Quest’anno nella nostra sezione sono venuti a salutarci tanti coniglietti e due graziose giraffe che ci aiutano a raccogliere fiori per addobbare l’aula .





Quest’anno nella nostra sezione sono venuti a salutarci tanti coniglietti e due graziose giraffe che ci aiutano a raccogliere fiori per addobbare l’aula .
Attività per l’inverno:lavori vari
Continuano le attività per la stagione invernale.
Il nostro paesaggio è stato completato con tante casette (rotoli di carta colorati dai bambini),con il tetto tutto bianco,gli alberelli spogli sono stati ricoperti di neve con l’aiuto di un cotton fioc e colori a tempera
e con le manine sono stati realizzati tanti merli dopo aver ascoltato la leggenda “I tre giorni della merla“.
Ecco dei piccoli pupazzi di neve che fanno compagnia a…
una simpatica famigliola di pinguini che decorano la porta della nostra aula.
Per il link clicca QUI
Visto che l’inverno si avvicina portando con sè una delle festività più attese dell’anno ,con stecche di riciclo abbiamo creato dei simpatici cappellini natalizi per i pupazzi di neve che sicuramente i bambini faranno con la neve. Questi semplici lavori potranno essere usati come addobbi natalizi per l’aula o per completare i pupazzi di neve che faremo con materiale vario.
Con le manine tante cose si possono fare:si può creare, immaginare e realizzare tantissime cose animate.In occasione di Halloween e dell’autunno diventano infatti zucche e fantastici fantasmini da utilizzare come addobbo per le aule.
Per la sagoma delle manine clicca qui o semplicemente traccia il contorno delle manine dei bambini.
Buon divertimento!
Dal 2010 esiste un quadro normativo a cui fare riferimento per garantire il successo formativo di tutti gli alunni: la legge 170 che riconosce la DISLESSIA, la DISORTOGRAFIA, la DISGRAFIA e la DISCALCULIA quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA.
Nel blog DSA IC2 Don Bosco sono raccolti tutti gli interventi attuati dal’ istituto: laboratori, video, misure dispensative e compensative, giochi e laboratori fonologici e altro materiale utile.
Buona navigazione!
Percorso svolto dai bambini della IA del plesso Giovanni XXIII dell’IC2 Don Bosco
PREMESSA
Le notizie di cronaca ci lasciano inorriditi e senza parole!
La guerra, ormai, non è solo qualcosa che si studia a scuola, ma fa parte della nostra quotidianità. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale parlare e promuovere con i nostri piccoli la pace e la libertà, diritti fondamentali di ogni persona e di ogni popolo. La scuola ha una responsabilità speciale, è un luogo di incontro e di crescita delle persone, è il luogo privilegiato alla promozione di una cultura pacifica e non violenta.
Le Indicazioni 2012, con il nuovo insegnamento, denominato Cittadinanza e Costituzione, affidano proprio alla scuola il compito di sviluppare in tutti gli studenti, dall’infanzia alle superiori, competenze e comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà, libertà e di uguaglianza.
In questo percorso sono stati coinvolti tutti i campi di esperienza ma si è privilegiato il:
Contenuti:
Metodologia:
Il percorso si è concluso con una manifestazione finale in cui i bambini della I A hanno omaggiato l’Ucraina e la Russia con coreografie realizzate con:
La manifestazione è stata aperta con l’inno di Mameli ed è continuata con poesie, coreografie e canti ed è terminata infine, con un augurio particolare: disegnare un grande arcobaleno di pace per tutti!
Simpatiche schede sul cerchio, quadrato,triangolo e rettangolo da stampare ,colorare e creare un simpatico libretto con protagonista Il paese Formino .
Viva la pensione
Che allegria, che festa,
niente più corse da fare,
care amiche vi vogliamo salutare
che la vostra pensione sia speciale,
che i vostri giorni siano particolari,
belli, spensierati e
che i vostri hobby possiate coltivare!
Vi porteremo sempre nel cuore
e tutti gli anni passati insieme
saranno il nostro tesoro!
M.G.
Filastrocca delle maestre in volo
Tu dici che sei vecchia e andrai in pensione
Ma noi non ti crediamo, mia maestra
È troppo grande questa tua passione
Sei più felice a scuola che in palestra
Anche se ti stanchiamo tutti i giorni
Quando vai a casa poi ritorni
Comunque tu decidi come credi
Chissà nel tuo futuro cosa vedi
Io penso che se una maestra vola
Ovunque lei si appoggia fa una scuola.
Ode alla pensione
Sono giunta alla stagione
della bella mia pensione,
di quel tempo senza orario
ove tutto è straordinario….
Bello è il tempo anche se piove,
vedo tutte cose nuove
godo il ritmo e la bellezza
pari a un’altra giovinezza,
che non è quella degli anni
perchè lungi dagli affanni
dona giusta sensazione
della gran liberazione!
Niente scade e non c’è fretta,
ogni cosa è li’ che aspetta,
l’orologio non occorre
basta quello della Torre
che rintocca di lontano
e mi dice di andar piano…
Lenti i passi sul selciato
del percorso ritrovato
ove vado a camminare
suggeriscono di andare
ogni giorno più lontano…
Guardo il palmo della mano
nella linea del destino,
leggo il cenno del Divino
fermo impresso a ricordare
che c’è tempo per Amare,
per gustare una primizia,
anelare alla Giustizia,
misurar la Temperanza,
dare vita alla Speranza.
La mia vita sta sospesa,
il domani è una sorpresa,
e saprà Madre Natura
dispensare l’avventura
finalmente meritata
perchè tutta guadagnata
regalando amore tanto
col sorriso e con il pianto!
Una maestra da hit parade
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ? Se ci ascolti per un momento, capirai,
il momento della pensione,
presto arriverà, di noi ti puoi fidar.
Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai i migliori in questo campo siamo noi
è una ditta specializzata
fai un contratto e vedrai
che non ti pentirai.
Hai scoperto talenti e non hai sbagliato mai.
Hai saputo sfruttare le nostre qualità dacci solo la tua mail
e ti mandiamo al concorso
per la celebrità.
Non vedi che è un vero affare non perdere l’occasione sennò poi te ne pentirai.
Non capita tutti i giorni
di avere qui tanti alunni, tante colleghe, che si fanno in quattro per te.
Avanti non perder tempo firma qua
è un contratto, è legale, è una formalità
tu ci credi alla pensione
e noi faremo di te
Una maestra da hit parade.
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ?
Che fortuna che hai avuto ad incontrare noi. Tanti alunni, tante colleghe
siamo una società, di noi ti puoi fidar.
Non vedi che è un vero affare
non perdere l’occasione
sennò poi te ne pentirai.
Non capita tutti i giorni di avere qui tanti alunni, tante colleghe, che si fanno
in quattro per te.
Avanti non perder tempo firma qua
è un contratto, è legale, è una formalità
tu ci credi alla pensione
e noi faremo di te
Una maestra da hit parade
Una maestra da hit parade
Una maestra da hit parade!!!!!!
A
Alla mia cara maestra Rita
Cara maestra Rita sei una rosa fiorita, sei una maestra formidabile e davvero amabile. Quando ci
facevi fare storia
ci regalavi tanta gloria.
Spero di rivederti presto
il mio più grande desiderio è questo. La tua immensa pazienza,
il tuo grande amore
conserverò per sempre nel mio cuore, in un posto sicuro e nulla potrà cancellarlo, lì per sempre starà!!
MARZIA ZICCHINA
LA MAESTRA MIGLIORE DEL MONDO
Cara maestra Rita,
il tuo bel sorriso
mi mette le ali e
mi porta in paradiso.
Sei una maestra formidabile
e nello spiegare insuperabile.
Sei dolce e paziente con tutta la gente ma soprattutto con noi bambini
che facciamo sempre i birichini. Io lo so che maestra come Te
al mondo non ce n’è!
BEATRICE SERAFINO
PER ME LEI E’ ……
PER ME LEI E’
BELLA COME UNA ROSA IN PRIMAVERA,
FA RISPLENDERE LA LUCE VERA
NEI MIEI OCCHI;
E’ AMICA ANCHE DEI RANOCCHI.
LA SUA VOCE E’ LIEVE E BELLA:
LEI PER ME E’ COME UNA STELLA!
NOI NON SIAMO STATI GLI ALUNNI MIGLIORI, MA PER LEI NOI SIAMO COME FIORI!!!
