
Tag: disegni e varie on-line

Frutta invernale mascherata
La mela e l’ arancia
L’arancia saporita
ha indossato un vestitino
un cappello da pagliaccio
per divertire anche il ghiaccio
un nasone tondo tondo
per far ridere tutto il mondo.
La mela tanto carina
vuole assomigliare ad Arlecchino
e ricordare a tutti i bambini
che anche l’ inverno porta allegria!
LA MELA ARLECCHINO
Preparativi per Carnevale: Leon il leoncino con palloncini
Ti potrebbe interessare anche:
Poesie di carnevale
Lavoretti per carnevale
Striscione “Viva Carnevale”
Bandierine da colorare
Canti di Carnevale
Pregrafismo carnevale 2013
Tante schede nella sezione Disegni da colorare

Striscione per l’ inverno
Nuovissimo striscione per l’ inverno da colorare a piacere e addobbare l’ aula.
Pdf striscione inverno

Halloween: disegni da colorare

Disegni da stampare per la scoperta del colore rosso
Filastrocca del colore rosso
Rosso, rosso, rosso come il pesciolino.
Giallo, giallo, giallo come il cavalluccio marino.
Verde, verde, verde come la tartarughina.
Blu, blu,blu la conchiglia blu.
Blu, blu,blu la conchiglia blu.
Pdf :colore rosso: disegni da colorare
Alcune attività:
Filastrocca di Carnevale
Impariamo le note musicali con questa deliziosa filastrocca di Carnevale.
Un Milione di Scale
Si dice che a Carnevale
“ ogni scherzo vale” . . .
soprattutto nel castello musicale
che ha un milione di scale.
Principessa, se ti DO un bacio sul ponte levatoio vestito da pagliaccio
Il RE trasforma tutti in ghiaccio;
ed allora MI serve molto coraggio
che FA passare il mio messaggio.
Ora da SOL tento l’arrembaggio,
ma LA strada è gelata
colpa del bacio alla mia amata
Coraggio, SI sale, con un milione di scale

Addobbi e decorazioni di Carnevale
Schede da colorare sul gusto

I diritti dei bambini
Giornata mondiale dei “DIRITTI DEL BAMBINO”
La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia è il più completo ed importante strumento normativo internazionale di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.
È entrata in vigore il 2 Settembre 1990 dopo essere stato approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre del 1989.
Esprime un largo consenso su quali siano gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia e codifica e sviluppa in maniera significativa le norme internazionali applicabili ai bambini.
Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato questa Convenzione.
La Convenzione è stata ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
Oggi aderiscono alla Convenzione 193 Stati, un numero che supera quello degli Stati membri dell’ONU.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali[1]
La Convenzione è uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano e un riferimento dove è evidente ogni sforzo compiuto in cinquant’anni di difesa dei diritti dei bambini. http://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_internazionale_sui_diritti_dell’infanzia
Clicca sull’ immagine per i diritti dei bambini da colorare
Manifestazione sui Diritti dei Bambini anno scolastico 2015/2016
(dai bambini delle maestre Donadio, Peluso, Vitagliano e Iadicicco)
Fonte materiali :maestramery e da maestragemma
Progetto scuole a confronto
Schede da scaricare :

SPECIALE AUTUNNO
Uva ricoperta con farina di mais
Alcuni cartelloni , disegni, addobbi e lavoretti fatti per la stagione autunnale
Castagna con sacchetto del pane
Prato ricoperto da foglie secche
Addobbo parete
Le quattro stagioni Porta autunnale
Cestino ricoperto di foglie per addobbare l’ aula.
Ricicliamo le bucce di caldarroste
Schema
Consulta altri link
Laboratori e poesie
IL RICCIO
Occorrente: PATATA
SPAGHETTI
CARTONCINO NERO
CARTONCINO ROSSO
PRATICARE TANTI FORI SULLA PATATA(INSEGNANTE)
SPEZZARE GLI SPAGHETTI
DISEGNARE E RITAGLIARE SUL CARTONCINO OCCHI E BOCCA E INCOLLARLI SULLA PATATA
IL RICCIO E’ PRONTO
L’alberello autunnale
Occorrente:
Cartoncino bristol bianco
Pastelli a cera marrone
Foglie raccolte in giardino
Pinzatrice
nastro adesivo
Spieghiamo ai bambini che in autunno cadono le foglie
Portiamoli in giardino a raccogliere rametti e foglie
Disegniamo su un cartoncino un tronco di albero
Invitiamo i bimbi a colorarlo
Attacchiamo i rami e le foglie con la pinzatrice o il nastro adesivo
Ed ecco che in aula avremo un bellissimo albero autunnale
Semplice da realizzare con materiale da riciclo

