Poesie per l’autunno

Autunno Saporito

Ecco, è arrivato l’autunno,

tanti bei regali

ci ha donato.

 Tanti funghi con un bel cappello

e castagne saporite  in ricci spinosi.

Uva e vino a volontà,

 foglie variopinte

che volano di qua e di là,

tante zucche e frutta a volonta’,

ecco l’autunno che gran bontà!

Maestramaria

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AUTUNNO

 Il cielo ride un suo riso turchino

benché senta l’inverno ormai vicino.

Il bosco scherza con le foglie gialle

benché l’inverno senta ormai alle spalle.

Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,

benché senta nell’onda il primo gelo.

é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo

un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo

Marino Moretti


Piove piove dappertutto

Cielo grigio. Tempo brutto.
Piove, piove dappertutto.
Fan la doccia i fiorellini
nelle aiuole dei giardini
e, nell’orto, il seminato
beve l’acqua d’un sol fiato.
Io, se piove, non mi cruccio
vado a spasso col cappuccio.

http://www.filastrocche.it


Autunno

Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.

Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
che sfidano i suoi salti.

La lenta morte dell’anno
non è per lui che un bel gioco,
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.

G. Rodari

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AUTUNNO

Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta
di foglie leggere,
quando gli uccelli
non cantano niente.
Quando di ombrelli
fiorisce la gente,
quando si sente
tossire qualcuno,
quando un bambino
diventa un alunno.
Ecco l’autunno!

di Roberto Piumini

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L’uva e il vino

Mangia l’uva caro bambino
ma, dammi retta, non bere il vino!
Solo gli adulti ne posson bere
e, se han giudizio, solo un bicchiere.
-Sai?- dice l’uva- L’uom mi calpesta,
ma gli faccio girar la testa.
G.Terenzi

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Uva bianca, uva nera

 Questa è la tiritera
dell’uva bianca e nera
dell’uva sopraffina
che fa venire l’acquolina.
Questa è la filastrocca
dell’uva prelibata
che si scioglie in bocca
come una marmellata.
Questa è la cantilena
dell’uva saporita
che fa la pancia piena
e più dolce la vita.

(da”Enciclopedia deiRagazzi”,Mondadori) 

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FUNGO

Dentro al grande bosco c’è un fungo modello

quando piove funziona da ombrello

quando c’è il sole che brucia le piante

dà un frescolino così riposante

Dicono i grilli e le formiche tra loro:

“Compare fungo sei proprio un tesoro!”

E lui risponde modesto:”MA no, no,

ognuno a questo mondo fa quello che può!”

C.Kubler “Giorni d’autunno”, Bergamo, Atlas

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La filastrocca del vino

Dalla pergola nasce l’ uva:

prima è acerba,poi matura.

La raccoglie il contadino

E la schiaccia dentro al tino

Bolle il mosto giorno e notte,

Poi finisce nella botte.

Nella botte si riposa

Finche’  è un vino e color rosa

Dopo tante settimane va riempire la damigiana

Fonte  WEB

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Cadon le foglie

Cadon le foglie, come farfalle:

ve n’è di rosse, ve n’è di gialle,

volteggiano un momento

e partono col vento.

E la povera pianta, là, nell’aria,

rabbrividisce nuda e solitaria

 da “Raccogli idee” ed. Tresei scuola

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AUTUNNO

E’ l’ autunno su in montagna,

già matura è la castagna,

esce fuori dal suo riccio per vedere

chi ci sta. Chi ci sta?

“Sono il fungo,eccomi quà!

Proprio dietro a quel castagno

dove fa la tela il ragno

la marmotta impellicciata

è già mezza addormentata,

c’è un cartello…

Non voglio essere disturbata!

E’ proprio l’ autunno che vien nel bosco,

tra tutte le cose io la riconosco.

Scuola infanzia “Musile di Piave

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IL TEMPORALE

Che succede?Or è un momento

calma e gaia era la terra;

e di colpo….pioggia, vento,

lampi e tuoni in ciel fan guerra….

Son scomparsi gli uccellini,

treman l’erbe e i fiorellini,

e le piante….oh, che pietà,

par si spezzino a metà.

A Pozzi

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DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia vien il sereno,

brilla in cielo l’ arcobaleno:

è come un ponte imbandierato

e il sole vi passa, festeggiato.

E’ bello guardare a naso in su

le sue bandiere rosse e blu.

Però lo si vede- questo è male-

soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente

il temporale non farlo per niente?

un arcobaleno senza tempesta,

questa sì che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la tera

fare la pace prima della guerra

G.Rodari

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L’RCOBALENO

 

Finito è il temporale.

E’ venuto il sereno,

e, lungo il cielo, sale

gai l’ arcobaeno,

Nitid, belli e nuovi

sette coor vi trovi

Ci trovi, senza fallo,rosso, arancione, e giallo.

, sol che guardi in su,

ci trovi il verde e il blu.

