Attività per l’ inverno

Attività per l’inverno:lavori vari

Maestramaria

Continuano le attività per la stagione invernale.

Il nostro paesaggio è stato completato con tante casette (rotoli di carta colorati dai bambini),con il tetto tutto bianco,paesaggio-invernalegli alberelli spogli sono stati ricoperti di neve con l’aiuto di un cotton fioc e colori a tempera

coloriamo-con-il-cotton-fioccocoloriamo-con-il-cotton-fioccoe con le manine sono stati realizzati tanti merli dopo aver ascoltato la leggenda “I tre giorni della merla“.

manine-merlimerlimerloEcco dei piccoli pupazzi di neve che fanno compagnia a…

pupazzi-di-neve una simpatica famigliola di pinguini che decorano la porta della nostra aula.decorazione-per-porte

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Lavoretto:cappelli natalizi per i pupazzi di neve

Visto che l’inverno si avvicina portando con sè una delle festività più attese dell’anno ,con stecche di riciclo abbiamo creato dei simpatici cappellini natalizi per i pupazzi di neve che sicuramente i bambini faranno con la neve. Questi semplici lavori potranno essere usati come addobbi natalizi per l’aula o per completare i pupazzi di neve che faremo con materiale vario.

Zucchette e fantastici fantasmini animati

Con le manine tante cose si possono fare:si può creare, immaginare e realizzare tantissime cose animate.In occasione di Halloween e dell’autunno diventano infatti zucche e fantastici fantasmini da utilizzare come addobbo per le aule.

Per la sagoma delle manine clicca qui o semplicemente traccia il contorno delle manine dei bambini.

Buon divertimento!

BLOG SUI DSA

Dal 2010 esiste un quadro normativo a cui fare riferimento per garantire il successo formativo di tutti gli alunni: la legge 170 che riconosce la DISLESSIA, la DISORTOGRAFIA, la DISGRAFIA e la DISCALCULIA quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA.

Nel blog DSA IC2 Don Bosco sono raccolti tutti gli interventi attuati dal’ istituto: laboratori, video, misure dispensative e compensative, giochi e laboratori fonologici e altro materiale utile.

Buona navigazione!

Progetto di Cittadinanza e Costituzione:L’arcobaleno della pace

Percorso svolto dai bambini della IA del plesso Giovanni XXIII dell’IC2 Don Bosco

PREMESSA

Le notizie di cronaca ci lasciano inorriditi e senza parole!

La guerra, ormai, non è solo qualcosa che si studia a scuola, ma fa parte della nostra quotidianità. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale parlare e promuovere con i nostri piccoli la pace e la libertà, diritti fondamentali di ogni persona e di ogni popolo. La scuola ha una responsabilità speciale, è un luogo di incontro e di crescita delle persone, è il luogo privilegiato alla promozione di una cultura pacifica e non violenta.

Le Indicazioni 2012, con il nuovo insegnamento, denominato Cittadinanza e Costituzione, affidano proprio alla scuola il compito di sviluppare in tutti gli studenti, dall’infanzia alle superiori, competenze e comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà, libertà e di uguaglianza.

In questo percorso sono stati coinvolti tutti i campi di esperienza ma si è privilegiato il:

  • Il sé e l’altro;
  • Il corpo e il movimento;
  • La conoscenza del mondo

Contenuti:

  • La coscienza della propria identità e l’appartenenza ad un gruppo.
  • Regole e norme di comportamento e di convivenza sociale e loro significato.
  • Le regole della vita e del lavoro in sezione
  • Il rispetto delle diversità.
  • Il rispetto e il valore dei beni comuni.
  • Conflitti relazionali e possibili soluzioni.

Metodologia:

  • Sperimentazione di giochi motori individuali e di squadra per favorire la collaborazione, il rispetto, il controllo delle proprie emozioni.
  • Lettura di filastrocche, poesie e brevi testi
  • Laboratori vari.

Il percorso si è concluso con una manifestazione finale in cui i bambini della I A hanno omaggiato l’Ucraina e la Russia con coreografie realizzate con:

  •  piccoli attrezzi, (Palla e Cerchio)
  • con coroncine di fiori
  • con le mani (Body percussion).

La manifestazione è stata aperta con l’inno di Mameli ed è continuata con poesie,  coreografie  e canti ed è terminata infine,  con un augurio particolare: disegnare un grande arcobaleno di pace per tutti!

Poesie per pensionamento

Viva la pensione

Che allegria, che festa,

niente più corse da fare,

care amiche vi vogliamo salutare

che la vostra pensione sia speciale,

che i vostri giorni siano particolari,

belli, spensierati e

che i vostri hobby possiate coltivare!

Vi porteremo sempre nel cuore

e tutti gli anni passati insieme

saranno il nostro tesoro!

M.G.

Filastrocca delle maestre in volo

Tu dici che sei vecchia e andrai in pensione
Ma noi non ti crediamo, mia maestra
È troppo grande questa tua passione
Sei più felice a scuola che in palestra
Anche se ti stanchiamo tutti i giorni
Quando vai a casa poi ritorni
Comunque tu decidi come credi
Chissà nel tuo futuro cosa vedi
Io penso che se una maestra vola
Ovunque lei si appoggia fa una scuola.

di Sabrina Giarratana

 

Ode alla pensione

Sono giunta alla stagione
della bella mia pensione,
di quel tempo senza orario
ove tutto è straordinario….
Bello è il tempo anche se piove,
vedo tutte cose nuove
godo il ritmo e la bellezza
pari a un’altra giovinezza,
che non è quella degli anni
perchè lungi dagli affanni
dona giusta sensazione
della gran liberazione!
Niente scade e non c’è fretta,
ogni cosa è li’ che aspetta,
l’orologio non occorre
basta quello della Torre
che rintocca di lontano
e mi dice di andar piano…
Lenti i passi sul selciato
del percorso ritrovato
ove vado a camminare
suggeriscono di andare
ogni giorno più lontano…
Guardo il palmo della mano
nella linea del destino,
leggo il cenno del Divino
fermo impresso a ricordare
che c’è tempo per Amare,
per gustare una primizia,
anelare alla Giustizia,
misurar la Temperanza,
dare vita alla Speranza.
La mia vita sta sospesa,
il domani è una sorpresa,
e saprà Madre Natura
dispensare l’avventura
finalmente meritata
perchè tutta guadagnata
regalando amore tanto
col sorriso e con il pianto!


Redazione Vivere Jesi

 

Una maestra da hit parade
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ? Se ci ascolti per un momento, capirai,
il momento della pensione,
presto arriverà, di noi ti puoi fidar.
Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai i migliori in questo campo siamo noi
è una ditta specializzata
fai un contratto e vedrai
che non ti pentirai.
Hai scoperto talenti e non hai sbagliato mai.
Hai saputo sfruttare le nostre qualità dacci solo la tua mail
e ti mandiamo al concorso
per la celebrità.
Non vedi che è un vero affare non perdere l’occasione sennò poi te ne pentirai.
Non capita tutti i giorni
di avere qui tanti alunni, tante colleghe, che si fanno in quattro per te.

Avanti non perder tempo firma qua
è un contratto, è legale, è una formalità
tu ci credi alla pensione
e noi faremo di te
Una maestra da hit parade.
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ?
Che fortuna che hai avuto ad incontrare noi. Tanti alunni, tante colleghe
siamo una società, di noi ti puoi fidar.
Non vedi che è un vero affare
non perdere l’occasione
sennò poi te ne pentirai.
Non capita tutti i giorni di avere qui tanti alunni, tante colleghe, che si fanno
in quattro per te.
Avanti non perder tempo firma qua
è un contratto, è legale, è una formalità
tu ci credi alla pensione
e noi faremo di te
Una maestra da hit parade
Una maestra da hit parade
Una maestra da hit parade!!!!!!

A

Alla mia cara maestra Rita
Cara maestra Rita sei una rosa fiorita, sei una maestra formidabile e davvero amabile. Quando ci
facevi fare storia
ci regalavi tanta gloria.
Spero di rivederti presto
il mio più grande desiderio è questo. La tua immensa pazienza,
il tuo grande amore
conserverò per sempre nel mio cuore, in un posto sicuro e nulla potrà cancellarlo, lì per sempre starà!!
MARZIA ZICCHINA

 

LA MAESTRA MIGLIORE DEL MONDO
Cara maestra Rita,
il tuo bel sorriso
mi mette le ali e
mi porta in paradiso.
Sei una maestra formidabile
e nello spiegare insuperabile.
Sei dolce e paziente con tutta la gente ma soprattutto con noi bambini
che facciamo sempre i birichini. Io lo so che maestra come Te
al mondo non ce n’è!
BEATRICE SERAFINO

 

PER ME LEI E’ ……
PER ME LEI E’
BELLA COME UNA ROSA IN PRIMAVERA,
FA RISPLENDERE LA LUCE VERA
NEI MIEI OCCHI;
E’ AMICA ANCHE DEI RANOCCHI.
LA SUA VOCE E’ LIEVE E BELLA:
LEI PER ME E’ COME UNA STELLA!
NOI NON SIAMO STATI GLI ALUNNI MIGLIORI, MA PER LEI NOI SIAMO COME FIORI!!!
LE VOGLIAMO BENE!!!!!!
Ginevra Dabini

 

PER MAESTRA RITA
CARA MAESTRA RITA, TI VOGLIO MOLTO BENE, MI MANCHERAI MOLTO PERCHE’ SEI STATA UNA MAESTRA PREFERITA.
QUANDO DETTAVI POESIE
AVEVI UNA VOCE VELLUTATA.
L’ODORE DELLA TUA PELLE PROFUMAVA DI ROSA APPENA SBOCCIATA.
ANCHE SE NON CI SARAI
TI CONSERVERO’ CON ME!
QUESTA POESIA E’ DEDICATA A TE PERCHE’
SEI STATA MOLTO SPECIALE!
Marta Teruzzi

 

UN SALUTO DALLE COLLEGHE CHE HANNO LAVORATO CON TE
ANNA
Cara Rita,
dopo 42 anni di servizio onorato
in pensione ti hanno mandato.
Con il consueto affettuoso sorriso
fai illuminar tutto il tuo viso,
per l’atteso momento sopraggiunto
e per il meritato riposo raggiunto.
È questa forse l’occasione migliore
per ringraziarti del tuo buonumore,
dei tanti progetti insieme realizzati,
delle lunghe riunioni ad orari inoltrati,
della disponibilità e della collaborazione,
che ti hanno contraddistinto in ogni situazione.

