La festa della mamma si avvicina e noi abbiamo pensato di regalarle una piccola borsetta.
L’ idea è nata sbirciando in rete per cercare nuove idee e la scelta è ricaduta , tra i tanti modelli visti, su questa borsetta piccolina e di facile esecuzione.
Abbiamo stampato lo schema (leggermente ingrandito) a questo link per realizzarle poi, in gomma eva.
Ogni sezione ha scelto un colore e con l’aiuto della colla a caldo abbiamo realizzato le borsette, decorandole con dei fiori ricavati con le fustelle ma, di facile realizzazione anche a mano.
Filastrocca della mamma che cancella ogni mio dramma, ha per me il consiglio giusto, mi fa ridere di gusto.
Lei soddisfa i miei bisogni, nutre me con i miei sogni; lascia indietro la carriera per dar luce alla mia sera.
Poi mi cura ogni ferita, rende lieve ogni salita; mi fa crescere più forte tiene aperte le sue porte.
Se la vita si fa dura, se la notte si fa scura, lei andrà fino al paradiso e mi accenderà un sorriso.
Giuseppe Bordi
Mamma
Mamma, che a noi sempre
pensi,
Come una trottolina
Sempre in movimento,
Fermati un momento!
Ti offro tè e pasticcini,
Così insieme saremo un
pochettino.
Giocoliereitaly
Auguri mamma
Se io fossi, mamma, un uccellino che vola nel cielo profondo vorrei offrirti il mio canto più dolce, soave, giocondo. Se io fossi, mamma, una stella che brilla nel bruno firmamento donerei a te la luce più bella con amore e baci a cento a cento. Ma essendo solo un bambino e non avendo che il cuore, ti voglio stare vicino per dirti tutto il mio amore. E.Ottaviani
Voglio le rose
Voglio le rose sbocciate in tutti i giardini del mondo, io voglio le rose di un tenero giallo e quelle di un rosso profondo; e voglio le rose che vincon con loro candore la neve dei monti. Le voglio sfogliare davanti ai tuoi passi; mammina, perchè con un ritmo di danza tu possa avanzare, e possa sognare, sul soffice vario tappeto, di avere una bimba così tenera e buona che mai ti darà anche solo una spina.
(B. Battistella)
Mamma nastrino
Tutte le mamme del mondo hanno i nastrini. Tanti nastrini lunghi e colorati che legano i loro cuori a quelli dei loro bambini. Nastrini invisibili, di stoffa molto elastica, che possono allungarsi, allungarsi, allungarsi… Accorciarsi, accorciarsi, accorciarsi…….. Se la mamma lavora lavora lavora e al bambino vengono i puntini delle coccinelle, il raffreddore degli elefanti, la tosse degli asini. Se la mamma resta a casa e il bambino va a scuola, il primo giorno, otto ore che sembrano otto anni. Il tamburo del cuore batte: «tu-tum, tu-tum, pronto-pronto». L’altro tamburo risponde: «tu-tum, tu-tum, eccomi, un po’ di pazienza!». Mamma e bambino si parlano. Da cuore a cuore. In una lingua misteriosa che solo loro capiscono.”
Tratto da “Mamma nastrino e papà luna” di E. Nava-Ed Piemme Franca
Ti voglio bene mamma…come il mare! Non basta: come il cielo! No, più ancora. Mamma, ci penso già quasi da un’ora, eppur quel nome non so trovare. Il nome di una cosa grande grande che ci sta dentro il bene che ti voglio. Una balena, forse, o un capodoglio. Oh, mamma, non mi far tante domande. So che quando ritorno dalla scuola i gradini li faccio a rompicollo per l’impazienza di saltarti al collo, e il cuoricino, puf, mi balza in gola. Ti voglio bene quando sei vicina e quando non ci sei: quando mi abbracci: ti voglio bene anche se mi sculacci. Sei soddisfatta, adesso, o no, mammina?
Di Lina Schwarz
Ti voglio tanto bene
Ho pregato un poeta di farmi una poesia con molti auguri per te, mammina mia; ma il poeta ha risposto che il verso non gli viene; così ti dico solo: ti voglio bene!
Lina Schwarz
Grazie mamma
Grazie mamma perché mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la dolce tua mano che mi dà sicurezza. Hai asciugato in segreto le mie lacrime, hai incoraggiato i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino, hai educato il mio spirito, con saggezza e con amore mi hai introdotto alla vita. E mentre vegliavi con cura su di me trovavi il tempo per i mille lavori di casa. Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie. Grazie mamma!
Judith Bond
ALLA MIA MAMMA
Quando apro i miei occhi al mattino la mia mamma mi viene vicino, mi accarezza pian piano la testa poi sorride e i suoi occhi fan festa. Non ci sono, lo so, mamme brutte, ma la mia è la più bella di tutte. Se son triste sa sempre che fare, sa cantare, ballare e giocare. Se, correndo, mi faccio un po’ male, la mia mamma ha un rimedio speciale: mi dà un bacio e così, per magia, tutto il male che avevo va via. Voglio dirle tantissime cose, regalarle bellissime rose e una casa che sembra un castello, col giardino, ma senza il cancello. Chiamo tutti i bambini del mondo e facciamo un bel girotondo con la mamma che ride e poi dice: “Son contenta se tu sei felice!”
Elio Giacone
Festa della mamma
La fata più bella
Non ha , sui capelli, una stella
né, in mano, la bacchetta fatata,
eppure ogni mamma è una fata,
la fata più buona e più bella!