C’E’ l’ indaco, e in fondo,

la tinta delle viole,

Oh, come bello il mondo,

quando rsplende il sole

(da IL TESORO,Utel)

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Autunno

L’autunno e’ arrivato
e tutto quantoha trasformato:
prati,foglie, frutti e fiori
hanno cambiato i colori.
Mentre cadono le foglie
lo scoiattolo raccoglie
con le zampe piccoline
ghiande, noci e noccoline.
Poi prepara,un po’ curioso,
il giaciglio del riposo
e aspetterà da mattino a sera
 che ritorni la primavera……
(Segui il filo…Agnese Marchegiani)

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La castagna

La castagna rotondetta

nella teglia buchettata

danza, salta, piroetta,

con la bocca spalancata.

Fa versacci a più non posso

perché il fuoco ch’è vicino,

che le arriva quasi addosso,

la solletica un pochino.

Le s’inchina la testina,

ed il cuore le si dora

come un cuor di pratolina.

L’aria, intorno, odora, odora.

 E. Gerin

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La castagna
 
C’è un frutto rotondetto
di farina ne ha un sacchetto,
se la mangi non si lagna
questo frutto è la castagna.
La castagna in acqua cotta,
prende il nome di ballotta.
Arrostita e profumata,
prende il nome di bruciata.
Se la macino è farina:
dolce,fine,leggerina;
se la impasto che ne faccio?
un fragante castegnaccio
(Anonimo)
 
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LA CASTAGNA
 
E’ bella la castagna;
è liscia e ben vestita;
è un frutto di montagna,
è dolce e saporita
Se vien dalla pignatta
col nome di ballotta,
se vien dal paiolo
col nome di mondina,
se vien dalla padella col nome di bruciata,
la castagna bella
è subito mangiata
(Renato Colleri)
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La castagna

di Rosalia Calleri

È bella lo castagna,

è liscia e ben vestita,.

è un frutto di montagna,

è dolce e saporita.

Se vien dalla padella

col nome di bruciata,

lo castagnetta bella

è subito sbucciata.

Se vien dalla pignatta

col nome di ballotta,

per tutti i denti è fatta,

perché nell’acqua è cotta.

Se vien dal paiolo

col nome di mondina,

va giù come di volo,

ché tutta si sfarina.

Se vien dal seccatoio,

si serba per l’annata:

e con piacer l’ingoio

che sembra zuccherata.

Insomma in cento modi

si mangia lo castagna,

cantiamo pur le lodi

del frutto di montagna.

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LE FOGLIE

ma dove andate,

povere foglie gialle,

come tante farfalle spensierate?

Venite da lontano o da vicino?

da un bosco o daun giardino?

E non sentite la malinconia

del vento stesso che vi porta via?

(Trilussa)

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Albero autunnale

Già matura

la foglia pel sereno suo distacco

discende

nel cielo sempre verde dello stagno.

Nel calmolanguore della fine, l’autunno s’immedesima.

Dolcissima

la foglia s’abbandona al puro gelo.

Sott’acqua

con incessanti foglie va l’albero al suo dio.

(J. Guillen Orfeo)

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 IL fungo

Il cielo ride un suo riso turchino,

benchè senta l’inverno ormai vicino;

il bosco scherza con le foglie gialle,

benchè l’inverno senta già alle spalle;

ciancia il ruscel col rispecchiato cielo

benchè senta nell’onda il primo gelo

e sorto è appiè d’un pioppo ossuto e lungo

un fiore strano, un fiore a ombrello: un fungo

Marino Moretti

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L’autunno

Biondo autunno, che ci porti?

Uva, fichi, noci a staia,

e granturco in mezzo all’aia.

Pioggia e vento alle montagne

mucchi, al fuoco, di castagne.

(Romana Rompato)

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  Foglie rosse, foglie gialle

Foglie rosse, foglie gialle,

volan via come farfalle:

resta nudo l’alberello,

piange un poco e si dispera.

“Ma verrà la primavera!”

lo conforta l’uccellino.

“Fiori e nidi tu riavrai

e in letizia canterai!”

 (G. Gasparini)

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Autunno

L’autunno comincia il suo gioco

dipinge le foglie di croco,

le indora;

se sbaglia le strappa,

le dona al vento che scappa.

Accende l’ultimo lampo,

saluta chi semina il campo,

la rondine che trasvola,

i bimbi che tornano a scuola.

Ma, a un tratto… dov’è la sua gioia?

L’autunno fa il broncio,

si annoia,

piagnuco la pioggerellina

monotona e fina fina.

(D. Rebucci)

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La filastrocca delle frutta

Gira, gira,

s’arrivasse

nel paese delle frutta che,

si dice, ha una stagione!

E ci fosse proprio tutta,pera, fragola, popone,

quella bella frutta sana,

melarancia, melagrana,

quella bella frutta fina,

l’albicocca, la susina,

quella bella frutta aspretta,

uva spina, nespoletta,

giuggioletta di montagna;

e il marrone, e la castagna;

e, tra i pampini a corona,

l’uva buona!

E ci fosser le nocciole

e le mele lazzerole

con le noci tutte quante

tutte insieme sulle piante,

tutte insieme nel corbello;

ce ne fossero mai tante

da giocarci a rimbalzello,

da poterne regalare,

da poterne dare a tutti

da poterne (che allegria!)

far razzia!

(Térésah)

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Le castagne

Le castagne, sgusciate

fuori dagli acuti ricci,

son dagli alberi arsicci

quasi tutte cascate.

Son cascate di quando

in quando al suolo nero

con un tonfo leggero,

con un murmure blando;

son tornate monde

alla lor terra bruna

e liete, perchè ognuna

il suo bene nasconde.