Educazione stradale
L’ educazione stradale, prescritta dall’ articolo 230 del Nuovo Codice e del D.M. 5 agosto 1994 della stradale, rientra nell’ azione formativa primaria della scuola di ogni ordine e grado, ed è finalizzata allo sviluppo nei giovani del rispetto della tolleranza nei confronti del diverso, allo sviluppo integrale dell’ uomo e del cittadino e alla responsabilità e consapevolezza della strada
La scuola dell’Infanzia, intesa come ambiente educativo, è il primo gradino del sistema scolastico ed ha il compito di partire dal vissuto del bambino e dalle esperienze che compie nella strada,per arrivare, in maniera gioiosa, al rispetto delle principali regole di circolazione e sensibilizzarli ai problemi legati ai rischi che incontrano nella vita di tutti i giorni.
Attraverso il dialogo, la discussione collettiva, il gioco, l’ esplorazione i bambini scoprono le regole civiche che svilupperanno nei successivi cicli.
Le attività sono svariate e molteplici :
- Giochi motori-percorsi
- Lavori di gruppo:inventiamo una strada,i segnali stradali…
- Lavori individuali:costruisco la paletta del vigile, realizzo il semaforo…
- Verbalizzazione: a cosa serve la strada, a cosa servono i segnali, a cosa servono i marciapiedi…
- Racconti
- Cartelloni
- La strada che faccio
- I pericoli della strada…
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
I colori del semaforo
Alto là
bambino mio
perchè rosso sono io,
verde poi diventerò
e passare ti lascierò
quando giallo mi vedrai
aspettare un pò dovrai….
S.W.Cartesi
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Il vigile
Se non riesco ad attraversare,
solo il vigile mi può aiutare!
Al suon del suo fischietto
sembra faccia un bel balletto
e se fa un gesto con la mano
devo fermarmi o andare piano
Valeria Forconi
Da Piccola Peste Mirò
——————————————–
Il vigile urbano
Chi è più forte del vigile urbano?
Ferma i tram con una mano,
con un dito calmo e sereno,
tiene indietro un autotreno.
Cento motori scalpitanti
li mette a cuccia alzando i guanti.
Sempre in croce in mezzo al baccano.
chi è più paziente del vigile urbano?
G. RODARI
………………………………….
E’ bella la strada
E’ bella la strada – nel dolce mattino
all’ora che il sole – si mette in cammino.
Nel gaio meriggio – fra mille rumori
le belle vetrine – rifletton bagliori.
Ma poi piena d’ombre – discende la sera
spargendo le stelle – leggera leggera.
La strada ormai scura – si fa silenziosa
risplende la luna – e tace ogni cosa.
P. BAITELLI
____________________________
Per la strada
Cicli, vetture, carri
d’ogni forma e colore
vengono e vanno: rombano
veicoli a motore,
s’ odon grida, stridori,
squilli, rullii, risate
e fischi e scampanate.
Gente, carri, quadrupedi
s’incrociano veloci,
nel frastuono confuso
di rumori e di voci,
nel moto, nella vita
febbrile, senza posa,
della città operosa.
Ma quando vien la sera
la gente si dirada;
la vita si rallenta
e la deserta strada
si tace a poco a poco,
per riposar silente
fino al mattin seguente.
F. CASALE
———————————————-
IL SEMAFORO FORTUNATO
C’era una volta un semaforo chiamato Prudenzio,
era tanto vecchio che le sue luci erano ormai fioche per poter regolare il traffico della città.
Gudicato un pericolo per la circolazione, venne tolto dal suo angolo, portato in un vecchio magazzino, e lì abbandonato.
Il poverino, sentendosi inutile, si lamentava a gran voce: “Oh!Povero me, sono ormai un pezzo di pezzo arrugginito e senza alcuna utilità, che nessuno vuole più! Oh! Se avessi ancora le mie luci!”
Fortunatamente quella notte, il guardiano del magazzino, dimenticò di chiudere una finestra e i lamenti del povero Prudenzio, giunsero a Luminella, una piccola lucciola che, commossa, cercò il modo di soccorrerlo.
Pensa e ripensa, finalmente ebbe una grande idea: “Io so come fare ad aiutare quel povero semaforo, andrò a chiamare le mie amiche.”