Perché vive solo d’ amore;
è così grande il suo cuore
che tutto, ai suoi figlioli, perdona.
La mamma è la fata più bella
perché pieno di luce il suo viso;
così, quando va in paradiso,
diventa del ciel una stella!
E. Ottaviani
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Prima di nascere
” Prima di nascere dov’ ero?”
” Tu eri già dentro ogni mio pensiero,
dentro i miei sogni di felicità
nei pensieri di mamma e papà!”
” Dai mamma, adesso non m’ imbrogliare
lo sai di cosa volevo parlare!
Prima di nascere stavo benone,
sicuro e comodo nel tuo pancione!”
Rid. da Prima di nascere, di Gianni Rodari
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Per la tua festa dolce Mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino. Ho colorato il disegno più speciale, ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita, sei tu Mamma!
Auguri, è la tua festa!
Stephen Littieuord
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Mamma
La casa senza mamma è un fuoco senza fiamma, un prato senza viole, un cielo senza sole. Dove la mamma c’è il bimbo è un piccolo re, la bimba reginella, la casa è tanto bella.
di Renzo Pezzani
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Grazie mamma perché mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la dolce tua mano che mi dà sicurezza. Hai asciugato in segreto le mie lacrime, hai incoraggiato i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino, hai educato il mio spirito, con saggezza e con amore mi hai introdotto alla vita. E mentre vegliavi con cura su di me trovavi il tempo per i mille lavori di casa. Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie. Grazie mamma.
di Judith Bond
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L’angelo della famiglia
Vuoi sapere, bambino mio, quale fu per la tua mamma il più bel giorno della sua vita? Fu quello in cui, una mattina, ella si avvicinò dolcemente alla tua culla e sollevò piano piano i veli che ti coprivano. Tu le tendesti i tuoi braccini rosa e per la prima volta balbettasti: Mamma
di C. Juranville
in inglese The angel of the family
Do you want to know , my child , who was to your mom the best day of his life ? That was when, one morning , she came your crib and gently lifted slowly the veils that you covered . Thou tendesti your braccini pink and the first time balbettasti : Mom …………………………………………………………………..
La parola più bella
Mamma. Nessuna parola è più bella. La prima che si impara, la prima che si capisce e che s’ama. La prima di una lunga serie di parole con cui s’è risposto alle infinite, alle amorose, timorose domande della maternità. E anche se diventassimo vecchi, come chiameremmo la mamma più vecchia di noi? Mamma. Non c’è un altro nome.
di Marino Moretti
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Una mamma moderna
La mia mamma è tanto bella,
si prepara come una stella:
si tinge i capelli, si mette il trucco,
e il mio papà…..rimane di stucco!
Pulisce la casa in continuazione,
con i prodotti in promozione,
tira i panni dalla lavatrice
e, se sono bianchi, è strafelice
Prepara pranzetti prelibati
con i cibi surgelati.
Al supermercato riempie il carrello
di detersivi, bibite e girelle.
Fa la tassista per la palestra,
i compleanni e altre feste.
Guida la panda o anche la SKoda
senza curarsi se è fuori moda.
Ha il computer e non lo usa:
non è portata si sente confusa!
Usa tanto il telefonino,
anche per parlare con la vicina:
Conosce tutte le canzoni
di D’ Alessio e di Baglioni,
di Renato Zero e di Pausini,
tutti suoi beniamini.
Io sono contento
che la mia mamma sia così
e pagherei per vederla ogni dì.
Vorrei vederla mattina e sera,
non per un giorno, per la vita intera!
Per coprirla di infinite carezze,
di tanti bacini e gentilezze,
per ringraziarla
per quel che ha fatto
per questo figlio un pò distratto
e non ha colto in tempo reale
d’ avere….una mamma davvero speciale!
Adele Sibilio
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Che cos’ è una mamma
Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti dà:
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti dà il frutto, il fiore e la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si toglierà.
Una mamma è come un albero grande.
Una mamma è come una sorgente.
Più ne toglie acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell’ombra e nel sole è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.
Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda,
continuamente con l’onda ti culla
e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.
Una mamma è questo mistero:
tutto comprende, tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: <Una mamma è questo mistero>
Francesco Pastonchi
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Dincello, mamma mia Oggi mamma m’ha ditto: guardeme ‘nfaccia e dimme ‘a verità, te veco triste e afflitto figlio mio bello dimme c’aggia fà? Parla sinceramente io te sò mamma e nun me puo ngannà, rispunne onestamente si vuo fà pace nce vaco io a parlà. Dincello mamma mia c’ ‘a voglio sempe bene, c’ ‘a porto dint’ ‘o core, c’ ‘a tengo dint’ ‘e vene, è tutta ‘a vita mia nun m’ ‘a pozzo scurdà, sta femmena è d’ ‘a mia essa ha da riturnà.
Mammema nci ha parlato ll’a ditto piccerè tu che vuò fà? Pecchè ll’he abbandonato, figlieme senz’ ‘e te nun pò campà. Povera mamma mia comme na santa ll’he ghiuta a prià, ritorna figlia mia songo na mamma e nun m’ ‘o può annià.
Dincello mamma mia c’ ‘a voglio sempe bene, c a porto dint’ ‘o core, c’ ‘a tengo dint’ ‘e vene, è tutta ‘a vita mia nun m’ ‘a pozzo scurdà, sta femmena è d’ ‘a mia essa ha da ritumà.