Ognuna sa che un giorno

sarà, per una cena,

quello che è il pane, appena

vien levato dal forno,

e mammine e figlioli

sogna affamati e chini,

ed ombre di camini

e fumo di paioli.

(M. Moretti)

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L’ estate se ne va

senza fare rumore

e impigliati tra i rami

lascia pezzi di sole.

Foglie rosse,gialle,brune

foglie d’ oro e di fuoco.

Poi l’ albero

ha un brivido di freddo.

Ha sentito l’ autunno

(Francoise Bobe)

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Autunno

Guardo fuori e sei arrivato,

come ogni anno sei tornato

il tempo passa passa il tempo,

sole, pioggia in un momento,

ma rimane un assaggino

dell’ estate…… a San Martino

A SANTI 2010 ED. del Borgo

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Mazzolino di foglie

Foglie secche lungo la via

sotto le scarpe far melodia,

volan leggere se l vento le toglie

mille coriandoli fatti di foglie

Un mazzolino ne ho conservate

per colorare le fredde giornate

A SANTI 2010 ED. del Borgo

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Poesie in bottiglie

Vola vola  fogliolina

io ti prendo cara piccina,corro corro e tu scappi via

fatti prendere amica mia,

ora ti porto nella bottiglia

dormirai con la tua famiglia

A SANTI 2010 ED. del Borgo

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L’autunno

Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta di foglie leggere,
quando gli uccelli non cantano niente.
Quando di ombrelli fiorisce la gente,
quando si sente tossire qualcuno,
quando un bambino diventa un alunno.

Ecco l’autunno.

R. PIUMINI

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Autunno

Cosa succede in questo bosco?
lì c’è un cappello , lo riconosco,
ora è sparito ma sono sicura,
c’era un omino in miniatura.
Eccolo, ascolta ,lo senti scappare,
ridere, correre e ruzzolare.
“Gnomo ti ho visto,non fare il furbino,
vieni e giochiamo insieme un pochino…”
Niente da fare, non mi risponde,
sotto i funghetti ,lo so si nasconde
e da quel ramo, sotto una foglia
un altro gnomo di ridere ha voglia.
Ecco, sul capo mi cadon due ghiande
poi una pigna e una castagna.
e da quel buco sull’albero grande
un altro gnomo lancia acqua e mi bagna.
Oh, che tipetti svelti e curiosi
sono sti gnomi così dispettosi!
Da dietro un sasso , sbuca piccino
un altro gnomo e mi fa l’occhiolino.
“Vieni ti prego, fatti guardare “.
ma quello ride e si mette a scappare.
Aghi di pino mi cadono addosso,
schizzi di fango dall’orlo di un fosso,
corteccia d’albero appena staccata
sulla mia testa già tutta arruffata.
Senti che ridono, i birichini
sembrano proprio tanti bambini.
Ora su un tronco mi fanno trovare
frutti di bosco, per farsi perdonare,
fragole , more, mirtilli ,lamponi ,
ma che carini, sti gnomi birboni!

Testo A. Turchetti la Filastrocchiera Ill. James Browne


Motivo autunnale

Soffia sui campi la tramontana;

gli alberi scuote.

e dai rami inariditi

stacca le morte foglie.

Il vento le sparge,

lontano per i campi:

restan sol i neri fusti

che tristi agitano i rami spogli.

(P. Javorov)


Nebbia

Che nebbione,stamattina!

E’ sparito il campanile

che saliva verso il cielo.

Stan sugli orli delle strade

case grigie,senza forma:

la città sembra che dorma.

Ombre frettolose e rade

se ne vanno imbacuccate

lungo i muri rattristati,

perché il sole non li scalda.

Poche macchine per via

romban piano, i fari accesi.

Vanno i tram,scampanellando

tra quei veli cinerini

che nell’aria stan sospesi.

E le piante mute e spoglie

sono ancora in doppia fila

lungo i viali? O son fuggite

a riprendersi le foglie

in gran mucchi rastrellate?

E l’antenne sopra i tetti

si son forse distaccate

dai legami con la terra

per poter dormire un poco?

Nel nebbione, stamattina,

tutto può sembrare un gioco

misterioso.

(B. Paltrinieri)


 La prima pioggia

Scendon le gocce della prima pioggia

che sui selciati ancor timida batte,

mentre settembre lietamente sfoggia

l’ardore delle sue bacche scarlatte.

E le foglie chiacchierine

parlano dell’autunno che ritorna

e che sotto la pioggia fine fine

di pampini e di bacche agile s’adorna.

(M. Moretti)


Bosco d’autunno

Ha messo chiome il bosco d’autunno.

Vi dominano buio, sogno e quiete.

Né scoiattoli, né civette o picchi

lo destano dal sogno.

E il sole pei sentieri dell’autunno

entrando dentro quando cala il giorno

si guarda intorno bieco con timore

cercando in esso trappole nascoste.