Dopo pochi minuti moltissime lucciole arrivarono nel vecchio magazzino, formando una nube luminosa, mai vista prima.
Entrate nel semaforo, esse lo resero luminoso più che mai. Lo splendente semaforo, tolto dal magazzino e ricollegato nel pieno del traffico urbano, divenne il più amato della città
(da ” Un mondo di scoperte” ed. Ardea)
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
IL SEMAFORO
Una volta, a Milano, in Piazza del Duomo, un semaforo fece una stranezza.
Tutte le sue luci, a un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi.
Attraversiamo o non attraversiamo? Ci fermiamo o non ci fermiamo?
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l’insolito segnale blu.
In attesa di capirci qualcosa, gli automobilisti urlavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento.Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all’ incrocio a regolare il traffico.
Un altro vigile cercò la cassetta coi comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente.
Prima di spegnersi, il semaforo blu fece in tempo a pensare: «Poveretti!
Io avevo dato il segnale di via libera per il cielo. Se mi avessero capito, ora
tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio».
Gianni Rodari
Le strisce pedonali
Le strisce pedonali
sono segnali stradali,
non sono banali,
ma sono speciali
per le persone
che la strada
vogliono attraversare e
il codice stradale rispettare
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Il Semaforo Nerino
Il semaforo Nerino
ogni tanto fa l’ occhiolino.
Il bambino che è furbetto
lo guarda e lo rispetta.
Se rosso è l’ occhietto:
il bambino aspetta aspetta.
Per avviarsi alla sua casetta
l’ occhio verde invece aspetta
Se giallo è l’ occhietto
la sua attenzione invece
è ……all’erta
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
STATE ATTENTI BAMBINI
Zero a te che sei distratto
e a chi corre come un matto;
a chi scherza con il fuoco
e a chi rischia per un gioco;
a chi sempre non è attento,
a chi tira sassi al vento.
Zero al bimbo sventatello
che non usa il suo cervello,
alla bimba scriteriata
che attraversa da sbandata,
Ma i bambini intelligenti,
che sa essere prudenti
per la strada sempre attenti,
delle regole obbedienti
prendon dieci nella vita
G.Rodari
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
MI CHIAMO SABRINA
mi chiamo Sabrina
e sono una bella bambina,
a volte un pò birichina.
Sapete,vado a scuola ogni mattina
e per mano tengo la mammina mia.
Cammino sul marciapiede contento,
sempre vispo e contento.
Per attraversare aspettiamo il segnale
dell’ agente di Polizia Municipale
Anna Russo
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
I COLORI DEL SEMAFORO
Semafori imponenti
son tanti qui in città:
bisogna stare attenti
con la grande velocità.
Son come grandi fiori
che sbocciati al crocevia,
coi loro tre colori
ti diranno stop e via.
E’ verde: c’è via libera,
passare tu potrai.
E’ giallo: fai attenzione
tra un po’ ti fermerai.
E’ rosso: adesso stop,
fermarti tu dovrai
e quando scatta il verde
allora si,ripartirai
D. Cologgi, Attenti al semaforo,E.P.
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
IL SEMAFORO
Quando arriva al crocevia
che trambusto mamma mia!
Un aggeggio di metallo
scatta verde,rosso e giallo.
Quando è rosso,
proseguire ma non posso
debbo attendere che il giallo
segni prima l’ intervallo.
Guai però a chi tempo perde
quando finisce e scatta il verde!
Passo in fretta tra la mischia
se no il vigile mi fischia
rid. ed adat. M. Musso
CRONACA DELLA NOTTE
Non avendo smorzato
le luci abbaglianti
due lucciole vaganti
si sono scontrate.
Riportiamo il verbale
del grave incidente:”
La lucciola investita
vien condotta all’ ospedale
con un’ ala indolenzita.
Alla lucciola imprudente
quale pena esemplare
viene tolta la patente
la patente di volare.”