LE VOGLIAMO BENE!!!!!!
Ginevra Dabini
PER MAESTRA RITA
CARA MAESTRA RITA, TI VOGLIO MOLTO BENE, MI MANCHERAI MOLTO PERCHE’ SEI STATA UNA MAESTRA PREFERITA.
QUANDO DETTAVI POESIE
AVEVI UNA VOCE VELLUTATA.
L’ODORE DELLA TUA PELLE PROFUMAVA DI ROSA APPENA SBOCCIATA.
ANCHE SE NON CI SARAI
TI CONSERVERO’ CON ME!
QUESTA POESIA E’ DEDICATA A TE PERCHE’
SEI STATA MOLTO SPECIALE!
Marta Teruzzi
UN SALUTO DALLE COLLEGHE CHE HANNO LAVORATO CON TE
ANNA
Cara Rita,
dopo 42 anni di servizio onorato
in pensione ti hanno mandato.
Con il consueto affettuoso sorriso
fai illuminar tutto il tuo viso,
per l’atteso momento sopraggiunto
e per il meritato riposo raggiunto.
È questa forse l’occasione migliore
per ringraziarti del tuo buonumore,
dei tanti progetti insieme realizzati,
delle lunghe riunioni ad orari inoltrati,
della disponibilità e della collaborazione,
che ti hanno contraddistinto in ogni situazione.
DANIELA
Ti indirizziamo queste semplici parole per esprimere quanto ci duole
doverti salutare, ahimè, a malincuore,
ma con tanto affetto nel cuore.
… Parole dense di gratitudine sincera,
per te e per la tua lunga e brillante carriera
Quello stesso affetto che ci fa ogni momento ricordare
le ore e gli istanti trascorsi al tuo fianco a insegnare con fervida passione
e amorevole attenzione,
sempre rivolte alle persone
e a coltivare ogni umana relazione.
MARISA
Per i tuoi numerosi studenti,
vivaci, allegri e sorridenti,
sei sempre stata una vera maestra di vita,
un esempio positivo di ispirazione … infinita.
Anno dopo anno tra banchi e libri di scuola sono cresciuti e attraverso i tuoi preziosi insegnamenti sono diventati assai competenti .
Per le tue tante colleghe d’avventura,
esuberanti, festose e con qualche acciaccatura,
sei sempre stata una leale compagna di lavoro,
di padronanza, passione e pazienza un vero capolavoro, per l’altruismo, la gentilezza e la scrupolosa devozione siam per te pieni di profonda ammirazione.
MICHELA
Cara Rita,
speriamo ancora di ritrovarci,
anche solo per salutarci,
per scambiarci sui fatti quotidiani differenti opinioni, per raccontarci della vita le più belle emozioni,
per rivivere anni d’affetto e rendere l’amicizia dell’esistenza vera la più dolce delizia.
ORNELLA
Ci sono esperienze che lasciano il segno.
Ci sono persone che ti entrano dentro.
Ci sono incontri che ti trasmettono tanto.
Ci sono nomi che ti riecheggiano accanto
che nei cuori di chi li ha conosciuti veramente riaccendono valori e ricordi continuamente.
LAURA
Ci sono esseri umani capaci di regalarti tutto questo solo con la semplicità di un piccolo grande gesto.
È il piccolo grande gesto dell’insegnamento,
svolto con passione e talento
che fra tutti i mestieri che giran nel mondo di cultura e formazione è forse il più fecondo.
PATRIZIA
Dal primo all’ultimo giorno di scuola nessuna persona si è sentita mai sola perché la tua presenza ci ha abituato
a ricever quanto di più importante sperato. Per tutti noi sei sempre stata, cara Rita, come per l’equipaggio, la nostra vela …
… perché qui a Mortara
ci hai lasciato l’insegnamento più bello: insieme si cresce e si matura,
insieme si lavora e si studia,
insieme ci si vuol bene,
insieme si sorride al futuro che viene,
ed io che l’ultima collega sono stata,
mi ritengo di essere stata molto fortunata!!!!!!!!!
FORSE PIU’ CHE UNA COLLEGA SPECIALE,
SEI STATA PER TUTTI “ LA MAESTRA IDEALE”
VIVA LA RITA
Viva la Rita
indaffarata a correggere i testi
e a ritoccare quei quaderni un po’ spenti sempre così precisa!
Viva la Rita
una collega che non ama apparire sempre pronta però a intervenire
con estrema decision.
“I giorni della scuola”
Domani quando io mi sveglierò
la scuola cominciare sì dovrò;
mi sento tanto spaventato, sai,
alla mamma ho confidato che
desidero una maestra dolce e tanto buona proprio uguale a te
e tanti amici pronti ad imparare insieme a me …
Rit.
Allora corri e vieni, vieni con me, alla Olivelli c’è un posto per te; apri la tua mente alle novità,
i giorni della scuola vivi in libertà. Allora corri e vieni, vieni e vedrai, potrai imparare e crescere per affrontare il domani,
con gioia e serenità!
Amarla o non amarla si potrà,
dipende solamente dalla tua volontà, ma certo libero tu sarai
se con lo studio imparerai.
E per i compagni rispetto e conoscenza comprare credo tu non potrai;
ma è con amore che dentro di te coltivarli e custodirli dovrai!
Rit.
Allora corri e vieni, vieni con me, alla Olivelli c’è un posto per te; apri la tua mente alle novità,
i giorni della scuola vivi in libertà. Allora corri e vieni, vieni e vedrai, potrai imparare e crescere
per affrontare il domani, con gioia e serenità!
Musica
Allora corri e vieni, vieni e vedrai potrai imparare e crescere
per affrontare il domani,
con gioia e serenità!
Per affrontare il domani, con gioia e serenità!!
Prime attività di coding unplugged
Per iniziare spieghiamo che cosa significa coding.
I coding significa programmazione informatica, giocando i bambini imparano a programmare e a sviluppare il “ pensiero computazionale” ossia l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo.
Alessandro Bogliolo afferma :“Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi”.
Le attività di coding possono essere unplugged cioè svolte senza dispositivi informatici ,in rete si trovano moltissime idee e materiale facilmente accessibili da cui trarre spunto.
Ecco alcuni link utili:
La nostra attività ha coinvolto i bambini di cinque anni e ha previsto vari momenti.
Primo stadio finalizzato a riconoscere la destra e la sinistra:
Nel secondo stadio si presenta l’ape Anita che vuole essere aiutata a raggiungere la sua amichetta.
(Clicca sull’immagine per stampare la scheda)
Terzo stadio: realizzazione di un reticolo piastrellato realizzato con nastro adesivo
E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA
LA NATURA SI E’ SVEGLIATA
E TUTTO HA CAMBIATO.
I PRATI SONO VERDI
CON TANTI FIORI STUPENDI.
LE API BIRICHINE
VOLANO DI FIORE IN FIORE
E LE FARFALLE COLORATE
SEMBRANO TANTE FATE.
LE RONDINELLE NERE NERE
SON RITORNATE FINALMENTE
E INSIEME AGLI UCCELLINI
SEMBRANO TANTE BALLERINE.
E I BAMBINI COSA FANNO?
I BAMBINI CON STUPORE
OSSERVANO TUTTI I NUOVI COLORI!
maestramaria
La natura si è svegliata e i bambini possono finalmente uscire in giardino per osservare i deliziosi cambiamenti che ci regala:il verde delle foglioline, i fiorellini ,il canto degli uccellini e… il piacere di stare all’aria aperta.Per aiutarci nella scoperta di questa stagione possiamo utilizzare questa poesia affiancata da un libricino da stampare e completare con piccole attività di pregrafismo.
I bambini più piccolini possono divertirsi a colorare con la digitopittura la rondinella ,attenti però … alla fine non sarà nero solo questo piccolo uccello migratore!
Albero di Natale con rotoli di carta
Il periodo dell’ Avvento si avvicina,fervono i preparativi per addobbare le aule e per trovare qualche idea per un lavoretto natalizio semplice e realizzato dai bambini .
I bambini amano pitturare ,più si sporcano e più sono felici e allora perché non realizzare un alberello con rotoli di carta tutti ridipinti con tempera bianca?
Preparare l’alberello ci offre anche l’occasione per ricordare il vero senso del Natale.Allora perché non addobbarlo di cuori rossi simbolo universale dell’ amore?
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Clicca per il pdf completo LA FATINA DELLE NEVI
INSEGNERAI A VOLARE
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.