(B. Pasternak)


L’autunno
L’autunno ha bussato,
che cosa ha portato?
Un cesto di mele,
un cucchiaio di miele,
le pere mature,
le noci un po’ dure,
dei grappoli d’oro,
cornacchie nel coro,
il profumo dei funghi,
pomeriggi un po’ lunghi,
la nebbia fitta fitta,
una scolaretta zitta zitta,
la zucca tonda e gialla,
una stanca farfalla,
un tappeto di foglie accartocciate,
le strade lunghe, grigie e bagnate,
tanti quaderni da riempire,
tante castagne da abbrustolire.
Ciao autunno, sei arrivato,
quante cose ci hai portato!
Marzia Cabano

Bandierine per Halloween

Simpatiche bandierine con zucche da colorare per Halloween.

Come fare?

Basta cliccare sull’immagine ,stamparle e magari con un lavoro di gruppo colorarle. 

bandierine halloween

E per rimanere in tema ecco due poesia sulle zucche di JOlanda Restano
C’era una zucca

C’era una zucca tanto carina
Sopra il ripiano della cucina
Che si annoiava di noia noiosa
Ché pur essendo allegra e curiosa
là sulla mensola a quell’altezza
il tempo era solo tedio e tristezza.
Poi un bel giorno di ottobre inoltrato
provò un sussulto e il cuor fu turbato;
sentì una forza arrivare dall’interno,
dentro la polpa scatenò l’inferno:
ruppe la scorza, si spezzò un sogghigno,
si aprì un sorriso un poco maligno;
spalancò gli occhi luminescenti
pronti agli sguardi più fosforescenti!
Ora era zucca da battere i denti
pronta alla notte dei morti viventi:
mai più la noia e il tedio infin
ora era zucca per Halloween!

Mille zucche

Mille zucche sogghignanti
con cappelli stravaganti
stanno sopra l’alto muro
dietro al cimitero scuro!
Nella notte più paurosa
ogni zucca è portentosa
piena zeppa di magia:
che spavento, mamma mia!
Sopra il muro sogghignanti,
cogli occhioni luccicanti,
assaporano il terrore
che fa fare un tuffo al cuore!
Orrorifica risata,
lascia l’anima gelata,
e fa batter forte i denti:
che paura dei morti viventi!

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Racconto di Natale

L’alberello poverello

La fiaba

C’era una volta in un villaggio lontano lontano, un povero falegname. Questo falegname era tanto buono, sempre disponibile ad aiutare coloro che ne avevano bisogno, ma ahimè era anche tanto povero e viveva di stenti. L’unico modo che aveva per sopravvivere, era avventurarsi nei boschi e cercare legna pregiata e robusta per i ricchi signori. Il falegname avrebbe tanto voluto cercare un altro lavoro, e guadagnare tantissimi soldi, ma non per arricchirsi. Non aveva nessuna intenzione di diventare arrogante e vanesio come i nobili, con cui era costretto a trattare per potersi assicurare un piatto di minestra calda sulla sua misera tavola. Assolutamente no, il suo progetto era quello di racimolare il denaro necessario per comprare cibo e balocchi alle famiglie, che non potevano permetterseli. Il buon falegname era fatto così, i bisogni e le necessità degli altri (soprattutto dei bambini) venivano prima delle sue, e ciò che lo preoccupava maggiormente, era che il giorno di natale si faceva sempre più vicino.

Quella sera, mentre il falegname si trovava nel bosco, alla ricerca di torba profumata per il caminetto del sindaco, una voce forte e sicura riecheggiò fino al suo orecchio.

“Falegname, falegname!”

L’uomo si voltò spaventato, ravvivò la luce della sua lanterna e si guardò bene attorno. Era buio, il cielo era appena illuminato da una timida mezzaluna e da qualche puntina di stella. Forse qualcuno, approfittandosi dell’oscurità della notte, si era nascosto dietro ad un albero e aveva deciso di fargli uno scherzo. Si, doveva essere sicuramente così. Aveva già immaginato quel burlone sghignazzare dal suo nascondiglio, e lui come uno sciocco, era cascato in quello stupido scherzo. Scosse la testa e decise di non ricambiare la burla. L’ora era tarda, ed il freddo e l’umidità avevano cominciato a penetrargli nelle ossa. Gli ci mancava solamente un malanno! Prima terminava il suo lavoro e prima sarebbe ritornato alla sua casetta a godersi il calduccio del letto. Pose la lanterna su una roccia e continuò a caricare la sua carretta di torba. Ma nuovamente quella strana voce si fece risentire.“Hey tu, falegname. Lascia perdere la torba e ascoltami.”

“Ora basta!” gridò l’uomo “non ho tempo per questi stupidi scherzi. Ho del lavoro da sbrigare, ho un’importantissima consegna domani mattina. E se non porto a termine ciò che ho iniziato, domani non mangio!”

“Non è uno scherzo” replicò la voce sconosciuta “sono proprio qui, vicino a te. Ho bisogno del tuo aiuto.”

“Ma si può sapere chi è che parla?” urlò nuovamente il falegname.

Riprese la lanterna e si riguardò attorno, ma non c’era nessuno. Camminò in tondo per un po’ tenendo il braccio alzando e cercando di fare luce in ogni angolo buio della boscaglia, ma con insuccesso. Non riusciva proprio a capire chi gli avesse rivolto la parola.

“Ma insomma, possibile che non capisci? Sono davanti a te!”

Il falegname stupito, tese il braccio di fronte a sé, e alla luce della lanterna vide un piccolo albero dai rami rinsecchiti, ricoperto da un fogliame piuttosto spoglio e senza colore.