 

DANIELA
Ti indirizziamo queste semplici parole per esprimere quanto ci duole
doverti salutare, ahimè, a malincuore,
ma con tanto affetto nel cuore.
… Parole dense di gratitudine sincera,
per te e per la tua lunga e brillante carriera
Quello stesso affetto che ci fa ogni momento ricordare
le ore e gli istanti trascorsi al tuo fianco a insegnare con fervida passione
e amorevole attenzione,
sempre rivolte alle persone
e a coltivare ogni umana relazione.

 

MARISA
Per i tuoi numerosi studenti,
vivaci, allegri e sorridenti,
sei sempre stata una vera maestra di vita,
un esempio positivo di ispirazione … infinita.
Anno dopo anno tra banchi e libri di scuola sono cresciuti e attraverso i tuoi preziosi insegnamenti sono diventati assai competenti .
Per le tue tante colleghe d’avventura,
esuberanti, festose e con qualche acciaccatura,
sei sempre stata una leale compagna di lavoro,
di padronanza, passione e pazienza un vero capolavoro, per l’altruismo, la gentilezza e la scrupolosa devozione siam per te pieni di profonda ammirazione.

 

MICHELA
Cara Rita,
speriamo ancora di ritrovarci,
anche solo per salutarci,
per scambiarci sui fatti quotidiani differenti opinioni, per raccontarci della vita le più belle emozioni,
per rivivere anni d’affetto e rendere l’amicizia dell’esistenza vera la più dolce delizia.

 

ORNELLA
Ci sono esperienze che lasciano il segno.
Ci sono persone che ti entrano dentro.
Ci sono incontri che ti trasmettono tanto.
Ci sono nomi che ti riecheggiano accanto
che nei cuori di chi li ha conosciuti veramente riaccendono valori e ricordi continuamente.

 

LAURA
Ci sono esseri umani capaci di regalarti tutto questo solo con la semplicità di un piccolo grande gesto.
È il piccolo grande gesto dell’insegnamento,
svolto con passione e talento
che fra tutti i mestieri che giran nel mondo di cultura e formazione è forse il più fecondo.

 

PATRIZIA
Dal primo all’ultimo giorno di scuola nessuna persona si è sentita mai sola perché la tua presenza ci ha abituato
a ricever quanto di più importante sperato. Per tutti noi sei sempre stata, cara Rita, come per l’equipaggio, la nostra vela …
… perché qui a Mortara
ci hai lasciato l’insegnamento più bello: insieme si cresce e si matura,
insieme si lavora e si studia,
insieme ci si vuol bene,
insieme si sorride al futuro che viene,
ed io che l’ultima collega sono stata,
mi ritengo di essere stata molto fortunata!!!!!!!!!

FORSE PIU’ CHE UNA COLLEGA SPECIALE,
SEI STATA PER TUTTI “ LA MAESTRA IDEALE”

 

VIVA LA RITA
Viva la Rita
indaffarata a correggere i testi
e a ritoccare quei quaderni un po’ spenti sempre così precisa!
Viva la Rita
una collega che non ama apparire sempre pronta però a intervenire
con estrema decision.

 

“I giorni della scuola”
Domani quando io mi sveglierò
la scuola cominciare sì dovrò;
mi sento tanto spaventato, sai,
alla mamma ho confidato che
desidero una maestra dolce e tanto buona proprio uguale a te
e tanti amici pronti ad imparare insieme a me …
Rit.
Allora corri e vieni, vieni con me, alla Olivelli c’è un posto per te; apri la tua mente alle novità,
i giorni della scuola vivi in libertà. Allora corri e vieni, vieni e vedrai, potrai imparare e crescere per affrontare il domani,
con gioia e serenità!

Amarla o non amarla si potrà,
dipende solamente dalla tua volontà, ma certo libero tu sarai
se con lo studio imparerai.
E per i compagni rispetto e conoscenza comprare credo tu non potrai;
ma è con amore che dentro di te coltivarli e custodirli dovrai!
Rit.
Allora corri e vieni, vieni con me, alla Olivelli c’è un posto per te; apri la tua mente alle novità,
i giorni della scuola vivi in libertà. Allora corri e vieni, vieni e vedrai, potrai imparare e crescere
per affrontare il domani, con gioia e serenità!
Musica

Allora corri e vieni, vieni e vedrai potrai imparare e crescere
per affrontare il domani,
con gioia e serenità!
Per affrontare il domani, con gioia e serenità!!

Fonte

 

Prime attività di coding unplugged

Prime attività di coding  unplugged

Per iniziare spieghiamo che cosa significa coding.

I coding significa programmazione informatica, giocando i bambini imparano a programmare e a sviluppare il “ pensiero computazionale” ossia l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo.

Un’appropriata educazione al “pensiero computazionale”, è infatti essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo.

Alessandro Bogliolo afferma :“Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi”.

Le attività di coding possono essere unplugged cioè svolte senza dispositivi informatici ,in rete si trovano moltissime idee e materiale facilmente accessibili da cui trarre spunto.

Ecco alcuni link utili:

Blocky

CodeWeek

Code.org

Scratch

Pixel Art

La nostra attività  ha coinvolto i bambini di cinque anni e ha previsto vari momenti.

Primo stadio finalizzato a riconoscere la destra e la sinistra:

  • Esercizi con riferimenti visivi: Macchia rossa  per la destra e blu per la sinistra;

  • Disegnare i contorni delle proprie manine e colorarle;

  • Gioco:vola manine destra,vola manina sinistra;
  • Gioco:Manina destra e/o sinistra piena ,manina destra e/o sinistra vuota (sacco pieno-sacco vuoto);
  • Giochi di direzionalità;
  • Giochi di orientamento nello spazio dell’atrio della scuola seguendo le indicazioni (destra-sinistra) date dalla maestra o da un compagno;
  • Conoscere e completare le frecce direzionali;

  • Associare a dei simboli (frecce) la giusta direzione: avanti, destra, sinistra,i ndietro;
  • Muoversi nell’atrio o aula seguendo  la direzione indicata dalle frecce;

Nel secondo stadio si presenta l’ape Anita che vuole essere aiutata a raggiungere la sua amichetta.

  • Rappresentazione grafica del percorso seguendo le indicazioni;

coding

(Clicca sull’immagine per stampare la scheda)

Terzo stadio: realizzazione di un reticolo piastrellato realizzato con nastro adesivo

I bambini seguendo le indicazioni ( diverse per ognuno)aiutano  l’ape Anita a raggiungere, considerato il periodo natalizio, il suo alberello di Natale.

I bambini si sono divertiti e hanno imparato ad usare anche le mattonelle senza la delimitazione del nastro adesivo .

 

Pregrafismo di primavera

E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA

LA NATURA SI E’ SVEGLIATA
E TUTTO HA CAMBIATO.
I PRATI SONO VERDI
CON TANTI FIORI STUPENDI.
LE API BIRICHINE
VOLANO DI FIORE IN FIORE
E LE FARFALLE COLORATE
SEMBRANO TANTE FATE.
LE RONDINELLE NERE NERE
SON RITORNATE FINALMENTE
E INSIEME AGLI UCCELLINI
SEMBRANO TANTE BALLERINE.
E I BAMBINI COSA FANNO?
I BAMBINI CON STUPORE
OSSERVANO TUTTI I NUOVI COLORI!

maestramaria

 

La natura si è svegliata e i bambini possono finalmente uscire in giardino per osservare  i deliziosi cambiamenti  che ci regala:il verde delle foglioline, i fiorellini ,il canto degli uccellini e… il piacere di stare all’aria aperta.Per aiutarci nella scoperta  di questa stagione possiamo utilizzare questa poesia affiancata da un libricino  da stampare e completare con piccole attività di pregrafismo.

 

 

E' arrivata la primavera

 

 

i prati sono verdi

 

le api birichine

 

le rondinelle

 

 

e i bambini cosa fanno

 

 

I bambini più piccolini possono divertirsi a colorare con la digitopittura la rondinella ,attenti però … alla fine non sarà nero solo questo piccolo uccello migratore!

 

 

la rondine

Lavoretto di Natale

Albero di Natale con rotoli di carta

Il periodo dell’ Avvento si avvicina,fervono i preparativi per addobbare le aule e per  trovare qualche idea per un lavoretto natalizio semplice e realizzato dai bambini .
I bambini amano pitturare ,più si sporcano e più sono felici e allora perché non realizzare un alberello con rotoli di carta tutti ridipinti con tempera  bianca?
Preparare  l’alberello ci offre anche l’occasione per ricordare il vero senso del Natale.Allora perché non addobbarlo di cuori rossi simbolo universale dell’ amore?

albero-con-rotoli-damore

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Poesie per la fine dell’ anno scolastico

INSEGNERAI A VOLARE
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non  sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.

Madre Teresa di Calcutta

Addio!

Scoletta mia, di cuore ti saluto
saluto i cartelloni e la lavagna,
i banchi, le finestre,… e vo in campagna.
lo ti saluto e me ne vado via
allegramente, sai, scoletta mia!
Ma ti ringrazio, veh! Perché ho goduto
qui dentro molte belle e buone cose;
racconti lieti, lezioni amorose,
e il piacer d’imparare.
Ora vo via,
ma non ti scorderò, scoletta mia.

 Camilla Del Soldato
………………………………………….

