutto vostro è il Natale,
o bambini tanto cari,
custoditelo nel cuore
perchè insegna solo amore
(da ” Un mondo di scoperte” ed. Ardea)
…………………………………………………………………………………………
Un abete speciale
Quest’anno mi voglio
fare un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni che non stanno
nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli,
balocchi quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione,
cento milioni di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
(Gianni Rodari)
………………………………………….
L’albero dei poveri
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
(Filastrocca di Natale di Gianni Rodari “ Filastrocche in cielo e in terra”)
……………………………………..
Bambinello di nome Redentore
Ogni anno a Natale
nel giardino della terra
nasce il Bambinello Gesu’,
biondo e ricciolino,
con due occhi sprazzi di cielo,
la boccuccia bocciolo di rosa,
il nasino batuffolo di neve,
e due piccole orecchie
per dolci ninna nanne
cantate dalla mamma.
Ogni di’ dell’anno
nel giardino della terra
nascono bimbi bianchi, gialli, mori
che aspettano da ogni cuore
gioia, pace ed amore.
Tutte le mamme e tutti i papa’
offrono coccole, baci e carezze,
ma dal giardino della terra
con le braccine tese,
quel Bambinello biondo e ricciolino,
di nome Redentore
continua a chiedere
ancora uno sguardo d’amore.
……………………………………………………………..
E’ NATALE
E brilla la cometa
Che ha segnato il cammino.
Sono davanti al re, Santo Bambino,
Tu, re dell’universo,
Ci hai insegnatostyle
Che tutte le creature
Sono uguali,
Che le distingue
Solo la bontà
Il desiderio di solidarietà
Gesù fa che il mio mondo
Sia più buono ,
che nel mio cuore
vive a dolcezza.
Fa che il tuo dono
In me si accresce sempre
E il male ormai
sconfitto,scompaia!
U.SABA
———————————–
Filastrocca di capodanno
Filastrocca di capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
Rodari G.
—————————————————————————–
Un biglietto a Gesù Bambino
Ho legato a un palloncino
un biglietto con l’invito,
verso il cielo l’ho spedito
al signor Gesù Bambino.
“Qui le cose vanno male
vieni solo per Natale
con le bambole e i trenini
per la gioia dei bambini.
Vedi solo cose belle
poi ritorni tra le stelle.
Spicca un volo sulla terra,
resta almeno un anno intero
vieni presto per favore
c’è bisogno del tuo amore.”
Pilat-Taddei
———————————————————————
Aria ‘Natale
Già venneno ‘e bengale….
E torna ‘o zampognaro pè sta via…
Tornano e bancarelle sù ‘e pasture,
for’ ‘e puteche tornano a sorridere
(cu chistu freddo!) ‘e Bamminielle annure.
Torna Natale!
I’ pure, io pure torna a credere
A tutto chello ca nun credo cchiù!
Da “Poeti Napoletani”
—————————————————————
A Babbo Natale
——————————————————————
LO SCIOPERO DI BABBO NATALE
Da novembre poi, pian piano,
pensan a me che son lontano.
Più che a me, ad un regalo.
La mia fama ormai è in calo!
Chi pensa al Babbo sol soletto
brontolone e un po’ vecchietto?
Non passa mai qui il tempo al Polo
ed io resto sempre solo.
Vorrei almeno una cartolina
dal Giappone o dalla Cina,
dall’Italia o dal Perù,
ma che arrivi fin quassù;
che mi faccia compagnia.
e nel cuor metta allegria.”
“Dai babbino, non far capricci!
Abbiamo già dei grossi impicci:
ci son pacchi da incartare
e i dolciumi da glassare.”
“Rudolph, renna, amica cara,”
dice poi con voce amara,
“M’è venuto un gran sospetto
che ti racconto ora di getto:
Sono amato dai bambini
per i doni e i regalini.
Per loro sono un gran panzone,
potrei andare anche in pensione.
E le loro letterine?
Non son più tanto carine.
Voglio questo e voglio quello,
anche se sono un po’ monello.
Non esiste il “per piacere”:
pare quasi sia un dovere
portar loro tanti doni
anche se non sono stati buoni.
Sono stanco, sono anziano;
me ne sto sul mio divano,
sorseggiando un the bollente,
assaporando il non far niente.
Vediamo un po’ cosa succede
se quest’anno resto in sede.
Sarà strano un po’ il Natale
di sicuro assai speciale.”