“Ah finalmente.” Rispose l’albero.

“M … ma com … come è possibile? Sei stato proprio tu a parlarmi?”

“Si, si. Sono stato io. So che ti sembra strano, ma non sono un albero come tutti gli altri, io sono molto speciale. Mi chiamano L’alberello poverello. Ma ora non c’è tempo per le spiegazioni. Io so tutto su di te, carissimo falegname. So che sei una persona onesta e leale, e che aiuti sempre chi è in difficoltà. So anche che vuoi cercare un altro lavoro per avere una vita un po’ più dignitosa. Ebbene, questa è la tua notte fortunata. Il caso ha voluto che io passassi proprio di qui per le feste natalizie. So che i bambini di questo posto vogliono un grandissimo albero di natale al centro della piazza, ma nessuno, nemmeno il sindaco può permettersi di acquistarlo. Se tu ora mi abbattessi e mi ripiantassi nella pubblica piazza, saprò come rendere felici tutti quanti.”

“Ma” rispose il falegname “ sei piccolo e secco, i tuoi rami sono a malapena ricoperti dalle foglioline, come puoi pensare che il mio aiuto possa esserti favorevole?”

“Basta chiacchiere” replicò l’albero “faresti meglio a non sottovalutarmi. Abbattimi e ripiantami nel luogo che ti ho indicato. Saprò come ricompensarti.”

Il falegname sempre più incredulo, afferrò la scure e accontentò la richiesta del bizzarro alberello.

I giorni passarono in fretta ed arrivò il sospirato 25 dicembre. Il falegname, ricordandosi della sua buffa vicenda, si incamminò verso la piazza del paese. Fece molta fatica a raggiungere il centro del piazzale poiché era affollato. Da ogni parte c’erano uomini, donne e bambini festanti, con dei pacchi nelle loro mani e urlavano felici tra di loro Che bello! Che bello!

Arrivato a destinazione, il falegname rimase stupefatto. Un grandissimo albero di natale si presentava imponente e maestoso davanti agli occhi di tutti. Ai suoi piedi, c’era un cartello con una scritta a caratteri cubitali Questo regalo proviene da chi ha sempre provveduto a riscaldare le vostre fredde giornate, cercando legna per i vostri camini.

“Carissimo” intervenne il sindaco, dando una pacca sulla robusta spalla del buon uomo. “Hai avuto davvero un’idea geniale, i paesani sono felicissimi e come primo cittadino, ho il diritto e il dovere di premiarti. D’ora in poi sarai al mio servizio, avrai una casa nuova e il tuo stipendio sarà triplicato. Buon natale amico mio.” Detto questo, si allontanò trotterellando e fischiettando allegramente.

“Buon natale” rispose il falegname con voce flebile. Di colpo riguardò l’albero, e il birichino ricambiò il suo sguardo agitando lievemente la sua folta chioma. Pieno di gratitudine, il falegname si allontanò lasciando libero spazio ai bimbi, che gioiosi, scartavano i loro pacchi. Ebbene si, L’alberello poverello così minuscolo e insignificante, aveva mantenuto le sue promesse diventando grandissimo e generosissimo per gli altri.

Licia Calderaro
Fonte

Lavoretto di Natale

Albero di Natale con rotoli di carta

Il periodo dell’ Avvento si avvicina,fervono i preparativi per addobbare le aule e per  trovare qualche idea per un lavoretto natalizio semplice e realizzato dai bambini .
I bambini amano pitturare ,più si sporcano e più sono felici e allora perché non realizzare un alberello con rotoli di carta tutti ridipinti con tempera  bianca?
Preparare  l’alberello ci offre anche l’occasione per ricordare il vero senso del Natale.Allora perché non addobbarlo di cuori rossi simbolo universale dell’ amore?

albero-con-rotoli-damore

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Addobbi e lavoretti per l’ autunno

Quest’ anno il nostro autunno è arrivato con la pioggia , i fiori  si sono riparati con un simpatico ombrellino a pois bianchi e per ripararsi dal primo venticello hanno indossato dei  simpatici cappellini .

Ombrello per riparare i fiori in autunno

muralescon porta autunnale

Il nostro alberello invece, si è adornato con foglie animate e spiritose, riciclo dello scorso anno, mentre dei piccoli funghetti  fanno compagnia alla scimmietta e ai gufetti che hanno fatto dell’albero la loro casettaAlbero autunnale addobbato con foglie animate

Ad accogliere i bimbi ogni mattina ci sono dei piccoli ombrellini con una pioggerellina  delicata

Per realizzare questi alberelli abbiamo seguito questo tutorial , e detto tra noi,non son così belli come nel video

Ombrellino per addobbare l' aula in autunno

Per l’aula abbiamo usato addobbi realizzati lo sorso anno e che troverete  qui.

