Quest’anno nella nostra sezione sono venuti a salutarci tanti coniglietti e due graziose giraffe che ci aiutano a raccogliere fiori per addobbare l’aula .





Quest’anno nella nostra sezione sono venuti a salutarci tanti coniglietti e due graziose giraffe che ci aiutano a raccogliere fiori per addobbare l’aula .
Ecco la porta primaverile preparata dalla maestra ROSA per dare il benvenuto ai suoi alunni e alla tanto attesa stagione tiepida e colorata.
Una graziosissima signora Primavera che accoglie gli alunni con allegria e con mille colori.
Altre idee per addobbare la porta dell’aula le potete trovare in rete, sono tantissime e per ogni esigenza.
Allora non vi resta che scegliere quella che più vi piace e mettervi all’opera
Buona primavera
Lavoretti e addobbi per la primavera e per la Pasqua.
Stampa,colora,ritaglia e divertiti con i nuovi lavoretti per la primavera
La primavera sta per arrivare, si sente nell’aria la voglia di cambiare , di rinnovarsi utilizzando i mille colori che questa bella stagione ci regala.
Ecco che il prato ridiventa verde e ricco di tanti fiorellini allegri ,i coniglietti giocano a nascondersi dietro alle uova di Pasqua e le farfalline svolazzano di fiore in fiore per annusare il loro profumo.
I bambini guardano felici e aspettano la Santa Pasqua per gustare le uova di cioccolato che i coniglietti hanno disseminato per il prato.
P
Stampa liberamente le sagome di questo addobbo primaverile e divertiti a completarlo come più preferisci.
Per lo schema dei bulbi del cespuglio clicca qui
Per quella del cestino e del coniglio qui
per le margheritine grandi e piccine qui
E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA
LA NATURA SI E’ SVEGLIATA
E TUTTO HA CAMBIATO.
I PRATI SONO VERDI
CON TANTI FIORI STUPENDI.
LE API BIRICHINE
VOLANO DI FIORE IN FIORE
E LE FARFALLE COLORATE
SEMBRANO TANTE FATE.
LE RONDINELLE NERE NERE
SON RITORNATE FINALMENTE
E INSIEME AGLI UCCELLINI
SEMBRANO TANTE BALLERINE.
E I BAMBINI COSA FANNO?
I BAMBINI CON STUPORE
OSSERVANO TUTTI I NUOVI COLORI!
maestramaria
La natura si è svegliata e i bambini possono finalmente uscire in giardino per osservare i deliziosi cambiamenti che ci regala:il verde delle foglioline, i fiorellini ,il canto degli uccellini e… il piacere di stare all’aria aperta.Per aiutarci nella scoperta di questa stagione possiamo utilizzare questa poesia affiancata da un libricino da stampare e completare con piccole attività di pregrafismo.
I bambini più piccolini possono divertirsi a colorare con la digitopittura la rondinella ,attenti però … alla fine non sarà nero solo questo piccolo uccello migratore!
E’ arrivata la primavera
La natura si è svegliata
e tutto ha cambiato.
I prati sono verdi
con tanti fiori stupendi.
Le api birichine
volano di fiore in fiore
e le farfalle colorate
sembrano tante fate.
Le rondinelle nere nere
sin ritornate finalmente
e insieme agli uccellini
sembrano tante ballerine.
E i bambini cosa fanno?
I bambini con stupore
osservano tutti i nuovi colori!
Maestramaria
————————
Primavera è sorridente,
a passeggio va la gente,
rosa, bianchi, di cento colori,
ridon nei prati mille fiori.
La mimosa è tutta gialla,
su ci vola la farfalla.
C’è il precoce bucaneve,
che è bianco come la neve.
Delicata la margherita,
e per raccoglierla bastan due dita.
A mazzetti spuntan le viole,
perchè non voglion restare sole.
Altre poesie qui
Margheritine,apette e farfalline per creare una deliziosa ghirlanda a forma di cuore per decorare l’aula
Cosa occorre?
Cartoncino bristol verde,bianco,giallo,rosso,nero e celeste.
Forbici
Colla
Come si fa?
Riportare le sagome dei fiorellini,della farfallina e delle api sul cartoncino.
Ritagliali e incolla i pezzettini dei piccoli soggetti tra loro.