Ti auguro tempo
 
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
Elli Michler
 ———————————————————
SE TU
Se . . . . tu entri in classe come si entra in famiglia;
 
se . . . . il tuo cuore batte più veloce rivedendo i tuoi allievi;
 

se . . . . ogni viso è per te un’anima da amare;

se . . . . tu riprendi con gioia il dialogo sospeso;

se . . . . ogni tua ora passata è troppo presto fuggita;

se . . . . tu ami meglio il tuo lavoro a ogni anno che passa;

se . . . . la tua opera ti sembra incompleta;

se . . . . Dio è in ogni giorno il tuo grande confidente;

se . . . . le dita irrequiete e i piedi rumorosi ti sono sinfonia;

se . . . . le tue punizioni sono rare come le piogge in luglio;

se . . . . le inevitabili difficoltà ti trovano sorridente;

se . . . . i queruli genitori e i fanciulli ti riconoscono gentile;

se . . . . la tua giustizia sa fasciarsi di comprensione;

se . . . . combatti il male, ma non il peccatore;

se . . . . tu predichi la virtù e la sai praticare;

se . . . . ogni giorno che passa ti trova migliore;

se . . . . senza essere schiavo, tu segui un metodo;

se . . . . sapendo tante cose, tu non ti credi sapiente;

se . . . . tu sai ristudiare ciò che credevi di sapere;

se . . . . al posto di interrogare, tu sai soprattutto rispondere;

se . . . . tu sai essere fanciullo pur restando maestro;

se . . . . davanti alla bellezza tu sai meravigliarti;

se . . . . la tua vita è lezione e le tue parole silenzio;

se . . . . la tua vita è preghiera e la tua fede splendente;

e se . . . . i tuoi allievi vogliono assomigliarti

allora tu sei maestro!

da A. Gille, “Bulletin des écoles”.

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Ormai siete grandi

Ormai siete grandi
la vita vi aspetta,
vivetela piano
non andate di fretta!
I passi da fare son tanti
ma giorno per giorno
andate avanti.
Tenete con voi
la vostra allegria
nessuno dovrà mai
portarvela via.
Siate voi stessi
in ogni momento
e il vostro cuore
sarà contento.
L’augurio che vi vogliamo fare
è che dagli sbagli possiate imparare
e così costruire la vostra vita,
rendetela unica e … saporita.

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QUELLO CHE RESTA

E adesso non sono più la tua maestra,
ma rimarrai qui, dentro la testa,
dentro il mio cuore e in mezzo ai miei pensieri
anche quando io sarò per te già ieri.
Per me sei ieri, oggi e anche domani,
sei stato il bimbo dato alle mie mani
per diventare ragazzo e uomo vero,
per fare cose di cui puoi andare fiero.
Ma in fondo io so già quello che resta
sarò per te per sempre la maestra
e tu per me non uno dei tanti,
ma il più importante, come tutti quanti.

di Germana Bruno

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Quello che resta

PDF

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Biglietto con fiori

Pdf

biglietto con cuori

Pdf

saluti alla maestra

Stampa saluto alle maestra

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CHIAMAMI MAESTRA

Sono orgogliosa di essere maestra
che dottrina o disciplina non professa,
non insegna in licei o università,
ma ai piccini con pazienza tanto dà.
E per mano li accompagna ogni giorno
sostenendoli nel passo ancora incerto,
preparandoli ad affrontare il mondo
superando mari, monti e anche il deserto.
Chiamami allora soltanto maestra,
non professore e nemmeno insegnante,
perché davvero è quel che mi resta
di un compito tanto grande e importante.

Germana Bruno

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Vieni alla festa di fine anno

In vacanza è ora di andare,

prima però vi dobbiamo salutare.

La festa di fine anno

è il giorno più bello: tutti lo sanno

Con le maestre festeggeremo

e tutti quanti promossi saremo.

Mirò editori( Emma Valli)

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diploma fine anno 2

Stampa Diploma

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diplomando

Stampa diploma con cuori 

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diploma colorato

Stampa diploma colorato

pergamna

Clicca sull’ immagine

Invito manifestazione fine anno scolastico

                       Cari genitori ,
                       cari parenti,
un invito sorprendente vi voglio fare:
“Alla festa di fine anno vi voglio invitare,
    con tutti gli amici vi voglio salutare ,
e quello che ho imparato vi voglio mostrare”.

                               Giocoliereitaly

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diploma laurea

Stampa Diploma 1

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A TE MAESTRA MIA

IN UN PRATO PIENO DI COLORI

OGGI HO COLTO DEI BELLISSIMI FIORI

A TE MAESTRA MIA, LI VOGLIO DONARE

PER AVERMI SAPUTO TANTO TANTO AMARE.

IN UN BOSCO TUTTO INCANTATO

OGGI HO COLTO  LE MAGIE DEL CREATO

A TE MAESTRA MIA LE VOGLIO DONARE

PER AVERMI SEMPRE INSEGNATO A SOGNARE.

IN UN CAMPO TUTTO FIORITO

OGGI HO COLTO LA GIOIA DI UN SORRISO

A TE MAESTRA MIA LO VOGLIO DONARE

PER AVERMI SAPUTO SOPPORTARE.

NELLA FAVOLA DELLA NATURA

OGGI HO SMARRITO LA MIA PAURA

A TE MASETRA MIA VOGLIO RINGRAZIARE

PER AVERMI SAPUTO INSEGNARE A VOLARE.

NELLA FIABA CHE MI HAI RACCONTATO

NON MI AVEVI DETTO CHE TI AVREI LASCIATO

NEL MONDO OGNI COSA HA UN SUO PERCHE’

ED IO COME FARO’ SENZA UNA  MAESTRA COME TE.

ALLORA , DOPO LE FAVOLE VIENE LA VITA VERA

DA TE VOLERO’ VIA IN MONGOLFIERA

NEL CUORICINO MIO SEMPRE TU SARAI

MAESTRA MIA DI ME NON TI SCORDARE MAI.

Giusy Staropoli Calafati

…………………………………………………

Ai nostri cuccioli

Visi impauriti, sguardi nel vuoto,

pensiero fisso verso la mamma,

e ore a chiedere del suo arrivo.

Giorno dopo giorno

lo sguardo si è acceso ,

gli occhi si sono illuminati

e tanti giochi sono stati inventati.

Tanti amici avete trovato,

E mille  sorrisi sgargianti

hanno sostituito le lacrime

sul vostro viso.

Al mattino

con un bacetto salutate la mamma

e a capofitto vi immergete nei giochi.

Siete cresciuti!

Con noi, dei piccoli ometti

e signorine

siete diventati,

adesso però, vi  dobbiamo lasciare.

Vi auguriamo ogni bene e vi promettiamo

di rimanere sempre nel nostro cuore.

Che i vostri sogni possano avere ali grandi!

Le vostre maestre

126maestramaria

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FILASTROCCA DELLE BUONE MAESTRE

Maestra,insegnami il fiore ed il frutto

“Col tempo, ti insegnerò tutto!”

Insegnami fino al profondo dei mari

“Ti insegno fin dove tu impari”:

Insegnami il cielo, più su che si può

“Ti insegno fin dove io so”.

E dove non sai?

“Da lì andiamo insieme

Maestra e scolaro, dall’ albero al seme.

Insegno ed imparo, insieme perchè

Io insegno se imparo con te!”.

Bruno Tognolini

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Filastrocca di fine scuola,

quando la maestra si sente un pò sola.

Compila scartoffie, sposta materiale,

ma ripensa ancora al lungo abbraccio finale.

Guarda le aule, vuote e senza vita;

sorride, ricordando tutta la fatica!

E quando davvero il lavoro sarà finito,

anzichè dedicarsi al suo hobby preferito;

ai armerà di quaderni e matite,

fogli, libri e penne colorate,

per progettare gioiosa un nuovo anno

che a tutti i suoi alunni LASCERA’ IL SEGNO!

Maestri attivi fra le nuvole

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Estate

Dopo un anno di fatica e impegno,

di andare in vacanza forse son degno!

E’ tempo di giochi, mare e solleone

e allegra mene sto sotto l’ ombrellone.

questa stagione era quella che aspettavo

e che finisse la scuola tanto speravo:

ora, assai mi voglio divertire

perché tra poco si dovrà ripartire!

Il trenino delle stagioni

V. Contaldo- G .Ortolani

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   Saluto alla maestra

Addio alla Scuola dell’ Infanzia

Cara maestra ti dobbiamo salutare

ormai passiamo in prima elementare!

Ma non vedi come siamo cresciuti?

È arrivato il momento dei saluti…

Siamo felici di essere promossi

e davvero siamo tutti un po’ commossi

ma questo è giorno di gioia, e in effetti,

basta lacrime! basta fazzoletti!

Simona Maiozzi

wwwletturacheavventura.it

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Se non puoi essere un pino….

Se non puoi essere un pino sulla vetta del monte,
sii una canna  nella valle,
ma sii la migliore, piccola canna
sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.
Se non puoi essere un’autostrada
sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,
sii una stella.
Sii sempre il meglio
di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno
che sei chiamato ad essere,
poi mettiti a realizzarlo nella vita.”

(M.L.King)

——————————————————-

IL TEMPO COI BAMBINI

Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
È grande il mistero che dentro cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se bello, il tempo scorra in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col pensiero diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del tempo coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è stato una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.

di Germana Bruno

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Diritto all’educazione
Se mi insegni, io lo imparo,
se mi parli, mi è chiaro
…..se lo fai, mi entra in testa
se con me tu impari, resta.

Bruno Tognolini


Ciao maestra

Che allegria,che festa ,

niente compiti da fare,

cara maestra ti voglio salutare,

l’anno prossimo poi, rincontrare.

Baci e saluti ti voglio donare

e per le vacanze mi vado a preparare!