Piove piove dappertutto

Cielo grigio. Tempo brutto.
Piove, piove dappertutto.
Fan la doccia i fiorellini
nelle aiuole dei giardini
e, nell’orto, il seminato
beve l’acqua d’un sol fiato.
Io, se piove, non mi cruccio
vado a spasso col cappuccio.

http://www.filastrocche.it

LA PRIMA PIOGGIA

Scendono le gocce della prima pioggia
che sui selciati ancor timida batte,
mentre settembre lietamente sfoggia
l’ardire delle sue bacche scarlatte.
E’ dolce il chiacchierìo di tante foglie
in capannelli sugli alberi spessi
come quello che fan sopra le soglie
le comari che parlan di interessi.
E invece tante foglie chiacchierine
parlano dell’autunno che ritorna
e che, sotto la pioggia fin fine,
di pampini e di bacche agile s’orna.

Marino Moretti

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Accoglienza a scuola.

I primi giorni di scuola sono emozionanti, pieni di ansie e di paure…..per creare un clima rassicurante,allegro e ricco di colori non potevano mancare cartelli e scritte per addobbare l’ atrio e la porta dell’ aula, ed accogliere così, i bambini al loro primo ingresso a scuola e al loro rientro.

cartello per porta

Basta cliccare sull’immagine , stampare e colorare.

Buon anno e buon lavoro a tutti!

Bentornati 2016

Altre risorse per l’ accoglienza :

Canti
Contrassegni e corredo scolastico
Lavoretti ,addobbi. 
Poesie per il primo giorno di scuola
Striscioni e bandierine

Lavoretti,striscioni e altro per l’accoglienza a scuola

Lavoretto-Aquilone per il primo giorno di scuola.

Anche se le vacanze sono appena iniziate,  già pensiamo a come accogliere i bambini a settembre e a come fare per rendere allegro e speciale il loro primo giorno di scuola.
Quest’anno propongo questo simpatico lavoretto che da un lato ricorda le vacanze appena  trascorse e dall’altro augura ai bimbi di prepararsi a volare per i sentieri della vita
Per poter  realizzare questo lavoretto basta pochissimo materiale:

  • Cartoncino
  • Stecche di gelato
  • Pennarello nero
  • Nastro bianco

aquilone arancionetris aquilonigruppo aquiloni

 

Per rimanere in tema , ecco un simpatico striscione colorato e da colorare, per addobbare l’ aula o l’ atrio della scuola

B Benvenuti 2016 colorato

PDF STRISCIONE ” BENVENUTI “

b da

PDF STRISCIONE ” BENVENUTI DA COLORARE”

Altro lavoretto: orsetto per l’accoglienza da donare ai bambini il primo giorno di scuola,

orsettoorsetto aperto

insieme a tanta tenerezza,sorrisi e rassicurazioni.

Featured Image -- 13966

 

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Striscioni

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Nuove risorse per l’ accoglienza

La sezione Risorse per l’accoglienza degli alunni della scuola dell’ infanzia si arricchisce di nuovi elementi.

Contrassegni topolini( idea dal web)

Coccarda di Bentornato  a scuola.

coccarda bentornati a scuola (1) coccarda bentornati a scuola (2)

STAMPA

STRISCIONE arcobaleno di BENTORNATI!

arcobalenobentornati a scuola (3)

Tanti simpatici contrassegni per la scuola dell’ infanzia!

contrassegni 2014 contrassegni 3 contrassegni 1 contrassegni 2

STAMPA i Contrassegni 2014

Letterine,lavoretti,striscioni e poesie per la festa della mamma

STRISCIONE “SEI LA REGINA DELLA VITA MIA”

 I PARTE

 II PARTE

striscione per la mamma

Letterina con poesia di Toto’ “SI FOSSE N’AUCIELLO”

Letterina “Fiori per mamma”

Letterina “vaso di rose”

 

Letterina

Letterina “Un fascio di cuori “

  Letterina “Paperetta con mamma”

Letterina”Pioggia di cuori e …”

FIORE da ritagliare

SEI LA REGINA DELLA CASA

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Tante manine allegre e colorate per un dolce Benvenuto o Bentornato a scuola.

manine per l' accoglienza (6)

manine per l' accoglienza (5) manina benvenuti

E per rimanere in tema di “manine”, ecco un lavoro da mettere in aula per accogliere tuuttiii i bambini.

Allegro, colorato, multietnico e semplice da realizzare !

manina5 manine0_n manina6

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AQUILONI DI BENVENUTO/BENTORNATO

aquilone arancionegruppo aquilonitris aquiloni

Spiegazione qui

Poesia/biglietto per i primi giorni di scuola

biglietto primo giorno di scuola


elefantinielefantino rosa

Tutti a bordo con questo lavoretto per i primi giorni di scuola

elico.lavoretti

Istruzioni qui


Cartelli per le porte dell’aula e per un “Benvenuti a scuola”cartello primaria da colorarecartello infanzia coloratocartello per infanzia da colorareCartellone aula scuola primariamargherite benvenuto coloratobenvenuto margherite bianco nero

Apette di Benvenuti

apett BenvenutoApe Benvenuti

Stampa schema APE

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Scritta per porta

scrutta gufi

Stampa il gufetto

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Scatolina a forma di fiore piena di caramelle

scatolina Bentornatofiore bentornato

Pdf scatolina fiore 

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Striscioni per l’ accoglienza:

Benvenuti colorato con corredo scolastico

striscione matite colorato

 –Benvenuti-da-colorare   con corredo scolastico

-Striscione di Benvenuti a scuola con mongolfiera, macchinina e aereo

W LA SCUOLA BANDIERINE CON PALLONCINO

WA

Benvenuti 2015 colorato

striscione colorato 2015

 

– Benvenuti 2015 da colorare

Benvenuti 2015

—————————————————–
Schermata 2019-07-09 alle 09.57.22

Bentornati 2016

Striscione con palloncini da colorare qui

Benvenuti 2016 colorato

Striscione colorato con palloncini qui

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tartarughetartarughe2 tartarughe3

 –Striscione tartarughine

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SEZ

cartello per porta

Stampa   Cartello per la sez.