Antonio De Curtis (Totò)
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‘A MAMMA
Chi tene ‘a mamma si che furtunato, pecché na mamma vale nu tesoro nun ‘mborta ca tenesse pate é ssore à mamma é n’ata cosa, na cosa eccezzionale difficele a spiegá. Essa ca sempe veglia, essa ca spia sempe, essa ca sape tutto, senza l’addumanná . ‘A mamma è na gendarma ca patria nun pó dá, e quanne sta’ in pericolo a primma che si chiamme é sempe chella llá. ‘A mamma é na putenza a nun puté emitá, a mamma na sapienza ca l’arte nun pó fá.
Armando Torre
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Canta canta per la mamma
Canta canta per la mamma
una bella ninna nanna
fai un bella dormitina
fino a domattina
anche se nel giorno della tua festa
tutto il mondo si desta
Scuola Arcobleno Coordinamento diAngela Latini
La spiga infanzia
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Conosco una cosa
La pietra si consuma,
la stoffa si consuma
è naturale,
ma conosco una cosa
che non si sciupa mai:
è la guancia della mamma
sempre pronta
a prendere i bacini che le dò
e che non si consuma neanche un pò
Scuola Arcobleno Coordinamento di Angela Latini
La spiga infanzia
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MADONNINA
T’ ho portato un fiorellino
che trovai lungo il cammino;
lo raccolsi solo per te.
E’ un fioretto appena aperto
che ti piaccia sono certo,
così umile com’è
Or ti prego, Madonnina,
per il babbo e la mammina
per chi vive intorno a me.
La mia casa benedici,
la mia scuola e i miei amici,
e chi affida il cuore a te
(R. PEZZANI)
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LA MADONNA
La Madonna bella e buona
sotto i piedi tieni la luna;
La Madonna buona e bella
sopra il capo ha una stella;
una stella di splendore
che sorella par del sole.
(ANONIMO)
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MADONNA DI MAGGIO
Se batti alla porta del Cielo con la tua preghiera, subito t’apre la Madonna con mano leggera.
E dice: ” Ti son mamma anch’io; che cosa vuoi, piccino? T’ascolto, sai; ti voglio bene come al mio Bambino”.
Poi reca i tuoi pensieri buoni ai piedi del Signore, mentre sale l’odor di rose dai giardini in fiore.
« Viva maggio, mese d’oro! » Canta il coro degli uccelli pazzerelli sulle gronde tra le fronde; « Viva maggio, mese d’oro! » « Viva maggio, mese bello! » Canta il bimbo ridarello, con le rose più odorose, le ciliegie saporose… « Viva maggio, mese bello!»
La mamma è la persona Che ti vuole bene sempre, che tutto da’, senza nulla chiedere. Ti coccola e ti rimprovera, ti sprona e ti consola nella tristezza. Ti da’ i baci prima di dormire Ti ascolta e sorveglia il tuo sonno. Mamma per me sei tutto, appaghi ogni mio desiderio. Voglio stare con te sempre
Mamma, sei una persona speciale. Severa, ma affettuosa, pronta a perdonare e lodare. IL tuo cuore è grande grande come il mare; come il cielo sereno è il tuo sorriso; il tuo cuore è un porto sicuro contro i mali della vita.
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AVE
Nella valle piccolina
sta una dolce Madonnina;
la salutano gli uccellini,
le campane e i bambini.
la saluta anche il mio cuore:
“Ave, o mamma del Signore,
benedici la mia vita,
fammi buona e così sia”:
(HEDDA)
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LA MADONNA
La Madonna bella e buona
sotto i piedi tiene la luna;
La Madonna buona e bella
sopra il capo ha una stella;
una stella di splendore
che sorella par del sole.
(ANONIMO)
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MAMMA
GIACOMO PARILLO
Tu che me mbarat a camminà Mo’, m taggia scurdà. Tu t preoccupav si m riv nu cucchiariell cucente Mo’ t s’affligge u core sul si teng nu mal e dente, Mo’ me fatt ruosso cu tanta stient So passat sti iuorni comm’a nient Ce simm spartut e stamm luntani Ma i te penso sul guardenno i mani. I me risollevo pur cu i muorzi chiù amar Pecchè “mamma” è a parola chiù car, Ne puonn esse cient e te tarttano cu bianchi guant Ma e mamma ce ne sta una sultant. Si a mamma e una sola! Curva, Storta o comm sia A mamma chiù bella e chiù cara è a mamma mia!
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PER LA MIA MAMMINA
di TOTO’
Si fosse n’auciello
Si fosse n’auciello
ogni matina vurria cantà
ncoppa ‘ fenesta toia:
“Buon giorno mamma mia,
bungiorno, ammore!!!..
Pò vurria zumpà
ncoppe ‘e capille
e,chianu chianu,
comme na’ carezza
stu beccuccio
accussì piccirillo
mme te mangiasse
‘e vase a pezzechillo…
si fosse nu canario
o nu cardillo
TOTO’
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A cchiù sincera
Tengo na ‘nnammurata
ca è tutt’ ‘a vita mia.
Mo tene sittant’anne, povera mamma mia! Cu chella faccia ‘e cera, sotto ‘e capille janche, me pare na sant’Anna cu ll’uocchie triste e stanche. Me legge dint’ ‘o penziero, me guarda e m’anduvina si tengo nu dulore si tengo quacche spina.