Maestramaria

Un anno è già passato,
ed io sono più grande…
di cose nuove e belle,
ne ho fatte proprio tante!
Adesso siamo a giugno,
ed in vacanza andrò,
così più riposato
a settembre tornerò.
di Gemma Fanara


Un pensiero speciale alla maestra

Tra le pagine del mio quaderno
scritto con il pensiero,
c’è l’inchiostro più indelebile e sincero,
ho scritto Grazie per la pazienza,
per la costanza,
per la tua silenziosa vicinanza,
per il sostegno e la perseveranza.
Durante questi anni
ricchi di affanni ed emozioni,
non ho imparato solo la lezione,
tu hai saputo colorare ogni stagione

Rosalba


IN PRIMA ANDRO’
Ultimi giorni di scuola

RICORDO IL PRIMO GIORNO
CHE SON VENUTO QUA
MI CI HAN PORTATO
LA MIA MAMMA E IL MIO PAPÀ.
IO PIANGEVO , NON CI VOLEVO STARE
E ADESSO CHE SON GRANDE
NON ME NE VOGLIO ANDARE.
PRIMA NON AVEVO MOLTI AMICI,
ADESSO SIAMO TANTI E SIAMO FELICI.
A SETTEMBRE IN PRIMA ANDREMO
MA TANTI I RICORDI CHE CI PORTEREMO:
LE RISATE E L’ALLEGRIA
NESSUNO CE LE PORTERÀ VIA.
IMPAREREMO A LEGGERE
IMPAREREMO A CONTARE
MA QUI ABBIAMO IMPARATO
A SAPERCI ACCETTARE.
ADESSO SAPPIAMO COS’É
UN SENTIMENTO
É CIÒ CHE PROVIAMO
IN QUESTO MOMENTO,
É IL GRAN BENE
ED IL GRANDE AFFETTO
PER LE NOSTRE MAESTRE
CHE CI HANNO AMATO
E A VOLTE PROTETTO.
FACCIAMOCI FORZA
E ANDIAMO AVANTI
CHE I PASSI DA FARE
SON PROPRIO TANTI…
STRINGIAMO INSIEME
LE NOSTRE MANI
E ANDIAMO INCONTRO
AL NOSTRO DOMANI
La maestra Francy

……………………………………………………….

IL TEMPO COI BAMBINI
di Germana Bruno

È grande il mistero che dentro cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se bello, il tempo scorre in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col pensiero diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del tempo coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è stato una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.

………………………………………………..

Care bambine
bambini cari
voi sietedei diamanti
preziosi e rari.
Noi maestre
dirvi vogliamo
che nel cuore
vi portiamo.
La vostra allegria
e la vostra dolcezza
conserveremo
con gran tenerezza.
E se fin qui con noi
avete volato
sappiate che
il vostro viaggio
è appena iniziato.
D’ora in poi
continuerà
offrendo a voi
nuove opportunità.
È giunto il momento
dei nostri saluti
ma non dimenticheremo
certo gli anni belli
con voi vissuti.
Aprite ora le vostre ali
e volate attenendovi
ai vostri ideali.
Ricordate costantemente
che più in alto
volerete e più lontano
voi vedrete.
Rosetta Cavallo

https://www.facebook.com/lagioiapage/photos/a.290692997624208.89638.287903231236518/1393639637329533/?type=3

…………………………..

Volate nel cielo

Tre anni son passati,

questo tempo è volato,

con noi siete cresciuti, 

 grandi siete diventati.

Adesso volate!

Volate nel cielo 

fino alle stelle,

ma sappiate che

il tempo trascorso insieme

nessuno lo cancella.

maestramaria

A te,

mia cara maestra,

un forte bacio voglio donare

insieme a un sorriso grande come il mare

e a un grazie per avermi

saputo amare.

Tante coccole e abbracci

mi hanno consolato

quando alla mamma ho pensato

e baci in quantità son volati

ad ogni ora della giornata.

Alla scoperta delle cose

mi hai guidato,

 insieme a me hai gioito

quando ho imparato

che è bello scoprire le cose del creato

maestramaria

A te maestra mia

Pdf biglietto con cuori

Invito festa di fine anno. colorato jpg

invito festa di fine anno da colorare

Il tuo cuore lo porto con me.

Lo porto nel mio

Non me ne divido mai.

Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;

qualsiasi cosa sia fatta da me,

la fai anche tu, mia cara.

Non temo il fato

perché il mio fato sei tu, mia dolce.

Non voglio il mondo, perché il mio,

il più bello, il più vero sei tu.

tu sei quel che luna sempre fu

e quel che un sole sempre canterà sei tu

Questo è il nostro segreto profondo

radice di tutte le radici

germoglio di tutti i germogli

e cielo dei cieli

di un albero chiamato vita,

che cresce più alto

di quanto l’anima spera,

e la mente nasconde.

Questa è la meraviglia che le stelle separa.

Il tuo cuore lo porto con me,

lo porto nel mio.
Edward Estlin Cummings

………………………………

A VOI I BAMBINI

VI ABBIAMO CRESCIUTI PER TRE ANNI

ADESSO VOLATE IN ALTO COME AQUILONI

E GUARDATE IL MONDO CON OCCHI NUOVI.

OGNI TANTO PERO’,

PENSATE A NOI

CHE VI ABBIAMO SEMPRE

NEI NOSTRI CUORI.

Maestramaria

………………………………………

GRAZIE

GRAZIE

PER AVERCI REGALATO

MOMENTI DI GIOIA

E PER AVERCI RIPAGATO

CON SODDISFAZIONE DI TUTTO

IL LAVORO SVOLTO!

LE MAESTRE…..

Maestramaria

Schede operative di precalcolo

Raccolta di schede operative di precalcolo per l’ ultimo anno

della scuola dell’ infanzia e prime classi primaria.

Laboratorio fonologico per letto-scrittura nella scuola dell’infanzia

La  legge  8 ottobre 2010 , n. 170 contenuta nella Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010, in merito alle Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, afferma l’importanza di favorire una diagnosi precoce e che E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia , attivare interventi tempestivi ad individuare i casi sospetti di DSA. Nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, inoltre, la graduale conquista di abilità di simbolizzazione sempre più complesse può consentire ai docenti di proporre attività didattiche quali esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta.

Il linguaggio è il miglior predittore delle difficoltà di lettura, per questo è bene proporre ai bambini esercizi linguistici – ovvero “operazioni meta fonologiche” – sotto forma di giochi.

Le operazioni metafonologiche richieste per scandire e manipolare le parole a livello sillabico sono accessibili a bambini che non hanno ancora avuto un’istruzione formale ed esplicita del codice scritto.

L’operazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne) consente una fruibilità del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realtà dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell’espressione verbale ed è quindi molto facilmente identificabile)…Vedi Linee guida.  

Tenendo conto di tutto ciò e in seguito ad un corso di aggiornamento tenutosi a scuola dalla professoressa A.Luci  ho ideato un LABORATORIO  per stimolare le abilità fonologiche e metafonologiche in modo ludico.

Filastrocche e poesie per i primi giorni di scuola

Un anno a colori

Il nuovo anno è appena iniziato

pagine bianche sparse sul prato,

pagine bianche, che se ci lavori,

puoi decorarle con mille matite,

sarebbe un peccato lasciarle pulite.

Con l’arancione dei sentimenti

crei giorni speciali, sempre differenti,

con il verde del grande impegno

su ciascun foglio fai un bel disegno.

Con il rosso del gran coraggio

puoi chiudere la porta e rimetterti in viaggio,

con l’azzurro della pazienza

saprai donare la tua presenza.

Con il giallo della determinazione

trasformi ogni foglio in un cartellone,

con il rosa del rispetto

darai l’amore, darai affetto,

e con matite d’argento e d’oro

farai di ogni giorno un capolavoro.

Anche se non sarai perfetto e preciso

metti su ogni foglio almeno un sorriso.

Monica Sorti

http://www.favolefantasia.com

Amica scuola

Quando piango, andando a scuola,

la maestra mi consola.

Il mio pianto dura poco

 e poi rido, canto e gioco.

 

Faccio sempre un po’ a ciascuno

e non picchio mai nessuno.

A chi è bravo spesso dico:

“Voglio essere tuo amico!”

 

Se qualcuno poi mi sputa

non gli dico: “Testa vuota!”

ma lo guardo e all’improvviso

gli regalo un bel sorriso.

Sopra i fogli poi dipingo

e non graffio e neanche spingo.

Quando mangio assaggio tutto,

 anche quello che è un po’ brutto.

 

La mia scuola a volte è chiusa:

forse è stanca e si riposa,

così a casa posso stare…

ma ho già voglia di tornare!

Fonte

L’ amico

“Mamma, a scuola ho un amico

ma un amico, sapessi!

Parla con me,mi dice

tante cose carine!

Mamma, son felice!”

“Mi fa piacere, caro, che

tu abbia trovato un amico.

E, dimmi, come si chiama?”

“Senti,mamma,davvero:

non so come si chiama,

e allora gli ho messo un nome

che ho inventato.

corto così,

ma lui mi risponde lo stesso.

Gli ho dato nome: TU”

Da : mammaebambini


C’è una scuola grande

come il mondo.

Ci insegnano maestre,

professori,avvocati, 

muratori,televisori,

giornali,cartelli stradali,

il sole, i temporali,le stelle.

Ci sono lezioni facilie

 lezioni difficili,

brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare,

a giocare,a dormire,

a svegliarsi,

a voler bene

e perfino ad arrabbiarsi.
Ci sono esami

tutti i momenti,

ma non ci sono ripetenti:

nessuno può fermarsi a dieci anni,

a quindici, a venti,

e riposare un pochino.

Di imparare non si finisce mai,

e quel che non si sa

è sempre più importante

di quel che si sa già.

Questa scuola è il mondo intero

quanto è grosso:

apri gli occhi e anche tu sarai promosso.
(Gianni Rodari
—————————————

Sveglia

Chicchirichì fa il galletto,
cì cì cì fa l’uccelletto,
din don dan fa la campana
sia vicina, sia lontana,
annunciandoci il ritorno
del radioso nuovo giorno.
Si alzan tutti a questo coro
e si avviano al lavoro;
si alza presto il contadino:
va nei campi dal mattino.
Si alza presto l’operaio:
la fatica lo fa gaio.
Si alza pure dal lettino
e va a scuola ogni bambino.
Resta solo nella culla
il piccin che non fa nulla.

( L. Scardaccione)

———————
Inizia la scuola
 
Marianna
si mette una gonna,
si mette un maglione,
si infila i calzini
e fa colazione
con fette biscottate e marmellata
per cominciare bene la giornata.
Si avvia di buon passo
e col cuore in gola,
perché stamattina
comincia la scuola.
Marianna,
nella sua cartella
ha messo i pastelli,
l’astuccio, i quaderni,
i libri ed i righelli,
e aggiunge anche uno spuntino
per la merenda di metà mattino.
Marianna
Sulla porta
l’accoglie la bidella:
-Svelta Marianna!
Suona la campanella-.