Incolla i vari elementi sul cuore e pratica un foro al centro.
Con un nastrino appendi la ghirlanda .
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Addobbi primaverili per aula
La primavera sta per arrivare, si sente nell’aria la voglia di cambiare , di rinnovarsi utilizzando i mille colori che questa bella stagione ci regala.
Ecco che il prato ridiventa verde e ricco di tanti fiorellini allegri ,i coniglietti giocano a nascondersi dietro alle uova di Pasqua e le farfalline svolazzano di fiore in fiore per annusare il loro profumo.
I bambini guardano felici e aspettano la Santa Pasqua per gustare le uova di cioccolato che i coniglietti hanno disseminato per il prato.
Stampa liberamente le sagome di questo addobbo primaverile e divertiti a completarlo come più preferisci.
Per lo schema dei bulbi del cespuglio clicca qui
Per quella del cestino e del coniglio qui
per le margheritine grandi e piccine qui
Clicca sull’immagine, stampa il disegno e divertiti a colorarlo …
Buon divertimento!
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……………………………………………….
Farfallina spensierata
Farfallina spensierata
lo sai tu dove sei nata?
Eri bruco in una cella,
senza sole e senza stella.
Poi nel sole sei uscita,
come un fiore sei fiorita;
come un fiore senza stelo
che il buon Dio gettò dal cielo.
Renzo Pezzani
———–
Vola farfalla,
volteggi sinuosa
tra un fiore e una calla,
cogli il profumo soave
spandi nel vento
il tuo canto libero
eco nel firmamento
di suoni lontani
di una melodia
senza tempo.
Vola farfalla,
mostri i colori più belli
in armonia con il creato
che a te si presta
nell’alma gratificato,
nelle tue esplorazioni donatrice di linfa
nelle diverse migrazioni.
Vola farfalla,
la metamorfosi è compiuta,
il sole della vitati
ha resa ballerina
piccolo mimo
di figure in movimento
fantasia di danze
spettacolo per la mente.
Adele Belviso
——————————
Le farfalle
Le farfalle sono
dolci come nuvolette,
volano come piume,
incerte nel volo,
sono allegre come bambini
e i loro colori sono
incantevoli e sfumati.
(Alberto Secco)
—————————–
Una farfalla
In una stalla
vola una farfalla
rossa verde e gialla .
La rincorre un bel bambino
bianco rosa e birichino.
La saluta il vitellino
perché si posa sul suo musino.
(Giuliana Berra)
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SOTTO L’OLIVO
Cara Anna, ti scrivo da sotto l’olivo.
Il viso levato
a guardar dalle foglie,
godendo del vento
che gioca e raccoglie
i rami e i pensieri
di oggi, di ieri,
i pensieri di sempre
che sotto l’olivo
si fanno leggeri.
G.Bellot, La torta storta
Nuove Edizioni Romane
AMICO ALBERO
Le mie radici scendono giù
sotto la terra sempre di più.
Mi prendo l’ acqua,mi trovo da qui
e resto fermo,fermo così
Guarda il mio fusto che mi sostiene,
quant’è robusto,sto proprio bene!
E’ tutto legno,tocca anche tu,
sopra è la chioma,guarda lassù.
Nato da un fiore,che poi è un frutto
dal frutto al seme e questo è tutto.
Il seme è piantato mi ha dato la vita
e sono un albero,è una storia infinita!
da Io….I Saperi del bambino
Toc toc chi è che bussa
Chi è che bussa sul mio tronco?
chiede il castagno e vede un ragno.
Sono io, lo scoiattolino,
con la farfalla gioco a nascondino!
Sono io, lo scoiattolino,
ti ringrazio e faccio un bell’inchino!
Chi è che bussa sul mio tronco?
chiede il pino e vede un uccellino.
Sono il picchio che picchia forte
con un vermetto dalle zampe corte.
Sono il picchio che picchia forte
ma non butto giù le porte!
Chi è che bussa sul mio tronco?
l’abete chiede e una talpa vede.
Sono io con il castoro
alla ricerca di ristoro.
Sono io con il castoro,
tu per noi sei un tesoro!
da Io….I Saperi del bambino
FILASTROCCA DEGLI ALBERI
Alberi verdi, rossi e gialli
coprite il cielo come mantelli.