TOTO’
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‘A mamma
Nun è maj fredda a casa addò stà ‘a mamma che cu nà carezza te scarfa e te cunsola e cò calor suoje te scarfe pure ‘o core. Quanne te sient triste, sule e abbandunato te piglia cù na mano e mentre te guarda dint a l’uocchie suje mille raggi ‘e sole che te danno a forza pè putè campà. ‘A mamma… comme sone bell ‘mmocca stà parola… ‘a tengo e ‘a facio intussecà!
pecche’ l’amore e mamm’ e na’ ricchezz
E’ com o mar nun fernesce mai.
Pur l’omm chiù trist e malament.
Semp’ buon’ si vuo ben a’ mamm’
A’ mamm’ tutt da e nient cerch.
Ma si te vede chiagnere…
senza sapè ò pecché
t’abbracc’ e dice figlio:
ie chiangne ‘nziem à te.
-Dal web-
………………………………………………………………………………………..
Mamma
Mamma mia tu dice semp:
“Fa o’ brav, famm cuntent!”
Allor je pens’ eddic:
“Si tenesse tanta sold
t’ accattass oro e brillant,
int’ ana villa co’ ciardin
te facess fa a’ riggina.
Ma mo so piccirill
e sold nu’ ne teng
te done nu vasill
e te facc’ cuntent,
e po te dic, mamma mia
tu si a riggina da vita mia!”
dal web
………………………………………………………………………………………..
Persone male informate O più bugiarde del diavolo Dicono che tu sei nato Sotto a una foglia di cavolo!
Persone male informate O più bugiarde del diavolo Dicono che sono nato Sotto a una foglia di cavolo!
Altri maligni invece Sostengono senza vergogna Che sei venuto al mondo A bordo di una cicogna!
Altri maligni invece Sostengono senza vergogna Che sono venuto al mondo A bordo di una cicogna!
Se mamma ti ha comperato Come taluni pretendono Dimmi: dov’è il negozio Dove i bambini si vendono?
Se mamma mi ha comperato Come taluni pretendono Diteci: dov’è il negozio Dove i bambini si vendono?
Tali notizie sono Prive di fondamento: Ti ha fatto la tua mamma E devi essere contento!
Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! E sono molto contento!
Gianni Rodari
………………………………………………………………………………………..
Auguri mamma
Se io fossi, mamma, un uccellino
che vola nel cielo profondo vorrei
offrirti il mio canto più dolce, soave, giocondo.
Se io fossi, mamma, una stella
che brilla nel bruno firmamento
con more e baci a cento a cento.
Ma essendo solo un bambino
e non avendo che il cuore,
ti voglio stare vicino
per dirti tutto il mio amore
(da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola)
………………………………………………………………………………………..
Ho fatto un mazzolino
Ho fatto un mazzolino,
coi fiori del giardino,
li ho colti stamattina,
insieme al mio papà.
Sono i fiori per la tua festa,
cara mamma eccoli qua.
Una rosa perchè ti voglio bene,
una viola perchè sarò ubbidiente,
un papavero, non so perchè,
un non ti scordar di me.
Un mughetto insieme ad un gelsomino,
da quest’oggi sarò sempre più buono,
una primula vuol dire che,
il primo pensiero sei per me.
Qualche ciclamino,
perchè dimentichi che sono biricchino
un girasole, una margherita,
perchè tu sei il fiore della vita.
(dal Web)
………………………………………………………………………………………..
Il mio bene
Ti voglio bene mamma…come il mare!
Non basta: come il cielo!
No, più ancora.
Mamma, ci penso già quasi da un’ora
eppur quel nome non so trovare.
Il nome di una cosa grande grande
che ci sta dentro il bene che ti voglio.
Una balena, forse, o un capodoglio.
Oh, mamma, non mi far tante domande.
So che quando ritorno dalla scuola
i gradini li faccio a rompicollo
per l’impazienza di saltarti al collo,
e il cuoricino, puf,
mi balza in gola.
Ti voglio bene quando sei vicina
e quando non ci sei:
quando mi abbracci:
ti voglio bene anche se mi sculacci.
Sei soddisfatta,
adesso, o no, mammina?
(Lina Schwarz)
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L’isola sicura
Se di notte hai un po’ di paura
c’è sempre un’isola che è sicura.
Se il male ti tiene sveglio
vai nell’isola e stai già meglio.
Se al mattino presto
ti desti a ruzzolar nell’isola resti.
Se nel cielo balena un lampo,
vai nell’ isola e trovi scampo.
Per tutti i bimbi alti una spanna
isola grande è il lettone della mamma.
(da “Raccogli idee” ed. Tresei scuola)
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Una telefonata
Mamma amata,
mamma adorata
ho per te una telefonata.
Quante parole avevo trovate,
le avevo in mente se ne sono andate!
Ora le sento nel mio cuoricino,
se vuoi udirle, fatti vicino!
Son grandi, son troppe
e non le so ridire.
Poggia l’orecchio al petto
e stai a sentire… Senti?
Lo senti quanto bene ti voglio?
Allora tieni bene la cornetta
e…non fare imbroglio.
(da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola)
———————————————-
Alla mamma
Oh, mamma scusami
se mi confondo perché è da poco
che sono al mondo!
Accetta questi fiori che oggi
ti dono con la promessa
di essere buono.
(da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola)
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Son tutte belle
Son tutte belle le mamme del mondo…
Belle quando vegliano
il loro tesoro
e quando lo sollevano
sulle loro candide braccia.
Belle quando lo reggono forti
sul fronte della vita.
Belle le mamme
quando leniscono ferite profonde
e consolano amare delusioni.
Belle nel loro cuore
pieno di sogni e di carezze,
e di ninne nanne d’amore.