Addio!
Scoletta mia, di cuore ti saluto
saluto i cartelloni e la lavagna,
i banchi, le finestre,… e vo in campagna.
lo ti saluto e me ne vado via
allegramente, sai, scoletta mia!
Ma ti ringrazio, veh! Perché ho goduto
qui dentro molte belle e buone cose;
racconti lieti, lezioni amorose,
e il piacer d’imparare.
Ora vo via,
ma non ti scorderò, scoletta mia.
Camilla Del Soldato
………………………………………….
se . . . . ogni viso è per te un’anima da amare;
se . . . . tu riprendi con gioia il dialogo sospeso;
se . . . . ogni tua ora passata è troppo presto fuggita;
se . . . . tu ami meglio il tuo lavoro a ogni anno che passa;
se . . . . la tua opera ti sembra incompleta;
se . . . . Dio è in ogni giorno il tuo grande confidente;
se . . . . le dita irrequiete e i piedi rumorosi ti sono sinfonia;
se . . . . le tue punizioni sono rare come le piogge in luglio;
se . . . . le inevitabili difficoltà ti trovano sorridente;
se . . . . i queruli genitori e i fanciulli ti riconoscono gentile;
se . . . . la tua giustizia sa fasciarsi di comprensione;
se . . . . combatti il male, ma non il peccatore;
se . . . . tu predichi la virtù e la sai praticare;
se . . . . ogni giorno che passa ti trova migliore;
se . . . . senza essere schiavo, tu segui un metodo;
se . . . . sapendo tante cose, tu non ti credi sapiente;
se . . . . tu sai ristudiare ciò che credevi di sapere;
se . . . . al posto di interrogare, tu sai soprattutto rispondere;
se . . . . tu sai essere fanciullo pur restando maestro;
se . . . . davanti alla bellezza tu sai meravigliarti;
se . . . . la tua vita è lezione e le tue parole silenzio;
se . . . . la tua vita è preghiera e la tua fede splendente;
e se . . . . i tuoi allievi vogliono assomigliarti
allora tu sei maestro!
da A. Gille, “Bulletin des écoles”.
Ormai siete grandi
Ormai siete grandi
la vita vi aspetta,
vivetela piano
non andate di fretta!
I passi da fare son tanti
ma giorno per giorno
andate avanti.
Tenete con voi
la vostra allegria
nessuno dovrà mai
portarvela via.
Siate voi stessi
in ogni momento
e il vostro cuore
sarà contento.
L’augurio che vi vogliamo fare
è che dagli sbagli possiate imparare
e così costruire la vostra vita,
rendetela unica e … saporita.
E adesso non sono più la tua maestra,
ma rimarrai qui, dentro la testa,
dentro il mio cuore e in mezzo ai miei pensieri
anche quando io sarò per te già ieri.
Per me sei ieri, oggi e anche domani,
sei stato il bimbo dato alle mie mani
per diventare ragazzo e uomo vero,
per fare cose di cui puoi andare fiero.
Ma in fondo io so già quello che resta
sarò per te per sempre la maestra
e tu per me non uno dei tanti,
ma il più importante, come tutti quanti.
di Germana Bruno
……………………………
…………………………..
—————————–
CHIAMAMI MAESTRA
Sono orgogliosa di essere maestra
che dottrina o disciplina non professa,
non insegna in licei o università,
ma ai piccini con pazienza tanto dà.
E per mano li accompagna ogni giorno
sostenendoli nel passo ancora incerto,
preparandoli ad affrontare il mondo
superando mari, monti e anche il deserto.
Chiamami allora soltanto maestra,
non professore e nemmeno insegnante,
perché davvero è quel che mi resta
di un compito tanto grande e importante.
Germana Bruno
———————-
Clicca sull’ immagine
Invito manifestazione fine anno scolastico
Cari genitori ,
cari parenti,
un invito sorprendente vi voglio fare:
“Alla festa di fine anno vi voglio invitare,
con tutti gli amici vi voglio salutare ,
e quello che ho imparato vi voglio mostrare”.
———————————-
A TE MAESTRA MIA
IN UN PRATO PIENO DI COLORI
OGGI HO COLTO DEI BELLISSIMI FIORI
A TE MAESTRA MIA, LI VOGLIO DONARE
PER AVERMI SAPUTO TANTO TANTO AMARE.
IN UN BOSCO TUTTO INCANTATO
OGGI HO COLTO LE MAGIE DEL CREATO
A TE MAESTRA MIA LE VOGLIO DONARE
PER AVERMI SEMPRE INSEGNATO A SOGNARE.
IN UN CAMPO TUTTO FIORITO
OGGI HO COLTO LA GIOIA DI UN SORRISO
A TE MAESTRA MIA LO VOGLIO DONARE
PER AVERMI SAPUTO SOPPORTARE.
NELLA FAVOLA DELLA NATURA
OGGI HO SMARRITO LA MIA PAURA
A TE MASETRA MIA VOGLIO RINGRAZIARE
PER AVERMI SAPUTO INSEGNARE A VOLARE.
NELLA FIABA CHE MI HAI RACCONTATO
NON MI AVEVI DETTO CHE TI AVREI LASCIATO
NEL MONDO OGNI COSA HA UN SUO PERCHE’
ED IO COME FARO’ SENZA UNA MAESTRA COME TE.
ALLORA , DOPO LE FAVOLE VIENE LA VITA VERA
DA TE VOLERO’ VIA IN MONGOLFIERA
NEL CUORICINO MIO SEMPRE TU SARAI
MAESTRA MIA DI ME NON TI SCORDARE MAI.
…………………………………………………
Ai nostri cuccioli
Visi impauriti, sguardi nel vuoto,
pensiero fisso verso la mamma,
e ore a chiedere del suo arrivo.
Giorno dopo giorno
lo sguardo si è acceso ,
gli occhi si sono illuminati
e tanti giochi sono stati inventati.
Tanti amici avete trovato,
E mille sorrisi sgargianti
hanno sostituito le lacrime
sul vostro viso.
Al mattino
con un bacetto salutate la mamma
e a capofitto vi immergete nei giochi.
Siete cresciuti!
Con noi, dei piccoli ometti
e signorine
siete diventati,
adesso però, vi dobbiamo lasciare.
Vi auguriamo ogni bene e vi promettiamo
di rimanere sempre nel nostro cuore.
Che i vostri sogni possano avere ali grandi!
Le vostre maestre
126maestramaria
FILASTROCCA DELLE BUONE MAESTRE
Maestra,insegnami il fiore ed il frutto
“Col tempo, ti insegnerò tutto!”
Insegnami fino al profondo dei mari
“Ti insegno fin dove tu impari”:
Insegnami il cielo, più su che si può
“Ti insegno fin dove io so”.
E dove non sai?
“Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, dall’ albero al seme.
Insegno ed imparo, insieme perchè
Io insegno se imparo con te!”.
Bruno Tognolini
————————————————————
Filastrocca di fine scuola,
quando la maestra si sente un pò sola.
Compila scartoffie, sposta materiale,
ma ripensa ancora al lungo abbraccio finale.
Guarda le aule, vuote e senza vita;
sorride, ricordando tutta la fatica!
E quando davvero il lavoro sarà finito,
anzichè dedicarsi al suo hobby preferito;
ai armerà di quaderni e matite,
fogli, libri e penne colorate,
per progettare gioiosa un nuovo anno
che a tutti i suoi alunni LASCERA’ IL SEGNO!
Maestri attivi fra le nuvole
—————————————————–
Estate
Dopo un anno di fatica e impegno,
di andare in vacanza forse son degno!
E’ tempo di giochi, mare e solleone
e allegra mene sto sotto l’ ombrellone.
questa stagione era quella che aspettavo
e che finisse la scuola tanto speravo:
ora, assai mi voglio divertire
perché tra poco si dovrà ripartire!
Il trenino delle stagioni
V. Contaldo- G .Ortolani
————————————————————
Saluto alla maestra
Addio alla Scuola dell’ Infanzia
Cara maestra ti dobbiamo salutare
ormai passiamo in prima elementare!
Ma non vedi come siamo cresciuti?
È arrivato il momento dei saluti…
Siamo felici di essere promossi
e davvero siamo tutti un po’ commossi
ma questo è giorno di gioia, e in effetti,
basta lacrime! basta fazzoletti!
Simona Maiozzi
—————————————————–
Se non puoi essere un pino….