“Ma babbino stai scherzando?
Il Natale sta arrivando.
Metti giubba e pantaloni,
carichiamo i pacchi e i doni.
Questo altr’anno ti prometto,
i bambini, è presto detto,
ti scriveranno letterine
dalle spiagge e le colline,
dai monti o la riviera,
dal safari o la crociera.
Penseranno un po’ più a te
e, magari, un po’ anche a me.
Egoisti non saranno:
t’ameranno tutto l’anno.”
“E va bene, amica mia:
m’hai convinto e così sia.
Partiamo in giro per il mondo
Sono buono, lo sai, in fondo.
Ma ai bambini voglio dire,
e tu non mi puoi zittire,
una giusta verità
che forse un po’ li annoierà:
Ogni tanto, a noi anziani,
bisogna tendere le mani.
Un sorriso od un pensiero
ci fan felici per davvero.
Ora andiamo presto su,
scioperar non voglio più.”
Filastrocca tutta matta
con i bimbi è pace fatta.
Babbo Natale è già partito
e lo sciopero è finito.
………………………………
Contro i botti di Natale
Piccerille,
che ghiagnite a’ scola,
piccerilli,che nun ce jate,
si tenite chi ve consolao
site sule e abbandonate…..
Se tenite tutte vicine
o tenite tutte luntane…
si sperite,
nnanz ‘e vetrineo’ ridenno
sbattite e mmane
Piccerille pe’ stu Natalenu’
sparate tracche ne botte….
appiciate sulo ‘ bbengale
comme sono” la mezzanotte
”Nu sapite Gesù c’a dettoPrimme’
e scennere a cielo’nterra?“
Nu sparate!
stateve zitto…..
ca già se spara nguerra!!!!!”
dal Web
—————————————————————-
Poesia napoletana
PECCHE’ SULO A NATALE?
‘O suono ‘e na zampogna
na smania ‘e vulè bbene,
N’albero chino ‘e luce
nu desiderio ‘e pace.
Se stenne ‘a mano pure
a n’antico rivale
se sprecano l’augurie,
è ggià, pecch’è Natale.
Sarrà p’ ‘o clima ‘e festa
che porta ‘a ricurrenza,
‘o core cagna veste
ritrova na cuscienza.
‘Sta vita,
pe’ nu juorno diventa na livella
e ‘a ggente tutt’attuorno
chisà, pare cchiù bella!
Pure n’ommo ‘ nfamone
carezza n’animalenun
fà cchiù ‘o fetendonele
pare narurale.‘
O popolo ‘e stu munno,
arravugliato ‘e male,
diventa bbuono ‘nfunno…..
Pecchè sulo a Natale?
E’ nato Gesù
Il gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Quand’ecco una gran luce il cielo inonda.
E’ mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona per l’aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: “Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all’uomo!”. O dolce incanto!
E’ nato un bimbo tutto luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure é il Re dei cieli.
E dice a tutti: “State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L’anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in me non perirà mai”.
(Ettore Bogno)
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda…tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda…ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.
……………………………………….
Lettera a Gesù
M. Lodi
Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace
a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l’ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente
ci resta sarà
lo stesso una bella festa.
Voglio farti gli auguri a colori
perché sia Natale sia dentro che fuori:
sia bella la casa, la strada, la festa,
sia buona la cena e quello che resta.
E siano buoni biglietti e pensieri,
parole di oggi e quelle di ieri.
E allora eccoti auguri arancione
che sanno di zucca, arancia e melone,
che portino aria di grande allegria
in ogni casa, compresa la mia.
Un monte di auguri di un verde frizzante,
che diano gioia in cambio di niente,
che mandino odore di boschi e racconti,
di foglie, di muschio e di rossi tramonti.
Un mare di auguri dipinto di blu,
che portino gioia a chi vuoi tu
e faccian tornare la fantasia
a chi l’aveva perduta per via.
Auguri gialli, pieni di sole,
per riscaldare tante parole
e per guardare con simpatia
chi ti sta intorno, chiunque sia.
E ancora auguri di un rosso lucente
che parlino al cuore di tutta la gente,
per stare insieme vicino al fuoco
a raccontarsi o a fare un gioco.
Infine auguri arcobaleno
perché il Natale sia sereno
e riporti dentro a ogni cuore
pace,speranza,gioia,amore
Fonte
You must be logged in to post a comment.