——————

SI RIPARTE
di Germana Bruno

Mare, boschi, campi e monti,
son finite le vacanze,
per la scuola siamo pronti,
che si aprano le danze.
Di quei luoghi straordinari
porto in cuore le emozioni,
cambieranno gli scenari,
tra dettati ed addizioni.
Con il vento e il sole caldo,
l’acqua limpida del mare,
son più carico e spavaldo,
sono pronto ad imparare.
Sono pronto alla partenza,
ho una gran valigia in mano,
piena di nuova esperienza
per andare più lontano
su di un treno in cui i vagoni
sono colmi di persone
con cui vivere emozioni
fino a prossima stazione.

—————————-

E DOPO L’ESTATE?    
 
Come  aquiloni
spinti dagli ultimi venti d’estate
tornano i bambini al primo giorno di scuola.
Sui banchi si aprono freschi ricordi:
il caldo sapore del sole,
battaglie con onde di mare,
castelli e fossati di fragile sabbia.
Punte di sassi che sfiorano il cielo,
fragili ed uniche stelle di monti,
musi di vita sognati tra i boschi.
In questo primo giorno di scuola
vive ancora l’estate.
Esplodono,
nel vociare convulso ma allegro,
nelle risate fragorose ma vere,
tutti i sogni vissuti o pensati
in un ultimo addio all’estate.
E domani…?
Ricomincia la scuola.
 

Di Vincenzo Riccio

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La scuola

di Roberto Piumini

Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un’amica un po’ più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.

——————————–

Le maestre salutano così
(da:”Una scuola intorno a noi” Tresei)
 
A tutti va il nostro saluto
ed un lieto benvenuto
al bambino e al genitore
che hanno forse il batticuore
una carezza e una stretta di mano
ed insieme andremo lontano
qui a scuola sotto un unico tetto
piano piano passetto passetto.
Le maestre salutano così
la mattina di ogni dì!
————————

Cortile silenzioso

Ma ch’è stato? Ch’è avvenuto?

Incantesimo? Prodigio?

Il cortile s’è fatto muto,

muto e triste, solo e grigio.

Son tornati tutti a scuola,

sono intenti ad imparare,

le vacanze son qualcosa,

già lontane  da sognare……

Filippo Falsina

………………………………………..

A scuola 

Tu non sai, ma gli uccellini
hanno il cuor come i bambini:
come i bimbi vanno a scuola
sopra i pini
sopra i peri.
Se non sanno la lezione
(che sarebbe una canzone
sempre nuova)
prendon certi brutti zeri
tondi tondi come l’ova.
E nell’ora della sera,
quando suona n le campane,
sopra i borghi sulle piazze,
con un dolce pigolio
dicon tutti la preghiera
che va su nel cielo a Dio:
buona, docile, leggera.

 Renzo Pezzani 

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Primo giorno di scuola

Primo giorno, tutti in festa!

I volti emozionati dei bambini,

ancora coloriti dall’ estate,

angelici come tanti serafini!

le voci son cinguettii d’ uccelli,

pigolii felici di pulcini.

In ogni petto i palpiti più belli,

presto un cuor solo, si sentono fratelli.

Filippo Falsina

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A scuola

A scuola siamo in tanti,

si fanno giochi e canti,

racconti  e burattini:

la scuola è dei bambini.

Nel parco c’è chi corre,

chi va sopra la torre,

chi fa lo scivolone,

chi mangia torrone.

Nel gioco del mercato

io compro e dopo vendo;

quello che ho guadagnato

di nuovo me lo spendo.

Con il mio corpo-palla

rotolo e poi rimbalzo

affondo e torno a galla

mi abbasso e poi mi alzo.

Da qui, da lì, da là

uscite un pò di casa!

A scuola ci si sta!

A scuola è un’ altra cosa!

L’ albero azzurro

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Finalmente ecco la scuola

 Il giorno dell’inizio è già arrivato
e indossi il grembiulino di bucato.
I bimbi hanno cestini o zainetti.
E dentro tu lo sai cosa ci metti;
la gomma, le matite colorate,
le forbici con le punte arrotondate.
In classe la lavagna trovi pure
e i cartelloni pieni di figure.
si ritaglia, si incolla, si colora,
così si cambia gioco ad ogni ora.
E che divertimento la lettura,
che usto con i conti e la scrittura!
quante scoperte splendide da fare,
quante storie stupende da ascoltare!
E poi è bello stare in compagnia
di amici vecchi e nuovi, in allegria.
Con loro parli, ridi e canti in coro.
Allora buona scuola… e buon lavoro!

Vivian Lamarque

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Questa mattina nello zainetto

 sai tu che cosa ci metto?
 Non i quaderni e l’astuccio firmato,
 né per merenda il cioccolato.
 Prova a guardare con attenzione,
 vi troverai forse un pallone?
 Quel che mi serve per questa avventura
 sarà per te novità sicura:
 un fascio lucente di FANTASIA,
 un pizzico o più di ALLEGRIA,
 tanta AMICIZIA da regalare
 e tanta VOGLIA di IMPARARE!
 
 

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Di nuovo insieme

Vado a scuola

come a una festa

con tante idee

dentro la testa:

idee nuove

da pionieri

per tracciare

grandi sentieri

idee forti

da guerriero

per conquistare il mondo intero.

E se una cosa

oggi va storta

a me che importa?

Proverò domani

con un’ idea

di scorta.

Patrizia Ceccarelli

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Ciao mamma

 Ciao mamma, vado a scuola,

ma non ti lascio sola.

Quando a casa tornerò,

tanti baci ti darò.

Ciao mamma,  vado a scuola!

HO indossato già il grembiule

i balocchi ho riposto nel baule.

Lo zainetto è pieno zeppo di pastelli,

quaderni, penne e pennarelli

Non farò mai più capricci

e non combinerò pasticci!

Mai più farò il monello

ma sarò un alunno modello!

Elisa Coppola

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FILASTROCCA DI CASA E DI SCUOLA 

A casa io gioco
A scuola io faccio
A casa è il mio fuoco
A scuola è il mio abbraccio
A casa c’è Mamma
A scuola Maestra
A casa TV
A scuola finestra
A casa io sono
A scuola divento
A casa c’è sole
A scuola c’è vento
A casa io chiedo
A scuola rispondo
A casa c’è il nido
A scuola c’è il mondo

 Bruno Tognolini

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Filastrocca delle maestre

Maestra, insegnami il fiore ed il frutto
Col tempo, ti insegnerò tutto
Insegnami fino al profondo dei mari
Ti insegno fin dove tu impari
Insegnami il cielo, più su che si può
Ti insegno fin dove io so
E dove non sai? – Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, un albero e un seme
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te

 Bruno Tognolini

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Filastrocca settembrina

 Filastrocca settembrina,

già l’autunno si avvicina,

già l’autunno per l’aria vola

fin sulla porta della scuola.

Sulla porta c’è il bidello,

che fischietta un ritornello,

poi con la faccia scura scura

prova la chiave nella serratura,

prova a suonare la campanella…

Bambino, prepara la cartella!

 G. RODARI

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Il primo giorno di scuola

Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare,lavorare

Gianni Rodari

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LA scuola

Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un’amica un po’ più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.

Roberto Piumini

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 FILASTROCCA SCACCIA-TRISTEZZA

Gli alunni della classe prima della Scuola Primaria di Vighizzolo di Montichiari (BS)

Se la tristezza vuoi scacciare,

ecco cosa devi fare:

1   Suona una chitarra vera,

ti senirai più leggera.

2   Apri con la chiave il cuore

perchè dentro troverai tanto amore

3   Trova amici e amiche

perchè sono più felici

4Ascolta il gallo fare chicchirichì

al sorgere di ogni dì

5   Compra una racchetta

a forma di forchetta

6  Metti dei bianchi occhiali:

vedrai tutti speciali

7  non pensare ai chili

quando tutti son gentili

8  Esci dalla tua stanza

e fai una grande danza!!!!!!!!!!

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 Le maestre salutano così

A tutti va il nostro saluto
ed un lieto benvenuto
al bambino e al genitore
che hanno forse il batticuore
una carezza e una stretta di mano
ed insieme andremo lontano
qui a scuola sotto un unico tetto
piano piano passetto passetto.
Le maestre salutano così
la mattina di ogni dì!

(da:”Una scuola intorno a noi” Tresei)

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Filastrocca della scuola

Filastrocca della scuola
piena di bimbi non è mai sola.
Qui tante cose tu puoi imparare
e con gli amici insieme “volare”.
È tanto bello quando si è amici,
crescere insieme, sentirsi felici.
Mille bambini di mille nazioni
insieme vivono tante emozioni

Fonte

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        Un posto per tutto

Un posto per le matite, i fogli, i colori,
uno per i libri e i loro lettori.
Un posto per le auto, i pupazzi e i soldatini,
un posto per le bambole, gli orsi e i cuscini.
Un posto per il collage, il pongo, gli acquerelli,
uno per la plastilina e uno per i pastelli.
Uno spazio per i salti e per una capriola.
Quanti posti nella classe…
e che bello andare a Scuola!

                    (Corinne Albaut)

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Filastrocca della scuola

Filastrocca della Scuola
dove il tempo passa, vola!
Si sta bene con gli amici
sui quaderni a far cornici,
a giocar nell’intervallo
a inventare un nuovo ballo,
ad attender la pagella,
anche se non troppo bella,
perché è “super”, in compagnia,
condivider l’allegria! 

Marzia Cabano

…………………………………………..

Una giornata alla scuola dell’infanzia

Alla mattina la sveglia è suonata,

inizia presto la mia giornata,

indosso la tuta e il grembiulino,

bevo il latte con un panino,

mi infilo le scarpe e metto il giubbino

poi salgo veloce sul mio pulmino.

A scuola gioco in allegria,

canto e rido in compagnia,

dipingo e incollo con attenzione,

alleno la mia concentrazione.

A mezzogiorno è ora di mangiare

poi tutti a nanna a riposare

fino all’ora della merendina

quando arriva la mia mammina!