Vi veste la primavera
di mille colori
e l’aria profumate
con i vostri fiori.
In autunno
perdete le foglie
vi preparate a dormire
perché l’inverno sta per venire.
Arriva di nuovo
la bella stagione
il tempo migliora,
il cielo si colora,
e voi alberi spogli
tornate a vivere
con nuovi germogli.
Classe 2^B, Ozieri”S.Gavino”
Festa a scuola
Mamma, lo sai che abbiamo fatto festa
a scuola, stamattina? Allineati
dapprima; e poi, con il maestro, in testa
a piantar gli alberelli siamo andati.
E ne abbiamo piantati un per ciascuno,
ma bello come il mio non è nessuno:
svelto, diritto, a cuspide perfetta,
verde cupo nel folto e chiaro in vetta.
Un per ciascuno, eravamo in cento:
Ora cento alberelli al sole, al vento,
come fiere sentinelle se ne stanno…
e pensa che bel bosco diverranno!
(L. Salvatore)
Il pioppo
Il pioppo nell’azzurro
è un vivo tremolio di grigio e argento;
fa in mezzo ai rami il vento
lento sussurro.
G. Camerano
Alberi
Alberi!
Frecce voi siete
dall’azzurro cadute?
Quali tremendi guerrieri
vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Vengon le vostre musiche
dall’anima degli uccelli,
dagli occhi di dio.
F. Garcia Lorca
Pini in cortile
Crescono i pini
di fronte alla scala.
Toccano coi rami il muro
della casa dai tegoli bruni;
e di mattina e di sera
li visita il vento e la luna.
Nelle tempeste d’autunno
sussurrano un verso vago;
contro il sole d’estate
ci prestano un’ombra fresca.
Nel colmo della primavera
una pioggia sottile, a sera,
riempie le loro foglie
d’un carico di perle pendule;
e alla fine dell’anno,
il tempo della gran neve
stampa sui loro rami
una trina lucente.
Pioppi al tramonto
lo so chi colora
di rosso, nell’ora
già prossima a sera,
il cielo, soffuso d’un pallido blu:
i giovani pioppi
a specchio nell’acqua laggiù.
Li ho visti piegare il pennello
dell’agile chioma
e intingerlo dentro il ruscello
di liquida porpora, sempre a quell’ora.
Poi, subito ritti, con zelo
svettando, striare di rosso
la pagina chiara del cielo.
So’ ancora
che l’ultimo pioppo del fosso,
nel suo folleggiare monello,
si lascia sfuggire talora
qua e là qualche macchia vermiglia
che a nube sospesa somiglia.
E allora i fratelli
gli fanno a rimprQvero un vivo brusio…
che poi lentamente si smorza
nel sonno che avvolge
le cose
Poesia di Gina Vaj Pedotti
————————-
Albero secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire
Wang Ya-Ping
————————–
Sempre fermi,
sempre ritti
sempre zitti,
come impavidi soldati,
stanno i buoni alberi,
armati sol di foglie e fiori e frutti,
di cui fanno doni a tutti.
Tutti danno quel che hanno
e per sè tengono solo
un gorgheggio d’ usignolo
un fischiettio di fringuello
un sussurro di ruscello
D. Valeri
——————————————-
L’albero
C’è un grande albero spoglio
in mezzo all’orto: pare
che soffra e non si possa
coprire e riscaldare.
Vola sui nudi rami
un passero sperduto,
e cinguetta più forte
in segno di saluto.
Geme l’albero: Un tempo
fui giovane e fui bello:
candidi fiorellini
erano il mio mantello.
Il passero cinguetta:
Oh vecchio albero, spera!
Si scioglieran le nevi:
verrà la primavera.
di Milly Dandolo
——————————————-
Come un albero
Vorrei essere una fronda
di magnolia
che sfiorisce nel sole.
Non betulla che spoglia
si consegna
alle nebbie d’autunno.
Non abete, che uguale
nel suo verde
non conosce il mutar
della stagione.
Emma Bernacchi
————————————–
Poesia di F. Davini –
Nel mio cortile –
Nel mezzo del mio cortile
c’è un grazioso alberello.
E’ fiorito in aprile;
ma d’inverno, che stecco
sulla neve nero e secco!