(S.Lawrence)
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FILASTROCCA DELLA MAMMA IMPERFETTA
C’era una mamma, una madre madrona, la mano a saetta, la voce che tuona. Più che un bambino voleva un soldato Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.
C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia, di libertà ne lasciava una goccia, le nacque una bimba paracadutista adesso è una stuntman professionista.
C’era una mamma vegana e pittrice, viveva di tofu col figlio, felice. “quanti bei posti dipingerai?” Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich. Filastrocca del figlio perfetto Scolpito, pensato come un angioletto Tu lo volevi un po’ simile a te e invece “sorpresa!” decide da sé.
C’era una mamma, femminista di razza, mutande bruciate e tette giù in piazza, ma ebbe una figlia, un clone di barbie che va da Intimissimi e spende i miliardi.
C’era una mamma ingessata e ingegnera sinapsi a quadretti, compita ed austera, ma il figlio non legge ogni giorno i listini compila gli oroscopi, descrive destini.
C’era una mamma Bocca di Rosa, si dice puttana, io dico sciantosa, il figlio giurò per la castità, un frate trappista, in povertà.
C’era una mamma, una santa, una suora, conosce l’amore, ma il piacere lo ignora, crebbe un bambino, un chierichetto, fa il pornoattore, un artista del letto. Filastrocca del figlio perfetto Scolpito, pensato come un angioletto Tu lo volevi un po’ simile a te e invece “sorpresa!” decide da sé.
Filastrocca della mamma imperfetta. La mamma perfetta un figlio lo accetta.
Enrica Tesio, scrittrice
La parola più bella
sulle labbra del genere umano è “Madre”,
e la più bella invocazione è “Madre mia”.
E’ la fonte dell’amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
(KahlilGibran)
Ti regalo mamma…
Ciò che so fare con le mie mani
che duri sempre, non solo domani.
Ciò che nasce dal mio pensiero,
frutto d’amore e d’affetto vero.
E’ più prezioso del diamante,
perchè nulla al mondo è più importante,
per me che non son grande abbastanza,
di te mamma e della tua vicinanza.
(Rosalba – Aprile 2011)
Mamma mia
Mamma mia, te tengo attuorno d’ ‘a matina nfin’ a sera; vierno pare Primmavera mò ca staje sempre cu me.
Si fa viento tu me parle, mmiez’ ‘o mare sento: “Figlio!”. Si me serve nu cunziglio, dint’ ‘o scuro viene tu.
Mamma mia, mamma mia bella… Quanta vote penzo a quanno se pò dì ca dint’ a n’anno ce vedevemo sì e no!
Giuvinotto me sentevo capuzziello, preputente… Te sò figlio overamente mò ca nun te tengo cchiù.
Farfallina spensierata lo sai tu dove sei nata? Eri bruco in una cella, senza sole e senza stella. Poi nel sole sei uscita, come un fiore sei fiorita; come un fiore senza stelo che il buon Dio gettò dal cielo.
Renzo Pezzani
Farfalla ballerina
Vola farfalla,
volteggi sinuosa
tra un fiore e una calla,
cogli il profumo soave
spandi nel vento
il tuo canto libero
eco nel firmamento
di suoni lontani
di una melodia
senza tempo.
Vola farfalla,
mostri i colori più belli
in armonia con il creato
che a te si presta
nell’alma gratificato,
nelle tue esplorazioni donatrice di linfa
nelle diverse migrazioni.
Vola farfalla,
la metamorfosi è compiuta,
il sole della vitati
ha resa ballerina
piccolo mimo
di figure in movimento
fantasia di danze
spettacolo per la mente.
Adele Belviso
Le farfalle
Le farfalle sono dolci come nuvolette, volano come piume, incerte nel volo, sono allegre come bambini e i loro colori sono incantevoli e sfumati.
(Alberto Secco)
Una farfalla
In una stalla vola una farfalla rossa verde e gialla . La rincorre un bel bambino bianco rosa e birichino. La saluta il vitellino perché si posa sul suo musino.
(Giuliana Berra)
Con le dita d’ oro
Il sole batte con le dita d’oro alle finestre. Uno squittìo sottile è sui tetti. Nell’orto la fontana ricomincia a cantare. È primavera. Le chiese, in alto, con le croci accese, i monti immensi, con le cime rosa, le strade bianche, con gli sfondi blu È primavera. È primavera. Il cielo spiega gli arazzi delle nubi al vento. L’albero gemma. Verzica la terra. Nel cortile la pergola è fiorita. Ai balconi: le donne in veste chiara. È primavera. È primavera. E il mare ha un riso azzurro e un brivido di seta. (Giuseppe Villaroel)
Basta un piccolo disegno di pagliaccio da colorare liberamente e delle simpatiche bandierine con la scritta “Viva Carnevale ” per addobbare l’aula e vivere il Carnevale in un clima gioioso e di festa.
Per un lavoretto semplice basta invece: stampare le sagome ,ingrandirle a proprio piacimento ,riportarle su cartoncino, ritagliarle ,assemblarle e ricreare un pagliaccio che vi accoglie a braccia aperte.
Con un unico disegno tante sono le cosa che si possono fare…a voi la scelta!
Il nuovo anno è cominciato da pochi giorni ed è nato un carinissimo striscione per l’inverno.Per chi volesse, può scaricarlo gratuitamente e lasciare un piccolo commento di gradimento.