Se non puoi essere un pino sulla vetta del monte,
sii una canna nella valle,
ma sii la migliore, piccola canna
sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.
Se non puoi essere un’autostrada
sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,
sii una stella.
Sii sempre il meglio
di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno
che sei chiamato ad essere,
poi mettiti a realizzarlo nella vita.”
(M.L.King)
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IL TEMPO COI BAMBINI
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
È grande il mistero che dentro cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se bello, il tempo scorra in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col pensiero diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del tempo coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è stato una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
di Germana Bruno
——————————————————-
Bruno Tognolini
Ciao maestra
Che allegria,che festa ,
niente compiti da fare,
cara maestra ti voglio salutare,
l’anno prossimo poi, rincontrare.
Baci e saluti ti voglio donare
e per le vacanze mi vado a preparare!
Un anno è già passato,
ed io sono più grande…
di cose nuove e belle,
ne ho fatte proprio tante!
Adesso siamo a giugno,
ed in vacanza andrò,
così più riposato
a settembre tornerò.
di Gemma Fanara
Un pensiero speciale alla maestra
Tra le pagine del mio quaderno
scritto con il pensiero,
c’è l’inchiostro più indelebile e sincero,
ho scritto Grazie per la pazienza,
per la costanza,
per la tua silenziosa vicinanza,
per il sostegno e la perseveranza.
Durante questi anni
ricchi di affanni ed emozioni,
non ho imparato solo la lezione,
tu hai saputo colorare ogni stagione
IN PRIMA ANDRO’
Ultimi giorni di scuola
RICORDO IL PRIMO GIORNO
CHE SON VENUTO QUA
MI CI HAN PORTATO
LA MIA MAMMA E IL MIO PAPÀ.
IO PIANGEVO , NON CI VOLEVO STARE
E ADESSO CHE SON GRANDE
NON ME NE VOGLIO ANDARE.
PRIMA NON AVEVO MOLTI AMICI,
ADESSO SIAMO TANTI E SIAMO FELICI.
A SETTEMBRE IN PRIMA ANDREMO
MA TANTI I RICORDI CHE CI PORTEREMO:
LE RISATE E L’ALLEGRIA
NESSUNO CE LE PORTERÀ VIA.
IMPAREREMO A LEGGERE
IMPAREREMO A CONTARE
MA QUI ABBIAMO IMPARATO
A SAPERCI ACCETTARE.
ADESSO SAPPIAMO COS’É
UN SENTIMENTO
É CIÒ CHE PROVIAMO
IN QUESTO MOMENTO,
É IL GRAN BENE
ED IL GRANDE AFFETTO
PER LE NOSTRE MAESTRE
CHE CI HANNO AMATO
E A VOLTE PROTETTO.
FACCIAMOCI FORZA
E ANDIAMO AVANTI
CHE I PASSI DA FARE
SON PROPRIO TANTI…
STRINGIAMO INSIEME
LE NOSTRE MANI
E ANDIAMO INCONTRO
AL NOSTRO DOMANI
La maestra Francy
……………………………………………………….
IL TEMPO COI BAMBINI
di Germana Bruno
È grande il mistero che dentro cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se bello, il tempo scorre in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col pensiero diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del tempo coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è stato una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
………………………………………………..
Care bambine
bambini cari
voi sietedei diamanti
preziosi e rari.
Noi maestre
dirvi vogliamo
che nel cuore
vi portiamo.
La vostra allegria
e la vostra dolcezza
conserveremo
con gran tenerezza.
E se fin qui con noi
avete volato
sappiate che
il vostro viaggio
è appena iniziato.
D’ora in poi
continuerà
offrendo a voi
nuove opportunità.
È giunto il momento
dei nostri saluti
ma non dimenticheremo
certo gli anni belli
con voi vissuti.
Aprite ora le vostre ali
e volate attenendovi
ai vostri ideali.
Ricordate costantemente
che più in alto
volerete e più lontano
voi vedrete.
Rosetta Cavallo
…………………………..
Volate nel cielo
Tre anni son passati,
questo tempo è volato,
con noi siete cresciuti,
grandi siete diventati.
Adesso volate!
Volate nel cielo
fino alle stelle,
ma sappiate che
il tempo trascorso insieme
nessuno lo cancella.
maestramaria
A te,
mia cara maestra,
un forte bacio voglio donare
insieme a un sorriso grande come il mare
e a un grazie per avermi
saputo amare.
Tante coccole e abbracci
mi hanno consolato
quando alla mamma ho pensato
e baci in quantità son volati
ad ogni ora della giornata.
Alla scoperta delle cose
mi hai guidato,
insieme a me hai gioito
quando ho imparato
che è bello scoprire le cose del creato
maestramaria
Il tuo cuore lo porto con me.
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
Edward Estlin Cummings
………………………………
A VOI I BAMBINI
VI ABBIAMO CRESCIUTI PER TRE ANNI
ADESSO VOLATE IN ALTO COME AQUILONI
E GUARDATE IL MONDO CON OCCHI NUOVI.
OGNI TANTO PERO’,
PENSATE A NOI
CHE VI ABBIAMO SEMPRE
NEI NOSTRI CUORI.
Maestramaria
………………………………………
GRAZIE
GRAZIE
PER AVERCI REGALATO
MOMENTI DI GIOIA
E PER AVERCI RIPAGATO
CON SODDISFAZIONE DI TUTTO
IL LAVORO SVOLTO!
LE MAESTRE…..
Maestramaria
Schede didattiche per esprimere, riconoscere e giocare con le emozioni.
Le schede completate possono formare un simpatico libretto da regalare ai bimbi al termine del percorso.
Scarica il PDF “Gioco con le espressioni del viso“
Un anno a colori
Il nuovo anno è appena iniziato
pagine bianche sparse sul prato,
pagine bianche, che se ci lavori,
puoi decorarle con mille matite,
sarebbe un peccato lasciarle pulite.
Con l’arancione dei sentimenti
crei giorni speciali, sempre differenti,
con il verde del grande impegno
su ciascun foglio fai un bel disegno.
Con il rosso del gran coraggio
puoi chiudere la porta e rimetterti in viaggio,
con l’azzurro della pazienza
saprai donare la tua presenza.
Con il giallo della determinazione
trasformi ogni foglio in un cartellone,
con il rosa del rispetto
darai l’amore, darai affetto,
e con matite d’argento e d’oro
farai di ogni giorno un capolavoro.
Anche se non sarai perfetto e preciso
metti su ogni foglio almeno un sorriso.
Monica Sorti
Amica scuola
Quando piango, andando a scuola,
la maestra mi consola.
Il mio pianto dura poco
e poi rido, canto e gioco.
Faccio sempre un po’ a ciascuno
e non picchio mai nessuno.
A chi è bravo spesso dico:
“Voglio essere tuo amico!”
Se qualcuno poi mi sputa
non gli dico: “Testa vuota!”
ma lo guardo e all’improvviso
gli regalo un bel sorriso.
Sopra i fogli poi dipingo
e non graffio e neanche spingo.
Quando mangio assaggio tutto,
anche quello che è un po’ brutto.
La mia scuola a volte è chiusa:
forse è stanca e si riposa,
così a casa posso stare…
ma ho già voglia di tornare!
L’ amico
“Mamma, a scuola ho un amico
ma un amico, sapessi!
Parla con me,mi dice
tante cose carine!
Mamma, son felice!”
“Mi fa piacere, caro, che
tu abbia trovato un amico.
E, dimmi, come si chiama?”
“Senti,mamma,davvero:
non so come si chiama,
e allora gli ho messo un nome
che ho inventato.
corto così,
ma lui mi risponde lo stesso.
Gli ho dato nome: TU”
Da : mammaebambini
C’è una scuola grande
come il mondo.
Ci insegnano maestre,
professori,avvocati,
muratori,televisori,
giornali,cartelli stradali,
il sole, i temporali,le stelle.
Ci sono lezioni facilie
lezioni difficili,
brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare,
a giocare,a dormire,
a svegliarsi,
a voler bene
e perfino ad arrabbiarsi.
Ci sono esami
tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso.
(Gianni Rodari
—————————————
Sveglia
Chicchirichì fa il galletto,
cì cì cì fa l’uccelletto,
din don dan fa la campana
sia vicina, sia lontana,
annunciandoci il ritorno
del radioso nuovo giorno.
Si alzan tutti a questo coro
e si avviano al lavoro;
si alza presto il contadino:
va nei campi dal mattino.