Gli sorrisi e dissi: tu,
quel meschino alberello
che di neve aveva il mantello?
Non ti riconosco più!
Ma ecco, a un po’ di vento,
i petali, in un momento,
tutti giù.
Oh! Dura poco il fiore;
ma il frutto viene poi.
Così è pure di noi.
——————————————-
Nella foresta
Nella foresta, in mezzo alla radura,
nocchieruta, ruvida, frondosa,
invecchiava placida una quercia,
considerata un gigante.
E nascondeva il cielo con le foglie
ad una giovane betulla, C’era
umido, come dentro a una prigione,
sotto la sua rigida corona.
In un’afosa notte di tempesta
piombò sulla foresta ammutolita,
come una scure di tagliente acciaio,
il luccichio azzurrognolo d’un fulmine.
Breve, secco, imbroccato,
fu come un tiro preciso.
E si anneriscono i rami,
presero il volo le foglie.
Trasali la quercia. Troppo tardi.
Mandò un gemito e cadde tramortita.
I pini al mattino la piansero,
con lacrime Piene di sole.
Ma la sottile giovane betulla
si spolverò dai rami la rugiada
e, rompendo in un riso squillante,
si tese verso la luce.
V. Solouchin
————————————————————-
Gli alberi
Dove sono gli alberi qui la vita trova
cento beatitudini: fiori, frutti, ombre,
profumi, canti, colori, ricchezze, salute…
Sui pendii montani ove si torce, battuto
dai venti e ferito dalle folgori, l’albero
ghermisce con le radici la terra e l’aiuta
dalle frane; rompe col tronco tenace il peso
sdrucciolevole delle nevi ed evita le valanghe;
contende le prode al ruinoso torrente; fiacca
i venti, protegge dalle piogge improvvise e
dal sole meridiano i pastori e i greggi.
A valle, vive sui margini dei poderi e delle
colture. Segue le strade; si sporge dal muro
degli orti; stormisce lungo argini e canali; si
lascia abbattere, spartire in ceppi e fascine,
in tavole bianche che il falegname sega,
incide, inchioda per la vita e per la morte.
(Di Renzo Pezzani)
————————————————
Nel bosco
Nel bosco ogni vecchio gigante
sia abete, sia quercia, sia pino,
ha intorno, ai suoi piedi, un giardino
di piccole piante.
Son muschi, son felci, son fiori,
e fragole rosse e lichene
cui l’albero antico vuol bene
suoi teneri amori.
E mentre le fronde superbe
protende più su verso i cieli
ai pensa a quegli umili steli
nell’ombra, fra l’erbe.
(L. Schwarz)
———————————————
Gli alberi
Non hanno voce, ma li senti a volte
cantare: son gli uccelli che hanno il nido
fra ramo e ramo, in un angolo fido
ove è dolce sostare. Nella folta
chioma s’impiglia il vento e anch’esso suona
a lungo e geme e ride e narra fole
meravigliose. Se li indora il sole
gli alberi sono una presenza buona.
A notte offrono asilo agli sperduti
abitanti del bosco, hanno le braccia
aperte a tutti. Un giorno, se a Dio piaccia,
saranno legna e fuoco: i benvenuti.
(Di Massimo Grillandi )
—————————————————-
L’albero
Se non ricordi, io ti dono
la fresca ombra d’estate,
chiamo le dolci piogge
sulle sementi che han sete,
ti porgo resine e balsami
per ritemprarti in salute.
E quando il vento d’autunno
senza pietà mi dispoglia,
giungendo foglia su foglia
preparo il letto agli armenti
che ti dan cibo e vestito;
e quando il gelido inverno
col tramontano è alle porte,
mi struggo senza un lamento,
in fiamma per darti calore.
E a prrmavera, coi nidi
risorgo, e porgo alla terra
profumi e canti …
Vincenzo Bosari
—————————————————-
.
Il Pioppo
Sotto la brina il pioppo è di cristallo:
se lo tocchi l’infrangi; e piomba al suolo
con tintinnio di frantumate lastre.
Lo diresti un altissimo zampillo
che un incanto invetrò; ma dentro è vivo,
e lo strazia desìo di primavera.