Rita Sabatini

………………………………………………….

Una scuola strepitosa

Andare a scuola è strepitoso,

ogni giorno è avventuroso:

puoi dipingere con i pennelli,

con le dita e gli acquerelli,

puoi incollare carte e cartine,

puoi modellare le ciotoline,

puoi ascoltare storie bellissime

con principesse elegantissime,

puoi fare mille esperimenti,

puoi conoscere nuovi argomenti.

Allora cosa aspetti ad arrivare?

Presto, tutti pronti ad imparare!

Rita Sabatini

……………………..


Bambini a scuola

Oh, l’ala del tempo ben rapida vola!…
finita è l’estate, si torna alla scuola.
Bisogna lasciare i laghi tranquilli,
le verdi vallate dai freschi zampilli,
le morbide rene, i tuffi nell’onde
che il vento ricama di trine gioconde,
i colli beati smaltati di fiori,
le vigne fragranti, i boschi canori,
le corse frementi per prati ed aiuole!
Bambini, bambine: si apron le scuole!
Su via, non torcete le bocche soavi;
non fate le bizze: vi voglio più savi.
Se dopo il lavoro più lieto è il piacere,
è giusto che a questo poi segua il dovere.

Or dunque togliete dai vostri cassetti
i bianchi quaderni, i libri, i righetti,
le penne, i compassi, ed ilari e franchi,
correte a sedervi sui soliti banchi.
La scuola, materna, le braccia vi schiude
e al dolce suo seno felice vi chiude.
E voi salutatela col cuore canoro:
è bello in letizia tornare al lavoro.
Io, giunto alla fine di questo preludio,
depongo la penna…
Bambini, buon studio.

Poesia di Gino Striuli

…………………………………….

Compagni di banco

Oh, Poggiolini! Lo rivedo ancora
con quel suo mite sguardo di fanciulla,
e lo risento chiedermi un nonnulla
con una voce che… non so… m’accora.
Che cosa vuoi? Son pronto a darti tutto:
un pennino, un quaderno, un taccuino,
purché tu venga per un po’ vicino
al cuore che ti cerca dappertutto.
Oh non venirmi accanto come sei
ora: avvocato, chimico, tenente,
ché cercheresti invano nella mente
il mio ricordo dandomi del lei!
lo non voglio saper, fratello, come
passaron gli anni sopra la tua vita:
voglio l’occhiata timida e smarrita
che rispondeva, un giorno, al tuo cognome.
Voglio che tu mi renda per un’ora
la parte del mio cuor che tu non sai
di posseder, da tanto tempo ormai!
e noi saremo i due compagni ancora!
Noi siederemo ad uno stesso banco
riordinando i libri a quando a quando,
e rileggendo un compito, e guardando
sul tavolino un grande foglio bianco…
Il registro, a cui tutti eran diretti,
quando c’interrogavano, gli sguardi;
io lo sapevo a mente… Leonardi,
Massari, Mauri, Méngoli, Moretti…
Il registro coi voti piccolini
nelle caselle dietro i nomi grandi,
tu lo sapevi a mente… Nolli, Orlandi,
Ostiglia, Paggi, Poggi, Poggiolini…
Dio, che tristezza ricordare questi
nomi d’ignoti a cui demmo del tu!
nomi che non si scorderanno più,
perché in fila così, perché modesti!
O Poggiolini, che fai tu, che pensi?
Forse tu vivi in una tua casina
odorata di latte e di cedrina,
e sguardi e baci ai figli tuoi dispensi!
Forse la sera giuochi la partita
fino alle dieci e mezzo (anche più in là!)
con la moglie, la suocera… e chissà,
forse con Poggi o Méngoli! …La vita!
lo nulla. Quello che fu mio lo persi
strada facendo, quasi inavvertitamente;
e adesso, se ho un foglio e una matita,
faccio – indovina un po’ – faccio dei versi!

Poesia di Marino Moretti

………………………………………….


Ritorno a scuola

Oh, sì! prendiamo la cartella scura,
il calamaio in forma di barchetta,
i pennini, la gomma e la cannetta,
la storia sacra e il libro di lettura…
Andiamo, andiamo! Il tema è messo in bella!
Andiamo, andiamo! Il tema è messo in buona!
Dio, com’è tardi! La campana suona…
Fra poco suonerà la campanella…
Ma che dico? E’ domenica, è vacanza!
non c’è scuola, quest’oggi: solamente
c’è da imparare un po’ di storia a mente,
soli, annoiati, nella propria stanza… 

Poesia di Marino Moretti

IL primo giorno di scuola per i bambini, in modo particolare per quelli di tre anni al loro primo ingresso,è traumatico e stressante .Sarebbe carino ridurre lo stato di ansia addobbando l’ aula con tanti palloncini colorati e con tanti personaggi creati con gli stessi.

Simpatica è l’idea di inserire musica di sottofondo di cartoni animati , dello zecchino d’ oro e di sigle televisive amate dai bambini.

La musica servirebbe anche a ridurre l’ agitazione dei genitori ,molto più preoccupati dei piccini e desiderosi di rassicurazioni da parte dell’ insegnante.

UNITA’ DIDATTICA:ACCOGLIENZA

  Progettare il momento dell’accoglienza permette ai bambini di affrontare il nuovo anno scolastico con positività

Affinchè i bambini non si sentano esclusi ed isolati dagli altri, è necessario far conoscere il proprio nome

A tale scopo proponiamo giochi di presentazione:

Io sono…e mi piace

-Facciamo disporre i bambini seduti in cerchio

-Chiediamo loro di alzarsi e gridare il loro nomee la cosa che preferiscono(uno alla volta)

-La prima ad alzarsi sarà l’insegnante

Per facilitare l’inserimento e i primi approcci di socializzazione si possono proporre canti e giochi con il girotondo

Conosciuto in tutto il mondo, il girotondo rappresenta il primo contatto di comunicazione ed è adatto anche ai più piccoli

LA BELLA LAVANDAIA

La bella lavandaia

che lava i fazzoletti

per i poveretti di tutta la città.

Fai un salto,

fanne un altro,

fai la giravolta

falla un’altra volta.

Guarda in su,

guarda in giù

dai un bacio a chi vuoi tu

Facciamo disporre i bambini in cerchio per mano

facendo il girotondo cantano

Un bambino più grande impersona la lavandaia mettendosi al centro del cerchio

Il bambino al centro del cerchio imita le azioni indicate da canto

IL bambino che viene baciato impersona la lavandaia

Ricomincia il girotondo

E’ di estrema importanza acquisire la capacità di orientarsi e familiarizzare con l’ambiente -scuola e creare  un legame affettivo ed emotivo positivo con esso

Proponiamo LA DANZA DEL SERPENTE

L’insegnante presenta la storia di un serpente che scende dalla montagna per ritrovare i pezzettini smarriti della sua coda

-I bambini disposti in fila formano il serpentello

-Durante il percorso cantano:

Questa è la danza del serpente

che vien giù dalla montagna

per ritrovare la sua coda

che perse un dì

-Entrando in un ambiente chiedono

E’ forse qui

quel pezzettin

del mio codin?

Durante la visita all’ edificio, l’ insegnante presenterà la funzione e la caratteristica di ogni ambiente

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frutto autunnale con stelle filanti

SPECIALE AUTUNNO

Lavoretto:uva con palloni 

Uva ricoperta con farina di mais

Uva con farina

Alcuni cartelloni , disegni, addobbi e lavoretti fatti per la stagione autunnale

 

Ombrello per riparare i fiori in autunnomuralescon porta autunnaleAlbero autunnale addobbato con foglie animatezucche.jpg

 

 

 

 

 

autunno3

 

autunno2 autunno1 autunno

autunno2013 004gufetti alla finestra.jpg1

vendemmia halloween 008     frutto autunnale con stelle filanti

uva da appendere festa mamma


vendemmia h 001
vendemmia h 002

 

autunno

autunno alberello

autunno1

Castagna con sacchetto del pane

NATAle pupazzi 011

 

zucca1

 
lavoretti addobbi 003
lavoretti addobbi 002
lavoretti addobbi 001

 

 

autunno2013 003

 

 

 

 

 

Prato ricoperto da foglie secche

parete autunno

Addobbo parete

 

 

porta autunnoquattro stagioni

Le quattro stagioni                                                Porta autunnale

 

Cestino ricoperto di foglie per addobbare l’ aula.

cestino

Festa delle castagne 012

Ricicliamo le bucce di caldarroste

 Schema 

 

decorazione autunnale alla finestra ghirlanda autunnale mele addobbo albero di mele bambina con ombrello bambino con ombrello folletto autunnale folletto autunnale1 addobbo autunnale con foglie animate autunno addobbo per porta autunnale scoiattolo addobbo autunnale uva addobbo

Consulta altri link

Schede di pregrafismo:autunno

DISEGNI DA COLORARE

La castagna

Orso da colorare

Laboratori e poesie

IL RICCIO

Occorrente: PATATA

                 SPAGHETTI

CARTONCINO NERO

CARTONCINO ROSSO

PRATICARE TANTI FORI SULLA PATATA(INSEGNANTE)

SPEZZARE GLI SPAGHETTI

DISEGNARE E RITAGLIARE SUL CARTONCINO OCCHI E BOCCA E INCOLLARLI SULLA PATATA

IL RICCIO E’ PRONTO

L’alberello autunnale

Occorrente:

Cartoncino bristol bianco

Pastelli a cera marrone

Foglie raccolte in giardino

Pinzatrice

nastro adesivo

Spieghiamo ai bambini che in autunno cadono le foglie

Portiamoli in giardino a raccogliere rametti e foglie

Disegniamo su un cartoncino un tronco di albero

Invitiamo i bimbi a colorarlo

Attacchiamo i rami e le foglie con la pinzatrice o il nastro adesivo

Ed ecco che in aula avremo un bellissimo albero autunnale

scuola 002

Semplice da realizzare con materiale da riciclo

Make a Paper Bag Fall Tree

http://shar.es/E3YLH

Raccolta di poesie per Carnevale

carnevale 001

Carnevale

Carnevale in filastrocca,

con la maschera sulla bocca, 

con la maschera sugli occhi,

con le toppe sui ginocchi:

son le toppe di Arlecchino,

vestito di carta poverino.

