Striscione di Buon Natale colorato

Striscione Auguri
PREGRAFISMO NATALIZIO
Lavoretti e addobbi di natale
La storia di Babbo Natale da colorare
Cos’ è il Natale
Cos’ è il natale senza:
un albero da guardare,
le luci da ammirare,
gli addobbi da osservare?
Cos’è il natale senza:
un dolce da spiluccare,
un torroncino da scartare,
un cenone da gustare?
Cos’ è il natale senza:
un canto da intonare,
le campane da ascoltare,
un augurio da scambiare?
Cos’è il natale senza:
il profumo delle pizze,
l’ odor de baccalà
e il cenone da preparare?
Cos’è il natale senza:
una guancia da accarezzare,
un dono da scartare
una stretta di mano
per augurare BUON NATALE?
NATALE DI BONTA’
In questo giorno speciale
voglio spiegare cosa vuol dire Natale.
Natale significa donare:
donare ai poverelli
e a chi non ha niente !
Natale significa amare:
amare tutte le genti,
poveri, ricchi e potenti
Natale significa ringraziare:
ringraziare Gesù
per l’ amor che ci ha donato!
Lettera a Gesù Bambino
La stella cometa
Anna PeirettiLa giostra
FILASTROCCA DI CAPODANNO
UN BIGLIETTO A GESU’ BAMBINO
“Natale”
E’ Natale
E brilla la cometa
Che ha segnato il cammino.
Sono davanti al re, Santo Bambino,
Tu, re dell’universo,
Ci hai insegnato
Che tutte le creature
Sono uguali,
Che le distingue
Solo la bontà
Il desiderio di solidarietà
Gesù fa che il mio mondo
Sia più buono ,
che nel mio cuore
vive a dolcezza.
Fa che il tuo dono
In me si accresce sempre
E il male ormai
sconfitto,scompaia!
U.SABA
Contro i botti di Natale
PECCHE’ SULO A NATALE?
Babbo Natale
Lo conoscete il vecchio barbuto
rosso il vestito di spesso velluto
rosso il cappuccio, la grossa cintura
fatta di lucida pelle assai scura?
Bianca la barba, lieto bonario
solo per un giorno del calendario
gira portando fiori e balocchi
sotto la neve che scende a fiocchi
voi lo sapete chi è quel tale
col sacco in spalla?… Babbo Natale!
Sorelle De Benedetti
Natale
Non ho voglia di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.
Ho tanta stanchezza
sulle spalle.
Lasciatemi così come una
cosa posata
in un angolo
e dimenticata.
Qui non si sente
altro che il caldo buono.
Sto con le quattro
capriole di fumo
del focolare.
Giuseppe Ungaretti
In punta di piedi
In punta di piedi la mia sorellina
vuol l’albero decorare.
Allunga piano le sue braccine
la mamma e il babbo vuole aiutare.
Appende un angioletto dorato
sotto una bella stellina,
lo copre col filo dorato
e gli fa ciao con la manina.
In punta di piedi il mio fratellino
vuol l’albero decorare.
Un bastoncino di zucchero appende
pero’ io so che lo vuol mangiare.
Con un bel fiocco, legato alla porta,
appende poi una campanella
accanto al cavallino di legno
che tira la carrozzella.
In punta di piedi il babbo
vuol l’albero decorare
un festone di luci appende
che tutto quanto lo fa brillare.
Prende poi il mio ornamento,
la cosa piu’ bella
in braccio mi solleva e mi fa appendere
lassu’ in cima la lucente stella.
C’erano gli angioletti
intorno ad una culla
e c’era sulla paglia
un cosino da nulla.
Diceva la sua mamma:
“Non piangere Gesu’,
da bravo, fa’ la nanna”.
Silenziosa lassu’,
e tanto, tanto bella,
risplendeva una stella
LO SCIOPERO DI BABBO NATALE
Da novembre poi, pian piano,
pensan a me che son lontano.
Più che a me, ad un regalo.
La mia fama ormai è in calo!
Chi pensa al Babbo sol soletto
brontolone e un po’ vecchietto?
Non passa mai qui il tempo al Polo
ed io resto sempre solo.
Vorrei almeno una cartolina
dal Giappone o dalla Cina,
dall’Italia o dal Perù,
ma che arrivi fin quassù;
che mi faccia compagnia.
e nel cuor metta allegria.”
“Dai babbino, non far capricci!
Abbiamo già dei grossi impicci:
ci son pacchi da incartare
e i dolciumi da glassare.”
“Rudolph, renna, amica cara,”
dice poi con voce amara,
“M’è venuto un gran sospetto
che ti racconto ora di getto:
Sono amato dai bambini
per i doni e i regalini.
Per loro sono un gran panzone,
potrei andare anche in pensione.
E le loro letterine?
Non son più tanto carine.
Voglio questo e voglio quello,
anche se sono un po’ monello.
Non esiste il “per piacere”:
pare quasi sia un dovere
portar loro tanti doni
anche se non sono stati buoni.
Sono stanco, sono anziano;
me ne sto sul mio divano,
sorseggiando un the bollente,
assaporando il non far niente.
Vediamo un po’ cosa succede
se quest’anno resto in sede.
Sarà strano un po’ il Natale
di sicuro assai speciale.”
“Ma babbino stai scherzando?
Il Natale sta arrivando.
Metti giubba e pantaloni,
carichiamo i pacchi e i doni.
Questo altr’anno ti prometto,
i bambini, è presto detto,
ti scriveranno letterine
dalle spiagge e le colline,
dai monti o la riviera,
dal safari o la crociera.
Penseranno un po’ più a te
e, magari, un po’ anche a me.
Egoisti non saranno:
t’ameranno tutto l’anno.”
“E va bene, amica mia:
m’hai convinto e così sia.
Partiamo in giro per il mondo
Sono buono, lo sai, in fondo.
Ma ai bambini voglio dire,
e tu non mi puoi zittire,
una giusta verità
che forse un po’ li annoierà:
Ogni tanto, a noi anziani,
bisogna tendere le mani.
Un sorriso od un pensiero
ci fan felici per davvero.
Ora andiamo presto su,
scioperar non voglio più.”
Filastrocca tutta matta
con i bimbi è pace fatta.
Babbo Natale è già partito
e lo sciopero è finito
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