Si alza presto l’operaio:
la fatica lo fa gaio.
Si alza pure dal lettino
e va a scuola ogni bambino.
Resta solo nella culla
il piccin che non fa nulla.
( L. Scardaccione)
——————
SI RIPARTE
di Germana Bruno
Mare, boschi, campi e monti,
son finite le vacanze,
per la scuola siamo pronti,
che si aprano le danze.
Di quei luoghi straordinari
porto in cuore le emozioni,
cambieranno gli scenari,
tra dettati ed addizioni.
Con il vento e il sole caldo,
l’acqua limpida del mare,
son più carico e spavaldo,
sono pronto ad imparare.
Sono pronto alla partenza,
ho una gran valigia in mano,
piena di nuova esperienza
per andare più lontano
su di un treno in cui i vagoni
sono colmi di persone
con cui vivere emozioni
fino a prossima stazione.
—————————-
Di Vincenzo Riccio
——————————–
La scuola
di Roberto Piumini
Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un’amica un po’ più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.
——————————–
Cortile silenzioso
Ma ch’è stato? Ch’è avvenuto?
Incantesimo? Prodigio?
Il cortile s’è fatto muto,
muto e triste, solo e grigio.
Son tornati tutti a scuola,
sono intenti ad imparare,
le vacanze son qualcosa,
già lontane da sognare……
Filippo Falsina
………………………………………..
A scuola
Tu non sai, ma gli uccellini
hanno il cuor come i bambini:
come i bimbi vanno a scuola
sopra i pini
sopra i peri.
Se non sanno la lezione
(che sarebbe una canzone
sempre nuova)
prendon certi brutti zeri
tondi tondi come l’ova.
E nell’ora della sera,
quando suona n le campane,
sopra i borghi sulle piazze,
con un dolce pigolio
dicon tutti la preghiera
che va su nel cielo a Dio:
buona, docile, leggera.
Renzo Pezzani
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Primo giorno di scuola
Primo giorno, tutti in festa!
I volti emozionati dei bambini,
ancora coloriti dall’ estate,
angelici come tanti serafini!
le voci son cinguettii d’ uccelli,
pigolii felici di pulcini.
In ogni petto i palpiti più belli,
presto un cuor solo, si sentono fratelli.
Filippo Falsina
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A scuola
A scuola siamo in tanti,
si fanno giochi e canti,
racconti e burattini:
la scuola è dei bambini.
Nel parco c’è chi corre,
chi va sopra la torre,
chi fa lo scivolone,
chi mangia torrone.
Nel gioco del mercato
io compro e dopo vendo;
quello che ho guadagnato
di nuovo me lo spendo.
Con il mio corpo-palla
rotolo e poi rimbalzo
affondo e torno a galla
mi abbasso e poi mi alzo.
Da qui, da lì, da là
uscite un pò di casa!
A scuola ci si sta!
A scuola è un’ altra cosa!
L’ albero azzurro
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Finalmente ecco la scuola
Il giorno dell’inizio è già arrivato
e indossi il grembiulino di bucato.
I bimbi hanno cestini o zainetti.
E dentro tu lo sai cosa ci metti;
la gomma, le matite colorate,
le forbici con le punte arrotondate.
In classe la lavagna trovi pure
e i cartelloni pieni di figure.
si ritaglia, si incolla, si colora,
così si cambia gioco ad ogni ora.
E che divertimento la lettura,
che usto con i conti e la scrittura!
quante scoperte splendide da fare,
quante storie stupende da ascoltare!
E poi è bello stare in compagnia
di amici vecchi e nuovi, in allegria.
Con loro parli, ridi e canti in coro.
Allora buona scuola… e buon lavoro!
Vivian Lamarque
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Questa mattina nello zainetto
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Di nuovo insieme
Vado a scuola
come a una festa
con tante idee
dentro la testa:
idee nuove
da pionieri
per tracciare
grandi sentieri
idee forti
da guerriero
per conquistare il mondo intero.
E se una cosa
oggi va storta
a me che importa?
Proverò domani
con un’ idea
di scorta.
Patrizia Ceccarelli
Ciao mamma
Ciao mamma, vado a scuola,
ma non ti lascio sola.
Quando a casa tornerò,
tanti baci ti darò.
Ciao mamma, vado a scuola!
HO indossato già il grembiule
i balocchi ho riposto nel baule.
Lo zainetto è pieno zeppo di pastelli,
quaderni, penne e pennarelli
Non farò mai più capricci
e non combinerò pasticci!
Mai più farò il monello
ma sarò un alunno modello!
Elisa Coppola
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FILASTROCCA DI CASA E DI SCUOLA
A casa io gioco
A scuola io faccio
A casa è il mio fuoco
A scuola è il mio abbraccio
A casa c’è Mamma
A scuola Maestra
A casa TV
A scuola finestra
A casa io sono
A scuola divento
A casa c’è sole
A scuola c’è vento
A casa io chiedo
A scuola rispondo
A casa c’è il nido
A scuola c’è il mondo
Bruno Tognolini
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Filastrocca delle maestre
Maestra, insegnami il fiore ed il frutto
Col tempo, ti insegnerò tutto
Insegnami fino al profondo dei mari
Ti insegno fin dove tu impari
Insegnami il cielo, più su che si può
Ti insegno fin dove io so
E dove non sai? – Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, un albero e un seme
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te
Bruno Tognolini
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Filastrocca settembrina
Filastrocca settembrina,
già l’autunno si avvicina,
già l’autunno per l’aria vola
fin sulla porta della scuola.
Sulla porta c’è il bidello,
che fischietta un ritornello,
poi con la faccia scura scura
prova la chiave nella serratura,
prova a suonare la campanella…
Bambino, prepara la cartella!
G. RODARI
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Il primo giorno di scuola
Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare,lavorare
Gianni Rodari
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LA scuola
Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un’amica un po’ più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.
Roberto Piumini
—————————-
FILASTROCCA SCACCIA-TRISTEZZA
Se la tristezza vuoi scacciare,
ecco cosa devi fare:
1 Suona una chitarra vera,
ti senirai più leggera.
2 Apri con la chiave il cuore
perchè dentro troverai tanto amore
3 Trova amici e amiche
perchè sono più felici
4Ascolta il gallo fare chicchirichì
al sorgere di ogni dì
5 Compra una racchetta
a forma di forchetta
6 Metti dei bianchi occhiali:
vedrai tutti speciali
7 non pensare ai chili
quando tutti son gentili
8 Esci dalla tua stanza
e fai una grande danza!!!!!!!!!!
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Le maestre salutano così
A tutti va il nostro saluto
ed un lieto benvenuto
al bambino e al genitore
che hanno forse il batticuore
una carezza e una stretta di mano
ed insieme andremo lontano
qui a scuola sotto un unico tetto
piano piano passetto passetto.
Le maestre salutano così
la mattina di ogni dì!
(da:”Una scuola intorno a noi” Tresei)
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Filastrocca della scuola
Filastrocca della scuola
piena di bimbi non è mai sola.
Qui tante cose tu puoi imparare
e con gli amici insieme “volare”.
È tanto bello quando si è amici,
crescere insieme, sentirsi felici.
Mille bambini di mille nazioni
insieme vivono tante emozioni
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Un posto per tutto
Un posto per le matite, i fogli, i colori,
uno per i libri e i loro lettori.
Un posto per le auto, i pupazzi e i soldatini,
un posto per le bambole, gli orsi e i cuscini.
Un posto per il collage, il pongo, gli acquerelli,
uno per la plastilina e uno per i pastelli.
Uno spazio per i salti e per una capriola.
Quanti posti nella classe…
e che bello andare a Scuola!
(Corinne Albaut)
——————————————
Filastrocca della scuola
Filastrocca della Scuola
dove il tempo passa, vola!
Si sta bene con gli amici
sui quaderni a far cornici,
a giocar nell’intervallo
a inventare un nuovo ballo,
ad attender la pagella,
anche se non troppo bella,
perché è “super”, in compagnia,
condivider l’allegria!
Marzia Cabano
…………………………………………..
Una giornata alla scuola dell’infanzia
Alla mattina la sveglia è suonata,
inizia presto la mia giornata,
indosso la tuta e il grembiulino,
bevo il latte con un panino,
mi infilo le scarpe e metto il giubbino
poi salgo veloce sul mio pulmino.
A scuola gioco in allegria,
canto e rido in compagnia,
dipingo e incollo con attenzione,
alleno la mia concentrazione.