E. Ottaviani , Storielle così,L’ Ariete
Filastrocca di chi viaggia sulla strada
Dei cartelli devi sapere il significato,
il pericolo è sempre in agguato.
Se un buon pedone vuoi diventare
le regole della strada devi rispettare.
Dalle bici noi scendiamo
e le strisce attraversiamo.
La cintura in auto devi allacciare
perché la tua vita puoi salvare.
Automobilista fermati, lasciami passare
perché le strisce devo attraversare.
Se in auto vuoi telefonare,
l’auricolare devi usare.
Le regole di sicurezza sulla strada rispetta
per non diventare una sottiletta.
Dal web
I SEGNALI STRADALI
Di sicuro hai già guardato per le strade della città,
nei paesi, nelle campagne ed in molte località,
dei cartelli da osservare con attenzione particolare,
sono rossi, gialli e blu e li puoi vedere col naso all’insù.
Possono essere formati da cerchi, triangoli o quadrati
e ti vogliono dire come ti devi comportare.
– Stai attento! – dicono i segnali triangolari rossi
– ci possono essere dei pericoli anche molto grossi!
– Puoi andare dicono i segnali blu e sei sicuro di far giusto anche tu!
Dal web
Soliloquio del semaforo
Tre occhi ho in fronte di tre colori,
sto sugli incroci a vigilare.
Mi osservan tutti, e a lor permetto,
con l’occhio verde, d’attraversare.
Ma quando rosso li guardo in volto,
si ferman tosto, a me ossequenti,
e come godo, quando col giallo
li scorgo pronti e già impazienti!
Talora acuto sento il fischietto
e spesso vedo multe fioccare:
– Disobbedientl! – trascolorando
esclamo. – Dunque, che ci sto a fare?!?
Agli imprudenti regolo il passo,
ad affrettarsi stimolo i lenti,
Ma chi dei cenni miei non si cura
paghi i suoi errori senza lamenti.
G. Consolaro
Davanti al semaforo
Il semaforo: oh disdetta!
È un disastro, se si ha fretta,
tutto il tempo che si perde
con quel rosso e con quel verde…
Vedi curve sui volanti
facce livide e furenti;
sono lì da pochi istanti
e già fremono impazienti:
gli uni agli altri quasi addosso
mal sopportano quel rosso.
Odi un clacson che protesta
gli altri l’imitano…Ohibò!
Una bolgia come questa
neppur Dante immaginò
(il poeta detto eterno
che discese nell’inferno).
Alla folle baraonda
par che l’eco ora risponda:
“Tanto strepito a che scopo?
Passar prima, passar dopo…”.
A. Cavaliere
Il bimbo e la strada
Dice il bimbo:
– Quando per la strada cammino a piedi
tengo la destra del marciapiede.
Se marciapiede però non c’è,
vado a sinistra;
è meglio per me.
Se attraverso, mi guardo intorno.
Non gioco in piazza durante il giorno.
In bicicletta vado pianino,
sempre alla destra come un omino.
Le norme io so di circolazione
ed ai segnali faccio attenzione.
Or che son grande, e vado a scuola,
so che di vita ce n’è una sola.
Perciò la voglio ben conservare
e dai pericoli allontanar.
G. F. Mussoni
Per la strada
Filastrocca, filastrocca
del bambino per la strada
non si annoia, perché impara
tante cose, ovunque vada.
C’è la targa della via
ed il numero al portone;
sui negozi c’è l’insegna,
c’è il semaforo e il lampione.
C’è anche il vigile che fischia,
che dirige e che controlla,
che ti aiuta sulle strisce,
ti ritrova tra la folla.
Quante cose da osservare,
per un bimbo sempre attento:
lui le guarda, le ripete
e le impara in un momento!
D. Ranieri
Filastrocca della sicurezza stradale
Per una guida più sicura
niente è meglio della cintura.
Sera e mattina
sul marciapiede si cammina.
Per attraversare senza rischiare
non bisogna fantasticare.
Chi vuol giocare,
dalla strada si deve allontanare.
Non andare mai di fretta
e attraversa in linea retta.
Mantieni l’attenzione sempre desta
tra le nubi non puoi lasciar la testa.
Dopo una curva non attraversare
perché non riusciresti ad evitare
chi arriva molto svelto e chi non vede
quando tu sulla strada metti il piede.
S. Girardet P. Rosado, Vivailpedone e le mostromobili
You must be logged in to post a comment.