Stampa  Cartello per la classe


Orsetto per l’ accoglienza

orsettoorsetto aperto

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routines2

Tanti palloncini per salutare il nuovo giorno e rendere i bambini partecipe di uno dei momenti che scandiscono la giornata scolastica.

routines4

Ogni mattina i piccoli alzano il cappellino al proprio palloncino e salutano amici e routines

compagni .Al termine i bambini conteranno i palloncini coperti per sapere il numero  degli assenti.

contrassegni 2014 contrassegni 3 contrassegni 1 contrassegni 2

STAMPA i Contrassegni 2014

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Matitone  per augurare un dolce Bentornato ai bambini

matitone

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Ecco un   semplice striscione, pronto per l’ accoglienza, creato con Power Point.

(stampa le lettere e colora)

Utilizzando le forme offerte da questa applicazione, è  possibile creare immagini carine per abbellire e personalizzare,tempo permettendo, il materiale scolastico

ED ECCO IL    LAVORO COMPLETATO

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Striscione arcobaleno di BENTORNATI!

arcobalenobentornati a scuola (3)

Coccarda di Bentornato a scuola.

coccarda bentornati a scuola (1) coccarda bentornati a scuola (2)

STAMPA


Coccarda semplice e veloce per un dolce Benvenuto a scuola

Nuvoletta benvenuto a scuola

Apetta   di buongiorno da attaccare alla porta

Copertina quaderno

Copertina2

Copertina bruchetto

Mare

Clicca sull’ immagine

Disegno per ricordare l’ estate e il mare

Altri disegni nella sezione Pregrafismo estivo

L’ angolino dei colori

Dolce benvenuto

L ‘ angolo delle poesie

L ‘angolo degli avvisi

palloncini a fiori Palloncici a fiori

Link utili:

Sito utilissimo per creare diplomini di fine anno scolastico o benvenuti per il primo giorno di scuola.

http://www.diplomamaker.nl/

Mamma e bambini
Maestra Gemma

 Maestramery
MIDISEGNI

Lavoretti e decorazioni

Contrassegni

 GIOCHIDIELIO.

  Sezione canti

 Giochi per i primi giorni di scuola

 Rosalbacorallo

 

LAVORETTI E ADDOBBI PRIMAVERA

Raccolta di addobbi e lavoretti primaverili

coniglioFeatured Image -- 13233murales primavera

Per la sagoma clicca qui
ghirlanda 2

 

ghirlanda

 

 

 

 

 

farfallina rossa

 

farfalle

 

 

 

 

 

 

Schema fiori e farfalle qui

 

finestracigno

adobbo-con-addobbo-con-bottiglia

 

 

 

 

conigli

Schema coniglio qui

 

 

addobbo aulaaddobbo

fiori per addobbifiore aula 2

Come si fanno i fiori qui

 

addobbi primaverili

addobbi primaverili 

pulcino con piatto

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Ovetto ricoperto di fiori

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20150330_143831

primavera lavoretti
Uccellini per la primavera

immagine1

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 fiore e stecchefiori con stecche di gelato

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addobbo primavera

addobbo primaverile

 

Stampa Schema  cerchio con fiori

Uccellini nel nido in attesa di prendere il volo!

Biglietto primavera

Sagoma degli uccellini nel nido

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fiori finestra

Clicca per lo schema del vaso con   Fiori 

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porta primaverileporta 2016primaveramurales primavera2016

Porte primaverili

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Un cuore per addobbare l’ aula

un cuore per addobbare aula

primavera 002

LE ORIGINI DEL CARNEVALE

DISEGNI SU CARNEVALE DA COLORARE

 

 

Le origini del Carnevale

 

La parola Carnevale deriva dal volgare “carne levare” e si festeggia prima dell’ inizio della Quaresima periodo di digiuno e di penitenza che precede la Pasqua

Il Carnevale ha origini antichissime e contadine che si ricollegano a riti propiziatori per la fertilità della terra

L’ uso delle maschere serviva ad allontanare gli spiriti maligni.

 

Il Carnevale in Italia

 

L’ inizio del Carnevale varia da città in città,il termine però è uguale per tutte:il martedì che precede le Ceneri

Il Carnevale è sinonimo di allegria,balli,divertimenti e dolci di ogni genere.

In alcune città  i festeggiamenti  sono così particolari  da richiamare turisti da ogni parte del mondo un esempio è il Carnevale di IVREA in Piemonte , con la sua “battaglia delle arance”, durante la quale si assiste ad una vera e propria  “guerra”  tra le persone che stanno sui carri e chi assiste alla sfilata.