A mezzogiorno è ora di mangiare
poi tutti a nanna a riposare
fino all’ora della merendina
quando arriva la mia mammina!
Rita Sabatini
………………………………………………….
Una scuola strepitosa
Andare a scuola è strepitoso,
ogni giorno è avventuroso:
puoi dipingere con i pennelli,
con le dita e gli acquerelli,
puoi incollare carte e cartine,
puoi modellare le ciotoline,
puoi ascoltare storie bellissime
con principesse elegantissime,
puoi fare mille esperimenti,
puoi conoscere nuovi argomenti.
Allora cosa aspetti ad arrivare?
Presto, tutti pronti ad imparare!
Rita Sabatini
……………………..
Bambini a scuola
Oh, l’ala del tempo ben rapida vola!…
finita è l’estate, si torna alla scuola.
Bisogna lasciare i laghi tranquilli,
le verdi vallate dai freschi zampilli,
le morbide rene, i tuffi nell’onde
che il vento ricama di trine gioconde,
i colli beati smaltati di fiori,
le vigne fragranti, i boschi canori,
le corse frementi per prati ed aiuole!
Bambini, bambine: si apron le scuole!
Su via, non torcete le bocche soavi;
non fate le bizze: vi voglio più savi.
Se dopo il lavoro più lieto è il piacere,
è giusto che a questo poi segua il dovere.
Or dunque togliete dai vostri cassetti
i bianchi quaderni, i libri, i righetti,
le penne, i compassi, ed ilari e franchi,
correte a sedervi sui soliti banchi.
La scuola, materna, le braccia vi schiude
e al dolce suo seno felice vi chiude.
E voi salutatela col cuore canoro:
è bello in letizia tornare al lavoro.
Io, giunto alla fine di questo preludio,
depongo la penna…
Bambini, buon studio.
Poesia di Gino Striuli
…………………………………….
Compagni di banco
Oh, Poggiolini! Lo rivedo ancora
con quel suo mite sguardo di fanciulla,
e lo risento chiedermi un nonnulla
con una voce che… non so… m’accora.
Che cosa vuoi? Son pronto a darti tutto:
un pennino, un quaderno, un taccuino,
purché tu venga per un po’ vicino
al cuore che ti cerca dappertutto.
Oh non venirmi accanto come sei
ora: avvocato, chimico, tenente,
ché cercheresti invano nella mente
il mio ricordo dandomi del lei!
lo non voglio saper, fratello, come
passaron gli anni sopra la tua vita:
voglio l’occhiata timida e smarrita
che rispondeva, un giorno, al tuo cognome.
Voglio che tu mi renda per un’ora
la parte del mio cuor che tu non sai
di posseder, da tanto tempo ormai!
e noi saremo i due compagni ancora!
Noi siederemo ad uno stesso banco
riordinando i libri a quando a quando,
e rileggendo un compito, e guardando
sul tavolino un grande foglio bianco…
Il registro, a cui tutti eran diretti,
quando c’interrogavano, gli sguardi;
io lo sapevo a mente… Leonardi,
Massari, Mauri, Méngoli, Moretti…
Il registro coi voti piccolini
nelle caselle dietro i nomi grandi,
tu lo sapevi a mente… Nolli, Orlandi,
Ostiglia, Paggi, Poggi, Poggiolini…
Dio, che tristezza ricordare questi
nomi d’ignoti a cui demmo del tu!
nomi che non si scorderanno più,
perché in fila così, perché modesti!
O Poggiolini, che fai tu, che pensi?
Forse tu vivi in una tua casina
odorata di latte e di cedrina,
e sguardi e baci ai figli tuoi dispensi!
Forse la sera giuochi la partita
fino alle dieci e mezzo (anche più in là!)
con la moglie, la suocera… e chissà,
forse con Poggi o Méngoli! …La vita!
lo nulla. Quello che fu mio lo persi
strada facendo, quasi inavvertitamente;
e adesso, se ho un foglio e una matita,
faccio – indovina un po’ – faccio dei versi!
Poesia di Marino Moretti
………………………………………….
Ritorno a scuola
Oh, sì! prendiamo la cartella scura,
il calamaio in forma di barchetta,
i pennini, la gomma e la cannetta,
la storia sacra e il libro di lettura…
Andiamo, andiamo! Il tema è messo in bella!
Andiamo, andiamo! Il tema è messo in buona!
Dio, com’è tardi! La campana suona…
Fra poco suonerà la campanella…
Ma che dico? E’ domenica, è vacanza!
non c’è scuola, quest’oggi: solamente
c’è da imparare un po’ di storia a mente,
soli, annoiati, nella propria stanza…
Poesia di Marino Moretti
IL primo giorno di scuola per i bambini, in modo particolare per quelli di tre anni al loro primo ingresso,è traumatico e stressante .Sarebbe carino ridurre lo stato di ansia addobbando l’ aula con tanti palloncini colorati e con tanti personaggi creati con gli stessi.
Simpatica è l’idea di inserire musica di sottofondo di cartoni animati , dello zecchino d’ oro e di sigle televisive amate dai bambini.
La musica servirebbe anche a ridurre l’ agitazione dei genitori ,molto più preoccupati dei piccini e desiderosi di rassicurazioni da parte dell’ insegnante.
Progettare il momento dell’accoglienza permette ai bambini di affrontare il nuovo anno scolastico con positività
Affinchè i bambini non si sentano esclusi ed isolati dagli altri, è necessario far conoscere il proprio nome
A tale scopo proponiamo giochi di presentazione:
Io sono…e mi piace
-Facciamo disporre i bambini seduti in cerchio
-Chiediamo loro di alzarsi e gridare il loro nomee la cosa che preferiscono(uno alla volta)
-La prima ad alzarsi sarà l’insegnante
Per facilitare l’inserimento e i primi approcci di socializzazione si possono proporre canti e giochi con il girotondo
Conosciuto in tutto il mondo, il girotondo rappresenta il primo contatto di comunicazione ed è adatto anche ai più piccoli
LA BELLA LAVANDAIA
La bella lavandaia
che lava i fazzoletti
per i poveretti di tutta la città.
Fai un salto,
fanne un altro,
fai la giravolta
falla un’altra volta.
Guarda in su,
guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu
Facciamo disporre i bambini in cerchio per mano
facendo il girotondo cantano
Un bambino più grande impersona la lavandaia mettendosi al centro del cerchio
Il bambino al centro del cerchio imita le azioni indicate da canto
IL bambino che viene baciato impersona la lavandaia
Ricomincia il girotondo
E’ di estrema importanza acquisire la capacità di orientarsi e familiarizzare con l’ambiente -scuola e creare un legame affettivo ed emotivo positivo con esso
Proponiamo LA DANZA DEL SERPENTE
L’insegnante presenta la storia di un serpente che scende dalla montagna per ritrovare i pezzettini smarriti della sua coda
-I bambini disposti in fila formano il serpentello
-Durante il percorso cantano:
Questa è la danza del serpente
che vien giù dalla montagna
per ritrovare la sua coda
che perse un dì
-Entrando in un ambiente chiedono
E’ forse qui
quel pezzettin
del mio codin?
Durante la visita all’ edificio, l’ insegnante presenterà la funzione e la caratteristica di ogni ambiente
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Castagna con sacchetto del pane
Prato ricoperto da foglie secche
Addobbo parete
Le quattro stagioni Porta autunnale
Cestino ricoperto di foglie per addobbare l’ aula.
Ricicliamo le bucce di caldarroste
Laboratori e poesie
IL RICCIO
Occorrente: PATATA
SPAGHETTI
CARTONCINO NERO
CARTONCINO ROSSO
PRATICARE TANTI FORI SULLA PATATA(INSEGNANTE)
SPEZZARE GLI SPAGHETTI
DISEGNARE E RITAGLIARE SUL CARTONCINO OCCHI E BOCCA E INCOLLARLI SULLA PATATA
IL RICCIO E’ PRONTO
Cartoncino bristol bianco
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Pinzatrice
nastro adesivo
Spieghiamo ai bambini che in autunno cadono le foglie
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Ed ecco che in aula avremo un bellissimo albero autunnale
Carnevale
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
son le toppe di Arlecchino,
vestito di carta poverino.
Pulcinella è grasso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalone dei Bisognosi
-Colombina,- dice,-mi sposi?
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne dà niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena a botte Stenterello.