Cominciamo il nuovo anno con una poesia illustrata sull’inverno.Le richieste sono state tante e un poco di tempo ci è voluto per realizzarla.Spero vi piaccia,vi auguro buon lavoro e buon anno!|
Per festeggiare l’autunno quest’anno abbiamo realizzato delle coroncine a tema.
Dopo aver svolto alcune attività, inerenti alla stagione autunnale, come ad esempio la raccolta di foglie secche nel giardino, abbiamo realizzato queste coroncine di facile esecuzione e con pochissimo materiale.
Occorre, infatti, solo del cartoncino, colla a caldo e nastrino arancione il risultato è questo!
Quando piove lento lento e fa freddo e tira il vento nel suo nido l’uccellino nella casa sta il bambino nella cuccia il cagnolino presso il fuoco il mio gattino. E il ranocchio senza ombrello sotto un fungo bel bello.
La festa dei nonni si avvicina e ho pensato di postare alcuni esempi, oltre a quelli già presenti sul sito a questo indirizzo, di facile esecuzione che potrebbero esservi di aiuto !
Quest’anno nella nostra sezione sono venuti a salutarci tanti coniglietti e due graziose giraffe che ci aiutano a raccogliere fiori per addobbare l’aula .
Il nostro paesaggio è stato completato con tante casette (rotoli di carta colorati dai bambini),con il tetto tutto bianco,gli alberelli spogli sono stati ricoperti di neve con l’aiuto di un cotton fioc e colori a tempera
e con le manine sono stati realizzati tanti merli dopo aver ascoltato la leggenda “I tre giorni della merla“.
Ecco dei piccoli pupazzi di neve che fanno compagnia a…
una simpatica famigliola di pinguini che decorano la porta della nostra aula.
Visto che l’inverno si avvicina portando con sè una delle festività più attese dell’anno ,con stecche di riciclo abbiamo creato dei simpatici cappellini natalizi per i pupazzi di neve che sicuramente i bambini faranno con la neve. Questi semplici lavori potranno essere usati come addobbi natalizi per l’aula o per completare i pupazzi di neve che faremo con materiale vario.
Con le manine tante cose si possono fare:si può creare, immaginare e realizzare tantissime cose animate.In occasione di Halloween e dell’autunno diventano infatti zucche e fantastici fantasmini da utilizzare come addobbo per le aule.
Per la sagoma delle manine clicca qui o semplicemente traccia il contorno delle manine dei bambini.
Dal 2010 esiste un quadro normativo a cui fare riferimento per garantire il successo formativo di tutti gli alunni: la legge 170 che riconosce la DISLESSIA, la DISORTOGRAFIA, la DISGRAFIA e la DISCALCULIA quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA.
Nel blog DSA IC2 Don Bosco sono raccolti tutti gli interventi attuati dal’ istituto: laboratori, video, misure dispensative e compensative, giochi e laboratori fonologici e altro materiale utile.
Le notizie di cronaca ci lasciano inorriditi e senza parole!
La guerra, ormai, non è solo qualcosa che si studia a scuola, ma fa parte della nostra quotidianità. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale parlare e promuovere con i nostri piccoli la pace e la libertà, diritti fondamentali di ogni persona e di ogni popolo. La scuola ha una responsabilità speciale, è un luogo di incontro e di crescita delle persone, è il luogo privilegiato alla promozione di una cultura pacifica e non violenta.
Le Indicazioni 2012, con il nuovo insegnamento, denominato Cittadinanza e Costituzione, affidano proprio alla scuola il compito di sviluppare in tutti gli studenti, dall’infanzia alle superiori, competenze e comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà, libertà e di uguaglianza.
In questo percorso sono stati coinvolti tutti i campi di esperienza ma si è privilegiato il:
Il sé e l’altro;
Il corpo e il movimento;
La conoscenza del mondo
Contenuti:
La coscienza della propria identità e l’appartenenza ad un gruppo.
Regole e norme di comportamento e di convivenza sociale e loro significato.
Le regole della vita e del lavoro in sezione
Il rispetto delle diversità.
Il rispetto e il valore dei beni comuni.
Conflitti relazionali e possibili soluzioni.
Metodologia:
Sperimentazione di giochi motori individuali e di squadra per favorire la collaborazione, il rispetto, il controllo delle proprie emozioni.
Lettura di filastrocche, poesie e brevi testi
Laboratori vari.
Il percorso si è concluso con una manifestazione finale in cui i bambini della I A hanno omaggiato l’Ucraina e la Russia con coreografie realizzate con:
piccoli attrezzi, (Palla e Cerchio)
con coroncine di fiori
con le mani (Body percussion).
La manifestazione è stata aperta con l’inno di Mameli ed è continuata con poesie, coreografie e canti ed è terminata infine, con un augurio particolare: disegnare un grande arcobaleno di pace per tutti!
Poesie,filastrocche,biglietti e disegni per la festa delle donne
Il segreto delle donne Son le donne appassionate sveglie, pronte e organizzate. Sanno sempre cosa fare per spronare o consolare. Sembran deboli e son forti: occhio a come ti comporti! Impetuose, travolgenti assai spesso sorridenti, son sensibili ed emotive son reali, sono VIVE! La realtà non vi nascondo: è per lor che gira il mondo! Jolanda Restano
Filastrocca dell’8 Marzo
Se pensiamo alla mimosa non pensiam la stessa cosa. Io non penso alla cenetta nè alla torta, nè alla fetta. Penso a chi ha dato tanto con gran gloria e grande vanto. E’ un ricordo doloroso e non giorno di riposo. Ricordiamo chi ha pagato e con morte ci ha onorato. www.filastrocche.it
Simpatiche schede sul cerchio, quadrato,triangolo e rettangolo da stampare ,colorare e creare un simpatico libretto con protagonista Il paese Formino .