Famoso in tutto il mondo è il Carnevale Veneziano le cui origini risalgono al X secolo, quando un doge era riuscito a sconfiggere  il Patriarca di Aquilea e così ogni anno per ricordare questa vittoria il Patriarca regalava al Doge dei maiali che venivano uccisi e distribuiti fra tutte le persone

Il tutto veniva accompagnato da festeggiamenti, giochi e dal volo della Colombina,eseguito da un acrobata che saliva con una fune,fino al campanile di San Marco,per poi ritornare sulla terra con un mazzo di fiori da offrire al doge

durante questo periodo tutti potevano mascherarsi senza distinzione fra ricco e povero. Con il passare dei secoli alcune tradizioni sono scomparse e altre sono rimaste,come i ricchi abiti di seta dorata ,i ricchi mantelli di merletto e le maschere che nascondono il viso

Ogni regione ha una maschera che la rappresenta:


GIANDUIA (Torino)

COLOMBINA
(Venezia)
MENEGHINO (Milano)

GIOPPINO
(Bergamo)
IL MARCHESE
(Genova)  

STENTERELLO
(Firenze)
RUGANTINO
(Roma)

BEPPE NAPPE (Sicilia)

PULCINELLA (Napoli)
Il carnevale è un momento di grande allegria e divertimento atteso e amato dai bambini

La festa di Carnevale, come momento di aggregazione a scuola, diventa occasione per divertirsi a travestirsi.

 

DOLCI DI CARNEVALE: CASTAGNOLE

 

INGREDIENTI:500GR. Di farina

                       100gr. di zucchero

       4 uova

                             80 gr di burro  

                              Scorza di limone grattugiato

            20  gr. di lievito

             un goccio di rum  

Preparazione

Amalgamare bene in una zuppiera tutti gli ingredienti partendo da uova e zucchero, poi i restanti ingredienti, finendo con farina e lievito.

Il composto deve risultare abbastanza morbido da non poter essere lavorato a mano.

Con l’aiuto di un cucchiaio, far cadere delle palline di impasto nell’ olio bollente a 160à e friggere normalmente

VARIANTE PER LE CHIACCHIERE NAPOLETANE

 prendete l’impasto un pò alla volta e sulla spianatoia infarinata stendetela in una sfoglia alta 2 mm,con una rotellina zigrinata tagliare tante striscioline,unire le estremità e friggerle in abbondante olio di arachide.
Farle raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

A fine cottura scolare su carta assorbente e cospargere con zucchero

ricetta rivista Egidio cangiotti 

 

Il Carnevale

 

Che frittelle! chi le vuole?

Dolci, biondi come il sole!

Tutti in compagnia

una festa ecco si fa,

così bella è l’ allegria

quando è piena di bontà

M.Solucci

IL pagliaccio

Il pagliaccio colorato

a carnevale sei il più ammirato

I tuoi colori brillanti

si intonano con le stelle filanti.

Con le tue scarpe esagerate

e le parrucche cotonate

I bambini passerebbero le giornate

E saì perchè?

perchè sei ricco di magia

e la noia porti via

A. Montale

 

I tre pagliacci

 

Siamo i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio basso e grasso sul trapezio vuole andare,
Ma traballa, cade, e incomincia a rotolare:
Ciocci magro e alto un grande salto vuole fare,
Ma i suoi piedi lunghi ahimè lo fanno scivolare;
Ciacci non ha i lacci, inciampa e cade giù
Noi con modi spicci lo tiriamo sempre sù!

Siamo i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio vuol salire sul tamburo per suonare,
Ma si sfonda la grancassa e a terra va a cascare,
Ciocci con la tromba vuole fare un grande acuto,
Ma stonando si spaventa e a terra va seduto;
Ciacci senza i lacci attacca una canzon,
Alza su le braccia e gli cadono i calzon!

Viva Ciccio…!
Viva Ciocci…!
Viva Ciacci…!

Viva i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Ciccio vuol salire sul tamburo per suonare,
Ma si sfonda la grancassa e a terra va a cascare,
Ciocci con la tromba vuole fare un grande acuto,
Ma stonando si spaventa e a terra va seduto;
Ciacci senza i lacci attacca una canzon,
Alza su le braccia e gli cadono i calzon!

Viva i tre pagliacci: Ciccio, Ciocci e Ciacci
Con le scarpe rotte e coi vestiti a stracci,
Se volete ridere venite qua,
Siamo Ciccio, Ciocci e Ciacci i tre pagliacci, Oplà!

Viva Ciccio…!
Viva Ciocci…!
Viva Ciacci…!

Se volete ridere venite qua,
Siam Ciccio, Ciocci e Ciacci, i tre pagliacci. Oplà!

La maschera del pagliaccio per abbellire l’aula

I bambini dipingono con la tempera il volto di un pagliaccio, poi con la punta della matita bucano il naso e lo sostituiscono con un palloncino gonfio

LA SFILATA STRAMPALATA

Quando ho aperto il mio portone

per andare alla stazione

ho scoperto la sfilata

di una folla strampalata.

Un coniglio con gli occhiali,

una fata con le ali,

un gondoliere con le bretelle,

un sacco di gente senza rotelle,

un pirata ,un elefante,

un folletto tintinnante,

una statua,uno svitato

e anche un mostro stranulato

La città è stata invasa,

sono tutti fuori casa

ma ho capito che è normale

perchè oggi è Carnevale

THomas Scotto

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