Per fortuna Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola:-E’ Carnevale,
e ogni scherzo vale
Gianni Rodari, Prime fiabe e filastrocche,
Einaudi Ragazzi,1996
———————————
Viva i coriandoli di carnevale
Viva i coriandoli di carnevale,
bombe di carta che non fanno male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia:
tutti a nanna.Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
(G. Rodari)
———————————————————————–
Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio starnuto
vale un milione.
mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il Sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:
per voler mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…
E sarà il carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di certa gente.
(G. Rodari)
————————————-
CARNEVALE SORPRENDENTE
Carnevale sorprendente,
chiassoso e divertente,
Carnevale tra mille scherzetti,
tra buffe maschere e dolcetti,
Carnevale in allegria
per stare tutti in compagnia!
Rita Sabatini WWW.fantavolando.it
——————————–
TINO IL PAGLIACCIO
Tino il pagliaccino
indossa un cappellino
con un bel fiorellino,
fa un buffo inchino,
apre l’ombrellino
suonando il violino
e quando è un po’ stanchino
si fa un bel sonnellino.
Rita Sabatini WWW.fantavolando.it
———————————-
Arlecchino poverino
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”
(Il vestito di Arlecchino-Gianni Rodari)
———————————-
SFILATA STRAMPALATA
Quando ho aperto il mio portone
per andare alla stazione
ho scoperto la sfilata di una folla strampalata.
Un coniglio con gli occhiali, una fata con le ali,
un gondoliere con le bretelle,
un sacco di gente senza rotelle,
un pirata, un elefante, un folletto tintinnante,
una statua, uno svitato ,
e anche un mostro stralunato
La città è stata invasa,
sono tutti fuori casa
ma ho capito che è normale
perché oggi è carnevale
Thomas Scotto
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IL CARNEVALE
Nelle piazze in ogni via
c’è un’allegra compagnia
che, vestita in modo strano
canta balla e fa baccano.
mascherine, mascherine
siete buffe ma carine
con i vostri nasi rossi,
fatti male,storti e grossi
(V. e A.M Franci)
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IL GIOCO DEI SE
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
(Gianni Rodari)
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Le maschere di Carnevale
Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
(Attilio Cassinelli )
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Per divertirsi
Basta un cappello vecchio,
due baffoni,
disegnato sul viso coi carboni
e una gran pancia fatta col guaniale
per divertirsi tanto a Carnevale
da COME GIOCO,Marzocco
La signora Colombina
si affaccia alla finestra
con la corona in testa
Passan tre fanti
con tre cavalli bianchi, bianca è al sella
bianco il mantello,
bianca la piuma sul cappello.
Il bimbo si maschera da Pirata,
da Toro seduto, da Astronauta,
da Sceriffo,da Torero,
da Zorro, da Pistolero,
e da Tarzan(eroe selvaggio)
perchè ama gli eroi del coraggio.
Non si maschera da Calimero
Calimero (pulcino nero)
è solo un eroe della pubblicità,
e, a dire la verità,
non è eroe nemmeno per metà,
E il bimbo più piccolino?
Ha un debole per Arlecchino
tutto rosso, verde, giallo, turchino.
Luigi Grosso
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Pulcinella aveva un gallo
Pulcinella aveva un gallo
che volava a passo di ballo:
vola da Roma fino alla Spezia,
Pulcinella arriva a Venezia
A Venezia incontra Arlecchino
con Brighella che suona il violino
poi c’è Florindo che suona la viola
e Colombina che torna da scuola
suonando la tromba
il corno e il trombone
per far dispetto a papà Pantalone.
Solo Rosaura non viene alla festa
perchè in laguna ha perso la testa;
ha perso la testa per Pulcinella,
ma senza la testa non è tanto bella
Larga la foglia,
stretta la via
con un inchino, con cortesia
Pulcinella saluta e va via
E.LUZZATI
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Canzonetta di carnevale
Pulcinella aveva un gallo,
tutto il giorno vi andava a cavallo
con la briglia e con la sella,
viva il galletto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un gatto,
tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella,
viva il gatto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un cane,
che mangiava solo pane,
qualche volta una ciambella,
viva il cagnetto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un’ oca,
inseguita dalla cuoca,
con in mano una padella,
viva l’ oca di Pulcinella!
Anonimo, da ” quindici, field Educational”
Italia S.p.A., Roma, 1982
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VORREI UNA MASCHERA
Vorrei una maschera
così spaventosa,
che tremi la gente
più coraggiosa;
da strega o da fantasma,
da mostro o da vampiro,
da scheletro bianco,
che vangoli in giro
tra gli alberi spogli,
nel lume lunare
così che la gente
si metta ad urlare.
E nessuno sappia
che il più spaventoso
di tutti i costumi
ce l’ ha il timoroso
Kathrin Jackon
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Carnevale vecchio e pazzo
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
Gabriele D’ Annunzio
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Il Carnevale
Che frittelle! chi le vuole?
Dolci, biondi come il sole!
Tutti in compagnia
una festa ecco si fa,
così bella è l’ allegria
quando è piena di bontà
M.Solucci
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IL pagliaccio
Il pagliaccio colorato
a carnevale sei il più ammirato
I tuoi colori brillanti
si intonano con le stelle filanti.
Con le tue scarpe esagerate
e le parrucche cotonate
I bambini passerebbero le giornate
E saì perchè?
perchè sei ricco di magia
e la noia porti via
A. Montale
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CARNEVALE
Carnevale canta e balla;
fa sorrisi a tutti quanti,
ha un vestito lungo e largo
scarpe vecchie, grossi guanti!
Va girando tutto il mondo
per donare l’allegria
a chi vuole amarezza
ed il dolore cacciar via!
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)
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PER FAR CARNEVALE
Basta un cappello vecchio,
due baffoni
disegnati sul viso coi carboni
e una gran pancia fatta col
guanciale
per divertirsi tanto a Carnevale.
Zumpetepa,zumpetepa
il Carnevaleeccolo qua.
Trombette e cembali
tamburi e piatti
fanno un baccano che non si sa.
Chi suona bene, chi suona male,
chi canta forte,
chi scende e sale,
chi lancia razzi lassù, lassù…
E’ il finimondo? E’ il temporale?
Sono i rumori del Carnevale.
(M.Lodi)
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COLOMBINA
Colombina
di mezza sera
cerca, cerca
la primavera
la più bella che ci sia
se la vuole portar via.
Ecco qua che l’ho trovata.
Tutta bella incipriata
con le scarpe di cioccolata
Colombina alla sera va.
Alla sera di Carnevale
Colombina andò a ballare
da u vechio Barbablù
che saresti proprio tu..
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)
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Fine di Carnevale
Per la gente, bene o male,
è finit il Carnevale…
Di tutta la festa chiassosa
che forse ci resta qualcosa?
Una goffa mascherina
ridotta a brandelli,
in mezzo alla vi,
qualche coriandolo
sopra i capelli
di una bambina….
e tanta,tanta malinconia
E. Ottaviani
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L’invenzione di Pulcinella
Gianni Rodari
Signore e signori, fatevi avanti
più gente entra, più siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome è Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!
Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente!!
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Pranzo e cena
Gianni Rodari
Pulcinella e Arlecchino
cenavano insieme in un piattino:
e se nel piatto c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa.
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme in una scodella,
e se la scodella vuota non era
chissà che sbornia, quella sera.
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Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
che è venuto da Paris.
e Pierrot vediamo qui
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzone dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
Attilio Cassinelli
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Siam le belle mascherine
tutte allegre e profumate
siamo vispe e birichine,
misteriose come fate.
Noi sappiamo chi siete voi
che ridendo ci guardate.
Dite un po’ chi siamo noi?
Oh, giammai lo indovinate!
Siam le belle mascherine
che vi portano allegria
che non fan nulla di male…
Viva viva il carnevale!
B. Marini
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La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Carlo Goldoni
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Ed ecco un flauto si mette a suonare.
Allora un pagliaccio rosso
coperto di campanellini
esce a ballare con lazzi ed inchini!
E tenta una capriola…
fa finta di farsi male…
ride…
Si rizza con un salto mortale!
Poi s’arrampica, come fa il gatto
per acchiappare i pipistrelli!
E poi fa finta di ruzzolare,
perchè ridano tutti quanti.
U. Betti
La stagion del Carnevale
La stagion del Carnevale
tutto il mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carneval fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognun va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Par che ognun di Carnevale
a suo modo possa far;
par che ora non sia male
anche pazzo diventar.