Pulcinella è grasso e bianco,

e Pierrot fa il saltimbanco.

Pantalone dei Bisognosi

-Colombina,- dice,-mi sposi?

Gianduia lecca un cioccolatino

e non ne dà niente a Meneghino,

mentre Gioppino col suo randello

mena a botte Stenterello.

Per fortuna Balanzone

gli fa una bella medicazione,

poi lo consola:-E’ Carnevale,

e ogni scherzo vale

Gianni Rodari, Prime fiabe e filastrocche,

Einaudi Ragazzi,1996

———————————

Viva i coriandoli di carnevale

Viva i coriandoli di carnevale,
bombe di carta che non fanno male!

Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.

non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.

Cessata la battaglia:
tutti a nanna.Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.

(G.  Rodari)

———————————————————————–

Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio starnuto
vale un milione.
mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il Sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio  d’ore:
per  voler  mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…
E sarà il carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di certa gente.
(G. Rodari)

————————————-

CARNEVALE SORPRENDENTE

Carnevale sorprendente,
chiassoso e divertente,
Carnevale tra mille scherzetti,
tra buffe maschere e dolcetti,
Carnevale in allegria
per stare tutti in compagnia!
Rita Sabatini WWW.fantavolando.it

——————————–

TINO IL PAGLIACCIO

Tino il pagliaccino
indossa un cappellino
con un bel fiorellino,
fa un buffo inchino,
apre l’ombrellino
suonando il violino
e quando è un po’ stanchino
si fa un bel sonnellino.
Rita Sabatini  WWW.fantavolando.it

———————————-

Arlecchino poverino


Per fare un vestito ad Arlecchino

ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”
(Il vestito di Arlecchino-Gianni Rodari)


———————————-
SFILATA STRAMPALATA


Quando ho aperto il mio portone

per andare alla stazione

ho scoperto la sfilata di una folla strampalata.

Un coniglio con gli occhiali, una fata con le ali,

un gondoliere con le bretelle,

un sacco di gente senza rotelle,

un pirata, un elefante, un folletto tintinnante,

una statua, uno svitato ,

e anche un mostro stralunato

La città è stata invasa,

sono tutti fuori casa

ma ho capito che è normale

perché oggi è carnevale

Thomas Scotto

————————————

IL CARNEVALE

Nelle piazze in ogni via
c’è un’allegra compagnia
che, vestita in modo strano
canta balla e fa baccano.
mascherine, mascherine
siete buffe ma carine
con i vostri nasi rossi,
fatti male,storti e grossi
(V.  e A.M Franci)

———————————

 IL GIOCO DEI SE 

Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.

(Gianni Rodari)

——————————————————————————————————-

Le maschere di Carnevale

Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
(Attilio Cassinelli )


——————————————————————————————————-

Per divertirsi

Basta un cappello vecchio,

due baffoni,

disegnato sul viso coi carboni

e una gran pancia fatta col guaniale

per divertirsi tanto a Carnevale

da COME GIOCO,Marzocco

La signora Colombina

si affaccia alla finestra

con la corona in testa

Passan tre fanti

con tre cavalli bianchi, bianca è al sella

bianco il mantello,

bianca la piuma sul cappello.

Il bimbo si maschera da Pirata,

da Toro seduto, da Astronauta,

da Sceriffo,da Torero,

da Zorro, da Pistolero,

e da Tarzan(eroe selvaggio)

perchè ama gli eroi del coraggio.

Non si maschera da Calimero

Calimero (pulcino nero)

è solo un eroe della pubblicità,

e, a dire la verità,

non è eroe nemmeno per metà,

E il bimbo più piccolino?

Ha un debole per Arlecchino

tutto rosso, verde, giallo, turchino.

Luigi Grosso

——————————————————————————————————-

Pulcinella aveva un gallo

Pulcinella aveva un gallo

che volava  a passo di ballo:

vola da Roma fino alla Spezia,

Pulcinella arriva a Venezia

A Venezia incontra Arlecchino

con Brighella che suona il violino

poi c’è Florindo che suona la viola

e Colombina che torna da scuola

suonando la tromba

il corno e il trombone

per far dispetto a papà Pantalone.

Solo Rosaura non viene alla festa

perchè  in laguna  ha perso la testa;

ha perso la testa per Pulcinella,

ma senza la testa non è tanto bella

Larga la foglia,

stretta la via

con un inchino, con cortesia

Pulcinella saluta e va via

E.LUZZATI
———————-

Canzonetta di carnevale

Pulcinella aveva un gallo,

tutto il giorno vi andava a cavallo

con la briglia e con la sella,

viva il galletto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un gatto,

tutto il giorno saltava da matto,

suonando una campanella,

viva il gatto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un cane,

che mangiava solo pane,

qualche volta una ciambella,

viva il cagnetto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un’ oca,

inseguita dalla cuoca,

con in mano una padella,

viva l’ oca di Pulcinella!

Anonimo, da ” quindici, field Educational”

Italia S.p.A., Roma, 1982
———————————-

VORREI UNA MASCHERA

Vorrei una maschera

così spaventosa,

che tremi la gente

più coraggiosa;

da strega o da fantasma,

da mostro o da vampiro,

da scheletro bianco,

che vangoli in giro

tra gli alberi spogli,

nel lume lunare

così che la gente

si metta ad urlare.

E nessuno sappia

che il più spaventoso

di tutti i costumi

ce l’ ha il timoroso

Kathrin Jackon
———————————–

Carnevale vecchio e pazzo

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.

Gabriele D’ Annunzio

———————————–

Il Carnevale

 Che frittelle! chi le vuole?

Dolci, biondi come il sole!

Tutti in compagnia

una festa ecco si fa,

così bella è l’ allegria

quando è piena di bontà

M.Solucci

———————————–

IL pagliaccio

Il pagliaccio colorato

a carnevale sei il più ammirato

I tuoi colori brillanti

si intonano con le stelle filanti.

Con le tue scarpe esagerate

e le parrucche cotonate

I bambini passerebbero le giornate

E saì perchè?

perchè sei ricco di magia

e la noia porti via

A. Montale

————————————

CARNEVALE

Carnevale canta e balla;
fa sorrisi a tutti quanti,
ha un vestito lungo e largo
scarpe vecchie, grossi guanti!
Va girando tutto il mondo
per donare l’allegria
a chi vuole amarezza
ed il dolore cacciar via!
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)

————————————————–
PER FAR CARNEVALE


Basta un cappello vecchio,
due baffoni
disegnati sul viso coi carboni
e una gran pancia fatta col
guanciale
per divertirsi tanto a Carnevale.
Zumpetepa,zumpetepa
il Carnevaleeccolo qua.
Trombette e cembali
tamburi e piatti
fanno un baccano che non si sa.
Chi suona bene, chi suona male,
chi canta forte,
chi scende e sale,
chi lancia razzi lassù, lassù…
E’ il finimondo? E’ il temporale?
Sono i rumori del Carnevale.
(M.Lodi)

—————————————————

COLOMBINA


Colombina
di mezza sera
cerca, cerca
la primavera
la più bella che ci sia
se la vuole portar via.
Ecco qua che l’ho trovata.
Tutta bella incipriata
con le scarpe di cioccolata
Colombina alla sera va.
Alla sera di Carnevale
Colombina andò a ballare
da u vechio Barbablù
che saresti proprio tu..
(da “Un mondo di scoperte” ed.Ardea)


———————————————————

 Fine di Carnevale

Per la gente, bene o male,

è finit il Carnevale…

Di tutta la festa chiassosa

che forse ci resta qualcosa?

Una goffa mascherina

ridotta a brandelli,

in mezzo alla vi,

qualche coriandolo

sopra i capelli

di una bambina….

e tanta,tanta malinconia

E. Ottaviani
———————————————

L’invenzione di Pulcinella

Gianni Rodari

 Signore e signori, fatevi avanti
più gente entra, più siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome è Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!

Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente!!

——————————————

Pranzo e cena

Gianni Rodari

 Pulcinella e Arlecchino
cenavano insieme in un piattino:
e se nel piatto c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa.
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme in una scodella,
e se la scodella vuota non era
chissà che sbornia, quella sera.

————————————————

Le maschere di Carnevale 

Arlecchino ti presento

tutte toppe ma contento.

e Brighella suo compare,

cosa pensa di brigare?

Scaramuccia faccia buffa

sempre pronto a far baruffa.

E Tartaglia che non sbaglia,

quando canta non tartaglia.

Meneghino che, pian piano,

va a passeggio per Milano

che è venuto da Paris.

e Pierrot vediamo qui

Vuoi sapere chi è costui?

Peppe Nappa, proprio lui

Pulcinella saggio e arguto

che da Napoli è venuto.

E Gianduia piemontese

che di tutti è il più cortese.

Da Bologna ecco che avanza

Balanzone dalla gran panza.

Tutti insieme fan colazione

e chi paga è Pantalone!

 Attilio Cassinelli

————————————————

 

Le mascherine

Siam le belle mascherine

tutte allegre e profumate

siamo vispe e birichine,

misteriose come fate.

Noi sappiamo chi siete voi

che ridendo ci guardate.

Dite un po’ chi siamo noi?

Oh, giammai lo indovinate!

Siam le belle mascherine

che vi portano allegria

che non fan nulla di male…

Viva viva il carnevale!

 B. Marini

————————————————

Carnevale

La stagion del Carnevale

tutto il Mondo fa cambiar.

Chi sta bene e chi sta male

Carnevale fa rallegrar.

Chi ha denari se li spende;

chi non ne ha ne vuol trovar;

e s’impegna, e poi si vende,

per andarsi a sollazzar.

Qua la moglie e là il marito,

ognuno va dove gli par;

ognun corre a qualche invito,

chi a giocare e chi a ballar.

 Carlo Goldoni

————————————————

Pagliaccio 

Ed ecco un flauto si mette a suonare.

Allora un pagliaccio rosso

coperto di campanellini

esce a ballare con lazzi ed inchini!

E tenta una capriola…

fa finta di farsi male…

ride…

Si rizza con un salto mortale!