Una campana
piccina, piccina
con la sua voce
fresca e argentina
si sveglia all’alba
tutta contenta
nessuna nuvola
più la spaventa.
Dondola dondola
nel cielo blu
e dice a tutti:
“Risorto è Gesù!”.
Dal web
Una piccola poesia per Pasqua con disegni da colorare
Per iniziare spieghiamo che cosa significa coding.
I coding significa programmazione informatica, giocando i bambini imparano a programmare e a sviluppare il “ pensiero computazionale” ossia l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo.
Alessandro Bogliolo afferma :“Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi”.
Le attività di coding possono essere unplugged cioè svolte senza dispositivi informatici ,in rete si trovano moltissime idee e materiale facilmente accessibili da cui trarre spunto.
Giochi di orientamento nello spazio dell’atrio della scuola seguendo le indicazioni (destra-sinistra) date dalla maestra o da un compagno;
Conoscere e completare le frecce direzionali;
Associare a dei simboli (frecce) la giusta direzione: avanti, destra, sinistra,i ndietro;
Muoversi nell’atrio o aula seguendo la direzione indicata dalle frecce;
Nel secondo stadio si presenta l’ape Anita che vuole essere aiutata a raggiungere la sua amichetta.
Rappresentazione grafica del percorso seguendo le indicazioni;
(Clicca sull’immagine per stampare la scheda)
Terzo stadio: realizzazione di un reticolo piastrellato realizzato con nastro adesivo
I bambini seguendo le indicazioni ( diverse per ognuno)aiutano l’ape Anita a raggiungere, considerato il periodo natalizio, il suo alberello di Natale.
I bambini si sono divertiti e hanno imparato ad usare anche le mattonelle senza la delimitazione del nastro adesivo .
Schede da colorare su Halloween: Discriminiamo grandezze e coloriamo i fantasmini come indicato Riconosciamo e completiamo alcuni simboli di Halloween. Ecco una simpatica e facile filastrocca da memorizzare. IL FANTASMINO SONO UN FANTASMINO BIANCO E BIRICHINO, TRA UNO SCHERZETTO E UN DOLCETTO MANGIO TANTI CONFETTI, MI PIACE GIOCARE A NASCONDINO CON I BAMBINI, MI […]
La leggenda dei tre giorni della merla si perde nell’onda del tempo. Sappiamo solo che erano gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, e in quei dì capitò a Milano un inverno molto rigido. La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città.I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell’estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l’inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola…………Segue
INSEGNERAI A VOLARE Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo. Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno. Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita. Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita, rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.
Madre Teresa di Calcutta
Addio!
Scoletta mia, di cuore ti saluto saluto i cartelloni e la lavagna, i banchi, le finestre,… e vo in campagna. lo ti saluto e me ne vado via allegramente, sai, scoletta mia! Ma ti ringrazio, veh! Perché ho goduto qui dentro molte belle e buone cose; racconti lieti, lezioni amorose, e il piacer d’imparare. Ora vo via, ma non ti scorderò, scoletta mia.
Camilla Del Soldato
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Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa. Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio. Ti auguro tempo per guardare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita. Elli Michler
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SE TU
Se . . . . tu entri in classe come si entra in famiglia;
se . . . . il tuo cuore batte più veloce rivedendo i tuoi allievi;
se . . . . ogni viso è per te un’anima da amare;
se . . . . tu riprendi con gioia il dialogo sospeso;
se . . . . ogni tua ora passata è troppo presto fuggita;
se . . . . tu ami meglio il tuo lavoro a ogni anno che passa;
se . . . . la tua opera ti sembra incompleta;
se . . . . Dio è in ogni giorno il tuo grande confidente;
se . . . . le dita irrequiete e i piedi rumorosi ti sono sinfonia;
se . . . . le tue punizioni sono rare come le piogge in luglio;
se . . . . le inevitabili difficoltà ti trovano sorridente;
se . . . . i queruli genitori e i fanciulli ti riconoscono gentile;
se . . . . la tua giustizia sa fasciarsi di comprensione;
se . . . . combatti il male, ma non il peccatore;
se . . . . tu predichi la virtù e la sai praticare;
se . . . . ogni giorno che passa ti trova migliore;
se . . . . senza essere schiavo, tu segui un metodo;
se . . . . sapendo tante cose, tu non ti credi sapiente;
se . . . . tu sai ristudiare ciò che credevi di sapere;
se . . . . al posto di interrogare, tu sai soprattutto rispondere;
se . . . . tu sai essere fanciullo pur restando maestro;
se . . . . davanti alla bellezza tu sai meravigliarti;
se . . . . la tua vita è lezione e le tue parole silenzio;
se . . . . la tua vita è preghiera e la tua fede splendente;
e se . . . . i tuoi allievi vogliono assomigliarti
allora tu sei maestro!
da A. Gille, “Bulletin des écoles”.
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Ormai siete grandi
Ormai siete grandi la vita vi aspetta, vivetela piano non andate di fretta! I passi da fare son tanti ma giorno per giorno andate avanti. Tenete con voi la vostra allegria nessuno dovrà mai portarvela via. Siate voi stessi in ogni momento e il vostro cuore sarà contento. L’augurio che vi vogliamo fare è che dagli sbagli possiate imparare e così costruire la vostra vita, rendetela unica e … saporita.