Viva dunque il Carnevale,
che diletti ci suol dar.
Carneval che tanto vale,
che fa i cuori giubilar.
Carlo Goldoni
Poesia e lavoretto di Pasqua
Il paese delle uova di cioccolato
In un lontano paese c’è una città circondata da alte mura. Nelle giornate di primavera, lunghe file di uomini con un sacco sulle spalle fanno la coda davanti all’unica grande porta della città. Sulla porta c’è un guardiano che domanda ad ognuno:
– Chi siete?
– Sono un pasticciere, un droghiere, un commerciante.
– Allora potete entrare!
Il negoziante entra e poco dopo esce col sacco pieno.
Una volta, un bambino incontrò l’uomo col sacco e gli domandò:
– Signore cosa c’è nel vostro sacco?
– Uova di Pasqua, o, per meglio dire, uova di cioccolata.
– Ma come, nascono là, dietro quelle mura, le uova di cioccolata?
– Oh, è semplicissimo! Dentro quelle mura c’è una grandissima fattoria con migliaia di galline di cioccolata: di cioccolata la testa, di cioccolata le zampe, di cioccolata il becco, le penne … Che uova vuoi che…
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Cos’è il cyberbullismo
Il cyberbullismo
Sempre più spesso si sente parlare di cyberbullismo e delle conseguenze, talvolta, devastanti che ne derivano.
L’uso delle nuove tecnologie e dei social network è ormai parte integrante della nostra vita. La loro fruizione è cresciuta in maniera considerevole e non sempre in modo positivo.
Il suo diffondersi anche tra i giovanissimi ha incrementato il propagarsi del bullismo virtuale: il cyberbullismo.
Cos’è il cyberbullismo?
Il cyberbullismo è un atto aggressivo, violento, disprezzante, intimidatorio, volontario, continuato e ingiustificato nei confronti di una persona presa di mira. Di solito la vittima è considerata “diversa”, perché più sensibile, perché più debole, perché veste in modo diverso dal gruppo, perché non si adegua alla massa, perché fuori dai canoni estetici, in altre parole fuori dagli schemi. Insomma, i motivi possono essere svariati e futili.
Le conseguenze sono, invece, devastanti per chi subisce:
perdita di fiducia in sé, depressione, danni psicologici indelebili, isolamento…
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Il pagliaccio da completare per Carnevale
Il pagliaccio: disegno, pregrafismo e sagoma per lavoretto.
Ripassa il tratteggio e completa con gli elementi del viso mancanti.
Poesia del pagliaccio Tino con disegni da colorare e da completare con il tratteggio.
Al termine, stampate tutte le pagine e formate un grazioso e divertente libretto di Carnevale.
Per la stampa clicca qui
TINO IL PAGLIACCINO
TINO IL PAGLIACCINO
INDOSSA UN CAPPELLINO
CON UN BEL FIORELLINO
FA UN BUFFO INCHINO
E APRE L’OMBRELLINO
SUONANDO IL VIOLINO
E QUANDO E’ UN PO’ STANCHINO
SI FA UN RIPOSINO
Rita Sabatini
Pregrafismo invernale
L ‘inverno si avvicina e per addobbare l’ aula abbiamo pensato di riciclare i piatti di plastica chiusi nel nostro armadietto da tanto tempo
Ecco il risultato!
Filastrocca di Natale da colorare
Ecco una simpatica filastrocca di Natale da completare con dei semplici disegni .
I disegni raccolti formano un piccolo libretto .
Se ti interessa stampare il pdf clicca qui.
FILASTROCCA DI NATALE
FILASTROCCA DI NATALE
FACCIO UN ALBERO SPECIALE
DI PALLINE E CARAMELLE
CON LA POLVERE DI STELLE.
FACCIO UN ALBERO A COLORI
CHE RALLEGRI TUTTI I CUORI
E POI SCRIVO TRA I REGALI
“SIAMO TUTTI QUANTI UGUALI”
GiuseppeBordi
Il nostro istituto,IC2 Don Bosco Cardito NA, si è arricchito di una nuova risorsa: un blog sui DSA in cui sono raccolti tutti gli interventi messi in atto dall’istituto ,a partire dalla scuola dell’infanzia, laboratori, giochi, video e altro materiale utile per i disturbi specifici di apprendimento.
Tutto è iniziato nel 2010 con un percorso formativo con un percorso formativo, rivolto ai docenti …segue
https://dsaic2donboscocardito.wordpress.com
Un cuore per la festa della mamma!
Un cuore per la festa della mamma da appendere .
Come procedere per realizzare questo lavoretto per la mamma?
La festa della donna si avvicina e noi non ci facciamo trovare impreparate, tante sono le cose che si possono preparare insieme ai bambini ,basta scegliere tra le tante risorse presenti a questo link!
Festa della donna:biglietti,disegni e lavoretti
Per le poesie invece, clicca qui e ne troverai diverse e tutte bellissime!
Lavoretto di carnevale: il pagliaccio
Carnevale si avvicina e noi lo aspettiamo con il nostro pagliaccio colorato.
E’ un simpatico lavoro che richiama una festa molto amata e aspettata dai bambini e che ci permette di lavorare con allegria e con gioia.
Per realizzare questo simpatico pagliaccio basta cliccare sull’immagine per stamparla
e colorarla seguendo le indicazioni indicate.
I bambini eserciteranno la motricità fine, la coordinazione oculo manuale
la discriminazione visiva e l’ organizzazione spaziale.
I bambini piccolini ,invece,potranno colorare il pagliaccio liberamente lasciando libera la fantasia.
I pagliacci una volta colorati si possono ritagliare e incollare sulle stecche dei gelati e diventare così dei simpatici segnalibri da portare a casa ed esibire ai genitori.
Altre risorse di Carnevale:
Prime attività di coding unplugged
Prime attività di coding unplugged
Per iniziare spieghiamo che cosa significa coding.
I coding significa programmazione informatica, giocando i bambini imparano a programmare e a sviluppare il “ pensiero computazionale” ossia l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo.
Alessandro Bogliolo afferma :“Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi”.
Le attività di coding possono essere unplugged cioè svolte senza dispositivi informatici ,in rete si trovano moltissime idee e materiale facilmente accessibili da cui trarre spunto.
Ecco alcuni link…
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Due simpatiche tartarughe per augurare Buon San Valentino
AUGURISSIMI
Natale si avvicina e fervono i preparativi per festeggiare questo giorno solenne e tanto atteso dai bambini.
Per l’occasione abbiamo pensato di realizzare un biglietto natalizio, da un’ idea presa dal web, con alcuni materiali presi in sezione e riciclando na busta dorata di carta
Occorrente
-Cartoncino A4 di colore blu;
-Gomma crepla glitterata verde chiaro;
-Gomma crepla glitterata verde scuro;
-Fustelle a cuore e a stella;
-Cartoncino dorato (noi abbiamo riciclato una busta di dorata);
-Etichette adesive a forma di cuore;
-Etichette adesive a forma di stelline;
-Colla.
Procedimento
-Per prima cosa pieghiamo il cartoncino blu a metà.
-Posizioniamo un’etichetta adesiva al centro del cartoncino (tronco dell’alberello).
-Attacchiamo con la colla i cuori di gomma crepa alternando i colori.
-Posizioniamo sull’alberello la stella grande
-Decoriamo l’albero di Natale con le stelline adesive
Ecco il nostro biglietto con all’interno la poesia di Natale che i bambini hanno memorizzato e che reciteranno a Natale ai genitori.
Altri lavori di Natale li puoi trovare qui
Questa raccolta è tra i siti consigliati da Twinkl per i “Lavoretti di Natale per Bambini”.
Potrete seguire qui numerose attività natalizie per bambini e scaricare centinaia di fantastiche risorse da fare a casa o a scuola”
Tantissime risorse per il Natale.
Albero di Natale con rotoli di carta
Il periodo dell’ Avvento si avvicina,fervono i preparativi per addobbare le aule e per trovare qualche idea per un lavoretto natalizio semplice e realizzato dai bambini .
I bambini amano pitturare ,più si sporcano e più sono felici e allora perché non realizzare un alberello con rotoli di carta tutti ridipinti con tempera bianca?
Preparare l’alberello ci offre anche l’occasione per ricordare il vero senso del Natale.Allora perché non addobbarlo di cuori rossi simbolo universale dell’ amore?
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