Poi s’arrampica, come fa il gatto

per acchiappare i pipistrelli!

E poi fa finta di ruzzolare,

perchè ridano tutti quanti.

U. Betti


La stagion del Carnevale
La stagion del Carnevale
tutto il mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carneval fa rallegrar.

Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.

Qua la moglie e là il marito,
ognun va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.

Par che ognun di Carnevale
a suo modo possa far;
par che ora non sia male
anche pazzo diventar.

Viva dunque il Carnevale,
che diletti ci suol dar.
Carneval che tanto vale,
che fa i cuori giubilar.

Carlo Goldoni

   

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Racconto di Pasqua:Il paese delle uova di cioccolato

Poesia e lavoretto di Pasqua

Maestramaria

Il paese delle uova di cioccolato

uova decorate (5)In un lontano paese c’è una città circondata da alte mura. Nelle giornate di primavera, lunghe file di uomini con un sacco sulle spalle fanno la coda davanti all’unica grande porta della città. Sulla porta c’è un guardiano che domanda ad ognuno:
– Chi siete?
– Sono un pasticciere, un droghiere, un commerciante.
– Allora potete entrare!
Il negoziante entra e poco dopo esce col sacco pieno.
Una volta, un bambino incontrò l’uomo col sacco e gli domandò:
– Signore cosa c’è nel vostro sacco?
– Uova di Pasqua, o, per meglio dire, uova di cioccolata.
– Ma come, nascono là, dietro quelle mura, le uova di cioccolata?
– Oh, è semplicissimo! Dentro quelle mura c’è una grandissima fattoria con migliaia di galline di cioccolata: di cioccolata la testa, di cioccolata le zampe, di cioccolata il becco, le penne … Che uova vuoi che…

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Cyberbullismo e guide utili

Cos’è il cyberbullismo

Maestramaria

Il cyberbullismo

no al bullismo

Sempre più spesso si sente parlare di cyberbullismo e delle conseguenze, talvolta, devastanti che ne derivano.
L’uso delle nuove tecnologie e dei social network è ormai parte integrante della nostra vita. La loro fruizione è cresciuta in maniera considerevole e non sempre in modo positivo.
Il suo diffondersi anche tra i giovanissimi ha incrementato il propagarsi del bullismo virtuale: il cyberbullismo.

Cos’è il cyberbullismo?

Il cyberbullismo è un atto aggressivo, violento, disprezzante, intimidatorio, volontario, continuato e ingiustificato nei confronti di una persona presa di mira. Di solito la vittima è considerata “diversa”, perché più sensibile, perché più debole, perché veste in modo diverso dal gruppo, perché non si adegua alla massa, perché fuori dai canoni estetici, in altre parole fuori dagli schemi. Insomma, i motivi possono essere svariati e futili.
Le conseguenze sono, invece, devastanti per chi subisce:
perdita di fiducia in sé, depressione, danni psicologici indelebili, isolamento…

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PAGLIACCIO TINO: poesia illustrata

Poesia del pagliaccio Tino con disegni da colorare e da completare con il tratteggio.

Al termine, stampate tutte le pagine e formate un grazioso e divertente libretto di Carnevale.

Per la stampa clicca qui

TINO IL PAGLIACCINO

TINO  IL PAGLIACCINO

INDOSSA UN CAPPELLINO

CON UN BEL FIORELLINO

FA UN BUFFO INCHINO

E APRE L’OMBRELLINO

SUONANDO  IL VIOLINO

E QUANDO E’ UN PO’ STANCHINO

SI FA UN RIPOSINO

Rita Sabatini

Filastrocca di Natale con disegni

Filastrocca di Natale da colorare

Maestramaria

Ecco una simpatica filastrocca di Natale da completare con dei semplici disegni .

I disegni raccolti formano un piccolo libretto .

Se ti interessa stampare il pdf clicca qui.

FILASTROCCA DI NATALE

FILASTROCCA DI NATALE

FACCIO UN ALBERO SPECIALE

DI PALLINE E CARAMELLE

CON LA POLVERE DI STELLE.

FACCIO UN ALBERO A COLORI

CHE RALLEGRI TUTTI I CUORI

E POI SCRIVO TRA I REGALI

“SIAMO TUTTI QUANTI UGUALI”

GiuseppeBordi

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DSA

Il nostro istituto,IC2 Don Bosco Cardito NA, si è arricchito di una nuova risorsa: un blog sui DSA in cui sono raccolti tutti gli interventi messi in atto dall’istituto ,a partire dalla scuola dell’infanzia, laboratori, giochi, video e altro materiale utile per i disturbi specifici di apprendimento.
Tutto è iniziato nel 2010 con un percorso formativo con un percorso formativo, rivolto ai docenti …segue

https://dsaic2donboscocardito.wordpress.com
 

 

Lavoretto per la festa della mamma

Un cuore per la festa della mamma!

Maestramaria

Un cuore per la festa della mamma da appendere .Quadretto per la mamma

Come procedere per realizzare questo lavoretto per la mamma?

  • Stampare la sagoma dei cuori

sagoma

  • Riportare la sagoma del cuore grande su cartoncino rosso e ritagliarlo
  • Riportare la sagoma del cuore piccolo su cartoncino bianco,ritagliarlo e colorare i fiori
  • Riportare i cuoricini piccoli su cartoncino bianco e ritagliarli
  • Incollare il cuore piccolo su quello grande
  • Incollare i due cuoricini piccoli
  • Incollare un gancio al centro del cuore(retro)

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Lavoretti, biglietti e disegni per la festa della donna

La festa della donna si avvicina e noi non ci facciamo trovare impreparate, tante sono le cose che si possono preparare insieme ai bambini ,basta scegliere tra le tante risorse presenti a questo link!

Festa della donna:biglietti,disegni e lavoretti

Per le poesie invece, clicca qui e ne troverai diverse e tutte bellissime!

Lavoretto di carnevale: il pagliaccio

Lavoretto di carnevale: il pagliaccio

Maestramaria

Carnevale si avvicina  e noi lo aspettiamo con il nostro pagliaccio colorato.

E’ un simpatico lavoro che richiama una festa molto amata e aspettata dai bambini e che ci permette di lavorare con allegria e con gioia.

Per realizzare questo simpatico pagliaccio basta cliccare sull’immagine per  stamparla pagliaccio 

e colorarla seguendo le indicazioni indicate.

I bambini eserciteranno la motricità fine, la coordinazione oculo manuale

la discriminazione visiva e l’ organizzazione spaziale. 

I bambini piccolini ,invece,potranno colorare il pagliaccio liberamente lasciando libera la fantasia.

I pagliacci una volta colorati si possono ritagliare e incollare sulle stecche dei gelati e diventare così dei simpatici segnalibri da portare a casa ed esibire ai genitori.

il pagliacciopagliaccipagliaccio colorato

Altre risorse di Carnevale:

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Prime attività di coding unplugged

Prime attività di coding unplugged

Maestramaria

Prime attività di coding  unplugged

Per iniziare spieghiamo che cosa significa coding.

I coding significa programmazione informatica, giocando i bambini imparano a programmare e a sviluppare il “ pensiero computazionale” ossia l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo.

Un’appropriata educazione al “pensiero computazionale”, è infatti essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo.

Alessandro Bogliolo afferma :“Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi”.

Le attività di coding possono essere unplugged cioè svolte senza dispositivi informatici ,in rete si trovano moltissime idee e materiale facilmente accessibili da cui trarre spunto.

Ecco alcuni link…

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Lavoretto e disegno per San Valentino

Due simpatiche tartarughe per augurare Buon San Valentino

Maestramaria

Rina e Tina ,due tartarughine sorridenti e dai grandi occhioni ci aiutano ad augurare Buon San Valentino a tutti i bambini. Nate da un semplice disegno le tartarughe con il loro grande cuore costituiscono un lavoretto tenero e di effetto per il 14 febbraio .

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Biglietto di Natale

Natale si avvicina e fervono i preparativi per festeggiare questo giorno solenne e tanto atteso dai bambini.

Per l’occasione abbiamo pensato di realizzare un biglietto natalizio, da un’ idea presa dal web, con alcuni materiali presi in sezione e riciclando na busta dorata di carta

Occorrente

-Cartoncino A4 di colore blu;

-Gomma crepla glitterata verde chiaro;

-Gomma crepla glitterata verde scuro;

-Fustelle a cuore e a stella;

-Cartoncino dorato (noi abbiamo riciclato una busta di dorata);

-Etichette adesive a forma di cuore;

-Etichette adesive a forma di stelline;

-Colla.

Procedimento

-Per prima cosa pieghiamo il cartoncino blu a metà.

-Posizioniamo un’etichetta adesiva al centro del cartoncino (tronco dell’alberello).

-Attacchiamo con la colla i cuori di gomma crepa alternando i colori.

-Posizioniamo sull’alberello la stella grande

-Decoriamo l’albero di Natale con le stelline adesive

Ecco il nostro biglietto con all’interno la poesia di Natale che i bambini hanno memorizzato e che reciteranno a Natale ai genitori.

Altri lavori di Natale li puoi trovare qui

Questa raccolta è tra i siti consigliati da Twinkl per i “Lavoretti di Natale per Bambini”.

Potrete seguire qui numerose attività natalizie per bambini e scaricare centinaia di fantastiche risorse da fare a casa o a scuola”

Lavoretto di Natale

Tantissime risorse per il Natale.

Maestramaria

Albero di Natale con rotoli di carta

Il periodo dell’ Avvento si avvicina,fervono i preparativi per addobbare le aule e per  trovare qualche idea per un lavoretto natalizio semplice e realizzato dai bambini .
I bambini amano pitturare ,più si sporcano e più sono felici e allora perché non realizzare un alberello con rotoli di carta tutti ridipinti con tempera  bianca?
Preparare  l’alberello ci offre anche l’occasione per ricordare il vero senso del Natale.Allora perché non addobbarlo di cuori rossi simbolo universale dell’ amore?

albero-con-rotoli-damore

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pregrafismoLa nascita di Gesù-“Il Natale e i suoi elementi“-Ripassa il tratteggio e addobba l’albero di Natale

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