E adesso non sono più la tua maestra, ma rimarrai qui, dentro la testa, dentro il mio cuore e in mezzo ai miei pensieri
anche quando io sarò per te già ieri.
Per me sei ieri, oggi e anche domani,
sei stato il bimbo dato alle mie mani
per diventare ragazzo e uomo vero,
per fare cose di cui puoi andare fiero.
Ma in fondo io so già quello che resta
sarò per te per sempre la maestra
e tu per me non uno dei tanti,
ma il più importante, come tutti quanti.
Sono orgogliosa di essere maestra che dottrina o disciplina non professa, non insegna in licei o università,
ma ai piccini con pazienza tanto dà.
E per mano li accompagna ogni giorno
sostenendoli nel passo ancora incerto,
preparandoli ad affrontare il mondo
superando mari, monti e anche il deserto.
Chiamami allora soltanto maestra,
non professore e nemmeno insegnante,
perché davvero è quel che mi resta
di un compito tanto grande e importante.
Cari genitori , cari parenti, un invito sorprendente vi voglio fare: “Alla festa di fine anno vi voglio invitare, con tutti gli amici vi voglio salutare , e quello che ho imparato vi voglio mostrare”.
Se non puoi essere un pino sulla vetta del monte, sii una canna nella valle, ma sii la migliore, piccola canna sulla sponda del ruscello. Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio. Se non puoi essere un’autostrada sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei. Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere, poi mettiti a realizzarlo nella vita.”
(M.L.King)
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IL TEMPO COI BAMBINI
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente. È grande il mistero che dentro cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se bello, il tempo scorra in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col pensiero diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del tempo coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è stato una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
di Germana Bruno
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Diritto all’educazione
Se mi insegni, io lo imparo,
se mi parli, mi è chiaro
…..se lo fai, mi entra in testa
se con me tu impari, resta.
Bruno Tognolini
Ciao maestra
Che allegria,che festa ,
niente compiti da fare,
cara maestra ti voglio salutare,
l’anno prossimo poi, rincontrare.
Baci e saluti ti voglio donare
e per le vacanze mi vado a preparare!
Maestramaria
La scuola è finita
Un anno è già passato, ed io sono più grande… di cose nuove e belle, ne ho fatte proprio tante! Adesso siamo a giugno, ed in vacanza andrò, così più riposato a settembre tornerò. di Gemma Fanara
Un pensiero speciale alla maestra
Tra le pagine del mio quaderno scritto con il pensiero, c’è l’inchiostro più indelebile e sincero, ho scritto Grazie per la pazienza, per la costanza, per la tua silenziosa vicinanza, per il sostegno e la perseveranza. Durante questi anni ricchi di affanni ed emozioni, non ho imparato solo la lezione, tu hai saputo colorare ogni stagione
RICORDO IL PRIMO GIORNO CHE SON VENUTO QUA MI CI HAN PORTATO LA MIA MAMMA E IL MIO PAPÀ. IO PIANGEVO , NON CI VOLEVO STARE E ADESSO CHE SON GRANDE NON ME NE VOGLIO ANDARE. PRIMA NON AVEVO MOLTI AMICI, ADESSO SIAMO TANTI E SIAMO FELICI. A SETTEMBRE IN PRIMA ANDREMO MA TANTI I RICORDI CHE CI PORTEREMO: LE RISATE E L’ALLEGRIA NESSUNO CE LE PORTERÀ VIA. IMPAREREMO A LEGGERE IMPAREREMO A CONTARE MA QUI ABBIAMO IMPARATO A SAPERCI ACCETTARE. ADESSO SAPPIAMO COS’É UN SENTIMENTO É CIÒ CHE PROVIAMO IN QUESTO MOMENTO, É IL GRAN BENE ED IL GRANDE AFFETTO PER LE NOSTRE MAESTRE CHE CI HANNO AMATO E A VOLTE PROTETTO. FACCIAMOCI FORZA E ANDIAMO AVANTI CHE I PASSI DA FARE SON PROPRIO TANTI… STRINGIAMO INSIEME LE NOSTRE MANI E ANDIAMO INCONTRO AL NOSTRO DOMANI La maestra Francy
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IL TEMPO COI BAMBINI di Germana Bruno
È grande il mistero che dentro cela il tempo, passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento. Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce. Si dice che, se bello, il tempo scorre in fretta, perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta e lento più che mai procede il suo cammino, ma fugge lesto assai se stai con un bambino. Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola nel cuore è un minuto, nell’orologio un’ora, ma se, per paradosso, percorri con la mente ogni attimo trascorso, ti sembra sorprendente veder che col pensiero diventano più lenti tutti quei momenti più densi e divertenti. Del tempo coi bambini hai strana percezione, anche se dura un soffio è stato una lezione e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente? Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
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Care bambine bambini cari voi sietedei diamanti preziosi e rari. Noi maestre dirvi vogliamo che nel cuore vi portiamo. La vostra allegria e la vostra dolcezza conserveremo con gran tenerezza. E se fin qui con noi avete volato sappiate che il vostro viaggio è appena iniziato. D’ora in poi continuerà offrendo a voi nuove opportunità. È giunto il momento dei nostri saluti ma non dimenticheremo certo gli anni belli con voi vissuti. Aprite ora le vostre ali e volate attenendovi ai vostri ideali. Ricordate costantemente che più in alto volerete e più lontano voi vedrete. Rosetta Cavallo
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