« Oh, mai più tornerà la primavera,
pensa. – Mai più. Son vecchio.
Non mi resta foglia sui rami,
uccello che mi canti
in vetta, linfa nelle vene, strido
di cicala sul tronco. E ciascun giorno
che passa, accresce il gelo; e già mi sento
vicino a morte ».
Ma un mattino, il sole
rompe l’algore: scioglie in molle pianto
sugli stecchiti rami il vel di ghiaccio:
torna la linfa e il verde: giovinezza
ritorna, e n’ha sì gran sorpresa il pioppo
ch’ogni sua foglia, anche se tace il vento,
trema di gioia: anche la notte, in sogno,
trema di gioia in ogni foglia il pioppo.
Ada Negri
————————————————–
L’ albero nel cortile
Un albero era nato, non si sa come,
in un angusto cortile presso una brutta
via affollata di vecchie case.
Quel povero albero s’era levato dritto dritto
sul magro stelo cinereo, con evidente sforzo,
con evidente pena, quasi angosciato nel
desiderio di vedere il sole e l’aria libera, dalla
paura di non avere in sé tanto rigoglio e
arrivare oltre i tetti delle case che lo
circondavano. E c’era arrivato!
Luigi Pirandello
—————————————————–
Festa degli alberi
Mamma, ho pensato a te mentre piantavo
l’alberello pel bosco che verrà.
Ti piace l’ombra sull’erbetta morbida?
Quell’alberello, mamma, crescerà. …
Crescerà come cresce il tuo bambino:
avrà forza, salute, gioventù.
E noi passeggeremo sotto gli alberi
che abbiamo visto, piccoli, laggiù.
M’hanno detto che gli alberi ed i boschi
sono un tesoro della patria mia.
E’ vero, mamma? – E’ vero, sì mio piccolo:
ma sono anche bellezza e poesia.
Milly Dandolo
————————————
Piantiamo l’albero nuovo
Passa novembre; guarda: nell’aria
l’ultima foglia va solitaria,
come se il giallo corpo non voglia
dare alla terra, povera foglia!
Sui rami, tesi come in preghiera,
va una speranza di primavera.
Piantiamo (è tempo!) l’albero nuovo
lungo le frane, sopra ogni rovo;
per tutto, dove manca l’incanto
del verde, cresca l’albero santo.
Di boschi forti più lieta sia,
più ricca e bella l’Italia mia.
A. Simoni
——————————-
Filastrocca dell’albero
Albero abbraccio e respiro del mondo
Strade radici che arrivano in fondo
Chissà da dove arriva il tuo suono
Suono che parla di un cuore buono
Chissà da dove arriva il tuo canto
Canto di foglie, che vibra d’incanto
Mentre ti ascolto, ti parlo e ti penso
E il mio discorso diventa denso:
Tieniti stretto a questa terra
Cresci più libero che in una serra
Afferra il cielo, portalo a noi
Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi
E se qualcuno ti vuole strappare
Tu vienimi a chiamare.
Sabrina Giarratana
Lo scopo di questa attività è quello di suscitare nei bambini la curiosità e il rispetto della natura attraverso l’ osservazione delle varie fasi di crescita di un semino.
Sono stati distribuiti dei piccoli contenitori, del cotone idrofilo e delle lenticchie.
I bimbi,con interesse e attenzione, hanno preparato il lettino e predisposte le lenticchie, (non troppo vicine), e per ultimo hanno innaffiato
Al termine è stata avviata una conversazione per descrivere le varie fasi della semina.
Adesso non ci resta che aspettare e vedere come saranno le nostre piantine!
Alcuni esempi
Marzo: nu poco chiove e n’ato ppoco stracqua torna a chiòvere, schiove; ride ‘o sole cu ll’acqua. Mo nu cielo celeste, mo n’aria cupa e nera, mo d’ ‘o vierno ‘e ‘tempeste, mo n’aria ‘e Primmavera. N’auciello freddigliuso aspetta ch’esce o sole, ncopp’ ‘o tterreno nfuso suspirano ‘e viole… Catarì, che vuò cchiù? Ntienneme, core […]
Attività utili per la scuola dell’infanzia.
Altre attività didattiche, per la scuola dell’ infanzia e prima classe primaria, nella sezione Precalcolo e Pregrafismo
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